Non aprite quella porta
La punizione che aveva dovuto scontare quella
sera era stata davvero estenuante (per cosa, poi? Per una semplice
fattura Orcovolante a quella serpe della Greengrass...), e Ginny
Weasley non vedeva l'ora di potersi riassettare un po'
prima di doversi mettere seriamente a finire il suo tema di
Erbologia... già, il tema... non aveva una gran voglia di
farlo,
in più, per renderlo almeno decente avrebbe dovuto perderci
parecchio tempo, se poi calcolava che la stanchezza si portava appresso
quella sera le avrebbe anche reso più difficoltoso
immergersi
nello studio, le prospettive si facevano ancora più cupe.
C'era una sola soluzione, forse non sarebbe stata la più
decorosa, ma, miseriaccia, era troppo sfinita!
Fu con questi pensieri che la delicata figura di Ginevra Weasley si
trascinò, in cerca di aiuto, fino alla stanza
della sua
amica Hermione Granger.
La giovin pulzella dalla rossa chioma, animata dalla nuova gioia dovuta
alla vicinanza alla sua meta, avanzava verso la porta del dormitorio
dell'amica divagando coi pensieri verso lidi ben più
piacevoli
del tema di Erbologia, che comprendevano una generosa dose di coccole
da un suo compagno di casa con profondi occhi verdi, era tanto presa da
tali voli mentali, che non si accorse a tempo debito di un ostacolo che
le intralciava il cammino: il piede incespicò in qualcosa e
finì per calpestare il suddetto ingombro stradale, che,
preso da
angoscioso dolore, schizzò via in un turbine rosso,
lanciando un
formidabile e sofferente miagolio.
- Ops... scusa Grattastinchi... non volevo farti male... scusa... -
Il gatto continuava a guardarla in tralice, ma c'era una cosa che lo
infastidiva ancora di più: un intrico di merletti gli si era
attorcigliato addosso ed il povero micio non riusciva a liberarsene,
inoltre, ogni suo tentativo di disfarsene sembrava aggravare la
situazione, vista la semplicità con cui i suoi artigli si
impigliavano in quel malefico lembo di tessuto.
Nonostante fosse ancora spaventato per l'attentato alla propria vita e
si sentisse offeso dalla poca cura che la giovane umana davanti a
lui aveva avuto nei riguardi della sua maestosa presenza, Grattastinchi
non disdegnò l'aiuto che la strega gli stava dando da quando
aveva compreso la penosa situazione del gatto imprigionato da quello
che lui stesso definiva UFO: oggetto volante non identificato.
- Dai, Grattastinchi, ritira l'unghietta che è fatta, ancora
un
secondo... ecco! Bravo micione! Ma cosa... ma questo è il
completino che ho regalato ad Herm... che ci facevi tutto ingarbugliato
lì in mezzo? Adesso non sembra essere più molto
utilizzabile... peccato: era così carino! -
Grattastinchi guardava ancora dubbioso la sua salvatrice: sembrava che
lo stesse accusando di qualcosa... ma che aveva quella rossa per la
testa, oltre a quella massa di capelli fin troppo vistosa? Non era
certo lui ad essere in colpa!
- Oh, mi sto perdendo a parlare col gatto... Devo affrettarmi a
chiedere a Hermione una mano! -
Bussò alla porta, ma nessuno rispondeva... in
realtà non
era nemmeno ben chiusa, ma solo accostata... forse Hermione era in
bagno e non l'aveva sentita, così decise che sarebbe stato
meglio aspettarla in camera direttamente: tanto era aperto!
La scena che si trovò di fronte gli tolse il respiro: anche
se
la Rossa Piccola intralciava un po' la visuale lì in mezzo
all'entrata, non aveva assolutamente dubbi che quel coso avvinghiato
alla sua Hermione fosse quell'essere troglodita del Rosso Scemo... che
le stesse facendo del male? Grattastinchi stava per prepararsi ad
attaccare quell'inutile ammasso di carne lentigginosa, quando la Rossa
Piccola si girò tutta imbarazzata, farfugliando cose del
tipo -
Ops, scusatemi, non immaginavo - e così poté
vedere: non
era lui ad essere avvinghiato alla sua cara padroncina, ma era lei che
gli rimaneva appesa al collo, nemmeno accorgendosi dell'arrivo
dell'altra tipa rossa.... insomma, se c'era un rosso di troppo, in quel
momento, era solo lui.
Sconvolto ed iracondo, Grattastinchi fuggì dalla dura
realtà.
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Nel dormitorio maschile Rosso-Oro, intanto, si respirava un'aria
allegra e festaiola: nessuno sembrava poi così preoccupato
per
la lunga assenza di Ron Weasley che, a quell'ora, avrebbe dovuto essere
già tornato da tempo. Solo Harry scrutava, di tanto in
tanto, la
porta... sperava che Hermione non l'avesse beccato, altrimenti
sarebbero stati guai... per tutti...
