Ciao a tutti, cari miei!
Lo ammetto...questa
è la mia prima etero e non so nemmeno io come sia
venuta...ammetto che questa coppia mi piace, anche se odio lui.
Personalmente credo di essere una delle poche a cui piaccia Shunrei, ma
non ci posso fare niente...è una delle poche donne di Saint
Seiya che apprezzo. Spero vi piaccia!
Era una bella giornata.
Il Sole splendeva alto sui tetti della Cina.
Due bambini parlavano tra loro: un ragazzino dai corti capelli castani,
tutti scarmigliati e dall'espressione arrogante del viso ed un
ragazzino dai lisci capelli neri, lunghi fino alle spalle ed
un'espressione tranquilla.
I due stavano litigando o meglio uno dei due stava parlando in tono
molto concitato e poi era corso via, tirando un pugno molto forte nello
stomaco dell'altro bimbetto.
Il bimbo dai capelli neri, chiamato Shiryu, cadde al suolo, mentre si
teneva la pancia.
Non poteva rimanere lì, però.
Doveva alzarsi e correre a cercare l'altro bambino, Ohko.
Ohko era un bambino molto dispettoso, il maestro Dohko li aveva
lasciati soli e quindi lui aveva deciso di fare uno scherzo.
Aveva cercato di far partecipare anche il compagno d'addestramento,
arrivato da pochissimo, da pochi giorni, ma il bambino non aveva
voluto, eppure non era neanche uno scherzo così cattivo.
Il vecchio Maestro aveva una bambina, una nipotina, a cui era molto
affezionato e la bimba era la vittima preferita degli scherzi di Ohko.
Non è che il bambino avesse qualcosa contro di lei, ma non
la sopportava molto semplicemente.
Non la sopportava, perchè era troppo carina, dolce,
sorridente con quel visino innocente, candido come la neve, i capelli
color dell'ebano più lucido e profondo e quegli occhi sempre
luminosi, quel sorriso che le illuminava il viso infantile e grazioso.
Come faceva a sorridere come se niente fosse nonostante i suoi genitori
l'avessero abbandonata come un cavolo di cane?
Era una cosa inconcepibile per Ohko e le faceva provare una sorta di
odio e di invidia verso la bimba dalla lunga treccia corvina.
Solitamente Ohko reagiva nell'unico modo che conosceva, cercando,
cioè, di farla pagare alla bambina con gli scherzi
più divertenti del suo repertorio, tipo il non mangiare, lo
sporcarla con il fango che le tirava contro, il prendere l'unica
bambola che la bimba possedeva e nascondergiela.
Aveva deciso di prendere la bambola e nasconderla, ovviamente dopo
averla sporcata con il fango.
Solo che quell'idiota di Shiryu non l'aveva aiutato e non voleva
aiutarlo, anzi aveva anche cercato di farlo desistere dal suo piano di
scherzo ed ovviamente Ohko lo aveva severamente punito.
Ecco la casa e chiaramente la bimba era dentro ad occuparsi della casa,
fare le faccende e stava cucinando, quindi non le avrebbe dato
fastidio, visto che la bambola era in camera da letto di Shunrei,
questo era il nome disgustosamente melenso di quella bambina.
Il significato del suo nome era altrettanto smielato e riassumeva
perfettamente com'era fatta la bambina, Splendore della Primavera.
Entrò in casa e corse in camera della bambina per poi
prendere la bambola ed uscire dalla finestra, il tutto senza che
quell'oca Primaverile si accorgesse di lui.
Shiryu arrivò mezz'ora dopo e trovò la graziosa
bimba a cucinare, immediata fu la reazione del bambino.
*Shunrei-Rin, hai visto per caso Ohko-Kun?*
Domandò, guardando la bimba ed arrossendo.
Era troppo graziosa quella bambina, gli piaceva tanto, anche se ancora
era puramente una cosa infantile, in fondo era piccolo, anche se la
conosceva da poco, la immaginava con l'abito da sposina ed era tanto
carina, ma era anche carina vestita normalmente, ma non disse niente a
lei di questi pensieri.
