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Autore: IsaMarie    17/07/2010    13 recensioni
Bella e Jasper sono i gemelli Swan che vivono con il padre Charlie e la cugina Rosalie a Forks. Le loro vite si intrecceranno con i ragazzi Cullen: Edward, Alice e Emmett.
(Scritta con sara_cullen)
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Un po' tutti | Coppie: Alice/Jasper, Bella/Edward, Emmett/Rosalie, Jacob/Leah
Note: AU, Lemon, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
Capitoli:
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Ciao a tutte, come va? Ho visto con piacere che il capitolo vi è proprio piaciuto. E ora finalmente saprete se Edward la bacerà! Chissà...
Buona lettura e grazie a tutte di continuare a seguirmi.
Bacioni.
P.S.: Ho aggiunto la copertina della fiction, chi ha la curiosità di darle un'occhiata basta che clicchi sul Cap. 1: Sorpresa.
Grazie e ditemi se vi piace, me l'ha disegnata una ragazza, Barbara, che frequenta il forum delle fan fiction di Twilight Italia. E' veramente brava!


 bellina97 [Contatta] Segnala violazione
Ciao bellina! No l'urlo alla Tarzan no, magari però gli zompa addosso!!!!
 Lalayasha [Contatta] Segnala violazione
Ciao Lala, naturalmente manco a dirlo, mi fai  sempre scompisciare dal ridere!!! Sì devo dire che Edward le farebbe veramente una scansione! E mi sa che si deve andare a comprare dei jeans con un cavallo più ampio, altrimenti a furia di stringergli troppo non vorrei che causasse qualche danno ai gioielli di famiglia, che naturalmente sono patrimonio nazionale!
Ti lascio alla lettura così ti togli questo dubbio atroce che ti tormenta!
 shally [Contatta] Segnala violazione
Ciao shally, grazie! Hai visto ho postato presto. Buona lettura!
 SariTwilighters [Contatta] Segnala violazione
Ciao Sari, prestissimo, e vediamo se avevi ragione!
 ashar [Contatta] Segnala violazione
Grazie asha e hai proprio ragione, ma non ti preoccupare non si perderà per sempre. Questa è pur sempre una storia Bella/Edward! Bacioni!
 giova71 [Contatta] Segnala violazione
Ciao giova, ti posso solo anticipare che ne succederanno ancora tante di cose. Bacioni!
 Austen95 [Contatta] Segnala violazione
Ciao Austen, chissà se qualcuno lo ferma, o se Bella si sveglia, o se riesce a baciarla... Buona lettura!
 Nerak [Contatta] Segnala violazione
Ciao Nerak, vedo che sei nuova! Come sono contenta e ancora di più che ti piaccia la storia. E sai sono un po' sadica quindi aspettati spesso dei capitoli che finiscono sul più bello! Non vorrei mai che non foste incuriosite di leggere il seguito! Grazie mille e bacioni!
 sandy69 [Contatta] Segnala violazione
Ciao sandy, dai non essere troppo arrabbiata! Adesso forse cominci a capire quanto sono sadica e non sarà la prima e unica volta! Sono contenta che ti sia piaciuto. Hai visto che allocchi? Si sono confessati che si piacciono senza neanche rendersene conto. Non so se Edward la spierà di notte, se lo becca Charlie lo spenna!!!! Bacioni!
 vanderbit [Contatta] Segnala violazione
Ciao vanderbit! Bene, felice che ti sia piaciuto e contenta di trovarti d'accordo con me sul tradimento e sul "Ti amo". Vorrà dire che se mai si accorgeranno di provare quel forte sentimento e se mai avranno il coraggio di confessarselo, assumerà un significato ancora più grande! Baci!
 giuliettacullen [Contatta] Segnala violazione
Ciao giulietta, un'altra nuova nel gruppo!!! Non posso crederci e ti do il benvenuto con gioia. Sono felicissima che tu abbia voglia di continuare a seguirmi! Bacioni e buona lettura!



CAPITOLO 10

TI FACCIO RIDERE, EH?



