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Autore: Assassin Panda    06/06/2010    5 recensioni
Una raccolta di vari pairing sulle regioni di Italia, seguito di Famiglia all'Italiana. Il ritorno della famiglia più sgangherata di Italia -dove ho già sentito questa frase?-, tra maltempo, vacanze, turisti tedeschi, China Town, feste e campionati. Perchè anche una riunione di famiglia può essere una catastrofe nazionale. -alcuni capitoli di questa raccolta partecipano all'One Hundred Prompt Project-
5. Febbre dei Mondiali
Augusto palleggiava da un paio di minuti col pallone che Giuseppe gli aveva regalato per il suo compleanno all'inizio di giugno. Era una palla di cuoio spesso, coi colori e le firme del Fifa Word Cup Sudafricano sgargianti sul bianco che ormai si stava dipingendo del verde dell'erba.
Genere: Generale, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nord Italia/Feliciano Vargas, Nuovo personaggio, Sud Italia/Lovino Vargas
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Introduzione

Nulla di storico o nulla di che stavolta, e la coppia è nata così dal nulla ^^

una sola cosa, questa fiction è un sequel della fiction precedente, della drabble numero 91 Alpinismo e ne contiene vari accenni. Quindi vi consiglio di rileggervela prima di tornare a leggere! <3



-Titolo: Famiglia all'Italiana – The Story (o come direbbe Augusto, A storia de noi tutti!)
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Titolo del Capitolo: Non soffrire (Veneto/Trentino Alto Adige)
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Personaggi: Veneto (Filippo Vargas), Trentino Alto Adige (Südtirol)
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Genere: Slice of Life, Sentimentale, Hurt/Confort
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Rating: Giallo -per il lieve accenno all'incesto-
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Avvertimenti: Raccolta, Shonen Ai
-
Conteggio parole: 1018




Veneto si teneva la gamba dolorante.

Odiava farsi male, odiava con tutto sé stesso essere un peso e sopratutto odiava ammettere davanti agli altri che non era poi tutto questo granché come alpinista.

Era scivolato miseramente come un principiante cadendo nella gola, e si riteneva particolarmente fortunato ad essere arrivato in fondo con solo qualche graffio e una caviglia rotta. Non slogata; rotta. Con le bianche e rosse ossa che uscivano dalla carne e facevano un male lancinante.

Filippo maledisse sé stesso, maledisse Loris e Vincenzo: se non fosse stato per le loro liti, se non avesse cercato di evitare che Lombardia spingesse Piemonte nel dirupo forse a quest'ora sarebbero tutti quanti al rifugio a bere la cioccolata calda.

Però ormai non poteva farci nulla se non imprecare mentre attendeva soccorsi.


E pensare che lui odiava le gite. Anche se si impegnava con tutto sé stesso per cercare di tenere unita la famiglia organizzando escursioni coi suoi fratelli alpinisti finiva poi per odiarsi. Più che tenerla unita passava le giornate dei week end a sentire il piemontese litigare col lombardo, Valle d'Aosta cercare di molestare Vicenzo e Friuli rincorrerli per evitare che loro si facessero del male.


L'unico che rimaneva sempre in disparte ed evitava sempre le liti e le urla era, oltre lui, Trentino.

Il Sud Tirolo era pacato e sbuffando mestamente si impegnava sempre a curare le loro ferite che bene o male tutti si facevano, scalmanati com erano.


Eccoti qui, Filippo. Per fortuna hai ancora coscienza” esclamò Emanuel tirando un sospiro di sollievo appena lo vide, con quel suo duro accento tedesco che faceva impazzire il veneto -in tutti i sensi.

Gli sorrise cercando di rincuorare il fratellino, invano. Non riusciva a non trattenere soffocati gemiti di dolore sentendo le fredde mani del Trentino sulla sua caviglia.

Sto bene. Ho solo un lieve dolorino al piede”

Verdammnis1, ma quale dolorino! Hai una caviglia rotta, dobbiamo aspettare il soccorso alpino, non posso curarti col solo kit di primo soccorso”

Emanuel cominciò ad agitarsi preoccupato della situazione del fratello.

E se era grave?

E se gli aiuti non fossero arrivati in tempo?

E se fosse morto dissanguato?

Le sue mani tremavano mentre cercava di dare una prima medicazione al Veneto, dannazione aveva paura e al contempo voleva dimostrarsi impavido e all'altezza della situazione.

Era Filippo quello che si prendeva sempre cura di loro come un padre, che li rimproverava e che li aiutava in qualsiasi momento del bisogno, anche se svogliatamente, ed ora era lui nei guai e avrebbe potuto non farcela!


Sentì una mano calda stringergli la sua, e si spaventò percependola.

Ma dopo pochi istanti si accorse che era quella di Filippo. Perso com'era nei suoi pensieri si era dimenticato della sua presenza.
“Rilassati, Emanuel. Non sto morendo, andrà tutto bene”

Smise di tremare alle parole del Veneto, anche se l'angoscia rimaneva, la paura di perdere quel fratello tanto amato andava al di là della razionalità con cui amava fare le cose, Trentino.

I lunghi capelli biondi del tirolese ricaddero sul viso, nascondendolo al veneto. Solo quando le ciocche gli coprirono il volto si abbandonò ad un silenzioso pianto che però, per quanto impercettibile, Filippo udì.


Con grande sforzo e mordendosi le labbra per trattenere il dolore Veneto si sporse in avanti scostando i sottili fili biondi del fratello incrociando le sue iridi verdi con quelle cerulee dell'altro, arrossate e lucide di lacrime.