Mentre il lieto parlottare dei diciottenni riempiva tutta la stanza,
uno strano rumore si fece strada al di sopra delle voci e
catturò l'attenzione del gruppo.
Sembrava che qualcuno, qualcosa, stesse cercando di aprire la porta con
la forza. Tutti i ragazzi si zittirino, in ascolto di quel raspare
contro il legno.
Ma loro avevano affrontato o no, vincendo, la più folle
battaglia del modo magico? Sì!
Decidendosi, finalmente, a prendere in mano la situazione, comunicando
solo a gesti, Harry organizzò una
piccola
squadra per smascherare il malintenzionato (anche se in prima linea ci
sarebbe stato solo lui... tanto per cambiare le rogne erano tutte
sue...).
In silenzio, il Bambino Sopravvissuto, più e più
volte,
scivolò lungo la parete sino alla porta, di là
qualcosa
di graffiante e di violento seguitava ad abbattersi sul legno. Il
Prescelto, con un movimento fluido e fulmineo, spalancò la
porta
puntando la sua bacchetta contro l'ignoto, ma...
- Grattastinchi! -
- MIAAAAOOOOOO!!!!! -
- Che hai gattone? Sei rimasto chiuso fuori dalla camera delle ragazze?
-
- Mià! -
I ragazzi rabbrividirono: era inquietante vedere come il grosso felino
rispondesse a tono alle domande... ma, in fin dei conti, era l'animale
della ragazza più intelligente e dotata del mondo magico,
probabilmente anche Grattastinchi doveva avere delle qualità
eccellenti...
- Hey, Harry, a proposito, dove è finito Ron? -
- Non ne ho la più pallida idea... sono quasi preoccupato.. -
Grattastinchi lanciò un miagolio lungo e disperato
- Che c'è micio? Ne sai qualcosa? -
- Dai, Seamus, lascialo stare: lo sai che quel gatto ha un'antipatia
particolare per Ron. -
- Già, già! E mi sa che il micetto è
qui tutto
solo perché il nostro Ronnino ha accentrato su di
sè
tutta l'attenzine della sua padroncina... Vero gattuccio? Sei
gelosetto? -
- Seam, lascialo stare, così lo fai solo innervosire -
Il gatto, come a conferma delle parole di Harry, tirò
indietro le orecchie assumendo un'espressione minacciosa
- Oh, micino bello... chissà che fanno quei due insieme...
poi
anche lui è tutto rosso, come te, si prenderà
anche le
tue coccole? -
- Seam, non tirare la corda... -
Il gatto stava emettendo un basso, cupo, inquietante rantolo...
- ... lo sai che Grattastinchi è un po'... -
ma Harry non poté finire la frase, perché il
giovane, ed
alquanto incauto, signor Finnigan lo interruppe, per esprimere il
proprio pensiero sull'indispettito Grattastinchi:
- Geloso? -
Il gatto si aizzò contro Seamus con tutta la sua furia, lo
attaccò al viso, gli si aggrappò al capo con le
unghie,
gli scorticò il collo con una foga mostruosa.
Il ragazzo non poteva fare altro che urlare e cercare di salvarsi gli
occhi.
Harry, agghiacciato dalla potenza omicida del grosso felino, assisteva
alla scena, poi si riscosse e, sospirando, ormai arreso alla sua
impotenza nell'intervenire, concluse la frase che stava dicendo prima
che il suo stolto compagno di stanza lo interrompesse:
- a volte è un po' violento... -
Cari lettori, vi
ringrazio immensamente per esere giunti fino a questo
inquietante finale (ne esiste anche uno alternativo, ma sto pensando di
cucirci sopra un'altra storia...).
Ogni fine di una storia
mi lascia un po' malinconica, anche se non sono certo capolavori... ma
mi ci affeziono comunque...
Avrei potuto
tranquillamente dare più consona sepoltura a "Il
bottino" concludendola con lo scorso capitolo, ma non ho resistito a
rivedere Grattastinchi all'opera - poi avevo messo Harry nei
personaggi, sicura che prima o poi sarebbe arrivato, invece non si
è fatto vivo, così ho provveduto a stiparlo da
qualche
parte (non sia mai che si vada a modificare i personaggi! Searebbe
trooooppo semplice!) -
Questo finale,
probabilmente, si addice maggiormente alla mia
sclero-life (da "I Neologismi Elisiani - Nuovissima Edizione 2010",
Stregatto Edizioni, pagina 769431538) , poi trovavo simpatico terminare
la storia con una scenetta
stupid-fight (da "I Neologismi Elisiani - Nuovissima Edizione 2010",
Stregatto Edizioni, pagina 398498992), così come era
iniziata...
anche se ammetto che questa volta è davvero demenziale (ma
che
carina: ha preso tutto dalla mamma....).