Pov Edward

Mi raddrizzai di scatto quando sentii aprirsi la porta che dal garage introduceva nella lavanderia accanto alla cucina. Era Alice. Per fortuna mi aveva interrotto appena in tempo… o per sfortuna….
-Ma vi siete persi? Come mai ci avete messo così tanto? Dobbiamo nascondere ancora tutto quello che c’è nella vostra macchina!- disse, venendoci incontro, e fermandosi di colpo quando vide che Bella dormiva.
-Ho dovuto rallentare perché Bella non si fidava molto della mia guida, sai com’è gelosa della sua auto- cercai di essere indifferente, sperando se la bevesse.
-Sì lo so, infatti mi meraviglio che te l’abbia fatta guidare, mi ha detto Jasper che non l’ha mai fatta guidare a nessuno!- ne rimasi piacevolmente sorpreso.
-Ho provato a svegliarla ma ha il sonno troppo pesante- mentii.
-Ci penso io, tu scarica tutti i pacchi e nascondili in quel grosso armadio che c’è là in fondo-
Mentre facevo come mi aveva ordinato mia sorella, Alice svegliò Bella e dopo avermi dato la buonanotte si avviarono in casa.
Rimasi lì come uno scemo a pensare a quel che avevo appena rischiato. Avevo fatto bene fin’ora a starle lontano, questa era un’ulteriore prova, perché non riuscivo proprio a controllarmi in sua presenza.
Mi avviai in casa, salutai Charlie e mia madre a me ne andai a dormire.

