Introduzione
Nulla di storico o nulla
di che stavolta, e la coppia è nata così dal nulla ^^
una sola cosa, questa
fiction è un sequel della
fiction precedente, della drabble numero 91 Alpinismo
e
ne contiene vari accenni. Quindi vi consiglio di rileggervela prima
di tornare a leggere! <3
-Titolo:
Famiglia all'Italiana – The Story (o come direbbe Augusto, A
storia de noi tutti!) - Titolo
del Capitolo: Non
soffrire (Veneto/Trentino Alto Adige) - Personaggi:
Veneto (Filippo Vargas), Trentino Alto Adige (Südtirol) -
Genere:
Slice of Life, Sentimentale, Hurt/Confort - Rating:
Giallo -per il lieve accenno all'incesto- -
Avvertimenti:
Raccolta, Shonen Ai -Conteggio
parole: 1018
Veneto
si teneva la gamba dolorante.
Odiava
farsi male, odiava con tutto sé stesso essere un peso e
sopratutto odiava ammettere davanti agli altri che non era poi tutto
questo granché come alpinista.
Era
scivolato miseramente come un principiante cadendo nella gola, e si
riteneva particolarmente fortunato ad essere arrivato in fondo con
solo qualche graffio e una caviglia rotta. Non slogata; rotta. Con
le bianche e rosse ossa che uscivano dalla carne e facevano un male
lancinante.
Filippo
maledisse sé stesso, maledisse Loris e Vincenzo: se non fosse
stato per le loro liti, se non avesse cercato di evitare che
Lombardia spingesse Piemonte nel dirupo forse a quest'ora sarebbero
tutti quanti al rifugio a bere la cioccolata calda.
Però
ormai non poteva farci nulla se non imprecare mentre attendeva
soccorsi.
E
pensare che lui odiava le gite. Anche se si impegnava con tutto sé
stesso per cercare di tenere unita la famiglia organizzando
escursioni coi suoi fratelli alpinisti finiva
poi per odiarsi. Più che tenerla unita passava le giornate dei
week end a sentire il piemontese litigare col lombardo, Valle d'Aosta
cercare di molestare Vicenzo e Friuli rincorrerli per evitare che
loro si facessero del male.
L'unico
che rimaneva sempre in disparte ed evitava sempre le liti e le urla
era, oltre lui, Trentino.
Il
Sud Tirolo era pacato e sbuffando mestamente si impegnava sempre a
curare le loro ferite che bene o male tutti si facevano, scalmanati
com erano.
“Eccoti
qui, Filippo. Per fortuna hai ancora coscienza” esclamò
Emanuel tirando un sospiro di sollievo appena lo vide, con quel suo
duro accento tedesco che faceva impazzire il veneto -in tutti i
sensi.
Gli
sorrise cercando di rincuorare il fratellino, invano. Non riusciva a
non trattenere soffocati gemiti di dolore sentendo le fredde mani del
Trentino sulla sua caviglia.
“Sto
bene. Ho solo un lieve dolorino al piede”
“Verdammnis1,
ma quale dolorino! Hai una caviglia rotta, dobbiamo aspettare il
soccorso alpino, non posso curarti col solo kit di primo soccorso”
Emanuel
cominciò ad agitarsi preoccupato della situazione del
fratello.
E
se era grave?
E
se gli aiuti non fossero arrivati in tempo?
E
se fosse morto dissanguato?
Le
sue mani tremavano mentre cercava di dare una prima medicazione al
Veneto, dannazione aveva paura e al contempo voleva dimostrarsi
impavido e all'altezza della situazione.
Era
Filippo quello che si prendeva sempre cura di loro come un padre, che
li rimproverava e che li aiutava in qualsiasi momento del bisogno,
anche se svogliatamente, ed ora era lui nei guai e avrebbe potuto non
farcela!
Sentì
una mano calda stringergli la sua, e si spaventò percependola.
Ma
dopo pochi istanti si accorse che era quella di Filippo. Perso
com'era nei suoi pensieri si era dimenticato della sua
presenza. “Rilassati, Emanuel. Non sto morendo, andrà
tutto bene”
Smise
di tremare alle parole del Veneto, anche se l'angoscia rimaneva, la
paura di perdere quel fratello tanto amato andava al di là
della razionalità con cui amava fare le cose, Trentino.
I
lunghi capelli biondi del tirolese ricaddero sul viso, nascondendolo
al veneto. Solo quando le ciocche gli coprirono il volto si abbandonò
ad un silenzioso pianto che però, per quanto impercettibile,
Filippo udì.
Con
grande sforzo e mordendosi le labbra per trattenere il dolore Veneto
si sporse in avanti scostando i sottili fili biondi del fratello
incrociando le sue iridi verdi con quelle cerulee dell'altro,
arrossate e lucide di lacrime.
“Avevo
paura... avevo paura che tu fossi morto, bruder 2.
Pensavo che una volta giunto alla fine di questa gola non ti avrei
mai ritrovato... io...”
Filippo,
sbuffando, gli prese il viso tra le mani tirandoselo a sé,
unendo le loro labbra un un bacio che Emanuel ricambiò,
titubante e col cuore in gola, solo pochi istanti dopo.
