;Telosphobia.

di Jericho XVIII
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Una stanza chiusa e il pavimento di legno ingrigito, le assi morbide sotto i piedi bianchi e scalzi.
La bambina lascia che la luce entri e le illumini la mano. Neanche un rossore sulle gote: la sua pelle č candida, liscia e intoccata. La camicia nera le scende oltre la vita e le maniche arrivano fino alle dita delle mani; ed č freddo, ma lei non trema.
Il pettirosso č entrato dalla finestra aperta e dopo aver ticchettato timoroso sul davanzale si č deciso a superare le tende scure. La bambina tende il dito e l'uccellino le si posa sull'indice; la luce che fa rifulgere il piumaggio scarlatto del pettirosso si infiltra nel colorito della bambina e un rosa delicato le tinge appena la mano.
Il pettirosso cinguetta allegro, la bambina tace e ascolta.
E mentre quello canta tanti corvi guardano, nascosti nelle ombre delle pareti, lā dove il colore non arriverā mai.






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