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Autore: whitesary    04/01/2010    8 recensioni
Dormi piccola sciocca,
sprofonda nel sonno eterno e lascia che io, Artemide, porti a
compimento la mia divina missione...
ATTENZIONE: FANFICTION INTERROTTA!
Genere: Azione, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Capricorn Shura, Nuovo Personaggio
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 35 – BATTLE OF ONE

Si avvicinano a grande velocità.
Vediamo, oltre ad Atena chi sta arrivando?
Sembrano i cosmi di Aphrodite, Death Mask, Aiolia, Aldebaran… Dohko e Aiolos.
Sei cavalieri d’oro in tutto, più qualcun altro appena dietro.
Non è possibile, si è mossa con solo questa piccola scorta.
Che Atena si stia beffando di me?
Venire solo con sei cavalieri?
No, non posso accettarlo!


***  


Qualcosa è cambiato in Artemide.
Sembra che dopo aver percepito i cosmi dei miei compagni sia scattato qualcosa in lei, ha le labbra socchiuse, come accade alle persone colte di sorpresa, gli occhi persi nel guardare la direzione da cui arrivano le presenze e non ostenta più la fierezza di poco fa.
Credo che i pochi guerrieri selezionati abbiano intaccato l'orgoglio della dea che mi tiene incatenato al suolo, probabilmente si aspettava la mobilitazione dell'intero esercito di Atena e non di pochi cavalieri d'oro.

I secondi passano e non si smuove.


***


-Cosa ti succede, Artemide? Non ti bastano i cavalieri che Atena ha scelto per venire qui?-

Saetto rapidamente lo sguardo verso Shura che mi fissa con insistenza, quasi stesse cercando di analizzare le mie azioni e i miei pensieri.

-Taci, sei o cento per me non fa alcuna differenza-
-Se è vero allora perché quell’espressione sconvolta?-
-Ti ho detto di tacere-
-Credi di farmi paura?-
-Non lo credo, lo pretendo-

Aumento la presa del cosmo sui polsi, conscia di fargli male, ma non si lascia sfuggire nemmeno un sospiro.
Anzi, sogghigna.

-Tutto qui? Pensavo peggio-

Lo alzo fino ad avere il volto alla stessa altezza del mio.
Come ha osato rivolgersi a me in questo modo?
Ho la sua vita tra le mani, sa perfettamente che impiegherei meno di un battito di ciglia a spedirlo nell'Ade, dove tra poco manderò ogni singolo essere che oserà ostacolarmi, quindi perchè non mi teme?
Perchè continua a provocare?

-Come osi essere così sfacciato?-
-Me lo concedo. Anche se è difficile convincersene tu non sei Sara, sei un’altra persona, un mio nemico: non ho paura degli avversari, anzi sono un grande stimolo per chi ha sempre avuto come obiettivo quello di migliorarsi e superare i propri limiti. E se conosco bene Sara, sono certo che mi implorerebbe di ucciderla piuttosto che lasciarsi usare da te-
-Non ti rendi conto di quello che stai affermando, sono inutili farneticazioni!-
-No, non lo sono. Sono ragionamenti a mente fredda-

Ho alzato la voce, e questo è sinonimo di debolezza e di perdita di controllo.
Perchè ho la sensazione che in questo momento, in questo gioco fatto di frasi taglienti, lui stia vincendo?
Perchè?
No, non posso accettarlo, non esiste alcun motivo per cui io venga surclassata da un uomo... insignificante.


Non posso crederci.
Ho titubato.
Ho titubato nel definirlo insignificante.
Mai avevo esitato sulle mie parole prima d'ora, mai.
Si può sapere chi è costui per farmi quest'effetto?
...
No.
Non è Shura.
Dev'essere Sara che in qualche modo mi sta di nuovo influenzando, stavolta nel pieno del suo sonno.
Sì, dev'essere per forza così, altrimenti non vedo altra spiegazione per giustificare l'insana attrazione che provo verso Shura, colui che ha avvelenato questo corpo tramite quel barbaro atto di riproduzione.
Non mi sto addolcendo, non sto provando qualcosa diverso dall'odio nei suoi confronti, è l'influenza di quella stupida umana a confondermi.
Io sono Artemide, niente può scalfirmi.

