Eccomi qui con l'ultimo
capitolo di questa storia. Nata come una ONE-SHOT e diventata una breve
ff.. sono contenta che vi sia piaciuta e spero che il finale non vi
abbia deluso. Baci a tutti e grazie sempre del sostegno.
Roby <3
Step
five: Acceptance
Fase
cinque.
Accettazione!
Eccomi
qui a vivere l'ultima fase di un dolore che in certi momenti mi ha
dato la sensazione di volermi strappare via l'anima.
Ho
letto su una rivista che in questa fase gli attacchi di depressione e
rabbia non mancheranno, ma si faranno sentire meno.
E
c'era scritto anche che durante questo periodo potrei essere chiusa
in me stessa oppure fare discorsi intensi e profondi con le persone a
me care.
Che
nel mio caso sono Sam e Dean.
E
in effetti è accaduto. Ho fatto un bel discorsetto con Sam
questa
mattina.
Siamo
usciti a fare colazione e tra un sorso di cappuccino e un morso alla
brioche, abbiamo cercato di capire se quelli come mio fratello
–
quando muoiono – hanno una destinazione precisa oppure no.
Il
fatto che io riuscissi a parlarne senza scoppiare in lacrime o urlare
di rabbia, mi ha fatto capire che sto guarendo.
Non
manca molto e mi sento pronta per parlare con Dean di quella cosa con
cui ho parlato con Sam.
E
lo farò non appena tornerà dalle sue indagini sul
caso.
Ecco!
Tornare
al lavoro è una cosa che ancora non mi alletta per niente.
Non
mi sento ancora pronta per cacciare mostri e uccidere vampiri o cose
varie.
No!
Preferisco
starmene al motel a fare ricerche o al massimo a dispensare consigli
su come potrebbero fare per risolvere il caso.
E
questo aiuta me a rituffarmi pian piano nella normalità e
loro a non
diventare matti risolvendo il caso di turno.
Ci
aiutiamo a vicenda.
Anche
se loro non si rendono conto di aiutare me solo standomi accanto e
coinvolgendomi sempre e comunque nella risoluzione dei mestieri
soprannaturali.
Mi
stiro e sbadiglio sistemandomi meglio sotto le coperte.
Ho
sonno e mi sento stanca.
Voglio
fare un sonnellino e nel frattempo penserò a come dire a
Dean che lo
amo e che voglio stare con lui.
Oh
cielo!
E
se mi dice di no?
Povera
me.. Mi sa che sto per mettermi in un bel guaio.. Ma oramai
è troppo
tardi per fare marcia indietro.
Lui
mi piace ed io provo qualcosa di forte nei suoi confronti, e non vedo
perchè dovrei nasconderlo.
Sopratutto
dopo il comportamento tenero e perfetto che ha avuto nei miei
riguardi ultimamente.
Mi
copro ben bene con l'intento di riposare gli occhi e il cervello, ma
finisco con l'addormentarmi.
“Mi
trovo in una specie di parco.
C'è
un prato, ci sono fiori di tutti i colori e nel centro del prato
c'è
Castiel. Tiene le mani nelle tasche del suo impermeabile e mi osserva
sorridendo.
Adoro
quel sorriso. Sa di fresca giornata di primavera.
Sorrido
a mia volta e lo raggiungo.
“Hey..”
gli dico “Che ci fai dentro i miei sogni?”
“Beh,”
mi dice lui avvicinandosi e baciandomi la fronte “Volevo
sbirciare
un po' nella tua testolina sempre in movimento. Facciamo una
passeggiata.”
Annuisco
e iniziamo a camminare. Raccolgo piccole margheritine bianche e le
unisco fino a creare un mazzetto.
Io
e Cass andiamo d'accordo. Molto d'accordo.
A
dire il vero c'è stato un periodo in cui credevo di amarlo e
in cui
lui credeva di amare me.
Col
tempo poi però ho capito un paio di cose.
Io
lo amo è vero! Ma non è un amore
“carnale”. E' un amore
spirituale.
Siamo
sulla stessa lunghezza d'onda quasi sempre. Eccetto quando si parla
di cose prettamente angeliche che io, ovviamente, non posso capire
fino in fondo come lui che è un angelo vero e proprio.
Molto
spesso – quando ci incontriamo – nei miei sogni,
non parliamo.
Noi
rimaniamo in silenzio a fissare paesaggi da sogno che crea per me..
Come ora che fissiamo un bellissimo lago da questo campo di fiori.
Questo
silenzio, spezzato solo dal cinguettare degli uccellini, mi riempie
di tranquillità.
Mi
sento bene e credo che lui sapesse che avrebbe avuto questo effetto
su di me e che sia per questo che ora siamo qui.
Faccio
un grosso respiro e gli porgo il piccolo mazzo di margherite.
“Sono
per te!” gli dico “Per ringraziarti.”
“Ringraziarmi
di cosa?” chiede prendendole.
“Per
questo. Tu sapevi che ne avevo bisogno e lo hai creato per me.. Sei
stato sensibile, delicato e discreto e ti ringrazio moltissimo per
questo.”
Lui
sorride e mi bacia la guancia. “Non c'è di che.
Ora vai. Mi sembra
che tu abbia qualcosa da chiedere a Dean..”
“Già..”
dico “Credi che dirà di si o di no?”
“Credo
che sia giusto che tu lo scopra da sola.” mi dice. Mi sistema
una
margheritina tra i capelli e poi mi sfiora la fronte.”
Mi
risveglio nella camera di motel e Dean è lì di
fronte a me.
Seduto
sul letto ad osservarmi.
Gli
sorrido e mi metto seduta.
“Da
quanto sei tornato?” chiedo togliendomi la margheritina dai
capelli.
“Da
un po'.”
“Potevi
svegliarmi..”
“Eri
troppo carina per essere svegliata..”
Sorrido
e gli avvolgo delicatamente il collo con le braccia poggiando la
bocca sulla sua.
Lui
rimane fermo per un attimo e poi si sdraia trascinandomi piano con
sé.
Ora
sono stesa su di lui.
Stacco
la bocca dalla sua e lo guardo dritto negli occhi.
“Sono
guarita..” gli sussurro “e devo chiederti una
cosa.”
“Cosa?”
“Ok..
non ridere ma.. Mi chiedevo,” mi fermo e mi schiarisco la
voce
“vuoi essere il mio ragazzo? Solo io e te. Senza
tradimenti..”
Lui
corruga la fronte e si alza fino a mettersi seduto, senza
allontanarmi da lui. “E' un'espressione un po' antiquata devo
dire.. Ma..”
“Ma?”
“Si
Allison! Sarei molto felice di essere il tuo ragazzo. Solo noi due.
Senza tradimenti.” mi dice “E sai
perchè?”
Mi
mordicchio il labbro sorridendo e scuoto il capo
“Perchè?”
Mi
accarezza i capelli e mi bacia di nuovo, dolcemente.
“Perchè
ti amo..” mi sussurra.
Lo
ammetto! Non me lo aspettavo.
Gli
accarezzo il viso e lo stringo forte. “Ti amo anche
io.”
E'
passato.
Il
mio dolore si è via via dissolto. Ora non lo sento
più, o come dice
sempre Sam, ho imparato a conviverci.
Qualunque
cosa sia, sono pronta per un nuovo capitolo. E stavolta le pagine le
riempiremo in due: io e Dean.
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