Il mattino seguente mi alzai e dopo una doccia scesi per la colazione. Era molto presto e in cucina trovai mia madre ai fornelli con Bella, che ridevano. Erano una visione…. Mi appoggiai allo stipite e le fissai per un po’.
Mi davano la schiena e Bella indossava un paio di pantaloncini e una maglietta stretta in vita dal cordino del grembiulino. Aveva un corpo favoloso, ogni sua forma era ben proporzionata, le gambe erano lunghe e affusolate, la vita stretta e il fondoschiena da urlo. Iniziai a lasciarmi andare con la fantasia e subito là sotto qualcuno si risvegliò. Non è possibile che il solo guardarla mi  ecciti così tanto, sto decisamente peggiorando di giorno in giorno. Era meglio riscuotersi da quei pensieri prima che qualcuno mi beccasse addirittura a sbavare. Per fortuna la maglia che indossavo era abbastanza lunga da coprire il cavallo dei miei pantaloni improvvisamente troppo stretti.
-Buongiorno- ed entrambe sobbalzarono.
-Oh buongiorno amore, come mai sei già in piedi?- mi chiese mia madre, venendo a darmi un bacio sulla guancia. Vidi Bella che mi guardava  sorridendo per il gesto affettuoso.
-Be’ la casa sarà anche grande, ma i bagni scarseggiano, quindi se voglio farmi una doccia devo alzarmi prima di quella pazza che hai partorito 17 anni fa, altrimenti non riesco neanche a metterci piede in bagno- le dissi rassegnato.
-Concordo pienamente- disse Bella -e buongiorno anche a te-
Non potei trattenere una risata. Aveva il naso e le guance sporchi di farina. Era troppo buffa.
-Cos’hai?- mi chiese, guardandomi stralunata.
-No, niente, è che hai un po’ di farina sul viso- le dissi indicando  col dito, cercando di ricompormi.
-Dove?- e così dicendo, si toccò sporcandosi ancora di più. Ripresi a ridere e con me mia madre.
-Ti faccio ridere, eh?- disse Bella avvicinandosi  sinuosa e in un attimo prima che potessi reagire strofinò le sue mani sulla mia faccia.
-Oddio Edward ora sei messo peggio di lei!- rise ancora di più mia madre.
-Questa me la paghi- dissi io, continuando a ridere e correndo verso di lei, ma Bella era già scappata dietro la penisola e non riuscivo a prenderla.
-Siamo un po’ suscettibili, Cullen? Che c’è, non ti piaci così? Magari qualche ragazza ti troverà più affascinante!- continuò prendendomi in giro.
-Aspetta che ti acchiappo e poi vedi-
-Uhhhh sto tremando di paura- disse, tirandomi una manciata di farina e ricoprendomi da capo a piedi.
Con un balzo fui su di lei, la  tenni stretta in vita avvolgendola con un braccio e facendo appoggiare la sua schiena al mio petto. Velocemente, con l’altra man, presi il sacchetto della farina e glielo rovesciai sulla testa.
-Ahhhhhhh! Maledizione avevo già fatto la doccia!- mugugnò imbronciata.
-Perché io no? E ringrazia che ne era rimasta poca nel sacchetto!- la lasciai andare perché avrebbe sentito la mia eccitazione appoggiarsi ai suoi glutei.
Ebbene sì era eccitante anche solo giocare con lei, anche solo vederla ricoperta di farina, anche solo sentirla ridere felice e spensierata.
-Ok basta vi prego, altrimenti non mi basterà tutta la giornata per pulire- ci disse mia madre, tenendosi la pancia dal ridere.
Noi ci guardammo intorno e vedemmo che la cucina era ricoperta di farina. Che guaio.
-Scusaci Esme ci siamo fatti prendere un po’ la mano, ti aiutiamo subito a pulire- le disse imbarazzata Bella.
-No, no per carità, altrimenti non mi rimarrà più farina per preparare degli altri pancake, e poi Emmett chi lo sente. Voi andate a farvi di nuovo la doccia, qui ci penso io-
-Grazie mamma e scusa ancora- le dissi baciandola.
-Non preoccupatevi, per me la cosa più bella è vedervi così in sintonia. Non credevo fosse possibile, e invece mi avete fatto un regalo enorme. Non sapete quanto eravamo preoccupati io e Charlie a vedervi battibeccare in continuazione- aveva gli occhi lucidi.
Io e Bella ci guardammo imbarazzati ma poi scoppiammo di nuovo a ridere, perché sembravamo dei pupazzi di neve.
-Il problema è che nel nostro bagno ci sarà Alice- disse Bella.
-Usate pure il nostro. Ho come l’impressione che facciate prima voi due di Alice- disse mia madre.
-Grazie Esme- e ci avviammo di sopra.
Le nostre camere erano una di fronte all’altra e Bella si fermò un attimo con la mano sulla maniglia.
-Edward, posso andare prima io? Sai mi ci vuole un mucchio di tempo per asciugare i capelli-
-Certo non c’è problema- e perché non farla insieme? Ma cosa pensi sei scemo?
-Grazie-
Entrai in camera mia e rimasi lì qualche minuto a pensare a quello che era appena successo. Era inutile cercare di tenerla lontana. Mi veniva troppo naturale stare con lei, ridere, scherzare. Aveva ragione mia madre: eravamo in sintonia. Presi un cambio e mi avviai verso la camera di Charlie e mia madre.
Mentre aspettavo, sentivo l’acqua scorrere e pensavo a  Bella sotto la doccia. Immaginavo di raggiungerla, di insaponarla molto lentamente, partendo dal collo, scendendo sulle spalle, poi sulla schiena. Di girarla piano verso di me e di prenderle a massaggiarle i seni, mentre i capezzoli si irrigidivano al mio lieve ma deciso tocco, il suo respiro che accelerava, e poi accarezzare quel ventre piatto scendendo piano verso il suo centro…
-Edward- oddio non mi ero accorto che era uscita e mi stava fissando preoccupata.
-Che hai? Sei tutto rosso e hai il respiro affannato. Stai male?- era avvolta solo nell’asciugamano.
 E certo! Sì che stavo male! Stavo morendo di autocombustione! E poi cavoli non si poteva coprire un po’ di più.
-No non ti preoccupare- dissi imbarazzato e mi infilai nel bagno il più velocemente possibile.
Dovevo fare una doccia, ma doveva essere ghiacciata.
Dopo un’ora eravamo davanti alla scuola.

