lllll
Dovevo
calmarmi altrimenti giuro che sarei
svenuta, a guardarlo più da vicino era ancora più bello.
Che c’era di
male ad entrare in una stanza di casa mia? Peccato che dentro a quella stanza
c’era Ville, era strano come mi stavo comportando, sembravo davvero una
bambina, ma alla fine tutti lo siamo.
Ero un po’
confusa e non sapevo bene cosa rispondere, magari poteva anche pensare male di
me, ma era stato lui a invitarmi! Era stupido pensare a questo genere di cose, non aveva proprio senso.
A volte penso che il mio povero cervello se ne va in confusione da solo senza
motivo.
-ehi ci sei?
O ti hanno rapita gli alieni?- chiese ville con uno sguardo un po’ confuso e avvicinando il suo viso al mio.
Chissà cosa stava pensando di me, -nono scusa stavo solo pensando!- risposi indriettreggiando di qualche centimetro da lui.
–pensando a cosa?- chiese lui. Non potevo dirgli sai stavo pensando se entrare in camera tua oppure scappare! Sai, bello
come sei….
-scusa, ma
sono impegnata! Devo chiamare una mia amica, casomai faccio un salto più tardi!
Dopo aver finito di fare le pulizie della casa!- ribadii. –ehm… scusa ma non ho
ben capito devi chiamare la tua amica o fare le pulizie della casa? Mi stai
mettendo un po’ in confusione. Senza offesa ovviamente, ma credo che tu abbia
pensato un po’ troppo oltre al mio invito- lo si capiva distante 100km che si sentiva
parecchio offeso, forse non aveva tutti i torti a sentirsi così. E in quel
momento non sapevo più cosa rispondere, mi si gelò il sangue a vederlo con
quello sguardo un po’ cupo e sull’incazzato;
-devo fare
entrambe le cose… purtroppo mia madre non pulisce mai la casa, mio padre pure
quindi tocca a me!- e mi voltai per dirigermi verso camera mia che era solo a
pochi metri dalla sua. Ville rimase sulla soglia della porta a fissarmi con la
sigaretta in bocca e abbozzò un mezzo sorriso per poi ritornare a suonare
ancora quella stupenda melodia. Ovviamente gli dovevo delle scuse. Se fossi
stato in lui avrei chiuso la porta in faccia senza farmi nessun sorriso per
togliere quell’atmosfera un po’ pesante e piena di equivoci.
Dopo poco
chiamai la mia amica Stefy per parlare un po’, ovviamente non dell’ospite che
avevo in casa, anche se la voglia di dirlo era sempre più forte, chissà prima o
poi potevo anche farlo, magari quando se ne sarà andato; sicuramente lei la
prenderebbe male, però per ora dovevo tacere e fare finta di nulla, era una promessa che avevo fatto a mio padre.
Parlai con
lei per un paio d’ore, anzi era lei che parlava e io me ne stavo zitta ad
ascoltare, almeno non mi dovevo sforzare per tirare fuori qualche argomento.
All’improvviso
qualcuno bussò alla porta di camera mia, forse era mio padre che senza che me
ne accorgessi era tornato un po’ prima da lavoro e senza esitare diedi il
permesso di entrare, restando intanto ancora al telefono con Stefy.
-permesso?
Posso entrare?- alzai lo sguardo e mi ritrovai Ville sulla soglia della porta, bello come non mai. Riattaccai
subito il telefono senza salutare la mia amica e sperando che non avesse sentito
la sua voce.
-sisi certo
entra pure! Ti serve qualcosa?- chiesi cordialmente, ma sempre con il mio
solito imbarazzo.
-no nulla…
volevo solo scusarmi- rispose con una voce un pò troppo fredda e discattata, per uno che si voleva scusare.
-scusarti???
Da come ricordo non hai fatto o detto nulla di sbagliato. Anzi sono io che lo devo
fare- abbozzai un mezzo sorriso.
chiedo scusa per il ritardo, ma ultimamente non ho molta ispirazione... XD cmq Buone Feste a Tutti!!! e w gli HIM!
commentatttttaaaatttteeeeeeeee.... :D
|