All
come to look for America
18-6-2010
(Wish
you were here...today)
Tutto
incominciò con un botto.
La
radio si accese di colpo, iniziando a trasmettere le notizie della
BBC del giorno prima.
-Non
ce lo sappiamo ancora spiegare. Oggi, 17 giugno 2010, una ragazza ha
riconosciuto in un barbone il volto del noto chitarrista George
Harrison. Il barbone era intento a mangiare del pollo-
James
Paul McCartney spalancò gli occhi, facendo un salto sul letto.
Lo
sapevo, lo sapevo! Non dovevo mangiare tutto quel pollo, ieri sera!
-Perchè
no, Paulie?-
Un'altro
botto.
La
radio giaceva a terra, in pezzi.
Improvvisamente,
Paul si ricordò di non avere mai avuto una radio in camera.
Uno
strano ronzio invase la stanza, facendo traballare il letto, e anche
il basso di McCartney, appoggiato sul pavimento ai piedi del letto.
Paul
appoggiò un piede per terra, provocando un fastidioso
spostamento d'aria, che fece sussultare il basso.
Il
suo basso Höfner , il suo Beatle-Bass.
-Quante
ne abbiamo passate, insieme, vecchio mio!- sussurrò McCartney,
accarezzando lo strumento con il dorso della mano.
-E
quante ne abbiamo passate insieme noi quattro, nonostante tutto...-
pensò poi, ma gli mancò il coraggio di dirlo ad alta
voce, quando una voce familiare spezzò il silenzio quasi
inquietante che si era creato dopo l'esplosione della radio.
-Accidenti,
George! Ti avevo ben detto di non attaccarla qui, la chitarra,
cavolo!-
George?
La
persona a cui era indirizzata quella frase, però, sembrò
non farci troppo caso.
Sempre
che di persona si trattasse.
-Uhm.
Il nostro Paulie diventa vecchierello, eh?-
Paul
sobbalzò, riconoscendo anche l'altra voce.
-Ma
sentilo, il giovincello!- lo rimbeccò la prima voce, ma alle
orecchie di Paul arrivò soltanto un rumore di passi.
Passi
che si avvicinavano.
-Qui
sono Valeria Benatti e Roberto Uggeri, da RTL! Siamo qui per
iniziare, questa mattina, un servizio speciale, in onore del
sessantottesimo compleanno di quel gran b...assista di Paul
McCartney, bassista, appunto, dei R...-
-Beatles!-
si affrettò a concludere Roberto, tappando poi il microfono
con una mano, per rivolgersi alla collega:
-Oh
la la, Vale! Potrebbe essere tuo padre!-
-Magari!-
Paul
sgranò gli occhi, reggendosi con entrambe le mani allo stipite
della porta della camera da letto.
Poi
fece per spostarsi, ma le sue nocche incontrarono il vuoto.
E
allora capì di essere fuori dalla camera da letto.
-Ma
che diavolo...-
Quello
che vide, però, lo fece indietreggiare ancora di più.
-Non
è possibile-
In
uno squarcio di luce biancastra, il solito basso Hofner giaceva
immobile accanto a lui.
Anzi,
non proprio immobile.
Adesso
si stava muovendo, come mosso da una mano invisibile.
-Forte!
Ce l'ha ancora!-
-Sta
fermo!-
Le
solite due voci.
Poi
si sentì soltanto un mugolio alla “Wall-e”
, che sembrava proprio provenire dal basso.
-Scusateci
per le interruzione, amici di RTL! Oggi è il 18 giugno 2010 e
adesso...il mio cappuccino...VALERIA!- il cappuccino del
radiocronista aveva cominciato a volteggiare per aria, ma senza
cadere.
Qualche
secondo dopo, la tazza tornò nelle mani di Roberto, sotto lo
sguardo stupefatto di quest'ultimo...ma senza il cappuccino.
-Ehm...grazie-
rispose quasi automaticamente, scrutando il fondo assolutamente vuoto
della tazza con un espressione alquanto beota dipinta sul viso.
-Vale?
Sei stata tu?-
La
speaker, però, gli rispose con un altro urlo:
-LA
MIA MANO! QUALCUNO MI HA MORSO LA MANO!-
Roberto
scosse la testa.
-Qui
sta succedendo qualcosa di strano-
A
quelle parole, Paul mise entrambi i piedi per terra, alzandosi
definitivamente.
Che
ci faceva lì?
Poi
si ricordò:
La
radio, le voci, il basso...e adesso anche gli speaker di RTL.
Ma
che giorno era?
La
sveglia faceva le 23.59.
-Qualcuno
si vuole degnare di accendere la luce?!-
A
un certo punto, da uno dei pezzi della radio rotta sparpagliati sul
pavimento, sopraggiunse una voce:
They
really want to see you...my sweet lord!
Blue
Jay Way
Buon
pomeriggio a tutte!!!
Oggi,
in occasione del sessantottesimo compleanno di Paul, ne approfitto
per realizzare questa ideuccia che mi frulla in testa da
stamattina... xD
Sarà
forse un segno il fatto che stanotte ho sognato di intervistare
Georgino(degli anni '70) in Blue Jay Way, di passare tutta la
giornata(e forse anche di più) insieme a lui, finchè,
prima di svegliarmi, mi ha lasciato il suo biglietto da visita con il
suo numero di cellulare(no comment!), mentre con una scritta nel
cielo mi diceva di festeggiare “come si deve” il
compleanno di Paul, una volta sveglia...xD (I miei soliti sogni,
ormai non c'è più niente da fare xD)...
Forse,
non so, dipende anche dal fatto che tra sei giorni parto per Londra(e
tra otto vado al concerto, anche se i biglietti non si sono ancora
degnati di arrivare...!) e continuo a saltellare per la casa senza
combinare niente di buono-ne di utile, o dai troppi ascolti di
“America” di Simon & Garfunkel...
Video
della mitica
“America”---->http://www.youtube.com/watch?v=7CkV5zABaqA&feature=related
Sta
di fatto che stamattina ho cominciato, appunto, a scrivere questa
storia, inizialmente ispirata a un'altra storia che sto scrivendo, ma
stavolta un'originale... ispirata sempre ad “America”, che
riprenderò poi nei prossimi capitoli...
Non
ho resistito alla tentazione di inserire i miei due speaker preferiti
di RTL(tutte le volte che li sento nominare inizio a ridere che non
smetterei più, sul serio e questo da quando ho sentito la
diretta di “Giulietta e Romeo” dall'Arena di Verona e
tutti i commenti della Benatti sull'attore che interpretava Mercuzio
xD)...e poi...
Beh,
per adesso vi dico soltanto che, in un certo senso, il viaggio in
America ci sarà veramente...
Ma
è una grande cavolata, per questo non credo che questa
storia(un po' sullo stile di All together now, che ho pubblicato
proprio il giorno di capodanno) durerà molti capitoli...credo!
;)
E
dovrei anche mettere il resoconto(forse con foto) del concerto di
Paul, da qualche parte, al mio ritorno da London City ;)
Beh,
nel frattempo spero che vi sia piaciuto questo primo capitolo...
E...
BUON
COMPLEANNO PAULIE!!!
A
presto,
Marty
;)
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