Pov Bella

Quella mattina ero veramente di buon umore!
Il giorno prima pensavo di aver fatto dei passetti avanti con Edward, ma avevo paura che oggi sarebbe tornato il solito scontroso. E invece dopo quello che era successo in cucina, mi sentivo al settimo cielo.
Quando mi aveva cinto la vita col suo braccio il mio cuore si era messo a galoppare frenetico, e sotto la doccia avevo fatto dei pensieri non proprio casti, pensando a quanto fosse bello anche ricoperto di farina.
Poi uscita dal bagno non si era neanche accorto di me. Io ero lì praticamente nuda, con un solo asciugamano che avvolgeva una piccola parte di corpo, e lui neanche mi guardava. Certo, era abituato ad avere tante belle ragazze, io non mi potevo certamente paragonare a loro, ma cavoli era pur sempre un ragazzo con gli ormoni impazziti, e io pur sempre una ragazza mezza nuda, e anche se non bellissima, almeno un po’ interessante. Possibile che non gli facessi nessun effetto. Dopo poco mi ero accorta che era tutto accaldato, che non riusciva a respirare bene e le mie fantasie e insicurezze avevano lasciato il posto alla preoccupazione. Gli avevo chiesto cosa avesse, ma sembrò imbarazzato e si rinchiuse in bagno.
Avevo sospirato e mi ero andata a cambiare. Dovevo togliermelo dalla testa. Non si sarebbe mai interessato a me.
Appena arrivammo nel parcheggio gli si avvicinò subito una ragazza e cominciò a strusciarsi contro di lui come una gatta in calore.
-Pensavo che fosse la stagione del letargo non del calore- disse Alice.
Tutti risero, anche io, ma solo per non dare nell’occhio, perché in realtà non ne avevo proprio voglia.
Vidi Tyler Crowley, un amico di mio fratello,  venirci incontro.
-Ehi ragazzi ciao!-
-Ciao Tyler- rispose Jazz e poi lo salutammo tutti.
-Bella volevo chiederti se ti va di andare a ballare venerdì sera- rimasi sorpresa. Non mi ero mai accorta di interessargli. Stavo per declinare l’invito quando mi accorsi che Edward non stava più baciando quella sguattera ma era attento alla nostra conversazione.
-Volentieri Tyler, ho proprio voglia di divertirmi un po’- dissi sperando che Edward avesse sentito.
-Ok ti passo a prendere alle 10-
-Grazie, ciao-
Vidi Edward che salutava la paperella e tutti insieme ci avviammo verso l’entrata. Ero quasi dentro quando mi sentii strattonare per un braccio. Mi girai e vidi mio fratello che mi guardava truce.
-Ma sei scema? Perché hai accettato? Sai benissimo che Tyler ha un solo scopo quando esce con una ragazza!- gli altri si erano fermati e ci guardavano.
-E chi ti dice che non sia anche il mio scopo?- odiavo quando mi diceva cosa non dovevo fare. So che lo faceva per il mio bene, per proteggermi, ma era più forte di me. Ritornavo una bambina capricciosa che si intestardiva a fare a modo suo. E più mi dicevano di no e più io mi incaponivo per il contrario.
-Da quando il tuo scopo è farti ripassare da un cretino come Tyler, che sai che non ti cercherà il giorno dopo?- continuò Jazz, tirandomi ancora per un braccio.
Ero sicura di essere viola, perché le guance mi andavano a fuoco, soprattutto perché erano tutti in silenzio, e non volevo fare la figura della bambina, specialmente davanti ad Edward.
-Senti fatti gli affari tuoi, Jazz. E poi non mi fare la predica quando tu sei il primo a comportarti come lui con le ragazze- e così dicendo me ne andai.
Odiavo discutere con mio fratello. Finiva che mi sentivo sempre in colpa e stavo male. In più questa era stata una discussione veramente inutile, dato che avevo accettato l’invito solo perché stavo male a vedere Edward con quella. Non avevo nessuna intenzione di finire a letto con uno come Tyler, mi sarei solo svagata un po’ per una sera. Che male c’era? Così almeno per qualche ora non avrei pensato in continuazione a lui, che senz’altro venerdì non sarebbe rimasto certamente a casa. E poi sapevo badare a me stessa e Jasper se lo doveva mettere in testa.
La mattinata passò presto e in mensa io e Jazz non ci rivolgemmo la parola. Edward come al solito era arrivato abbracciato a una, che non era nemmeno quella del parcheggio.
Ma cosa era diventata la scuola di Forks, la casa delle squillo!!!
Anche le lezioni con lui passarono molto velocemente, specialmente adesso che andavamo d’accordo.
Avendo mangiato insieme, era naturale che andassimo insieme anche in classe, visto che avevamo la stessa lezione. Parlando scoprii che era molto bravo in trigonometria, e si offrì persino di aiutarmi a casa con i compiti. Accettai molto volentieri, primo perché ne avevo veramente bisogno, secondo perché, anche se sapevo di essere masochista dato che aveva mille ragazze e non mi calcolava nemmeno, avevo la scusa anche a casa di passare del tempo con lui. Per la prima volta da quando avevo conosciuto gli orrori della trigonometria e del relativo professore, sperai di avere valanghe di compiti.
Il resto andò bene e in un attimo ci ritrovammo tutti insieme davanti a casa, con le macchine cariche, pronti per andare a La Push.

   
 
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