2°
month.
“Possiamo
fermarci alla prossima stazione di servizio?”
Sospiro
e guardo Robin dallo specchietto.
Beve
uno strano intruglio giallognolo.
Non
so cosa sia e non voglio nemmeno chiederlo. A me sembra
pipì, e
continuerò a considerarla come tale.
Ovviamente
non lo è, ma quello strano colorito che ha, fa davvero
schifo.
“Perchè?”
le chiedo.
“Devo
fare pipì.” risponde con tono ovvio.
“Di
nuovo? Siamo partiti da due ore e hai fatto pipì sei
volte.” dico
sbuffando.
“Dean!”
mi rimprovera Sam “E' incinta. Se deve fare pipì
ogni due minuti
non è colpa sua.”
Sbuffo
di nuovo e guardo mio fratello per cercare di capire se sta parlando
seriamente.
E
mi accorgo che si, sta di nuovo facendole da avvocato difensore, come
se lei ne avesse bisogno.
Robin
è una ragazza in gamba ed è anche molto sveglia.
E' l'unica donna
capace di zittirmi quando discutiamo.
E
lo fa con una classe ed una naturalezza che a volte mi fanno dubitare
di me.
Lei
e Sam hanno legato molto.
La
sera, mentre io tento invano di dormire, loro discutono dei principi
universali della filosofia.
Ieri
sera il punto della questione era il sogno.
Robin
sosteneva che la tesi elaborata da Freud sui sogni, fosse quella
giusta. Sam invece sosteneva, più romanticamente, che i
sogni sono
il frutto dei nostri ricordi, o delle cose che viviamo, che si
tramutano in immagini e accompagnano il nostro sonno.
Per
un attimo ho fatto fatica a capire chi tra i due fosse la ragazza.
Mio
fratello è un tipo bizzarro a volte.
Due
sere fa invece, discutevano di un racconto che avevano letto
entrambi.
Non
mi ricordo nemmeno che racconto fosse.
So
solo che, nonostante fosse piaciuto a tutti e due, avevano pareri
discordanti sul finale.
Perfetto
per lei, discordante con il resto della storia per lui.
Oh
cielo!
Io
mi chiedo, perchè non si mettono insieme?
Andrebbero
d'accordo e risparmierebbero sul costo della tv.
Non
ne avrebbero bisogno.. Saprebbero di cosa parlare,
senza necessità di
guardare film o altre cose.
“Non
credo sia per via della gravidanza.” dice di colpo lei
distraendomi
dai miei pensieri.
“Credo
che sia questa tisana che sto bevendo che mi fa fare pipì
così
spesso.” continua allungando il bicchiere in avanti verso di
noi.
Sam
corruga la fronte e lo prende.
Ne
beve un sorso e la faccia che fa è disgustata.
Eh
si, deve essere proprio disgustosa come pipì.
“E'
orribile. Come fai a berla?” le chiede.
Lei
fa spallucce e si sporge poco per guardarlo in faccia.
“E'
orrenda, ma fa bene alla salute. Depura, ed elimina le tossine. Un
toccasana.” spiega. Poi si volta verso di me e allunga il
bicchiere
vicino al mio viso “Assaggia!”
Scuoto
il capo e rido appena. “No grazie.”
“Oh
andiamo...”
“No!”
le dico.
Alzo
la mano per spostare la sua e il contenuto del bicchiere si rovescia
tutto su di me e sul sedile della mia auto.
Scuoto
il capo mentre Sam cerca di capire se ridere o rimanere serio.
Poi
vede il mio sguardo furioso e decide di stare in silenzio.
Accosto
su una specie di piazzola di sosta, spengo il motore e scendo
dall'auto.
Questa
situazione mi sta facendo impazzire.
Lei
mi sta facendo impazzire.
Beve
strane miscele giallognole che poi si rovesciano sui sedili della mia
auto, accende incenso nelle stanze di motel e blatera degli effetti
benefici dei massaggi, sulla circolazione sanguigna.
Questa
ragazza è pazza!
Chiunque,
anche stando solo un secondo con lei se ne accorgerebbe.
Faccio
un grosso respiro mentre i miei jeans emanano un odore disgustoso, e
mi passo una mano sul viso.
Lei
scende dopo pochi secondi e si avvicina a me piano.
“Mi
dispiace.. Non l'ho fatto apposta. Volevo solo che lo
assaggiassi.”
mi dice “Pagherò io il lavaggio dell'auto e anche
dei tuoi
vestiti.”
La
guardo e scuoto il capo.
Non
può funzionare così.
“Non
può andare così Robin.. Davvero!” le
dico “Io non sono abituato
a tutto questo ok?”
“Nemmeno
io. E' la prima volta che rimango incinta.”
“No..”
respiro a fondo e la guardo “Non è solo la
gravidanza ok? E' tutto
l'insieme. Tu che bevi strane cose di colori.. assurdi e che accendi
l'incenso nelle camere di motel, che blateri di massaggi e
circolazione e di tossine..”