Sarebbe stato troppo imbarazzante confidarle la sua cotta di pochi
giorni.
La bambina sobbalzò leggermente e si girò di
scatto, guardando il bel viso dolce del nuovo bambino.
Era così carino, così bello, così
dolce nello sguardo e così posato, altro che "quell'avanzo
di galera", come lo chiamava il Maestro, anche se lei non sapeva cosa
volesse dirlo.
I bellissimi e luminosissimi occhioni azzurri si posarono sul viso
rilassato dell'altro bambino, guardandolo dolcemente.
*No...non è ancora rientrato, ma pensavo foste insieme. Il
Maestro si è raccomandato di allenarvi assieme.*
Disse con un sorriso innocente.
Sapeva che Shiryu si era allenato, perchè era un bambino
calmo, paziente ed ubbidiente, ma Ohko non era mai stato
così.
*Infatti...ci stavamo allenando, ma poi lui ha detto di volerti fare
uno scherzo. Io gli ho detto che non volevo e lui è sparito,
dopo avermi colpito.*
La bambina a quella parole impallidì leggermente e poi corse
verso la camera da letto, seguita dal bambino.
I due entrarono nella stanza e la bimba vide che era sparita
quell'unica sua bambola, il suo unico giocattolo.
Immediata fu la sua reazione, i grandi occhi luminosi si sgranarono e
divennero lucidi, mentre le gote si arrossavano leggermente.
Grossi lacrimoni uscirono dai suoi occhi sempre sinceri, mentre la
bimba iniziava a piangere, ansimando nel frattempo e quasi entrando in
apnea per respirare.
Era un pianto disperato, tipico dei bambini e Shiryu davanti a quel
viso così bello, così dolce e grazioso piangente,
si fece avanti e si battè una mano sul cuore.
*Non piangere, Shunrei-Rin. Ti riporto io la tua bambola.*
Disse eroico con il tono di un piccolo guerriero, che partiva per una
missione pericolosissima.
La bambina annuì e si asciugò le lacrime con la
manica per poi cercare di sorridere, guardò il bimbo e tra i
singhiozzi rispose.
*Ti aspetto qui, Shiryu-Rin...non fare tanto tardi.*
Disse preoccupata, in fondo era già sera e mai si sarebbe
perdonata se fosse successo qualcosa al suo eroe.
Il bimbo annuì e poi corse fuori, seguendo le tracce che
Ohko aveva lasciato.
Lo trovò che stava per mettere la bambola nel fiume della
Cascata di Goro-Ho.
*Fermati subito! Restituisci ciò che hai preso!*
Esclamò risoluto, mentre lo guardava imbronciato ed
arrabbiato.
Ohko si girò, stringendo la bambola tra le mani muscolose
per un bimbo, mentre guardava il compagno d'addestramento.
*Perchè dovrei? Perchè quella sciocca frigna come
una mocciosa?*
Domandò sorridendo divertito.
*L'hai fatta piangere e ti sei comportato veramente male con lei. Si
può sapere perchè ce l'hai con lei...è
una bambina dolce e gentile, quindi non può averti fatto
qualcosa, perchè sei tanto egoista da non capire che quello
è il suo unico gioco?*
Rispose il bimbo con i capelli neri.
Ohko per tutta risposta guardò il bambino dai capelli neri e
scrollò le spalle, per poi ghignare.
*Hai ragione. Questo era l'unico suo
gioco.*
Disse per poi lanciare la bambola nel fiume, che sfociava dalla cascata.
Shiryu guardò la bambola cadere e, prima ancora che il suo
cervello mandasse l'input, il suo corpo snello si tese e lui si
tuffò nel fiume.
Nella mente aveva solo il pensiero di Shunrei sorridente e felice per
aver ritrovato, come le aveva promesso, il suo gioco.
Quello era l'unico pensiero che la spingesse ad andare avanti, quindi
non si fermò, mentre con le mani continuava a cercare il
giocattolo.