-E tu pretendi di affidarti alla ragione in questa situazione?-
-Lo pretendo e lo faccio. Piangersi addosso non ha senso, l’unica cosa da fare ora è farti uscire dal corpo di Sara-

Non resisto, una risata divertita e a pieni polmoni mi sfugge dalle labbra.
Eppure lo sguardo di sfida non gli abbandona il volto.
Costui o è impazzito o è semplicemente un folle.

-E sia, vedremo se riuscirete in questa vostra impresa disperata-

Lo riporto a terra pronta ad accogliere Atena, che tra poco sbucherà dalla radura.
Eccola infatti, scortata da Aiolos e Dohko.
Non trattengo un sorriso divertito.

-Benvenuta sorella. E' un piacere rivederti-
-E così sei tornata, Artemide-

Saetto velocemente dagli occhi di Atena a quelli increduli di Dohko e Aiolos, inchiodati sul loro compagno inginocchiata a terra.

-Immagino siate sorpresi, cavalieri, ma per le spiegazioni attenderei che tutti siano qui, non vorrei dover ripetere la storia più volte in quanto non ho tutto questo tempo a disposizione. Tanto i vostri compagni sono quasi arrivati, anzi, Aphrodite e Death Mask sono esattamente dietro di voi-

Tutti si voltano verso i nuovi arrivati e in un battito di ciglia la squadra è al completo.
Sollevo il corpo di Shura, aumentando la stretta ai polsi e bloccandogli le gambe, quasi come se fosse in piedi.

-Come potete vedere il qui presente Shura non è morto, la persona sacrificatasi al posto suo era un cavaliere di Apollo. E' rimasto imprigionato fino a quando quella stupida di Sara non gli si è gettata tra le braccia dopo aver giurato alleanza da Apollo, solo per riaverlo. Poi però ha preteso di sapere troppe cose, e non ha retto allo shock…-

Lascio volutamente in sospeso la frase, certa di avere la loro attenzione, fino all'esplosione di Aphrodite.

-Cosa le hai fatto?-
-A lei assolutamente niente, Aphrodite, ma al bambino che portava in grembo ho tolto la vita. Un taglio netto al cordone che lo legava alla madre mentre quell’umana si è lasciata sopraffare dalla rabbia e dalla disperazione, infatti non si è accorta di nulla fino a quando il corpo non ha espulso l’ospite indesiderato-
-NON ERA INDESIDERATO!-

Osa anche ribattere e interrompere il mio discorso, colui che ha collaborato alla formazione di quell'insulso ammasso di cellule, dimenandosi come un dannato sotto la mia stretta morsa.

-Non sai che il corpo elimina da solo quello che ritiene dannoso? E un bambino morto...non sarebbe stato salutare per me tenerlo in grembo. Un bambino tuo, per giunta-

Farfuglia qualcosa mentre tenta di incenerirmi con gli occhi e digrigna i denti.
Una reazione prevedibile, che però stuzzica il mio interesse.
Per quanto resisterà alle mie provocazioni?

-Povero Shura, povero genitore mancato...-
-Ora basta Artemide!-

La voce di Atena interrompe questo piccolo momento di vendetta personale.

-Come hai potuto? Proprio tu, sorella, che vieni invocata dalle partorienti per alleviare loro il dolore...-
-Atena sai benissimo che il mio valore più grande è esattamente opposto al parto e quest'umano non ha esitato a distruggermelo con la collaborazione del mio involucro. Non potrò mai perdonarli e la morte del bambino non è stato altro che l'inizio-
-Ora basta, Artemide libera il mio cavaliere!-
-Il tuo cavaliere? Non farmi ridere Atena! Quando hai comunicato al mio involucro che volevi sostituirlo hai quasi causato un aborto. E comunque lui ora è mio-

Sfioro una sua guancia con la punta del dito per poi arrivare sotto il mento e sollevargli leggermente il capo.

-In che senso tuo?-
-Lo lascerò dire direttamente da lui, dato che freme dalla voglia di farlo, non è vero Shura?-
-Maledetta…-
-Coraggio, racconta cos’hai fatto per riavere la tua amata, ad alta voce-

Prende un secondo di silenzio.

