EPILOGO
Il
resto delle lezioni fu poco seguito dagli studenti del Trinity, visto
quello che era successo quella fatidica notte di maggio. I professori
O'Connel, Balleriuns, Blath e Codail erano finalmente tornati in sé,
anche se soprattutto l'insegnante di Storia della Magia risentiva
ancora degli effetti della pozione, con frequenti vuoti di memoria e
pessima capacità di concentrazione.
Henry
tornò dal St. Bartleby Hospital poco prima che finissero le
lezioni e il suo ritorno fu accolto gioiosamente da tutti.
L'ultimo
giorno di scuola arrivò in un baleno.
Grazie
ai duecento punti a testa che Captatio aveva conferito a Laughlin,
Edmund e Mairead, i Raloi avevano vinto l'Arpa Celtica per il secondo
anno di fila. Nicolaj, in qualità di dictator, andò
a ritirare l'ambito premio, sotto uno scroscio di applausi
provenienti dall'ala verde della Sala Mor.
In
generale prevaleva un clima di allegria e rilassatezza, anche se
alcune facce al tavolo dei Nagard non parevano particolarmente
inclini ai festeggiamenti: Ailionora e il conte Deamundi, seduti uno
di fianco all'altro, passarono tutta la serata con lo sguardo torvo e
il capo chinato sul piatto.
La
mattina della partenza arrivò anche troppo presto per Edmund:
gli pareva incredibile che fosse già finito il suo secondo
anno al Trinity, quando sembrava solo ieri il giorno in cui Captatio
gli aveva rivelato di essere un mago. E invece eccolo lì,
sulla banchina della stazione di Doolin, ad aspettare il treno che lo
avrebbe riportato a Dublino.
Non
appena arrivò l'espresso, i tre amici si scelsero uno
scompartimento vuoto tutto per loro. Per la prima parte del viaggio
Mairead e Laughlin giocarono a Sparaschiocco, mentre Edmund osservava
pensieroso il paesaggio che scorreva fuori dal finestrino.
Ad
un certo punto Mairead esclamò: «Laugh, non ci hai più
detto che pensa di fare adesso tuo padre!»
Laughlin
sorrise compiaciuto. «Oh, già. Papà aprirà
una scuola di musica» annunciò tutto soddisfatto.
«Che
bello!» commentò Mairead entusiasta. «Che ne dici,
Ed?»
«Oh,
sì, grandioso» rispose Edmund, riscuotendosi dai suoi
pensieri.
«Che
c'è?» gli chiese la ragazzina, in tono preoccupato.
«No,
è che... pensavo.»
«A
cosa?»
«A
McPride e a tutta la faccenda della setta. Non vi sembra che McPride
potrebbe essere in contatto con l'EIF?» rispose Edmund,
esprimendo i suoi dubbi agli amici.
Laughlin
e Mairead si scambiarono un'occhiata perplessa.
«Ma,
Edmund, che dici?» gli chiese Laughlin, guardandolo con la
faccia stranita.
«Be',
insomma, tuo padre riceve da McPride una proposta che rifiuta, e poco
dopo l'EIF lo minaccia di lasciare la direzione del giornale. La cosa
non vi pare un po' strana?» spiegò Edmund, in tono
convinto.
«Saranno
coincidenze» rispose Laughlin alzando le spalle. Non gli
sembrava affatto possibile che McPride avesse qualcosa a che fare con
l'EIF.
«Be',
sono coincidenze fin tanto che non si trova un qualcosa che le
unisce» rispose Edmund imbronciato.
Mairead
scosse la testa con veemenza. «Non può essere malvagio!
Era un fervido cacciatore di maghi oscuri al tempo di Tu-sai-chi».
«Chi?»
le fece eco Edmund.
«McPride»
rispose Mairead, come se fosse ovvio: stavano parlando di lui o no?
«No,
io so chi, chi?»
«Tu-sai-chi!»
«Chi?»
«Tu-sai-chi!
Non sai chi è Tu-sai-chi?» intervenne Laughlin con tono
sorpreso.
Edmund
scosse lentamente la testa.
Mairead
e Laughlin si scambiarono uno sguardo allibito.
«È
il più terribile mago oscuro di tutti i tempi!» esclamò
il ragazzino, scioccato.
«Be'
scusa se non lo sapevo» rispose Edmund, incrociando le braccia
al petto, imbronciato.