Ohko sparì annoiato e tornò a casa.
Non appena entrò in casa, Shunrei lo guardò
leggermente spaventata per poi domandare tremante.
*O-Ohko-Rin...dov'è la mia bambola? E Shiryu-Kun
dov'è?*
Domandò, accorgendosi che il bimbo dai capelli neri non era
ancora lì.
La risposta di Ohko fu particolarmente scortese.
*Levati, impiastro. Il moccioso è al fiume a cercare la tua
stupida bambola.*
Replicò sedendosi a tavola, aspettando che la bimba gli
servisse da mangiare.
Speranza ed attesa del tutto vane, poichè non appena la
piccola sentì che l'altro bimbo era ancora al fiume,
uscì di corsa e con una coperta tra le braccia.
Corse fino al fiume e chiamò il nome del bimbo.
*Shiryu-Rin...dove sei?*
Domandò, guardando nell'acqua.
Un rumore e la bimba iniziò a tremare, fino a quando non
vide che la causa del rumore era un bimbo impegnato in assurde ricerche.
*Shiryu-Rin...basta! Per favore...non mi importa della bambola, ma non
voglio che ti venga una brutta malattia..vieni fuori...per favore.*
Disse con un tono di voce preoccupato e quasi nuovamente sull'orlo
delle lacrime.
Shiryu sentì la preghiera della bimba e la guardò
dal fiume.
Il viso era talmente bello illuminato dalla Luna, ma era anche
preoccupato.
La guardò e nuovamente vide l'immagine della bimba felice
perchè aveva ritrovato la sua bambola.
Un futuro Saint non si sarebbe lasciato sconfiggere da una bambola:
l'avrebbe ritrovata, perchè era compito di un futuro Saint
mantenere le promesse.
*Cinque minuti ed esco.*
Disse solamente, guardandola con un sorriso.
La bimba annuì e Shiryu riprese le sue ricerche,
concentrandosi stavolta per fare anche bella figura davanti alla
graziosa bimba.
Finalmente la manina che fino a quel momento aveva cercato a vuoto,
sentì il contatto viscido con un pezzo di stoffa.
L'aveva trovata e l'alzò trionfante.
*Shunrei-Chan..guarda! L'ho trovata!*
La bambina guardò il bambino e la sua bambola e poi esplose
in un urletto di gioia, andando incontro al bambino ed abbracciandolo
di impulso.
*Grazie, Shiryu-Kun. Sei un eroe.*
Disse, per poi allontanarsi rossa in viso per il suo gesto avventato.
Shiryu arrossì ed i due bambini tornarono assieme a casa.
Shunrei era andata quella mattina al fiume.
Era cresciuta da quando la sua bambola era stata smarrita, ora aveva
addirittura tredici anni e doveva lasciare la sua preziosa bambola alle
correnti del fiume, come si diceva facessero le donne per lasciare alle
spalle il periodo dell'infanzia, gettando nelle acque del fiume il
proprio giocattolo preferito, che nel suo caso era anche l'unico.
La ragazzina era proprio graziosa con la sua lunga treccia corvina,
lucida e quei dolcissimi occhi delicati, sempre sinceri e purissimi.
La sua bellezza nella crescita non si era punto guastata, anzi era
aumentata, donandole una grazia, un'eleganza non indifferente.
Un rumore la fece voltare di scatto e i suoi occhioni si puntarono sul
dolce viso di Shiryu.
Un dolce sorriso affiorò sul viso, mentre il giovane
guerriero si avvicinava con passo svelto.
Era il momento di proteggerla e vivere al suo fianco, cosa che aveva
desiderato fin dai primi tempi che l'aveva conosciuta.
L'amava e lo sapeva, ma non aveva mai avuto il coraggio ed il tempo di
dichiararsi e non solo per timidezza.
Era per lei che non si era mai dichiarato: la vita del guerriero poteva
spegnersi per puro capriccio e non voleva pensare a Shunrei triste.
Era fin da quando era piccola che il vederla triste era qualcosa che
andava contro ai suoi desideri, il dolce sorriso di Shunrei non doveva
mai affievolirsi, mai neppure per un brevissimo istante.
