CAPITOLO
35 – BATTLE OF ONE
Si avvicinano a
grande velocità.
Vediamo, oltre
ad Atena chi sta arrivando?
Sembrano i cosmi
di Aphrodite, Death Mask, Aiolia, Aldebaran… Dohko e Aiolos.
Sei cavalieri
d’oro in tutto, più qualcun altro appena dietro.
Non è
possibile, si è mossa con solo questa piccola scorta.
Che Atena si
stia beffando di me?
Venire solo con
sei cavalieri?
No, non posso
accettarlo!
***
Qualcosa
è cambiato in Artemide.
Sembra che dopo
aver percepito i cosmi dei miei compagni sia scattato qualcosa in lei,
ha le labbra socchiuse, come accade alle persone colte di sorpresa, gli
occhi persi nel guardare la direzione da cui arrivano le presenze e non
ostenta più la fierezza di poco fa.
Credo che i
pochi guerrieri selezionati abbiano intaccato l'orgoglio della dea che
mi tiene incatenato al suolo, probabilmente si aspettava la
mobilitazione dell'intero esercito di Atena e non di pochi cavalieri
d'oro.
I secondi
passano e non si smuove.
***
-Cosa ti
succede, Artemide? Non ti bastano i cavalieri che Atena ha scelto per
venire qui?-
Saetto
rapidamente lo sguardo verso Shura che mi fissa con insistenza, quasi
stesse cercando di analizzare le mie azioni e i miei pensieri.
-Taci, sei o
cento per me non fa alcuna differenza-
-Se è
vero allora perché quell’espressione sconvolta?-
-Ti ho detto di
tacere-
-Credi di farmi
paura?-
-Non lo credo,
lo pretendo-
Aumento la presa
del cosmo sui polsi, conscia di fargli male, ma non si lascia sfuggire
nemmeno un sospiro.
Anzi, sogghigna.
-Tutto qui?
Pensavo peggio-
Lo alzo fino ad
avere il volto alla stessa altezza del mio.
Come ha osato
rivolgersi a me in questo modo?
Ho la sua vita
tra le mani, sa perfettamente che impiegherei meno di un battito di
ciglia a spedirlo nell'Ade, dove tra poco manderò ogni
singolo essere che oserà ostacolarmi, quindi
perchè non mi teme?
Perchè
continua a provocare?
-Come osi essere
così sfacciato?-
-Me lo concedo.
Anche se è difficile convincersene tu non sei Sara, sei
un’altra persona, un mio nemico: non ho paura degli
avversari, anzi sono un grande stimolo per chi ha sempre avuto come
obiettivo quello di migliorarsi e superare i propri limiti. E se
conosco bene Sara, sono certo che mi implorerebbe di ucciderla
piuttosto che lasciarsi usare da te-
-Non ti rendi
conto di quello che stai affermando, sono inutili farneticazioni!-
-No, non lo
sono. Sono ragionamenti a mente fredda-
Ho alzato la
voce, e questo è sinonimo di debolezza e di perdita di
controllo.
Perchè
ho la sensazione che in questo momento, in questo gioco fatto di frasi
taglienti, lui stia vincendo?
Perchè?
No, non posso
accettarlo, non esiste alcun motivo per cui io venga surclassata da un
uomo... insignificante.
Non posso
crederci.
Ho titubato.
Ho titubato nel
definirlo insignificante.
Mai avevo
esitato sulle mie parole prima d'ora, mai.
Si
può sapere chi è costui per farmi quest'effetto?
...
No.
Non è
Shura.
Dev'essere Sara
che in qualche modo mi sta di nuovo influenzando, stavolta nel pieno
del suo sonno.
Sì,
dev'essere per forza così, altrimenti non vedo altra
spiegazione per giustificare l'insana attrazione che provo verso Shura,
colui che ha avvelenato questo corpo tramite quel barbaro atto di
riproduzione.
Non mi sto
addolcendo, non sto provando qualcosa diverso dall'odio nei suoi
confronti, è l'influenza di quella stupida umana a
confondermi.
Io sono
Artemide, niente può scalfirmi.
-E tu pretendi
di affidarti alla ragione in questa situazione?-
-Lo pretendo e
lo faccio. Piangersi addosso non ha senso, l’unica cosa da
fare ora è farti uscire dal corpo di Sara-
Non resisto, una
risata divertita e a pieni polmoni mi sfugge dalle labbra.