Non so se per voi sia un
bene o no, ma ci tenevo a rendervi partecipi
del fatto che ho più di una storia in testa, di alcune ho
buttato su
foglio anche una sorta di inizio, ma, sempre non sapendo quanto la cosa
possa felicitarvi o meno, sono coscienzosamente cosciente che il
momento storico non è dei migliori per il mio tempo libero,
che
è andato in vacanza con un biglietto di sola andata e non so
ancora quando tornerà in terra natia per permettermi di
scrivere
(ohhhhh, me, misera e tapina, oberata di impegni improrogabili e
abbandonata allo sconforto per la prematura dipartita del personal
tempo libero!), ma appena mi sarà possibile
tornerò...
(forse ci sarà chi la considera una minaccia,
questa
possibilità...).
Un
ultimo speciale ringraziamento a chi ha commento la fic - non sto
ancora lasciando questa terra, quindi ci risentiremo di sicuro,
è solo perché è l'ultimo capitolo... -
act:
cara, mi hai commossa! Nonostante il mio colorito naturale,
tendenzialmente bianco-verdognolo, sono arrossita, cosa che capita una
volta all'anno, forse, e di solito ho la febbre... quindi capirai che
mi hai veramente emozionata tanto tanto! Grazie, grazie, grazie! Se
potessi ti darei un abbraccio stritolatore alla mamma Weasley, ma, non
potendo in carne ed ossa, te lo mando per iscritto: un abbraccio ed un
bacione!
Nabiky93:
ti ringrazio molto per tutto il sostegno che mi dai sempre.
Meno male che non ti avevo delusa... sai, non sono quasi mai
convintissima di quello che scrivo, e non sono mai soddisfata in
pieno... quindi sapere che comunque non è stato un
totale
disastro mi aiuta a non andare in crisi ipoglemica, che poi cerco di
arginare con tonnellate di cioccolata, così mi diventa una
crisi
iperglicemica, allora la mia povera e labile psiche cerca rifugio per
l'orrendo gesto di sbaffarmi impunemente tutto quello zucchero e trova
conforto nel salato... poi ci si chiede perché io sia
sovrappeso... ma meno male che ci sei tu che mi dici che non sei delusa
ed allora vedo la luce! E non mi sbaffo più tutto
quell'ammasso
di cibo, allora, soddisfatta, penso di premiarmi per la mia buona
condotta e mi concedo un cioccolatino... ma questa è
un'altra
storia... Grazie ancora! Un bacione!
hele:
i tuoi commenti mi riempiono sempre di allegria! Ma lo hai visto
il completino? Non era programmato, ma quando mi hai fatto quella
richiesta non ho saputo rifiutare, e rieccotelo! La prima parte di
questo capitolo è stata scritta appositamente per te! Spero
non sia troppo tirata per i capelli, perché l'ho buttata
giù ora, in dieci minuti e senza controllare ortografia e
punteggiatura, poi c'era l'inghippo di doverla fare funzionare col
titolo, ma mi pare che almeno su questo punto non ci sia nulla di
storto... Ciao e grazie ancora! Un bacio!
hunterd:
OH MY GOD! Ho proprio una brutta influenza su di te! Prima ti faccio
leggere Ron/Hermione, poi ti faccio recensire la sera... mi onori
moltissimo con queste notizie! Anche io amo il Wallace-Gibson del film
(gran bel film!)... anche per questo non ho saputo resistere al
succulento titolo (poi, ripeto, adoro la parola "impavido"... lo so
sono strana...). Per la tua sfida... che dire... mi attira, poi mi
piacciono Ron ed Hermione che si riappacificano, ma il litigio...
mmmmhhhh... non sono molto brava, ma scommettici che ci
proverò (prima o poi...): non lascio mai cadere una proposta
per una storia (quasi mai, in realtà, una volta una mia
amica mi ha proposto di scrivere una storia su un personaggio storico
scelto da lei... ma ancora oggi non sono riuscita ad accontentarla...
forse anche per lei un giorno ci sarà qualcosa... forse...
anche se per il momento lascio cadere... almeno per ora...). Grazie per
la tua partecipazione sempre molto attiva (mi piace, così,
con interazione...). Un abbraccio!
Sif:
ohhh, carissima quasi coetanea, grazie per gli auguri e per i
complimenti! Effettivamente, come mi fai notare, "empatica" detto da
Ron suona un po'... forzato? Mmmm, sì, sì... ma
faccio finta che vada bene e che dopo tanti anni a contatto con
Hermione qualcosa abbia acquisito anche lui nel lessico... almeno per
osmosi... con tanta vicinanza... Ti ringrazio ancora tanto per tutto il
sostegno mi dai sempre: un bacione!
Ancora
grazie a tutti!
Un
bacio,
Elisa
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