cap21
Buongiorno mie care ragazzuole!!!!
Sia io che SARA siamo estremamente felici che il chappy vi sia piaciuto!
Ringraziamo sentitamente per tutti i complimenti che abbiamo ricevuto.
Oltre a quelle che hanno il tempo di lasciarci due paroline,
naturalmente ringraziamo anche le lettrici silenziose che continuano ad
aumentare ogni giorno: chi ci ha messe tra le seguite (152),
chi tra quelle da ricordare (29)
e infine chi tra quelle preferite (97).
Siamo veramente felici e vorremmo urlare a tutte un sentito GRAZIE!!!!!!!!!!
Per quanto riguarda questo capitolo siamo liete di annunciare che
finalmente è arrivato il momento che tutte aspettavate con
ansia!
Il nostro Edward dopo lunghe peripezie e ben 20 capitoli ha deciso di
buttarsi!
Cosa racconterà alla nostra Bella?
Spiegherà tutti i suoi comportamenti passati e le
dichiarerà infine il suo amore?
Non vi resta che fiondarvi nella lettura di questo capitolo che finora
è in assoluto quello preferito da noi autrici!
BACIONI A
TUTTE E VI ASPETTIAMO CON I VOSTRI COMMENTI!!!!!
Come al solito risponderemo prima alle recensioni!
_Miss_:
ciaoooo e benvenuta!!!! Sono felicissima che ti piaccia e ti ringrazio
per la miriade di complimenti che mi hai fatto sia qui che sul forum!
Grazie, ma molti vanno anche alla mia socia Sara che da questi capitoli
in poi non si limiterà più solo a correggere e a
fare qualche aggiunta ma scriverà con me, fornendo anche
numerose idee e rendendo i capitoli speciali. La sua
specialità sono gli approfondimenti romantici di Edward! E'
veramente brava con i suoi pov!
Buona lettura e bacioni!!! Anch'io adoro la tua fiction!!!
Lalayasha:
BENTORNATAAAAAA!!! Ci spiace che le tue vacanze siano finite
ma
siamo liete di averti ritrovata! Ben contente che tu abbia gradito
entrambi i capitoli che hai trovato al tuo ritorno!
Bella finalmente si è data una svegliata e ha parlato molto
chiaramente. Ora toccherà ad Edward! Buona lettura e
bacionissimi!!!!
Vanderbit
: BENTORNATAAAA!!! Ci spiace veramente che tu sia tornata prima
perchè non vi siete trovati bene. E' sempre brutto quando le
vacanze si rovinano per qualsiasi motivo!
Sì questo capitolo sarà molto decisivo per
entrambi e ti
assicuriamo che Edward si farà perdonare per tutto il male
che
le ha fatto finora col suo comportamento! Bacioni!
Giada
is owned by Edward:
ciao Giada, felici che ti sia piaciuto! Se ti è
sembrato
romantico il capitolo precedente vedrai che non rimarrai delusa nemmeno
con questo, anzi... Bacioni!
ashar:
non ti preoccupare vedrai che Edward le spiegherà tutto!
Bacionissimi!!!!
bellad93:
ciao e benvenuta! Fa sempre piacere avere una nuova lettrice o una
vecchia che per stavolta ha avuto il tempo di lasciare due paroline!
Grazie in ogni caso! Eccoti accontentata, ora potrai fnlamente leggere
il seguito. Comunque se fossi nuova sappi che noi postiamo il
lunedì e il giovedì! Bacioni!!!
giova71:
ciao giova!!! Non ti preoccupare ora è il turno di
Eddy! E
vedrai che dichiarazione con i fiocchi e controfiocchi...
riuscirà a farsi perdonare per tutto quanto anche da voi
lettrici!
nikki96:
Ciaooooo!!!! Una nuova lettrice o una vecchia che ha avuto il
tempo di lasciare due paroline? Va bene comunque e grazie in
ogni
caso!!! Grazie mille anche per i complimenti, la scriviamo con il
cuore! Ora buttati pure sul capitolo e goditi questa meravigliosa (per
noi che l'abbiamo scritta!) dichiarazione di Edward! Buona lettura e se
hai tempo lasciaci anche solo un piccolo commento per farci sapere se
ti è piaciuta! Bacioni!!!
