Ciao a tutte, come va? Ho visto con piacere che
il capitolo vi è proprio piaciuto. E ora finalmente saprete
se Edward la bacerà! Chissà...
Buona lettura e grazie a tutte di continuare a seguirmi.
Bacioni.
P.S.: Ho aggiunto la copertina della fiction, chi ha la
curiosità di darle un'occhiata basta che clicchi sul Cap. 1:
Sorpresa.
Grazie e ditemi se vi piace, me l'ha disegnata una ragazza, Barbara,
che frequenta il forum delle fan fiction di Twilight Italia. E'
veramente brava!
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Lalayasha
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Ciao Lala, naturalmente manco
a dirlo, mi fai sempre scompisciare dal ridere!!!
Sì devo dire che Edward le farebbe veramente una scansione!
E mi sa che si deve andare a comprare dei jeans con un cavallo
più ampio, altrimenti a furia di stringergli troppo non
vorrei che causasse qualche danno ai gioielli di famiglia, che
naturalmente sono patrimonio nazionale!
Ti lascio alla lettura così ti togli questo dubbio atroce
che ti tormenta!
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ashar
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Grazie asha e hai proprio
ragione, ma non ti preoccupare non si perderà per sempre.
Questa è pur sempre una storia Bella/Edward! Bacioni!
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Nerak
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Ciao Nerak, vedo che sei
nuova! Come sono contenta e ancora di più che ti piaccia la
storia. E sai sono un po' sadica quindi aspettati spesso dei capitoli
che finiscono sul più bello! Non vorrei mai che non foste
incuriosite di leggere il seguito! Grazie mille e bacioni!
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sandy69
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Ciao sandy, dai non essere
troppo arrabbiata! Adesso forse cominci a capire quanto sono sadica e
non sarà la prima e unica volta! Sono contenta che ti sia
piaciuto. Hai visto che allocchi? Si sono confessati che si piacciono
senza neanche rendersene conto. Non so se Edward la spierà
di notte, se lo becca Charlie lo spenna!!!! Bacioni!
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vanderbit
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Ciao vanderbit! Bene, felice
che ti sia piaciuto e contenta di trovarti d'accordo con me sul
tradimento e sul "Ti amo". Vorrà dire che se mai si
accorgeranno di provare quel forte sentimento e se mai avranno il
coraggio di confessarselo, assumerà un significato ancora
più grande! Baci!
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giuliettacullen
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Ciao giulietta, un'altra nuova
nel gruppo!!! Non posso crederci e ti do il benvenuto con gioia. Sono
felicissima che tu abbia voglia di continuare a seguirmi! Bacioni e
buona lettura!
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CAPITOLO 10
TI FACCIO RIDERE, EH?
Pov Edward
Mi raddrizzai di scatto quando sentii aprirsi la porta che dal garage
introduceva nella lavanderia accanto alla cucina. Era Alice. Per
fortuna mi aveva interrotto appena in tempo… o per
sfortuna….
-Ma vi siete persi? Come mai ci avete messo così tanto?
Dobbiamo nascondere ancora tutto quello che c’è
nella vostra macchina!- disse, venendoci incontro, e fermandosi di
colpo quando vide che Bella dormiva.
-Ho dovuto rallentare perché Bella non si fidava molto della
mia guida, sai com’è gelosa della sua auto- cercai
di essere indifferente, sperando se la bevesse.
-Sì lo so, infatti mi meraviglio che te l’abbia
fatta guidare, mi ha detto Jasper che non l’ha mai fatta
guidare a nessuno!- ne rimasi piacevolmente sorpreso.
-Ho provato a svegliarla ma ha il sonno troppo pesante- mentii.
-Ci penso io, tu scarica tutti i pacchi e nascondili in quel grosso
armadio che c’è là in fondo-
Mentre facevo come mi aveva ordinato mia sorella, Alice
svegliò Bella e dopo avermi dato la buonanotte si avviarono
in casa.
Rimasi lì come uno scemo a pensare a quel che avevo appena
rischiato. Avevo fatto bene fin’ora a starle lontano, questa
era un’ulteriore prova, perché non riuscivo
proprio a controllarmi in sua presenza.