Laughlin
scoppiò a ridere: Edmund conosceva così tanti
incantesimi, che ogni tanto lui si dimenticava che il suo amico
veniva dal mondo Babbano. Al vederlo con il broncio, si commosse e
cominciò a spiegare: «Il suo nome non lo pronuncia
nessuno, perché fa paura anche solo quello. Prese il potere in
Inghilterra negli anni Settanta e terrorizzò il paese per
moltissimi anni insieme ai suoi seguaci, chiamati Mangiamorte, finché
non perse tutto quando tentò di uccidere un bambino di un
anno, Harry Potter, l'unico essere mai sopravvissuto ad un anatema
che uccide».
Edmund
sembrava affascinato da quella storia. «E poi che ne fu di lui,
voglio dire, del mago oscuro?» chiese con interesse: non aveva
mai sentito parlare di quelle cose, perché non si interessava
molto ai libri di storia contemporanea.
«Alcuni
dicono che sia morto, ma io non credo: un mago tanto potente non si
lascia fregare così facilmente» rispose Laughlin con una
scrollata di spalle.
«Comunque
anche in Irlanda, sebbene Tu-sai-chi non estese mai ufficialmente il
suo dominio fin qui, c'era il finimondo in quel decennio» si
intromise Mairead. «Alcuni si schieravano dalla parte dei
Mangiamorte, alcuni con l'Ordine della Fenice, il gruppo di maghi
capeggiato da Silente che combatteva i maghi oscuri, mentre l'EIF
acquisiva sempre più seguaci, facendo leva sulla paura che
causava Tu-sai-chi; spesso c'erano dei rastrellamenti sommari o si
scatenava la caccia all'inglese, perché tutto ciò che
veniva da quell'isola era visto come qualcosa che avesse a che fare
con Tu-sai-chi. Così il governo si trovava a fronteggiare due
minacce: i Mangiamorte e la xenofobia dell'EIF. A quell'epoca McPride
era un giovane Auror che catturò numerosissimi Mangiamorte».
«Caspita,
non ne sapevo nulla. E qual era il nome di Tu-sai-chi?» chiese
cauto Edmund.
Mairead
guardò Laughlin, senza avere il coraggio di rispondere a
quella domanda. Alla fine, il ragazzino, preso un profondo respiro,
sussurrò: «Lord Voldemort».
«Lord
Voldemort...» ripeté Edmund tra le labbra, quasi
ammaliato da quel nome. Quanto doveva essere stato potente quel mago,
quanto terrificante doveva essere stato nel periodo in cui era
all'apice del suo dominio, perché a più di dieci anni
di distanza la gente avesse ancora timore nel pronunciare il suo
nome? Aveva fatto calare sul mondo un'oscurità di terrore tale
da far spegnere il sole. Come avrebbe potuto fare lui.
Il
treno cominciò a rallentare, segno che ormai dovevano essere
arrivati a Dublino. Edmund smise di fantasticare su Voldemort e
ritornò bruscamente alla realtà: lo attendeva un'altra
terribile estate all'orfanotrofio.
Quando
i ragazzi si ritrovarono sulla banchina, Mairead e Laughlin corsero
incontro alle rispettive famiglie.
«Buongiorno,
Edmund» lo salutò con gentilezza Eoin.
«Signor
Maleficium» rispose il ragazzino in tono educato.
«Ciao
Ed! Ciao Ed! Ciao Ed!» cominciò a strillare Bearach,
saltellando da un piede all'altro.
Evidentemente
aveva già superato lo shock del rapimento ed era tornato
esagitato ed euforico proprio come prima.
«Ciao,
Bearach» lo salutò Edmund, nella speranza che smettesse
di strillare.
Anche
Mairead e suo padre si avvicinarono. «Ed, quando ci sarà
la cerimonia per l'Encomio della Repubblica, ti verremo a prendere
all'orfanotrofio e poi passerai il resto dell'estate con noi!»
esclamò la ragazzina entusiasta.
Edmund
non riusciva a credere alle sue orecchie: la cerimonia ufficiale era
stata fissata per l'inizio di agosto e quello significava che avrebbe
passato un intero mese di vacanze a casa di Mairead!
«Uau,
è... fantastico! Grazie!» disse, leggermente a disagio.