Nerak:
ciao Karen! Sì lo so siamo molto sadiche e cattive
ma
vedrai che con questo capitolo ci faremo perdonare per tutte le
sofferenze che abbiamo inflitto a Bella e anche a voi lettrici! Bacioni
e grazie!
Ed4e:
ciao! Eh sì non è stato proprio un gentiluomo ad
aspettare che lei facesse la prima mossa... comunque si farà
perdonare! Non solo la nostra Bella ma anche lui si è
rivelato
un insicuro! Bacioni e grazie!
Austen95:
dai cara che finalmente è arrivato il pezzo che
aspettavi!
Goditi la lttura e grazie mille da parte di entrambe!!!
sara_cullen:
amoooo ma che troppo buona?!?! Sei tu che sei fantastica!!!! Bacioni e
anche io ti lovvo tanto!!!!
CAPITOLO 21
Finalmente insieme
Pov
bella
Ormai gli avevo confessato tutto, avevo messo a nudo la mia anima, e
ora mi sentivo completamente inerme e indifesa. Lo straziante dolore
che sentivo era talmente forte e reale da avermi fatto cedere le gambe!
Un dolore arrivato dalla consapevolezza della verità delle
mie
parole, dal fatto che per lui fossi solo un giocattolo, visto che non
mi aveva assolutamente fermata e rassicurata quando gli avevo
confessato quella mia paura… Tutte le mie insicurezze
avevano
avuto la loro conferma nel momento in cui non aveva negato
con
tutte le sue forze che per lui non fossi solo un oggetto…
non mi
aveva zittito, offeso dalla mia insinuazione, anzi: mi aveva fatto
continuare a parlare… La sua espressione
addolorata per
quel che gli stavo dicendo, era ancora peggio…
chissà
come gli facevo pena! Una stupida illusa che si era immaginata
chissà cosa!
Ma ora, su quel tronco, ero proprio confusa. Non riuscivo a capire cosa
volesse raccontarmi, ma lo lasciai fare, anche perché non
avevo
più le forze né di pensare
né di agire.
Incoraggiato dalla mia immobilità e dal mio silenzio,
iniziò a parlare.
-C’era una volta un ragazzo che non conosceva
l’amore.
Pensava solo a divertirsi, specialmente con le fanciulle, e non si
negava nessun tipo di piacere…- il suo tono era duro, come
di
rimprovero, mentre mi guardava intensamente.
Ma cosa stava dicendo? Mi stava forse prendendo in giro? Combattei
contro l’apatia del mio corpo per difendere la mia
dignità. Feci per ribattere con uno sguardo che mandava
lampi,
ma prima ancora che parlassi mi posò in dito sul labbro e
scosse
la testa. Quel gesto così dolce mi commosse. Lo lasciai
continuare.
-Un giorno però conobbe una ragazza, e dal primo momento che
la
vide e che le strinse la mano, la sua vita cambiò. Aveva
sentito
una forte scossa nel momento in cui si erano toccati, scossa che si
ripresentava puntualmente ogni volta che i loro corpi, per puro caso,
si sfioravano- mormorò.
Oddio! L’aveva sentita anche lui, allora! Non era solo la mia
immaginazione… C’era veramente
un’alchimia tra noi!
I miei occhi erano spalancati per la sorpresa. E lui sorridendo
accennò un leggero sì con la testa.
-Si sentiva fortemente attratto da quella meravigliosa creatura ma non
poteva permettersi di farglielo capire, perché loro vivevano
in
una situazione… particolare. Così, da stupido,
decise di
allontanarla, in modo che quell’attrazione non avesse
più
motivo di esistere. Iniziò a trattarla male, ma non riusciva
ad
ignorarla e così non perdeva occasione di stuzzicarla in
qualsiasi maniera… - confessò.
Cavoli! Allora era quello il vero motivo del suo astio iniziale nei
miei confronti! Non potevo ancora crederci, mi sembrava talmente un
sogno irreale…
-Inoltre iniziava a sentire una rabbia furiosa crescere nel suo cuore
ogni volta che la fanciulla mostrava anche solo un minimo interesse per
un altro ragazzo… e non riusciva proprio a comprenderne la
ragione tanto era cieco e stupido!-
Ora sul mio viso era comparso un sorriso timido ma compiaciuto: lui era
geloso di me! ! Sentii la sua mano calda e avvolgente sfiorare la mia
guancia arrossata, poi iniziò a muovere il suo palmo,
accarezzandomi. Appoggiai il mio viso sulla sua mano e sollevai il mio
sguardo: l’espressione dei suoi occhi ardenti mi
incantò.