Mi avviai in casa, salutai Charlie e mia madre a me ne andai a dormire.
Il mattino seguente mi alzai e dopo una doccia scesi per la colazione.
Era molto presto e in cucina trovai mia madre ai fornelli con Bella,
che ridevano. Erano una visione…. Mi appoggiai allo stipite
e le fissai per un po’.
Mi davano la schiena e Bella indossava un paio di pantaloncini e una
maglietta stretta in vita dal cordino del grembiulino. Aveva un corpo
favoloso, ogni sua forma era ben proporzionata, le gambe erano lunghe e
affusolate, la vita stretta e il fondoschiena da urlo. Iniziai a
lasciarmi andare con la fantasia e subito là sotto qualcuno
si risvegliò. Non è possibile che il solo
guardarla mi ecciti così tanto, sto decisamente
peggiorando di giorno in giorno. Era meglio riscuotersi da quei
pensieri prima che qualcuno mi beccasse addirittura a sbavare. Per
fortuna la maglia che indossavo era abbastanza lunga da coprire il
cavallo dei miei pantaloni improvvisamente troppo stretti.
-Buongiorno- ed entrambe sobbalzarono.
-Oh buongiorno amore, come mai sei già in piedi?- mi chiese
mia madre, venendo a darmi un bacio sulla guancia. Vidi Bella che mi
guardava sorridendo per il gesto affettuoso.
-Be’ la casa sarà anche grande, ma i bagni
scarseggiano, quindi se voglio farmi una doccia devo alzarmi prima di
quella pazza che hai partorito 17 anni fa, altrimenti non riesco
neanche a metterci piede in bagno- le dissi rassegnato.
-Concordo pienamente- disse Bella -e buongiorno anche a te-
Non potei trattenere una risata. Aveva il naso e le guance sporchi di
farina. Era troppo buffa.
-Cos’hai?- mi chiese, guardandomi stralunata.
-No, niente, è che hai un po’ di farina sul viso-
le dissi indicando col dito, cercando di ricompormi.
-Dove?- e così dicendo, si toccò sporcandosi
ancora di più. Ripresi a ridere e con me mia madre.
-Ti faccio ridere, eh?- disse Bella avvicinandosi sinuosa e
in un attimo prima che potessi reagire strofinò le sue mani
sulla mia faccia.
-Oddio Edward ora sei messo peggio di lei!- rise ancora di
più mia madre.
-Questa me la paghi- dissi io, continuando a ridere e correndo verso di
lei, ma Bella era già scappata dietro la penisola e non
riuscivo a prenderla.
-Siamo un po’ suscettibili, Cullen? Che
c’è, non ti piaci così? Magari qualche
ragazza ti troverà più affascinante!-
continuò prendendomi in giro.
-Aspetta che ti acchiappo e poi vedi-
-Uhhhh sto tremando di paura- disse, tirandomi una manciata di farina e
ricoprendomi da capo a piedi.
Con un balzo fui su di lei, la tenni stretta in vita
avvolgendola con un braccio e facendo appoggiare la sua schiena al mio
petto. Velocemente, con l’altra man, presi il sacchetto della
farina e glielo rovesciai sulla testa.
-Ahhhhhhh! Maledizione avevo già fatto la doccia!-
mugugnò imbronciata.
-Perché io no? E ringrazia che ne era rimasta poca nel
sacchetto!- la lasciai andare perché avrebbe sentito la mia
eccitazione appoggiarsi ai suoi glutei.
Ebbene sì era eccitante anche solo giocare con lei, anche
solo vederla ricoperta di farina, anche solo sentirla ridere felice e
spensierata.
-Ok basta vi prego, altrimenti non mi basterà tutta la
giornata per pulire- ci disse mia madre, tenendosi la pancia dal ridere.
Noi ci guardammo intorno e vedemmo che la cucina era ricoperta di
farina. Che guaio.
-Scusaci Esme ci siamo fatti prendere un po’ la mano, ti
aiutiamo subito a pulire- le disse imbarazzata Bella.