Mairead gli sorrise di rimando, poi afferrò i suoi amici per
le spalle e insieme attraversarono la barriera magica per ritrovarsi
nella stazione Babbana di Dublino.
Forse
quell'estate non si sarebbe rivelata poi così male.
Eccoci
qui, giunti alla fine della seconda avventura dei giovani maghi
irlandesi! Ora che il racconto è finito, spero che possiate
dire che vi sia piaciuto davvero. Un po' mi dispiace, ma verso
settembre arriveranno i primi capitoli de “La sorella perduta”,
perciò vi chiedo solo un po' di pazienza.
Come
promesso, c'è anche una sorpresa! Ecco a voi, grazie
all'incomparabile aiuto di Julia Weasley, i banner per i membri delle
case del Trinity College! Potete metterli nella vostra firma o dove
volete, scegliendo ovviamente la casa a cui preferite appartenere!
Spero che vi piaccia l'idea.
Nagard
: ambiziosi, sicuri di sé, testardi, ottengono sempre quello
che vogliono; a volte sono un po' stronzi e strafottenti.
codice
per i forum:
[IMG]http://i25.tinypic.com/b8jnyo.jpg[/IMG]
Raloi:
intraprendenti, coraggiosi ed energici, sempre pronti all'azione e a
mettersi in gioco; spesso il loro coraggio li porta ad essere
incoscienti o addirittura beffardi.
Codice
per i forum: [IMG]http://i27.tinypic.com/4kk9ds.jpg[/IMG]
Llapac:
fondamentalmente buoni ed onesti, gentili e aperti verso il prossimo,
leali fino alla morte ai propri amici e alla causa in cui credono; a
volte rischiano di essere troppo buoni e finiscono per essere
considerati dei boccaloni sempliciotti.
Codice
per i forum: [IMG]http://i26.tinypic.com/167s9y9.jpg[/IMG]
Grazie
a tutti coloro che hanno seguito questa storia, che l'hanno
commentata, che l'hanno inserita tra le preferite o tra quelle da
ricordare. Spero solo che i miei racconti vi abbiano ripagato per il
vostro interesse.
Un
saluto e a presto,
Beatrix
Ora
passiamo ai ringraziamenti personali:
@
Julia Weasley: innanzitutto non finirò mai di ringraziarti per
il tuo lavoro sui banner! Sei stata gentilissima. Un indizio su quale
fosse il prossimo lavoro di Eoin l'avevo già lanciato nei
primi capitoli, ma forse era sfuggito: una scuola di musica! Io adoro
Eoin Maleficium! Anche McPride è un personaggino niente
male... tutti lo considerano un grande mago e un bravo presidente,
tutti tranne Edmund che lo considera un falso e Captatio che annusa
più verità di quanta non voglia dare a vedere. Ma chi
avrà ragione? Spero nel frattempo che l'epilogo sia stato di
tuo gradimento! Alla prossima!
@
darllenwr: anche a me piace molto l'immagine di Bearach che dorme
sulla panca: mi sembrava il simbolo del fatto che sia finalmente
tornata la tranquillità. Purtroppo Diablaiocht, Deamund e gli
altri sono riusciti a farla franca, ma anche Captatio sa benissimo
che loro sono implicati, quindi li terrà d'occhio e non
permetterà loro di fare altri “scherzi” del
genere. McPride sa di essere la persona giusta per la massa (dopo
tutto è stato votato, no?) e come vedi, anche Mairead, il cui
padre sicuramente non ha votato per McPride, non può fare a
meno di considerarlo una “brava persona”. Solo Edmund (e
anche Captatio, dopo tutto) sente che c'è qualcosa che non va
in lui e nei suoi modi sempre affabili. Anche McPride comunque ha
capito fin dal suo primo incontro con il ragazzo, che era il caso di
tenerlo d'occhio perché non sembrava uno che si sarebbe
lasciato facilmente incantare dal suo fascino. Grazie mille per i
complimenti e a presto!
@
quigon89: sì, c'è molto dei due che vi tengo nascosto,
ma le rivelazioni arriveranno a tempo debito, temo! Sono contenta che
ti piacciano le divise degli auror: mi sembrava giusto che ne
avessero una, visto che sono più o meno come i nostri
poliziotti. Spero che l'epilogo ti abbia soddisfatto. A presto!
EDIT:
finalmente finita anche per questo secondo racconto l'opera di
risistemazione dei dialoghi!
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