Eppure lo
sguardo di sfida non gli abbandona il volto.
Costui o
è impazzito o è semplicemente un folle.
-E sia, vedremo
se riuscirete in questa vostra impresa disperata-
Lo riporto a
terra pronta ad accogliere Atena, che tra poco sbucherà
dalla radura.
Eccola infatti,
scortata da Aiolos e Dohko.
Non trattengo un
sorriso divertito.
-Benvenuta
sorella. E' un piacere rivederti-
-E
così sei tornata, Artemide-
Saetto
velocemente dagli occhi di Atena a quelli increduli di Dohko e Aiolos,
inchiodati sul loro compagno inginocchiata a terra.
-Immagino siate
sorpresi, cavalieri, ma per le spiegazioni attenderei che tutti siano
qui, non vorrei dover ripetere la storia più volte in quanto
non ho tutto questo tempo a disposizione. Tanto i vostri compagni sono
quasi arrivati, anzi, Aphrodite e Death Mask sono esattamente dietro di
voi-
Tutti si voltano
verso i nuovi arrivati e in un battito di ciglia la squadra
è al completo.
Sollevo il corpo
di Shura, aumentando la stretta ai polsi e bloccandogli le gambe, quasi
come se fosse in piedi.
-Come potete
vedere il qui presente Shura non è morto, la persona
sacrificatasi al posto suo era un cavaliere di Apollo. E' rimasto
imprigionato fino a quando quella stupida di Sara non gli si
è gettata tra le braccia dopo aver giurato alleanza da
Apollo, solo per riaverlo. Poi però ha preteso di sapere
troppe cose, e non ha retto allo shock…-
Lascio
volutamente in sospeso la frase, certa di avere la loro attenzione,
fino all'esplosione di Aphrodite.
-Cosa le hai
fatto?-
-A lei
assolutamente niente, Aphrodite, ma al bambino che portava in grembo ho
tolto la vita. Un taglio netto al cordone che lo legava alla madre
mentre quell’umana si è lasciata sopraffare dalla
rabbia e dalla disperazione, infatti non si è accorta di
nulla fino a quando il corpo non ha espulso l’ospite
indesiderato-
-NON ERA
INDESIDERATO!-
Osa anche
ribattere e interrompere il mio discorso, colui che ha collaborato alla
formazione di quell'insulso ammasso di cellule, dimenandosi come un
dannato sotto la mia stretta morsa.
-Non sai che il
corpo elimina da solo quello che ritiene dannoso? E un bambino
morto...non sarebbe stato salutare per me tenerlo in grembo. Un bambino
tuo, per giunta-
Farfuglia
qualcosa mentre tenta di incenerirmi con gli occhi e digrigna i denti.
Una reazione
prevedibile, che però stuzzica il mio interesse.
Per quanto
resisterà alle mie provocazioni?
-Povero Shura,
povero genitore mancato...-
-Ora basta
Artemide!-
La voce di Atena
interrompe questo piccolo momento di vendetta personale.
-Come hai
potuto? Proprio tu, sorella, che vieni invocata dalle partorienti per
alleviare loro il dolore...-
-Atena sai
benissimo che il mio valore più grande è
esattamente opposto al parto e quest'umano non ha esitato a
distruggermelo con la collaborazione del mio involucro. Non
potrò mai perdonarli e la morte del bambino non è
stato altro che l'inizio-
-Ora basta,
Artemide libera il mio cavaliere!-
-Il tuo
cavaliere? Non farmi ridere Atena! Quando hai comunicato al mio
involucro che volevi sostituirlo hai quasi causato un aborto. E
comunque lui ora è mio-
Sfioro una sua
guancia con la punta del dito per poi arrivare sotto il mento e
sollevargli leggermente il capo.
-In che senso
tuo?-
-Lo
lascerò dire direttamente da lui, dato che freme dalla
voglia di farlo, non è vero Shura?-
-Maledetta…-
-Coraggio,
racconta cos’hai fatto per riavere la tua amata, ad alta voce-
Prende un
secondo di silenzio.
