“…fine!”.
Mi alzo seduta sul letto sgranchendomi le ossa della schiena. Sono un
paio d’ore che sono sdraiata a leggere sotto la luce forte
del faretto a illuminare le pagine piene di scritte fitte fitte, come
piacciono a me. Tante pagine, tante parole e tanta fantasia messa nera
su bianco con abilità. È almeno la quinta volta
che leggo questo libro ma non mi stancherò mai. Amo
profondamente il suo modo di scrivere, ho tutte le sue pubblicazioni in
italiano e appena potrò ho già in mente di
comprarmi anche le edizioni originali in inglese. Bacio la copertina di
“Intervista col vampiro”, accarezzo con grande
aspettativa quella di “Scelti dalle tenebre” e mi
alzo un po’ in certa sulle gambe. Sto per fare qualche passo
in direzione della porta alla volta della cucina per prendere un
bicchiere d’acqua prima di immergermi nuovamente nel mondo
nella mia testa, quando mia madre spalanca la porta della camera con
aria irritata.
“Lo sai, oggi è sabato sera” mi dice
grave come se non lo sapessi. Ecco che riparte! Con un sospiro mal
celato mi risiedo sul letto mentre mia madre attacca con la solita
tiritera: devo uscire, farmi degli amici, vivere la mia vita, non stare
sempre chiusa in camera su romanzi che non servono a nulla, storie di
vampiri e mostri simili che le fanno schifo…il mio cipiglio
da annoiato-neutrale si trasforma in belva inferocita mentre la sento
insultare i miei libri preferiti. Lei se ne accorge, esce dalla stanza
e continua a distanza di sicurezza con le sue litanie che sono
perfettamente udibili finché non mi sdraio di nuovo sul
letto e mi infilo gli auricolari con la musica rock a tutto volume. Ah,
sempre la stessa storia. Ma a che mi serve uscire quando tutto quello
che mi serve è in questa mia stanza? Ho una parete di libri
che mi guardano benevoli, della musica ad aiutarmi
nell’isolamento disperato dal mondo, un morbido cuscino sotto
la testa e voglia di sognare a palate. Possono forse le relazioni
sociali darmi la stessa scarica lungo il corpo mentre sogno mondi
popolati da draghi, risse con nani, elfi aggraziati che praticano magie
naturali, bande di motociclisti, cantare su un palcoscenico, o anche
solo essere alta un po’ più di un metro ed uno
sputo e possedere un corpo da urlo?
Il ritmo di una canzone scatenata evoca alla mente immagini di un club
come quello in cui sono stata una volta per caso in una delle mie
rarissime uscite mondane. Alzo il volume. Dentro le orecchie solo la
batteria e mentre chiudo gli occhi mi percepisco avanzare sui miei
stivaletti neri col tacco alto, avanzo verso la batteria, verso la
chitarra ed il basso elettrico, verso la voce graffiante del cantante
che mi ha notata. E come non notarmi, ho lunghi capelli argentei
raccolti in un’alta coda di cavallo che mette in risalto i
lineamenti nobili. Eccola la mia preda, è uno splendido
ballerino che ondeggia al ritmo scatenato sotto il palco. Si dimena
come un folle attorniato da altri amici, ragazzini insignificanti di
fronte al pulsare forte del sangue dello splendido essere che si volta
ora a guardarmi. Si è accorto delle mie intenzioni?
Impossibile, non sono così stupida, nei miei 140 anni di
caccia ho accumulato abbastanza pratica del mondo per non venire
scoperta dal primo mortale di cui mi voglio cibare. Gli sorrido
accattivante e comincio la mia seduzione con movimenti sinuosi dei
fianchi. Mi dimeno nella sua direzione mulinando le braccia,
accarezzandomi l’incavo dei seni, facendo schioccare i
capelli al punto che lo sferzo con la mia coda alta. È
piacevolmente sorpreso, posso annusare l’eccitazione
derivante dall’accoppiamento che emana. Ah sì,
ecco quello che cerco, del sangue giovane e caldo sotto la lingua e
mani forti che mi aggrappano la carne cariche di desiderio e paura.
“Ehi straniero…” gli sussurro
all’orecchio indietreggiando mentre me lo trascino dietro.
Troppo facile. La musica cambia, è un lento. Lui cerca di
tirarmi di nuovo sotto il palco per pavoneggiarsi della conquista, ma
io ho fretta, ho voglia. Non posso attendere oltre prima di sentirlo
sotto le mani. Mi accarezzo più insistente il corpo, un
invito impossibile da rifiutare e infatti non può rifiutarlo
mentre segue con le dita gli stessi movimenti che ho fatto io poco
prima, lungo le spalle, giù a disegnare i contorni del seno,
fino alla morbida curva di un fianco e più giù a
invocare il caldo fuoco della passione. Basta non resisto
più!
Ruoto su me stessa, lo sbatto contro un muro. Sento la
solidità delle sue spalle, il suo petto che si alza e
abbassa mentre si china rapido a stamparmi un bacio sulla fronte.
Sbagliato ragazzo, più giù! Accolgo le sue labbra
sulle mie con gratitudine, le lingue si intrecciano. Pericolo,
pericolo! Ecco, li ha sentiti, ma ormai è troppo tardi, i
miei canini hanno già graffiato la sua lingua, il sangue
comincia a scivolare nella mia gola e io non sono più in
grado di capire nulla. Finalmente sangue giovane,…
Qualcosa mi strappa con violenza le cuffie dalle orecchie, la musica si
interrompe di botto, io mi alzo di scatto, sulla mia guancia il segno
del cuscino e sul cuscino una traccia di saliva ove avevo affondato il
viso con forza. Mia madre mi guarda quasi schifata, mi accusa di fare
cose proibite e malsane, poi mi dice di venire a mangiare. Mentre esce
dalla stanza mi lecco le labbra con malizia, la mia mano scivola
un’ultima volta lungo il mio corpo accaldato. Ah mammina
cara, se sapessi…possono i rapporti sociali darmi quello che
ho ora? Io non credo. Tuttavia sono stanca di questi continui attacchi,
se continua così è capace di sequestrarmi i miei
adorati libri, spunto per tante avvincenti vite nella mia mente. E
questo non posso permetterlo.
“Domani posso andare al cinema?” annuncio a cena.
Mia madre è felice, mio padre non dice nulla come al solito.
Io sorrido da brava figlia e intanto penso a come convincere le
ragazzine dall’animo romantico a evitare film
d’amore per sceglierne uno d’azione. Se non altro
non sarà tempo perso, avrò l’occasione
di immergermi in un altro dei mondi fantastici che amo più
della realtà.
Sulle labbra il vago sapore del sangue della bistecca, fuori dalla
finestra i pipistrelli volano. Il mio cuore vola con loro nella notte.
Domani sera potrò essere un’avventuriera in cerca
di denaro e gloria, ma questa sera, questa sera ancora una volta sono
un vampiro immortale e libero.
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