-Per riavere Sara ho giurato fedeltà ad Apollo-
-E poi cosa è successo?-
-Poi lui mi ha ceduto ad Artemide-
-Precisamente, quindi sei mio-

Atena e i presenti sono rimasti di stucco, le loro facce sconvolte sono incredibilmente divertenti.
Aldebaran è il primo a crollare emotivamente, lo percepisco.
Aiolos si sta circondando di delusione, esattamente come Aiolia.
Dohko e Aphrodite sono sconvolti.
Solo Death Mask ha il fegato di tentare una reazione.

-Lo stai manipolando, ne sono certo! Lo Shura che conosco io non tradirebbe mai Atena, piuttosto si squarterebbe da solo! Lascialo immediatamente!-
-No amico, non mi sta manipolando. Ho fatto esattamente quello che hai sentito, ho rinnegato Atena-
-Brutta nacchera ambulante so che non è vero, smettila di fingere!-
-NON STO FINGENDO DEATH! E’ VERO, HO RINNEGATO ATENA IN FAVORE DI APOLLO, NON STO MENTENDO!-

Non ho mai visto Death Mask così sconvolto.
Mai.
E' uno spettacolo unico e raro: abbassa lo sguardo fissando i pugni tremanti, se ne avesse la possibilità sono certa che li darebbe in faccia al suo amico.

-Come avete sentito è tutto vero. Tuttavia io non so cosa farmene di lui, te lo rendo...-

Libero gli arti di Shura e con una piccola esplosione di cosmo lo scaravento addosso a Death Mask, che lo afferra al volo indietreggiando, il tutto mentre volto le spalle a questa feccia.

-Non ho bisogno di soldati che combattano per me, sono solo sinonimo di debolezza e di codardia, un vero Dio non ha paura di affrontare anche l’umanità intera da solo. Questo dovresti saperlo, Atena-
-Questi uomini sono un esempio della meravigliosità della razza umana: nonostante siano stati privati della vita pacifica condotta da tutta l’umanità, sono pronti a sacrificarsi per salvare i loro simili, per permettergli di vivere in pace, e per difendere un insieme di sensazioni che chiamano sentimenti. Questo li rende simili a noi divinità-
-Non dire eresie, non potranno mai paragonarsi a noi!-
-Non sai cosa può fare la forza di volontà-
-Non potrà nulla contro di me e... te lo dimostrerò-

Ancora un tentennamento.
Sara.
No.
Non l'accetto.
Non ora.

-Seduta stante!-

Rapidamente mi scaglio contro Aldebaran, assestandogli un pugno in pieno stomaco.

-Sai, Aldebaran, Lei ti voleva veramente bene, eri il suo punto di riferimento quando si domandava quale potesse essere il comportamento consono ad ogni situazione, ammirava la tua calma e la tua generosità. Ti aveva preso come esempio anche se si vergognava ad ammetterlo.-

Il cavaliere di Taurus si schianta contro varie colonne, frantumandole al suo passaggio, fino a terminare la corsa contro un masso battendoci la testa.
Il prossimo è Aiolia. Lo colgo impreparato, in quanto è ancora sorpreso dalla mia rapidità d'azione. Mi basta un semplice calcio dietro al ginocchio per fargli perdere l'equilibrio e scaraventarlo a terra con una mano imprimendoci maggiore forza sfruttando il cosmo.

-Contrariamente a quello che sembrava eri come un fratellino per Lei, forse perchè le ricordavi il suo vero fratello, anch'egli nato sotto il segno del Leone. Lei ha sempre fatto ragionamenti del genere, la divertivano in un certo senso. Se ultimamente non ti parlava più era solo perchè presa dal piano per eludere la vostra sorveglianza e venire da Apollo. Portava nel cuore quell'ora trascorsa con te nel giorno del suo compleanno, si è scoperta più simile a te di quanto non pensasse in realtà.-

Il fratello di questo inutile umano si lascia scappare un grido.