-Per riavere
Sara ho giurato fedeltà ad Apollo-
-E poi cosa
è successo?-
-Poi lui mi ha
ceduto ad Artemide-
-Precisamente,
quindi sei mio-
Atena e i
presenti sono rimasti di stucco, le loro facce sconvolte sono
incredibilmente divertenti.
Aldebaran
è il primo a crollare emotivamente, lo percepisco.
Aiolos si sta
circondando di delusione, esattamente come Aiolia.
Dohko e
Aphrodite sono sconvolti.
Solo Death Mask
ha il fegato di tentare una reazione.
-Lo stai
manipolando, ne sono certo! Lo Shura che conosco io non tradirebbe mai
Atena, piuttosto si squarterebbe da solo! Lascialo immediatamente!-
-No amico, non
mi sta manipolando. Ho fatto esattamente quello che hai sentito, ho
rinnegato Atena-
-Brutta nacchera
ambulante so che non è vero, smettila di fingere!-
-NON STO
FINGENDO DEATH! E’ VERO, HO RINNEGATO ATENA IN FAVORE DI
APOLLO, NON STO MENTENDO!-
Non ho mai visto
Death Mask così sconvolto.
Mai.
E' uno
spettacolo unico e raro: abbassa lo sguardo fissando i pugni tremanti,
se ne avesse la possibilità sono certa che li darebbe in
faccia al suo amico.
-Come avete
sentito è tutto vero. Tuttavia io non so cosa farmene di
lui, te lo rendo...-
Libero gli arti
di Shura e con una piccola esplosione di cosmo lo scaravento addosso a
Death Mask, che lo afferra al volo indietreggiando, il tutto mentre
volto le spalle a questa feccia.
-Non ho bisogno
di soldati che combattano per me, sono solo sinonimo di debolezza e di
codardia, un vero Dio non ha paura di affrontare anche
l’umanità intera da solo. Questo dovresti saperlo,
Atena-
-Questi uomini
sono un esempio della meravigliosità della razza umana:
nonostante siano stati privati della vita pacifica condotta da tutta
l’umanità, sono pronti a sacrificarsi per salvare
i loro simili, per permettergli di vivere in pace, e per difendere un
insieme di sensazioni che chiamano sentimenti. Questo li rende simili a
noi divinità-
-Non dire
eresie, non potranno mai paragonarsi a noi!-
-Non sai cosa
può fare la forza di volontà-
-Non
potrà nulla contro di me e... te lo dimostrerò-
Ancora un
tentennamento.
Sara.
No.
Non l'accetto.
Non ora.
-Seduta stante!-
Rapidamente mi
scaglio contro Aldebaran, assestandogli un pugno in pieno stomaco.
-Sai, Aldebaran,
Lei ti voleva veramente bene, eri il suo punto di riferimento quando si
domandava quale potesse essere il comportamento consono ad ogni
situazione, ammirava la tua calma e la tua generosità. Ti
aveva preso come esempio anche se si vergognava ad ammetterlo.-
Il cavaliere di
Taurus si schianta contro varie colonne, frantumandole al suo
passaggio, fino a terminare la corsa contro un masso battendoci la
testa.
Il prossimo
è Aiolia. Lo colgo impreparato, in quanto è
ancora sorpreso dalla mia rapidità d'azione. Mi basta un
semplice calcio dietro al ginocchio per fargli perdere l'equilibrio e
scaraventarlo a terra con una mano imprimendoci maggiore forza
sfruttando il cosmo.
-Contrariamente
a quello che sembrava eri come un fratellino per Lei, forse
perchè le ricordavi il suo vero fratello, anch'egli nato
sotto il segno del Leone. Lei ha sempre fatto ragionamenti del genere,
la divertivano in un certo senso. Se ultimamente non ti parlava
più era solo perchè presa dal piano per eludere
la vostra sorveglianza e venire da Apollo. Portava nel cuore quell'ora
trascorsa con te nel giorno del suo compleanno, si è
scoperta più simile a te di quanto non pensasse in
realtà.-
Il fratello di
questo inutile umano si lascia scappare un grido.
-AIOLIA!-
-Oh, ce
n'è anche per te, Aiolos. Non abbandonerai più il
sangue del tuo sangue-
E' uno scherzo
colpirlo e lanciarlo sopra al corpo malridotto di chi si ostinava a
proteggere.