-Quella ragazza, però, era tanto speciale, che
piano piano
si insinuò sempre più profondamente nel suo
cuore, e
senza rendersene conto glielo rubò-.
Trattenni il fiato inconsapevolmente. Non ero sicura di aver sentito
bene… aveva veramente detto che gli avevo rubato il cuore?
Io?
In risposta a quelle incredibili parole il mio cuore
cominciò
nuovamente la sua corse frenetica, tamburellando come se volesse uscire
dal mio petto.
-Lui non sapeva più che fare, si sentiva sempre
più
confuso. Ma come ogni uomo caparbio e testardo, che non vuole ammettere
con se stesso una verità ormai ovvia, ma ancora celata solo
ai
suoi occhi, continuava a intrattenersi con le altre ragazze, pensando
di risolvere così la situazione…-
sussurrò.
Un velo di tristezza e… pentimento? passò nei
suoi occhi.
-Ma si sbagliava, e di grosso anche! Così non faceva altro
che
peggiorare le cose, facendo soffrire anche quella stupenda ragazza, che
tanto disapprovava quel comportamento!-. Una marea di dolorosi ricordi
mi travolse. Le lacrime iniziarono di nuovo il loro percorso attraverso
il mio volto: il pensiero di quanto soffrissi ogni volta che lo vedevo
insieme alle altre era ancora molto vivido… ma la sua mano
delicata le asciugò, con pazienza e tenerezza.
-Intanto sentimenti contrastanti si facevano strada nel suo corpo,
nella sua testa e nel suo cuore; e con il passare dei giorni,
prese coscienza di quello che gli stava succedendo e si rese conto che
quelle sensazioni che gli facevano battere il cuore altro non erano che
tante sfaccettature di quel potente sentimento che gli uomini
chiamano… amore- rivelò in un soffio.
Mi accorsi che di nuovo stavo trattenendo il respiro, e allora Edward
mi accarezzò i capelli che ricadevano al lato del mio viso e
mi
spostò una ciocca dietro l’orecchio. Il mio cuore
che
già stava facendo gli straordinari, aumentò se
possibile
ancora di più il ritmo. Mi sorrise trionfante e
continuò.
-Il ragazzo, non avendo mai vissuto una situazione del genere, non
sapeva come comportarsi, aveva paura di essere rifiutato o addirittura
deriso e umiliato. Il suo stupido orgoglio non gli permetteva di
aprirsi a lei… Poi una sera ci fu un fantastico
bacio… e
finalmente il ragazzo capì la differenza tra quel bellissimo
bacio e i mille altri che aveva dato, senza alcun sentimento e senza
alcun valore. Si trattava del suo primo bacio impregnato
d’amore!-
Ora sì che mi ci voleva un defibrillatore per far ripartire
il
mio cuore, perché ormai si era fermato del tutto a quelle
parole!
-E prese la decisione di conquistare la ragazza. Ma era consapevole che
sarebbe stata un’impresa difficile…
perché lei non
si fidava, e giustamente del resto, dato che aveva paura di soffrire.
Ma il ragazzo non poteva più tornare indietro
perché si
era perdutamente innamorato di quella adorabile ragazza e doveva
assolutamente ottenere la sua fiducia… ad ogni costo!-
esclamò con passione; ormai non riuscivo nemmeno
più a sentirlo. Da quando aveva detto che si era innamorato
di
me, il mio cervello si era bloccato su quelle parole, e non aveva
avuto bisogno di altro. Con un sussulto il mio corpo si
liberò dalle catene del dolore e della paura che lo
trattenevano: avevo bisogno di sentire un contatto. Annullai la
distanza tra i nostri visi e piangendo poggiai le mie labbra sulle sue.