Lei
annuisce appena ma non dice nulla.
“Per
me è già difficile l'idea di avere un passeggero
sul sedile
posteriore.. Una donna poi.. che conosco appena. E tu non.. non mi
stai aiutando affatto.”
“Mi
dispiace.”
“No
non è vero. Sei con noi da sei settimane e fai sempre le
stesse
cose. Tu sei un'abitudinaria e sei.. un po' pazza.”
“Non
è vero!”
“Beh
se non lo sei, ti comporti come se lo fossi. Quello che non capisco
è
perchè.”
“Senti,
ti ho detto che mi dispiace.. Che altro devo dire o fare?”
“Perchè?”
le chiedo ancora “Ci sono dei momenti, momenti in cui guardi
la tv,
o leggi un libro e sei.. adorabile, ma in altri momenti sembri folle
e non puoi essere entrambe le cose.”
“Perchè
no? Tu sei troppo limitato. E' questo il tuo problema.”
“No..
è quasi come se volessi risultare odiosa.”
Sospira
e deglutisce a vuoto.. I suoi occhi nocciola, sembrano velati di
tristezza.
Mi
sa che ho toccato il tasto più delicato che potessi trovare.
Davvero
vuole sembrare odiosa?
“Vuoi
che me ne vada?” mi chiede seria.
Si!
Lo vorrei!
No,
non è vero.. Mi piace averla tra i piedi. E' questo il
problema.
“No.
Voglio solo che.. la smetti di bere cose disgustose in auto.”
dico
scioccamente.
Annuisce
e mi sorride poco “Ok.” mi dice “Vado a
fare pipì tra quei
cespugli, perchè non riuscirò a trattenerla fino
alla stazione di
servizio.”
Scuoto
il capo e la lascio andare.
Aspetto
che torni e poi saliamo in auto.
Proseguiamo
senza fermarci fino alla città più vicina e
prendiamo due camere in
un motel.
Io
e Sam in una e Robin in un'altra.
Solo
che la singola deve essere ripulita, e mentre aspettiamo che sia
pronta, mi accorgo che Robin si è addormentata su uno dei
letti
della camera mia e di Sam.
Sorrido
appena pensando che questo è uno di quei momenti in cui
è
adorabile.. anche se stento a credere di averla chiamata
così.
Sam
mi guarda un po' e poi esce dicendo che va a prendere qualcosa da
mangiare, con un sorriso sul volto che mi fa venire voglia di
prenderlo a pugni.
Annuisco
e mi siedo sul letto vicino a lei.
La
conosco praticamente appena, ma è bella da togliere il fiato.
E
se tutta questa situazione non fosse così... strana, se lei
non
fosse così strana.. averla qui mi sembrerebbe... ma che dico?
Sospiro
e mi accorgo di Castiel nella stanza.
“Cass..”
gli dico piano “Era ora che venissi. Ti ho chiamato sei
settimane
fa.”
“Scusa..
Ho avuto da fare.” è la sua risposta mentre
osserva Robin dormire.
“Cass..
quello che volevo sapere è se..”
“Si
Dean!” mi precede “Questo bambino è
tuo.. Ma tu lo sai già. Mi
pare che lei te l'abbia detto.”
“Beh,
la conosco appena.. Potrebbe aver mentito.”
“Perchè
avrebbe dovuto farlo? E' una creatura deliziosa.. Credi che abbia
bisogno di incastrare un uomo per tenerselo?”
Piego
appena la testa e lo guardo perplesso.
E'
diventato sin troppo umano.. A parte termini come deliziosa
creatura.. Questo
è più
angelico che umano.
La guardo e la copro con la mia
giacca.
“Il bambino è
mio.” ripeto
“Lei è strana.. A volte è carina, molto
carina.. ma a volte.. è
quasi come se volesse risultare folle di proposito. E non capisco
perchè.”
“Davvero non lo capisci
Dean?”
Guardo Cass e corrugo la fronte.
“Che vuoi dire?”
“Sta
con voi da sei settimane e a dispetto di quello che dici, lei
è
importante per te.. Al di là del bambino. Magari questo la
spaventa.” mi spiega.
“Ma di che parli? Stai dicendo
che a volte si rende insopportabile per evitare che io mi innamori di
lei?”
Castiel annuisce deciso.. io invece
rido.
“Non c'è pericolo che
me ne
innamori.. Davvero! Avremo un figlio.. ma io e lei.. No non credo
proprio..” gli dico spostando dal viso di Robin una ciocca di
capelli.
“Sei sicuro?” mi
domanda
Castiel sorridendo.
Mi volto per guardarlo, ma lui è
già volato via.
Faccio un grosso respiro pensando
alla sua ultima domanda e poi guardo di nuovo Robin.
Dorme tranquilla.. Ed è davvero
una creatura deliziosa.
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