A questa mia
azione il cosmo di Shura si agita.
Interessante
reazione.
-Sai, Lei non
capiva perchè ai suoi occhi eri così diverso
dagli altri, così maturo e in un certo senso responsabile,
trasudavi saggezza e sicurezza dallo sguardo e infatti al tuo fianco si
sentiva sempre motivata. Spronata a migliorarsi. Le piaceva sentirti
parlare dell'uso dell'arco nella storia e ammirava le tue conoscenze.-
Mi concedo di
rivolgere uno sguardo verso ad Atena. E' sorpresa nel vedere i suoi
protettori cadere come fuscelli sotto i miei colpi, le mani che
stringono lo scettro di Nike aumentano la presa.
Bene, vedremo
per quanto resisterai sorella, vediamo se hai il coraggio per fermarmi.
E anche tu,
Sara, vedremo se avrai il coraggio di farmi tentennare ancora.
Saettando
velocemente lo sguardo incrocio la mia prossima preda.
Dohko si prepara
a contrattaccare ma ogni sforzo è inutile. Mi porto alle sue
spalle e con una ginocchiata data con il cosmo lo faccio stramazzare a
terra nel giro di qualche secondo.
-Dohko... tu eri
il suo maestro, Lei ti ammirava e ti rispettava come una brava allieva,
imparava le tue movenze e stringeva i denti ogni qualvolta incassava un
colpo. Non ti ha mai ripagato per averla ascoltata quando non
è più riuscita a ricacciare dentro quello che ha
sempre celato agli occhi di tutti, non ha mai trovato il modo per
ringraziarti ed era fermamente decisa a farlo diventando una buona
combattente. Se mi permetti un parere, direi che ci è
riuscita.-
Il sorriso di
scherno che volevo riservargli viene fermato da una rosa che mi sfiora
la guancia destra.
La prossima
vittima si è fatta avanti.
-Aphrodite... La
persona più vicina a un amico...-
-Ora basta, non
ti permetterò di insultare oltre i miei compagni!-
-Insultare? Ti
sbagli, io sto dicendo tutto quello che Lei non vi ha mai detto, tutto
quello che ha sempre tenuto per sé e che ha
involontariamente confidato a me. Dovresti essere grato di ricevere
questo regalo da parte mia.-
Il cosmo di
Shura si agita ancora, stavolta in modo più violento.
-Non ti
azzardare nemmeno a nominarla. Nemmeno a chiamarla con un generale
"Lei". Non ti permettere, non dopo quello che le hai fatto!-
-Ti urta tanto
la cosa, Shura?-
Avvicinandomi a
lui ho sotto tiro anche Aphrodite, Death Mask si è posto tra
me e Atena.
Con il cosmo
riunisco il trio di amichetti stritolandoli l'uno contro l'altro, si
lasciano sfuggire qualche lamento strozzato per la violenza. Ed
è musica per le mie orecchie.
-La vostra Dea
non ha ancora proferito parola, ergo posso continuare ad esporre i
pensieri di Sara. Aphrodite, e anche tu Death Mask, eravate le persone
con cui si sentiva più in confidenza, con le quali si
sentiva più al sicuro; dopo la scomparsa di Shura la vostra
vicinanza, soprattutto la tua Cancer, è stata come un faro
nella notte che le ha impedito di impazzire del tutto. Sono stata io ad
aiutarla a uscirne, ma voi mi avete facilitato il compito e per questo
vi ringrazio. Esattamente come per gli altri, Lei non vi ha mai
esternato i suoi sentimenti ma vi voleva veramente bene.-
Li separo e li
colpisco con violente scariche di cosmo fino a farli cadere, esanimi, a
terra.
Ne resta solo
uno.
-Sei rimasto in
piedi solo tu, Shura. Con te non sprecherò parole, sappi che
non ti perdonerò mai per aver deflorato questo corpo.
Esattamente come non posso perdonare un'altra persona, anche se la sua
colpa è decisamente meno grave della tua.-
Gli assesto un
rapido pugno in pieno stomaco, facendogli sputare sangue. Non
è protetto dall'armatura e quindi è estremamente
vulnerabile rispetto ai suoi compagni, lo vedo piegarsi in due dal
dolore e lo scaravento a terra con un rapido calcio a forbice sulla
schiena.