Non fu un bacio passionale come il precedente, ma dolce e intenso. Con
il suo labbro inferiore accarezzò la mia bocca socchiusa e
tremante, mentre caldi soffi del suo alito mi sfioravano il volto,
facendomi rabbrividire dall’emozione. Le nostre lingue si
ritrovarono, come due amanti tenuti separati per troppo tempo, e
ricominciarono a rincorrersi, a danzare e a giocare come fosse la cosa
più naturale e giusta di questo mondo. Non esisteva niente
altro: solo io e lui, il nostro bacio, i nostri gemiti, il nostro
amore. Poi lui si staccò dalle mie labbra e
iniziò a
baciarmi tutto il viso: il naso, la fronte, il mento, le guance, gli
occhi… assaporando le mie lacrime salate e ribaciandomi
facendole gustare anche a me.
Ci staccammo solo quando non potemmo più fare a meno di
prendere aria.
Si alzò in piedi, mi diede la mano e mi attirò a
sé.
-Ti amo Isabella Marie Swan. Non dimenticarlo mai e ti giuro che
arriverai a fidarti ciecamente di me, perché non ti
darò
mai motivo di dubitare del mio amore per te!- sussurrò
trionfante; i suoi occhi erano come fiammelle ardenti, tanto era
l’intensità dei sentimenti che trapelavano dalle
sue
parole.
-Ti amo Edward Anthony Cullen! E spero che tu abbia cura del mio cuore,
perché te lo sto donando incondizionatamente- e posai il mio
viso sul suo largo petto.
Restammo ancora abbracciati a lungo, godendo e gioendo del nostro amore
appena rivelato; ma poi la realtà ci riportò con
i piedi
per terra… anche se era molto difficile, perché
la mia
testa galleggiava nello spazio da quanto ero felice.
-Cosa facciamo adesso? Cosa diciamo agli altri?- gli chiesi, un
po’ preoccupata delle reazioni di mio padre e soprattutto di
Jasper. Era il colmo, accidenti: avevo più paura di come la
avrebbe potuta prendere mio fratello che mio padre!
Lo vidi sorridere.
-Adesso perché ridi?- ero curiosa.
-Pensavo a Jasper. Be’ vedi… venerdì
sera abbiamo
parlato proprio di questo!- confessò con un guizzo di
divertimento nello sguardo.
-Ehhhh???- ora ero sorpresa e soprattutto preoccupata.
- Jasper si è accorto di come ci guardavamo e si
è
insospettito quando ti ho riaccompagnato a casa. Pensava volessi
portarti a letto- ammise; io arrossii violentemente pensando
al
fatto che se non ci avessero interrotti ci sarebbe senz’altro
riuscito!
-Perché sei arrossita?- domandò; e mi
carezzò la
guancia accaldata. Certo che così non aiutava di certo a
farmi
passare il rossore più in fretta.
-Niente, abituati, perché come hai già potuto
constatare,
è uno dei miei difetti. Vai avanti- cercai di fare
l’indifferente. Non volevo assolutamente affrontare quel
discorso. Per lo meno non adesso.
-Io vado avanti, ma faccio una doverosa precisazione. Una delle cose
che adoro di più di te è il modo in cui le tue
gote si
colorano, donandoti una luce speciale… quindi non azzardarti
più ad annoverare il rossore tra i tuoi difetti, sempre che
tu
ne abbia!- affermò cavallerescamente; e ovviamente il viso
mi si
infiammò ancora di più.
-Edward così non mi aiuti per niente! Finirò che
mi
andranno a fuoco le guance!- esclamai; subito
scoppiò a
ridere e io con lui.
-Comunque, facendotela breve, tuo fratello mi aveva chiesto di
aspettare un po’ prima di farti capire i miei sentimenti per
te…- mi rivelò; lo interruppi immediatamente, ero
veramente arrabbiata.
-COSAAAA???? Ma come si permette quel troglodita, quello
spocchioso, di intromettersi così nella mia vita!
Proprio
lui che con le donne…- non potei più continuare a
inveire
contro Jasper, perché Edward mi aveva tappato la bocca con
la
sua.
Devo dire che era il modo più piacevole (e
senz’altro
anche il più efficace!) che qualcuno avesse mai trovato per
farmi stare zitta… Non potei fare altro che rispondere a
quel
meraviglioso bacio, stringendomi ancora di più a lui. Quando
si
staccò avevamo tutti e due il respiro affannato.
-Se la smetti di interrompermi posso finire di raccontarti-
sghignazzò divertito, ma ribattei subito.
-Se tutte le volte mi zittisci così, penso proprio che
continuerò a interromperti, blaterando a vanvera qualsiasi
cosa!- e lo guardai maliziosa.