Perchè
nonostante odiasse le gite, detestasse tutti i suoi chiassosi
fratelli senza un briciolo di cervello e il suo unico pensiero fosse
sempre quello di sdraiarsi sotto il sole a dormirsene o pescare in
santa pace, Veneto non sopportava mai di vedere Trentino piangere.
Era
come un bambino, l'Alto Adige, che era stato per troppi anni lontano
dai suoi fratelli per sentirsi veramente parte di quella famiglia.
Dava sempre tutto sé stesso per sentirsi membro e accettato
dagli altri e proprio come un mocciosetto si lasciava spesso
trascinare dalle emozioni.
Veneto
non voleva vederlo ridotto in quello stato, lo amava troppo per
sopportare in silenzio senza far nulla la sua sofferenza.
Come
se non fosse più importante la sua ferita fisica e sanguinante
di quella del fragile animo da bambino di Emanuel.
Gli
accarezzò il viso dolcemente, sentendolo rilassarsi al suo
tocco gentile.
Gli
lambì le labbra un po' mordendole e senza mai esagerare, con
la lingua si limitava solamente ad accarezzarle come un piccolo
gioco.
Si
staccò da lui solamente quando, poco dopo, non sentirono il
frastornante rumore delle pale dell'elicottero del soccorso alpino
volare sopra di loro.
“Stai
meglio ora?” domandò Filippo scompigliandogli i biondi
capelli già spettinati di suo.
Il
Trentino sorrise lasciando che l'ultima lacrima scorresse sulla
guancia imperterrita e scosse la testa in segno di affermazione.
“Bene,
che ne dici ora di far sapere all'elicottero la nostra posizione?”
Emanuel
si alzò di scatto e prima che il veicolo volasse lontano da
loro si dimenò agitando le braccia e urlano a squarciagola
finchè non gli sfuggirono anche qualche imprecazioni in
tedesco.
Quando
i soccorsi arrivarono e caricarono Filippo nella barella Emanuel
tentò fino all'ultimo minuto di rimanergli accanto.
“Vedrai
che guarirai presto, Bruder!” gli sorrise imbarazzato, col viso
arrossato che faceva risaltare i suoi splendidi occhi blu.
“Io
starò bene, tu piuttosto; non piangere più, non c'è
ferita peggiore che vederti stare male, sopratutto per colpa mia”
Trentino
annuì diventando ancora più rosso, e Veneto fu felice
di vederlo sorridere di nuovo.
Voleva
bene al biondino, per anni lo aveva visto crescere lontano da lui, in
casa di quei maledetti crucchi, e finalmente che poteva abbracciarlo
non voleva mai vederlo stare male.
Venne
caricato in elicottero e Filippo pensò che non doveva più
aspettare di farsi del male per ottenere di nuovo le attenzioni di
Emanuel e baciarlo di nuovo.
Dal
tedesco:
Maledizione
Fratello
(Fratello Maggiore/Fratellone)
Il
ritorno dell'angolo del panda
@Reiko94: la vecchia fiction
non mi piaceva, preferisco di più questa, è più
tenera, l'altra stava diventando troppo complicata! Comunque grazie
per continuare a leggere e a recensire le mie cavolate amore mio <3
@Kurohime: Ma prego, grazie
di che! Comunque la storia si studia sui libri non sulle mie fiction
cagatose XD comunque grazie mille della tua recensione mi fa piacere
sempre sapere che ti piace così tanto
@Moniko Chan: Da quel che
avrai capito anche io sono del Nord, ma amo comunque le città
e le genti del Sud e il mio sogno è un giorno scappare in
Sicilia ç_ç Come ho detto prima studiate sui libri, che
dalle mie fiction non imparate niente!! X°D Grazie mille cara
comunque per la recensione <3 e ps. Odia Belgio; avrai una
monetina da venti cens da Reiko per ogni affermazione simile ;3
@Clod88: Ma figurati!
Shippare la Sicilia/Sud Italia è una cosa buonissima, anzi
anche io mi faccio i miei viaggi mentali su di loro, quindi mi fa
piacere sapere che riesco ad appassionare i lettori a queste coppie!
Shippa shippa e grazie
infinite.
P.s non mi tradite con
quelle immagini che hanno postato sul forum dello Shipping çAç
non solo loro!! *sbatte testa contro il muro*
@Dragon Girl 31: Le tue
recensioni non sono affatto lunghe, tranquilla :3 vai nella mia
pagina autore, cerca la mia fiction di Tekken “Non è
mai un giorno come gli altri” e poi guarda la recensione
-l'unica ç_ç-: quella è una recensione lunga X°D
e comunque non mi danno affatto fastidio, anzi più mi dite
quanto vi sentite dentro a riguardo la mia fiction meglio è
per me, mi aiuta a migliorare e sopratutto aiuta la mia autostima
precaria u.u
Grazie mille anche per aver
letto la soap su wikipedia e per i tuoi commenti meravigliosi che mi
riempiono sempre di gioia!
Perdonate il ritardo, ma
come vedete rimarrò sempre fedele a questa fiction *riot*
Ora vi lascio gente, alla
prossima!
Fletto
i muscoli e sono nel vuoto
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