Avevo paura... avevo paura che tu fossi morto, bruder 2. Pensavo che una volta giunto alla fine di questa gola non ti avrei mai ritrovato... io...”


Filippo, sbuffando, gli prese il viso tra le mani tirandoselo a sé, unendo le loro labbra un un bacio che Emanuel ricambiò, titubante e col cuore in gola, solo pochi istanti dopo.

Perchè nonostante odiasse le gite, detestasse tutti i suoi chiassosi fratelli senza un briciolo di cervello e il suo unico pensiero fosse sempre quello di sdraiarsi sotto il sole a dormirsene o pescare in santa pace, Veneto non sopportava mai di vedere Trentino piangere.

Era come un bambino, l'Alto Adige, che era stato per troppi anni lontano dai suoi fratelli per sentirsi veramente parte di quella famiglia. Dava sempre tutto sé stesso per sentirsi membro e accettato dagli altri e proprio come un mocciosetto si lasciava spesso trascinare dalle emozioni.

Veneto non voleva vederlo ridotto in quello stato, lo amava troppo per sopportare in silenzio senza far nulla la sua sofferenza.

Come se non fosse più importante la sua ferita fisica e sanguinante di quella del fragile animo da bambino di Emanuel.


Gli accarezzò il viso dolcemente, sentendolo rilassarsi al suo tocco gentile.

Gli lambì le labbra un po' mordendole e senza mai esagerare, con la lingua si limitava solamente ad accarezzarle come un piccolo gioco.


Si staccò da lui solamente quando, poco dopo, non sentirono il frastornante rumore delle pale dell'elicottero del soccorso alpino volare sopra di loro.


“Stai meglio ora?” domandò Filippo scompigliandogli i biondi capelli già spettinati di suo.

Il Trentino sorrise lasciando che l'ultima lacrima scorresse sulla guancia imperterrita e scosse la testa in segno di affermazione.

Bene, che ne dici ora di far sapere all'elicottero la nostra posizione?”

Emanuel si alzò di scatto e prima che il veicolo volasse lontano da loro si dimenò agitando le braccia e urlano a squarciagola finchè non gli sfuggirono anche qualche imprecazioni in tedesco.


Quando i soccorsi arrivarono e caricarono Filippo nella barella Emanuel tentò fino all'ultimo minuto di rimanergli accanto.


“Vedrai che guarirai presto, Bruder!” gli sorrise imbarazzato, col viso arrossato che faceva risaltare i suoi splendidi occhi blu.

Io starò bene, tu piuttosto; non piangere più, non c'è ferita peggiore che vederti stare male, sopratutto per colpa mia”


Trentino annuì diventando ancora più rosso, e Veneto fu felice di vederlo sorridere di nuovo.

Voleva bene al biondino, per anni lo aveva visto crescere lontano da lui, in casa di quei maledetti crucchi, e finalmente che poteva abbracciarlo non voleva mai vederlo stare male.

Venne caricato in elicottero e Filippo pensò che non doveva più aspettare di farsi del male per ottenere di nuovo le attenzioni di Emanuel e baciarlo di nuovo.


Dal tedesco:

  1. Maledizione

  2. Fratello (Fratello Maggiore/Fratellone)


Il ritorno dell'angolo del panda


@Reiko94: la vecchia fiction non mi piaceva, preferisco di più questa, è più tenera, l'altra stava diventando troppo complicata! Comunque grazie per continuare a leggere e a recensire le mie cavolate amore mio <3


@Kurohime: Ma prego, grazie di che! Comunque la storia si studia sui libri non sulle mie fiction cagatose XD comunque grazie mille della tua recensione mi fa piacere sempre sapere che ti piace così tanto


@Moniko Chan: Da quel che avrai capito anche io sono del Nord, ma amo comunque le città e le genti del Sud e il mio sogno è un giorno scappare in Sicilia ç_ç Come ho detto prima studiate sui libri, che dalle mie fiction non imparate niente!! X°D Grazie mille cara comunque per la recensione <3 e ps. Odia Belgio; avrai una monetina da venti cens da Reiko per ogni affermazione simile ;3


@Clod88: Ma figurati! Shippare la Sicilia/Sud Italia è una cosa buonissima, anzi anche io mi faccio i miei viaggi mentali su di loro, quindi mi fa piacere sapere che riesco ad appassionare i lettori a queste coppie!

Shippa shippa e grazie infinite.

P.s non mi tradite con quelle immagini che hanno postato sul forum dello Shipping çAç non solo loro!! *sbatte testa contro il muro*


@Dragon Girl 31: Le tue recensioni non sono affatto lunghe, tranquilla :3 vai nella mia pagina autore, cerca la mia fiction di Tekken “Non è mai un giorno come gli altri” e poi guarda la recensione -l'unica ç_ç-: quella è una recensione lunga X°D e comunque non mi danno affatto fastidio, anzi più mi dite quanto vi sentite dentro a riguardo la mia fiction meglio è per me, mi aiuta a migliorare e sopratutto aiuta la mia autostima precaria u.u

Grazie mille anche per aver letto la soap su wikipedia e per i tuoi commenti meravigliosi che mi riempiono sempre di gioia!



Perdonate il ritardo, ma come vedete rimarrò sempre fedele a questa fiction *riot*


Ora vi lascio gente, alla prossima!


Fletto i muscoli e sono nel vuoto

  
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