-Signorina Swan… se lei continuerà a provocarmi
così, sappia che non risponderò più
delle mie
azioni!- e percorse il mio collo sfiorandolo con il naso e le labbra.
Iniziò a baciarlo e sentii la sua lingua risalire su fino ad
arrivare alla mascella, che iniziò a mordicchiare. Tanti
piccoli
brividi si diramarono in tutto il corpo e gemetti di desiderio. Oddio,
volevo molto, molto di più!
Mi staccai di colpo e mi allontanai di qualche passo indietro. Rimase
lì imbambolato, con le braccia alzate a mezz’aria
e
un’espressione stupita, quasi addolorata.
-Scusami Bella… non volevo offenderti in nessuna maniera-
mormorò colpevole; era realmente triste…
Ma non
aveva capito un bel niente!
Mi avvicinai di nuovo, non volevo si sentisse in colpa per una cosa che
non esisteva.
-Edward cos’hai capito? Non mi sono offesa, è
che…
be’, se avessi continuato così, rischiavo io di
non
rispondere più delle mie azioni! E questo non mi sembra il
luogo
più adatto… con tutte queste persone a poche
centinaia di
metri di distanza…- ammisi; il suo viso si distese di nuovo
nell’espressione serena e felice che aveva fino a pochi
istanti
prima. Mi abbracciò impetuosamente, non riuscivamo a stare
staccati per più di cinque secondi. Abbassò il
suo volto
al mio orecchio; mi imposi di non farmi travolgere dal suo odore
così virile, dalla sua bocca così carnosa, dal
suo
respiro così caldo…
-Allora Bella, fammi riprendere la spiegazione e non interrompermi
più!- riprese, allontanando i nostri volti solo per poterci
guardare negli occhi.
-Jasper era solo preoccupato per te. Non puoi biasimarlo, con la mia
reputazione, e poi pensava esattamente le stesse cose che mi hai detto
tu prima…- e alzò le sopracciglia, come a
sostenere che
era una cosa ovvia che tutti la pensassero così.
-Sì lo so, ma quando si permette, senza il mio permesso, di
intromettersi così nella mia vita, i miei ormoni da
adolescente
si risvegliano provocandomi una ribellione totale, anche se so che
probabilmente ha ragione lui… e dovrei solo ringraziarlo-
ammisi. Si mise a ridere.
-Aggiungiamoci poi anche la tua famosa testardaggine e siamo a posto!-
aggiunse.
-Quindi adesso cosa dobbiamo fare? Nasconderci? Fare gli amanti
clandestini?- gli chiesi. Non mi piaceva proprio
l’idea di
dover mentire a tutti e poi non ne ero assolutamente capace…
le
mie scarsissime doti recitative mi impedivano di essere
un’attrice almeno decente.
-No, ascoltami: quando stasera hai cantato sul palco, tuo
fratello ha capito da come ti guardavo che facevo sul serio…
mi
ha praticamente dato il suo permesso!- era felice e soddisfatto.
-Oh be’ se abbiamo il suo permesso allora è tutto
ok!-
aggiunsi sarcastica -Ma con i nostri genitori come la mettiamo? La
questione è un po’ diversa. Non che possano in
qualche
modo impedire di vederci, ma se non fossero d’accordo,
diverrebbe
tutto estremamente fastidioso- il solo pensiero delle continue
discussioni che avrebbero potuto nascere mi faceva venire mal di
stomaco.
Edward si accorse del mio improvviso cambiamento di tono e
cercò subito di rassicurarmi.
-Possiamo fare così: quando siamo in casa, cerchiamo di non
far
capire a mia mamma e Charlie di noi; mentre quando siamo fuori ci
comportiamo normalmente, come una coppia, ok?- mi spiegò.
-Per me va bene, ma se qualcuno prima o poi glielo riferisse?
D’altronde Forks è una cittadina molto piccola e
qualcuno
che si fa i cavoli degli altri c’è sempre!-
ribattei. Ero
sicura che qualcuno lo avrebbe detto a mio padre, anche solo
involontariamente.
-Be’ in quel caso, diremo la verità. Non
c’è
nessun problema, non dobbiamo vergognarci dei nostri sentimenti; e poi
io sono maggiorenne e tu lo sarai tra poco, e come hai detto tu cosa
potrebbero fare per tenerci separati?- incalzò sicuro e
combattivo. Era vero non dovevo preoccuparmi di niente, con lui al mio
fianco.