-AIOLIA!-
-Oh, ce n'è anche per te, Aiolos. Non abbandonerai più il sangue del tuo sangue-

E' uno scherzo colpirlo e lanciarlo sopra al corpo malridotto di chi si ostinava a proteggere.
A questa mia azione il cosmo di Shura si agita.
Interessante reazione.

-Sai, Lei non capiva perchè ai suoi occhi eri così diverso dagli altri, così maturo e in un certo senso responsabile, trasudavi saggezza e sicurezza dallo sguardo e infatti al tuo fianco si sentiva sempre motivata. Spronata a migliorarsi. Le piaceva sentirti parlare dell'uso dell'arco nella storia e ammirava le tue conoscenze.-

Mi concedo di rivolgere uno sguardo verso ad Atena. E' sorpresa nel vedere i suoi protettori cadere come fuscelli sotto i miei colpi, le mani che stringono lo scettro di Nike aumentano la presa.
Bene, vedremo per quanto resisterai sorella, vediamo se hai il coraggio per fermarmi.
E anche tu, Sara, vedremo se avrai il coraggio di farmi tentennare ancora.

Saettando velocemente lo sguardo incrocio la mia prossima preda.
Dohko si prepara a contrattaccare ma ogni sforzo è inutile. Mi porto alle sue spalle e con una ginocchiata data con il cosmo lo faccio stramazzare a terra nel giro di qualche secondo.

-Dohko... tu eri il suo maestro, Lei ti ammirava e ti rispettava come una brava allieva, imparava le tue movenze e stringeva i denti ogni qualvolta incassava un colpo. Non ti ha mai ripagato per averla ascoltata quando non è più riuscita a ricacciare dentro quello che ha sempre celato agli occhi di tutti, non ha mai trovato il modo per ringraziarti ed era fermamente decisa a farlo diventando una buona combattente. Se mi permetti un parere, direi che ci è riuscita.-

Il sorriso di scherno che volevo riservargli viene fermato da una rosa che mi sfiora la guancia destra.
La prossima vittima si è fatta avanti.

-Aphrodite... La persona più vicina a un amico...-
-Ora basta, non ti permetterò di insultare oltre i miei compagni!-
-Insultare? Ti sbagli, io sto dicendo tutto quello che Lei non vi ha mai detto, tutto quello che ha sempre tenuto per sé e che ha involontariamente confidato a me. Dovresti essere grato di ricevere questo regalo da parte mia.-

Il cosmo di Shura si agita ancora, stavolta in modo più violento.

-Non ti azzardare nemmeno a nominarla. Nemmeno a chiamarla con un generale "Lei". Non ti permettere, non dopo quello che le hai fatto!-
-Ti urta tanto la cosa, Shura?-

Avvicinandomi a lui ho sotto tiro anche Aphrodite, Death Mask si è posto tra me e Atena.
Con il cosmo riunisco il trio di amichetti stritolandoli l'uno contro l'altro, si lasciano sfuggire qualche lamento strozzato per la violenza. Ed è musica per le mie orecchie.

-La vostra Dea non ha ancora proferito parola, ergo posso continuare ad esporre i pensieri di Sara. Aphrodite, e anche tu Death Mask, eravate le persone con cui si sentiva più in confidenza, con le quali si sentiva più al sicuro; dopo la scomparsa di Shura la vostra vicinanza, soprattutto la tua Cancer, è stata come un faro nella notte che le ha impedito di impazzire del tutto. Sono stata io ad aiutarla a uscirne, ma voi mi avete facilitato il compito e per questo vi ringrazio. Esattamente come per gli altri, Lei non vi ha mai esternato i suoi sentimenti ma vi voleva veramente bene.-

Li separo e li colpisco con violente scariche di cosmo fino a farli cadere, esanimi, a terra.
Ne resta solo uno.

-Sei rimasto in piedi solo tu, Shura. Con te non sprecherò parole, sappi che non ti perdonerò mai per aver deflorato questo corpo. Esattamente come non posso perdonare un'altra persona, anche se la sua colpa è decisamente meno grave della tua.-

Gli assesto un rapido pugno in pieno stomaco, facendogli sputare sangue. Non è protetto dall'armatura e quindi è estremamente vulnerabile rispetto ai suoi compagni, lo vedo piegarsi in due dal dolore e lo scaravento a terra con un rapido calcio a forbice sulla schiena.