-No, no per carità, altrimenti non mi rimarrà
più farina per preparare degli altri pancake, e poi Emmett
chi lo sente. Voi andate a farvi di nuovo la doccia, qui ci penso io-
-Grazie mamma e scusa ancora- le dissi baciandola.
-Non preoccupatevi, per me la cosa più bella è
vedervi così in sintonia. Non credevo fosse possibile, e
invece mi avete fatto un regalo enorme. Non sapete quanto eravamo
preoccupati io e Charlie a vedervi battibeccare in continuazione- aveva
gli occhi lucidi.
Io e Bella ci guardammo imbarazzati ma poi scoppiammo di nuovo a
ridere, perché sembravamo dei pupazzi di neve.
-Il problema è che nel nostro bagno ci sarà
Alice- disse Bella.
-Usate pure il nostro. Ho come l’impressione che facciate
prima voi due di Alice- disse mia madre.
-Grazie Esme- e ci avviammo di sopra.
Le nostre camere erano una di fronte all’altra e Bella si
fermò un attimo con la mano sulla maniglia.
-Edward, posso andare prima io? Sai mi ci vuole un mucchio di tempo per
asciugare i capelli-
-Certo non c’è problema- e perché non
farla insieme? Ma cosa pensi sei scemo?
-Grazie-
Entrai in camera mia e rimasi lì qualche minuto a pensare a
quello che era appena successo. Era inutile cercare di tenerla lontana.
Mi veniva troppo naturale stare con lei, ridere, scherzare. Aveva
ragione mia madre: eravamo in sintonia. Presi un cambio e mi avviai
verso la camera di Charlie e mia madre.
Mentre aspettavo, sentivo l’acqua scorrere e pensavo
a Bella sotto la doccia. Immaginavo di raggiungerla, di
insaponarla molto lentamente, partendo dal collo, scendendo sulle
spalle, poi sulla schiena. Di girarla piano verso di me e di prenderle
a massaggiarle i seni, mentre i capezzoli si irrigidivano al mio lieve
ma deciso tocco, il suo respiro che accelerava, e poi accarezzare quel
ventre piatto scendendo piano verso il suo centro…
-Edward- oddio non mi ero accorto che era uscita e mi stava fissando
preoccupata.
-Che hai? Sei tutto rosso e hai il respiro affannato. Stai male?- era
avvolta solo nell’asciugamano.
E certo! Sì che stavo male! Stavo morendo di
autocombustione! E poi cavoli non si poteva coprire un po’ di
più.
-No non ti preoccupare- dissi imbarazzato e mi infilai nel bagno il
più velocemente possibile.
Dovevo fare una doccia, ma doveva essere ghiacciata.
Dopo un’ora eravamo davanti alla scuola.
Pov Bella
Quella mattina ero veramente di buon umore!
Il giorno prima pensavo di aver fatto dei passetti avanti con Edward,
ma avevo paura che oggi sarebbe tornato il solito scontroso. E invece
dopo quello che era successo in cucina, mi sentivo al settimo cielo.
Quando mi aveva cinto la vita col suo braccio il mio cuore si era messo
a galoppare frenetico, e sotto la doccia avevo fatto dei pensieri non
proprio casti, pensando a quanto fosse bello anche ricoperto di farina.
Poi uscita dal bagno non si era neanche accorto di me. Io ero
lì praticamente nuda, con un solo asciugamano che avvolgeva
una piccola parte di corpo, e lui neanche mi guardava. Certo, era
abituato ad avere tante belle ragazze, io non mi potevo certamente
paragonare a loro, ma cavoli era pur sempre un ragazzo con gli ormoni
impazziti, e io pur sempre una ragazza mezza nuda, e anche se non
bellissima, almeno un po’ interessante. Possibile che non gli
facessi nessun effetto. Dopo poco mi ero accorta che era tutto
accaldato, che non riusciva a respirare bene e le mie fantasie e
insicurezze avevano lasciato il posto alla preoccupazione. Gli avevo
chiesto cosa avesse, ma sembrò imbarazzato e si rinchiuse in
bagno.
Avevo sospirato e mi ero andata a cambiare. Dovevo togliermelo dalla
testa. Non si sarebbe mai interessato a me.