-Va bene, ma ora sarà meglio tornare alla festa, prima che
qualcuno noti la nostra assenza, anche perché penso che
ormai
sia ora di tornare a casa…- e gli lanciai
un’occhiata
triste al solo pensiero di interrompere il nostro abbraccio. Avrei
tanto voluto non muovermi mai da lì, ma era tardi e dovevamo
sbrigarci.
Ci incamminammo mano nella mano, pronti a staccarci non appena ci
saremmo avvicinati alla festa.
Il pensiero che d’ora in poi sarei stata tra le sue braccia
ogni
volta che volevo mi rincuorò e mi fece sospirare forte e mi
aprii in un sorriso sgargiante.
-Cosa c’è?- mi chiese, accorgendosi della mia
espressione beata.
-Niente, sono semplicemente felice!- e mi avvicinai baciandolo sulla
guancia. Sorrise.
-Sei radiosa… e anch’io sono felice! Decisamente
amore
mio!- esclamò; e mi donò il sorriso che tanto
amavo e che
mi faceva tremare ogni volta le gambe.
‘Amore mio…’ così mi aveva
appena
chiamato… oddio, ma si poteva essere più felici
di
così? Per un istante persi consapevolezza di tutto, e sentii
la
mia gioia irradiarsi ad ogni cellula del corpo, ad ogni angolo della
mente…
Naturalmente, attento com’era anche alle mie minime reazioni,
Edward si preoccupò.
-Cosa c’è, Bella? Tutto bene?- disse prendendo le
mie mani tra le sue.
-Mi hai chiamata… ‘amore
mio’…- sussurrai estasiata.
-Ma certo! Dato che lo sei…- e mi guardò come se
io e
lui, finalmente insieme, fossimo la sua vittoria più bella.
Ricambiai il suo sguardo, ma in modo piuttosto perplesso forse,
perché ridacchiò e continuò a
parlarmi. Sarei
stata ad ascoltarlo per ore… lui e la sua voce
melodiosa…
-Sono particolarmente orgoglioso di me stesso, sai? Avevo una specie di
blocco, qui…- e portò la sua mano destra sul
petto,
indicando il suo cuore; -Ma sono riuscito a vincere le mie paure, i
miei timori, le mie debolezze… e, lottando contro i miei
difetti, sono riuscito a mostrarti il vero me stesso… i miei
sentimenti, le mie emozioni, la mia anima…- la sua voce
divenne
impalpabile come una carezza. I miei occhi si incatenarono al suo volto
bellissimo e trionfante, come quello di un angelo. E, trasportata dalle
sue parole, la mia mano tremante raggiunse la sua guancia e
lasciò una carezza, lieve ed eterea come il suono della sua
voce.
Non so ciò che vide racchiuso nel mio viso, nei miei occhi
ardenti… forse parte di ciò che serbavo nel mio
cuore, di
ciò che custodivo nel mio animo… ripeto, non so
cosa vide
in me… ma, in lui, io lessi un’adorazione
così
potente da farmi sussultare; mi attirò al suo petto,
circondandomi nel suo più tenero abbraccio.
-Bella, io sono oggi una persona migliore solo grazie a te! Tu, la tua
bontà, la tua anima pura, forte, determinata, racchiusa in
una
delicata e struggente bellezza… tu sei il mio angelo, la mia
guida nella vita… accanto a te, con il tuo sostegno, il tuo
aiuto, il tuo amore… io cercherò, in ogni
istante, di
impegnarmi al massimo per essere un uomo degno di te! Te lo giuro,
amore mio!!- un velo di lacrime iniziò a scendere sul suo
viso,
passando poi al mio; mescolammo le nostre lacrime, mentre unimmo i
nostri volti e le nostre labbra in una celestiale melodia:
l’armonia dell’amore.
Restammo abbracciati per un momento eterno, finché
l’intensa commozione si placò. Quando anche i
nostri
respiri si furono calmati mi scostai leggermente dal suo petto per
portare la mia bocca al suo orecchio.
-Grazie per aver condiviso la tua anima con me!- mormorai colma di una
felicità mai sperimentata prima.
