Capitolo 1 - L'inizio
Presi lo zaino e lo misi in spalla, poi mi avviai verso
scuola.
Facevo la terza superiore, ero in una classe di oche e teppistelli, e,
diciamocelo,a me la popolarita non è mai interessata. Basta
che mi lascino in pace, altrimenti sono botte. E cosi bello stare con
gli Iron Maiden nelle orecchie..seduti durante l'intervallo, a far
finta di ripassare per l'ora successiva...
"Ehi Lauren! Vieni con me dopo?"
alzai la testa distrattamente. Davanti a me c'era un ragazzo con i
capelli scuri.
"Oh, ciao, Xander..."
dissi sovrappensiero.
Xander era di un anno più grande di me.. Non lo consideravo
proprio un amico...ma lui mi considerava tale. E non avevo voglia di
essere sgarbata.
"Allora? Vuoi stare qui a mummificarti?"
disse con un sorriso sghembo.
"Mwah...va a quel paese" dissi dandogli un colpetto sulla spalla.
"E' un si?"
"Vada per oggi..."
dissi alzandomi e mettendo le cuffie del cellulare nella tasca dei
jeans neri.
Oh, i miei jeans. E le mie maglie dei miei gruppi metal preferiti.
Adoravo il mio stile. Alternativo, che si distingue dalla massa,
proprio come me.
Passai davanti alla vetrata di un negozio e mi guardai.
I miei capelli, lunghi e lisci, con delle piccole treccine fissate da
lacci delle scarpe coloratissimi quà e là. Mi
piacevano. Perfetti per me.
Poi guardai tutta la mia immagine. Wow, sembravo davvero una nana
vicino a Xander.
Sbuffai.
"Ti sei divertita oggi, Hawks?"
disse Xander.
"Certo. Come al solito."
Cercavo di evitare di essere sgarbata, ma il sarcasmo...beh, quello non
mi mancava. E' un dono che avevo dalla nascita. Che rendeva la mia
immagine ancora più glaciale. Ma non mi importava. Se
Maometto non va sulla montagna, sarà la montagna ad andare
da Maometto.
Infatti, sembrava proprio che il mio sottile cinismo divertisse la
gente, tanto che stavo simpatica ad un gruppetto di ragazzi. Erano
tutti amici di Xander; quindi dovevo considerarli anche miei amici.
Buffy era la più vicina a me in fatto di
personalità. Anche lei cinica.
Willow era una ragazza coi capelli rossi, goffa ed impacciata. Ma, devo
dire, piuttosto simpatica.
Cordelia era quella che meno sopportavo. Un'ochetta viziata sempre col
sorriso sulle labbra. Ho perso il conto delle volte in cui la vedevo
ridacchiare guardandomi, durante l'intervallo. A quanto pare stava con
Xander fino a poco tempo prima, ma si erano lasciati per una ragione
che non conoscevo e di cui, sinceramente, non mi importava. Cellulare,
vestiti, manicure...era quello il suo universo. Ma, ovviamente, non il
mio. E ad ogni sua battuta sulla mia altezza, o sulla musica che mi
piace, o addirittura sul mio modo di vestire, rispondevo per le rime
usando il sarcasmo di cui Dio mi aveva dotata. E la zittivo sempre.
Appena arrivata davanti allo steccato di casa mia, feci un cenno della
mano per salutare Xander, ma lui mi bloccò la mano.
"Sai una cosa davvero divertente?"
Mi innervosii.
"Xander, lasciami il braccio! Non ho tempo per i giochetti, devo andare
a studiare!"
Xander rise.
"Sì, certo..tu..studiare..."
si riprese e continuò.
"Ho scoperto un posto davvero figo. Sembra una specie di casa stregata,
che so. In prima serata ci vado con alcuni miei amici. Ti va di venire
con noi?"
Ci pensai. Il sovrannaturale mi attirava in maniera indicibile, quindi
perchè no?
"Okay...a che ora?"
Sorrise compiaciuto.
"Sapevo che ti avrebbe interessato. Alle 7 e mezza. Passo io da te."
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