Si avvicinò a lei e la guardò ammirato, spostando
poi lo sguardo sulla bambola.
*Ricordi quando venni qui per trovarla, Shunrei-Chan?*
Domandò con un tono di voce nostalgico, sedendosi al suo
fianco e guardandola con occhi che ora nuovamente potevano vedere.
*Certo, Shiryu-Chan, che lo ricordo...come potrei non ricordare. Hai
cercato per tutta la sera di ritrovarla.*
Disse la ragazza, sorridendo dolcissima, come solo lei sapeva fare.
Il cuore di Shiryu perse un battito a quella vista.
*Ti senti pronta per lasciarla?*
Domandò, scrutando la fanciulla con uno sguardo calmo e
rilassato.
La ragazza annuì.
Era finito il tempo dei giochi, almeno questo era quello che il
Maestro, suo padre adottivo, le aveva detto in sogno.
Lasciò andare il giocattolo e Shiryu la strinse a
sè.
*Panta Rei...tutto scorre. Il tempo e la nostra crescita. Il Maestro
Dohko sarebbe fiero di te.*
Disse caldo, lasciando che la ragazza sfogasse le ultime lacrime su di
sè.
La perdita di quel giocattolo era la perdita della Shunrei da piccola,
era il lasciare indietro ciò che era, ma questo era pronta a
sopportarlo, del resto lei aveva più volte salutato il
ragazzo che amava per vederlo combattere, rischiare la vita ed ogni
volta temere per la sua incolumità.
Tutto per colpa di Saori Kido, tutto per colpa di Athena-Sama, tutto
per colpa del forte senso di giustizia e dell'inguaribile sete che
contraddistingueva quel ragazzo.
*Tutto scorre...anche la pace potrebbe scorrere e finire. Shiryu-Chan,
posso chiederti quanto vuoi fermarti questa volta? Non voglio piangere
anche te.*
Ammise infine, portando su di sè gli occhi del ragazzo.
Lo sguardo di Shiryu si pose su lei ed annuì.
*Non voglio vederti piangere, Shunrei-Chan. Tengo troppo a te per
desiderarlo. Sono...ecco..devo dirtelo.*
Era incredibile dopo aver trionfato e vinto numerosi avversari, non
riusciva ad affrontare di rilevare i suoi sentimenti a quei graziosi
occhi dolcissimi, a quella pelle di porcellana, a quel viso per lui
perfetto, a quei lucenti capelli d'ebano.
Doveva dirlo.
Era una prova d'onore: non l'avrebbe mai baciata per dirle che la
amava, ma avrebbe fatto le cose con calma, dicendole tutto prima.
Tutto scorre e doveva continuare a farlo.
Portò lo sguardo sulla giovane bellissima al suo fianco e
poi disse.
*Devo dirti che sono innamorato di te.*
L'aveva detto c'era riuscito.
Quello che non si aspettava furono le lacrime di Shunrei, che la
fanciulla aveva deciso di versare.
Shunrei piangeva e lui non sapeva cosa fare.
Fu solo quando la ragazza lo guardò un momento che vide una
luce di gioia nei suoi occhi.
Quelle lacrime di cristallo, uscite dagli occhi adorati di Shunrei, lo
avevano per un momento convinto che lei non lo sopportasse o peggio che
non ricambiasse e non sapesse come dirgli di non rovinare l'amicizia.
*Shiryu-Chan...anche io...*
Disse, per poi nascondere il viso rosso contro il petto del giovane.
Shiryu sorrise e la sollevò tra le braccia.
Tutto scorre, ma in quel momento entrambi pregavano che il fiume si
fermasse, che il tempo si fermasse per godersi quanto più a
lungo possibile il momento.