-Grazie perché mi ami- fu la sua risposta. Mi
baciò sulla
fronte e mi sorrise sereno. -Lo so, l’abbiamo già
detto… ma è il caso di ritornare dagli altri,
no?- le sue
parole mi riportarono alla realtà. Una meravigliosa,
stupenda
realtà! Annuii semplicemente, e stando vicini il
più
possibile, rientrammo alla festa.
Man mano che ci avvicinavamo, riconobbi la figura di Leah che guardava
incantata Jacob sul palco.
-Questa si è rivelata una giornata bellissima per gli
innamorati…- sospirai felice e gli feci cenno verso Leah.
-Già… a questo proposito mi viene ora in mente
che devo
rimediare a una gaffe clamorosa: non ho ancora fatto i
complimenti alla mia ragazza…- e si
fermò,
riprendendomi di nuovo tra le braccia.
Wow la sua ragazza, non ci credevo ancora…
-Ma lo sai che hai una voce meravigliosa? Se un angelo ti sentisse
cantare sarebbe invidioso di te… Mentre eri sul palco ero
completamente incantato, ammaliato dalla tua voce- mi
rivelò; a
quelle parole arrossii per la milionesima volta. Ormai non le contavo
nemmeno più.
-G-grazie- non sapevo che altro dire, ero impacciata. I complimenti mi
avevano sempre fatto piacere, ma il tono che aveva usato mi metteva in
imbarazzo. Sì, ero stata brava… ma
cioè non
è che avessi fatto poi chissà cosa…
invece lui
riusciva a farmi sentire speciale come nessun altro.
-Credimi Bella! Non finisci mai di stupirmi… da quando ti ho
conosciuta ho scoperto tante di quelle qualità in te che ora
mi
chiedo se ti merito veramente. Mi ritengo il ragazzo più
fortunato della terra…- adesso stava proprio esagerando.
-Non voglio più sentirti dire che non mi meriti. Sono io che
continuo a chiedermi cosa ci trovi in me…- borbottai; fece
per
interrompermi, ma io fui più veloce. -Basta con questi
discorsi,
mi hai detto anche tu che il tuo comportamento ormai fa parte del
passato, quindi non parliamone più, ok? Sono troppo felice
per
noi, per Jake e Leah, per mio padre ed Esme… per tutti,
quindi
godiamoci il momento e basta!- usai un tono risoluto che non ammetteva
altre repliche. Non so da dove mi era uscita tutta la determinazione
che mi sembrava di avere in questo momento, ma tra le sue braccia mi
sentivo forte e mi sembrava che niente e nessuno potesse scalfirmi:
forse ero anch’io forte e determinata dopotutto…
-Va bene, ma volevo solo dirti ancora una cosa. La canzone che hai
scritto con Jake era veramente magnifica, piena di sentimento e di
amore… Mentre tu cantavi, le parole mi si sono insinuate nel
cuore e in quel momento ho deciso… che saresti stata mia ad
ogni
costo! Non volevo più aspettare, non volevo rischiare di
perderti, io volevo solo… VIVERTI!- e mi baciò di
nuovo
in un modo così dolce e intenso che i miei occhi iniziarono
di
nuovo a pizzicare per le emozioni che non riuscivo più a
contenere.
SPERIAMO VERAMENTE CHE IL CAPITOLO VI SIA PIACIUTO E CON
SARA ABBIAMO DECISO D'ORA IN POI CHE A FINE CAPITOLO TROVERETE UNA
PICCOLA ANTICIPAZIONE PER IL SUCCESSIVO, SPERANDO DI FARVI COSA GRADITA!
ANTEPRIMA
Un
gemito mi scappò un po’ troppo forte e lui subito
mi tappò la bocca con la sua di nuovo.
Sentimmo dei
rumori provenire dalla scala e immediatamente ci staccammo…
mio padre fece il suo ingresso in salone.
-Papà!
Cosa ci fai a casa a quest’ora?- chiesi sbalordita.
L’ispettore
Swan alle 06.00 tutte le mattine era già in ufficio, cosa ci
faceva ancora qui? Ci era mancato un soffio e ci avrebbe beccati in
pieno sconvolgimento ormonale. Al solo pensiero divenni ancora
più rossa di quello che ero già.
Ci
guardò preoccupato… oddio non dirmi che ci aveva
beccati!?
|