Con il pollice
pulisco rapidamente la scia di sangue lasciata da una goccia scaturita
dalla ferita causatami da Aphrodite. Guardo i cavalieri contorcersi dal
dolore, sia fisico che psicologico, e mi volto soddisfatta verso Atena.
-Come hai potuto
vedere, Atena, i sentimenti indeboliscono invece di rafforzare. Nessuno
dei tuoi protettori è riuscito a resistermi ed era solamente
una dimostrazione. Cosa conti di fare, ora?-
-Non mi lasci
altra scelta, Artemide, ti affronterò io direttamente. Non
voglio mettere a repentaglio altre vite, questa storia deve finire.-
-Ammiro il tuo
coraggio, ma io non ho ancora finito. C'è un'altra persona a
cui voglio farla pagare in modo particolare, ma che allo stesso tempo
voglio ringraziare poiché con il suo comportamento ha aperto
la strada ai sentimenti che hanno in parte distrutto Lei.-
-Di chi parli?-
Sfruttando il
cosmo sollevo il corpo tremante di Shura, ancora spossato dai colpi che
gli ho inferto.
-Parlo di colui
che porta il nome di Milo di Scorpio. Sai, Shura...- mi volto per
guardarlo negli occhi - Quando tu non c'eri il tuo compagno ha avuto la
faccia tosta di dichiararsi a Lei e addirittura di baciarla. E sai qual
è la parte interessante? Lei non si è opposta,
anzi, si è arresa e dentro di sé desiderava che
il contatto fisico non si limitasse solo a un gioco di labbra, oh no,
desiderava altro. In fin dei conti la carne è debole e
l'amore non dura in eterno.-
Riesce a
malapena a guardarmi negli occhi prima che lo lasci cadere nuovamente
al suolo.
-Dunque, Atena,
devo prima farti sparire per poter arrivare a Milo o posso dargli la
precedenza?-
Il cosmo di
Atena si sta agitando, l'aura dorata comparsale attorno si sta
espandendo a vista d'occhio mentre un'armatura le sta comparendo
indosso.
-Non azzardarti
a sfiorare nuovamente i miei prodi, o non risponderò
più delle mie azioni, Artemide, ti avviso-
-Ti sei decisa,
sorella, hai sfoderato la tua sacra armatura. Vuoi dunque intraprendere
la strada del fratricidio?-
-Sono disposta a
tutto pur di salvare la Terra e i suoi abitanti, anche a levare le armi
contro di te e Apollo-
-Interessante,
davvero interessante. Vedremo cosa sarai in grado di fare contro le
divinità gemelle-
Richiamo
l'armatura, che si adagia dolcemente sul mio corpo, e con essa compare
anche Apollo già pronto al confronto, ma turbato.
Si porta al mio
fianco in modo da non farsi sentire da altri.
-Artemide
qualcosa non mi convince-
-Ovvero?-
-Non hai
percepito uno strano cosmo in avvicinamento?-
-Onestamente no,
ero presa da altro-
-Non
è un cosmo normale, è estremamente potente. E non
si muove solo-
Lo percepisco ma
non lo conosco.
Atena invece
è incredula, visibilmente sconvolta quando poco fa era
più risoluta che mai.
Chi diavolo sta
arrivando?
SPAZIO
AUTRICEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE----------------------------------
Benritrovatiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!
Buon 2010 a
tutti!
Dopo mesi e mesi
passati a racimolare idee, consigli, dopo tanti (e troppi) momenti di
ozio totale finalmente è uscito il capitolo 35!
E' abbastanza
corto, ma ormai mi sento di avvisare che chi aspetta i capitoli
infiniti di un tempo aspetta un po' invano, preferisco scrivere meno
cose ma più intense rispetto a pagine e pagine di
chiacchiericcio inutile.
Se oggi avete il
capitolo ringraziate Tsukuyomi e Sakura2480, betatrici ufficiali e non
retribuite!
Grazie ragazze ^^
E ringrazio
anche tutti coloro che hanno letto, che hanno lasciato un commento o
che hanno anche solo intravisto il precedente capitolo, vi adoro tutti,
questa storia non sarebbe altro che una cozzaglia di parole per
soddisfare il mio ego se non ci foste voi!
Ci vediamo al
prossimo capitolo!
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