Note
dell'Autrice:
Dunque,
per prima cosa vi chiarisco come mai solo in questo capitolo fanno
mostra di sè i suffissi: entrambi i bambini sono orientali,
quindi mi è sembrato opportuno inserirli. Avevo
già inserito Hyoga e Shun, ma avevo fatto dire i suffissi
solo a Shun...il motivo di queste mie scelte è presto
spiegato: il manga sarà produzione giapponese, ma gli unici
orientali sono: Shun, Ikki, Seiya, Shiryu, Shunrei gli altri sono
cresciuti tutti in un ambiente molto misto, quindi non vedo
perchè uno svedese, quale Aphrodite, debba usare i suffissi
giapponesi.
Altra
particolarità: la seconda parte è ambientata dopo
Hades. Sembra assurdo, perchè ho scritto che Shunrei ha
tredici anni...ma non è colpa mia...la colpa è di
Kurumada-Sensei...ha fatto lui questa cosa dell'età e io mi
sono limitata a rispettarla. Non potevo farli più piccoli
perchè sarebbe stato assurdo, già mi sembra
assurdo che due bambini, perchè è questo che sono
alla fine due tredicenni, si scambino promesse d'amore, figuriamoci uno
di dieci anni!
Il
rituale della bambola è un'antica credenza di alcuni popoli
ed è un modo per davvero salutare l'infanzia in favore di
un'epoca lontana dai giochi, il momento di compiere le scelte.
Panta
Rei è una delle mie frasi filosofiche preferite, quindi l'ho
inserita, anche perchè i due sono vicino ad un fiume con una
buona corrente e poi mi piaceva l'idea della frase finale.
RIN=
viene usato dai bambini tra di loro.
CHAN=
si usa fra amici o fidanzati, o comunque quando c'è molta
confidenza, ad esempio tra amici di infanzia.
KUN=
si usa come forma di rispetto.
Questi
sono i suffissi usati.
Risposte
alle Recensioni:
KanondiGemini96:
Ciao carissima!!!! Grazie anche per aver
commentato l'ultimo capitolo*_*! Dunque..cosa dire..è vero
sono adorabili, anche se forse sono venuti un pochino OOC, ma sono pur
sempre bambini ed io immagino comunque due bambini, fare i bambini.
Sinceramente non penso che DM fosse un cinico assassino quando era
piccolo, poi è cresciuto deviato. Son contenta che ti
piaccia così tanto*_*! Eh si...il nostro Deathy sa trattare
il piccolo Nemo*_*! Ma Shaka...Shaka è un mistero a chi
assomigli...con un abito sbrillucicoso potrebbe tranquillamente essere
la nuova Barbie Magie delle Feste...ma...poi non è che abbia
un corpo molto maschile, quindi...vabbè...anche come Sailor
Venus ci sta bene, però non so...non mi convince con
l'arancione...il fiocco ci starebbe bene...chissà se i Gold
facessero un cosplay? *Pensiero stupido Mode-On* Scusami è
tardi e quindi io sbarello...ed ecco quello che mi fa pensare il mio
cervellino...però sarebbero pucci! Ad Aphrodite e Death Mask
affidiamo le parti di Sailor Neptune ed Uranus, che così
sono felici XDXD!! *Ok...un minuto che Simone il Neurone, attualmente
dato per disperso torni a me.*
*Chiamata...............................................................TORNATO!!*
Anche a me Shunrei piace...poveraccia è l'unica che ha il
coraggio di rimanere a casa ed aspettare, pregando. Che cavoli..ci
vuole coraggio anche per fare quello: attendere, non c'è
niente di peggio che l'attesa, specie se durante l'attesa non sai se
l'amore della tua vita è ancora vivo o no, se è
ferito o sta bene, se è cieco o ci vede...sono drammi questi
e tutti la criticano perchè piange. Qualcuno però
potrebbe provare a mettersi nei suoi panni, povera anima! Mi inalbero
quando ci penso...perchè me la continuano a criticare. Spero
ti piaccia! Un bacione!
Un
grazie speciale va ad: aoede, jeje_12, fenicex8, KanondiGemini96 per
aver messo la storia tra le Preferite e le Seguite!
Grazie
a coloro che hanno letto!
Bacio
alla prossima!
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