Con il pollice pulisco rapidamente la scia di sangue lasciata da una goccia scaturita dalla ferita causatami da Aphrodite. Guardo i cavalieri contorcersi dal dolore, sia fisico che psicologico, e mi volto soddisfatta verso Atena.

-Come hai potuto vedere, Atena, i sentimenti indeboliscono invece di rafforzare. Nessuno dei tuoi protettori è riuscito a resistermi ed era solamente una dimostrazione. Cosa conti di fare, ora?-
-Non mi lasci altra scelta, Artemide, ti affronterò io direttamente. Non voglio mettere a repentaglio altre vite, questa storia deve finire.-
-Ammiro il tuo coraggio, ma io non ho ancora finito. C'è un'altra persona a cui voglio farla pagare in modo particolare, ma che allo stesso tempo voglio ringraziare poiché con il suo comportamento ha aperto la strada ai sentimenti che hanno in parte distrutto Lei.-
-Di chi parli?-

Sfruttando il cosmo sollevo il corpo tremante di Shura, ancora spossato dai colpi che gli ho inferto.

-Parlo di colui che porta il nome di Milo di Scorpio. Sai, Shura...- mi volto per guardarlo negli occhi - Quando tu non c'eri il tuo compagno ha avuto la faccia tosta di dichiararsi a Lei e addirittura di baciarla. E sai qual è la parte interessante? Lei non si è opposta, anzi, si è arresa e dentro di sé desiderava che il contatto fisico non si limitasse solo a un gioco di labbra, oh no, desiderava altro. In fin dei conti la carne è debole e l'amore non dura in eterno.-

Riesce a malapena a guardarmi negli occhi prima che lo lasci cadere nuovamente al suolo.

-Dunque, Atena, devo prima farti sparire per poter arrivare a Milo o posso dargli la precedenza?-

Il cosmo di Atena si sta agitando, l'aura dorata comparsale attorno si sta espandendo a vista d'occhio mentre un'armatura le sta comparendo indosso.

-Non azzardarti a sfiorare nuovamente i miei prodi, o non risponderò più delle mie azioni, Artemide, ti avviso-
-Ti sei decisa, sorella, hai sfoderato la tua sacra armatura. Vuoi dunque intraprendere la strada del fratricidio?-
-Sono disposta a tutto pur di salvare la Terra e i suoi abitanti, anche a levare le armi contro di te e Apollo-
-Interessante, davvero interessante. Vedremo cosa sarai in grado di fare contro le divinità gemelle-

Richiamo l'armatura, che si adagia dolcemente sul mio corpo, e con essa compare anche Apollo già pronto al confronto, ma turbato.
Si porta al mio fianco in modo da non farsi sentire da altri.

-Artemide qualcosa non mi convince-
-Ovvero?-
-Non hai percepito uno strano cosmo in avvicinamento?-
-Onestamente no, ero presa da altro-
-Non è un cosmo normale, è estremamente potente. E non si muove solo-

Lo percepisco ma non lo conosco.
Atena invece è incredula, visibilmente sconvolta quando poco fa era più risoluta che mai.
Chi diavolo sta arrivando?





















SPAZIO AUTRICEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE----------------------------------

Benritrovatiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!

Buon 2010 a tutti!

Dopo mesi e mesi passati a racimolare idee, consigli, dopo tanti (e troppi) momenti di ozio totale finalmente è uscito il capitolo 35!

E' abbastanza corto, ma ormai mi sento di avvisare che chi aspetta i capitoli infiniti di un tempo aspetta un po' invano, preferisco scrivere meno cose ma più intense rispetto a pagine e pagine di chiacchiericcio inutile.

Se oggi avete il capitolo ringraziate Tsukuyomi e Sakura2480, betatrici ufficiali e non retribuite!
Grazie ragazze ^^

E ringrazio anche tutti coloro che hanno letto, che hanno lasciato un commento o che hanno anche solo intravisto il precedente capitolo, vi adoro tutti, questa storia non sarebbe altro che una cozzaglia di parole per soddisfare il mio ego se non ci foste voi!


Ci vediamo al prossimo capitolo!

  
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