Appena arrivammo nel parcheggio gli si avvicinò subito una
ragazza e cominciò a strusciarsi contro di lui come una
gatta in calore.
-Pensavo che fosse la stagione del letargo non del calore- disse Alice.
Tutti risero, anche io, ma solo per non dare nell’occhio,
perché in realtà non ne avevo proprio voglia.
Vidi Tyler Crowley, un amico di mio fratello, venirci
incontro.
-Ehi ragazzi ciao!-
-Ciao Tyler- rispose Jazz e poi lo salutammo tutti.
-Bella volevo chiederti se ti va di andare a ballare venerdì
sera- rimasi sorpresa. Non mi ero mai accorta di interessargli. Stavo
per declinare l’invito quando mi accorsi che Edward non stava
più baciando quella sguattera ma era attento alla nostra
conversazione.
-Volentieri Tyler, ho proprio voglia di divertirmi un po’-
dissi sperando che Edward avesse sentito.
-Ok ti passo a prendere alle 10-
-Grazie, ciao-
Vidi Edward che salutava la paperella e tutti insieme ci avviammo verso
l’entrata. Ero quasi dentro quando mi sentii strattonare per
un braccio. Mi girai e vidi mio fratello che mi guardava truce.
-Ma sei scema? Perché hai accettato? Sai benissimo che Tyler
ha un solo scopo quando esce con una ragazza!- gli altri si erano
fermati e ci guardavano.
-E chi ti dice che non sia anche il mio scopo?- odiavo quando mi diceva
cosa non dovevo fare. So che lo faceva per il mio bene, per
proteggermi, ma era più forte di me. Ritornavo una bambina
capricciosa che si intestardiva a fare a modo suo. E più mi
dicevano di no e più io mi incaponivo per il contrario.
-Da quando il tuo scopo è farti ripassare da un cretino come
Tyler, che sai che non ti cercherà il giorno dopo?-
continuò Jazz, tirandomi ancora per un braccio.
Ero sicura di essere viola, perché le guance mi andavano a
fuoco, soprattutto perché erano tutti in silenzio, e non
volevo fare la figura della bambina, specialmente davanti ad Edward.
-Senti fatti gli affari tuoi, Jazz. E poi non mi fare la predica quando
tu sei il primo a comportarti come lui con le ragazze- e
così dicendo me ne andai.
Odiavo discutere con mio fratello. Finiva che mi sentivo sempre in
colpa e stavo male. In più questa era stata una discussione
veramente inutile, dato che avevo accettato l’invito solo
perché stavo male a vedere Edward con quella. Non avevo
nessuna intenzione di finire a letto con uno come Tyler, mi sarei solo
svagata un po’ per una sera. Che male c’era?
Così almeno per qualche ora non avrei pensato in
continuazione a lui, che senz’altro venerdì non
sarebbe rimasto certamente a casa. E poi sapevo badare a me stessa e
Jasper se lo doveva mettere in testa.
La mattinata passò presto e in mensa io e Jazz non ci
rivolgemmo la parola. Edward come al solito era arrivato abbracciato a
una, che non era nemmeno quella del parcheggio.
Ma cosa era diventata la scuola di Forks, la casa delle squillo!!!
Anche le lezioni con lui passarono molto velocemente, specialmente
adesso che andavamo d’accordo.
Avendo mangiato insieme, era naturale che andassimo insieme anche in
classe, visto che avevamo la stessa lezione. Parlando scoprii che era
molto bravo in trigonometria, e si offrì persino di aiutarmi
a casa con i compiti. Accettai molto volentieri, primo
perché ne avevo veramente bisogno, secondo
perché, anche se sapevo di essere masochista dato che aveva
mille ragazze e non mi calcolava nemmeno, avevo la scusa anche a casa
di passare del tempo con lui. Per la prima volta da quando avevo
conosciuto gli orrori della trigonometria e del relativo professore,
sperai di avere valanghe di compiti.
Il resto andò bene e in un attimo ci ritrovammo tutti
insieme davanti a casa, con le macchine cariche, pronti per andare a La
Push.
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