cap 22
Buongiorno
a tutte!
Abbiamo constatato con piacere che il capitolo è piaciuto a
tutte quante! Eh il nostro Edward è sempre favoloso:
stronzo, geloso, romantico, innamorato, passionale.... insomma sempre,
sempre! Ci piace in tutte le salse!
La volta scorsa vi abbiamo lasciato una piccola anteprima: era un
esperimento. Vi è piaciuto?
Non abbiamo ancora deciso se la posteremo ogni volta, molto
dipenderà anche da quello che farà piacere a voi!
Ora risponderemo alle recensioni e poi: BUONA LETTURA!!!
vampirettafolle: ciao e benvenuta! Siamo felicissime che
la storia ti piaccia e ti ringraziamo per i complimenti. La scriviamo
io e la mia socia Sara. Grazie di cuore, ci hai fatto arrossire! Noi
postiamo sempre il lunedì e il giovedì. Ho
iniziato a leggere la tua storia e... mi piace! Appena avrò
finito di leggere i capitoli ti lascerò una recensione
più dettagliata! Brava e bacioni!!!!
Ed4e: grazie
e sì finalmente si sono messi insieme! Un bacione e grazie!
Niky4ever: ciao Nicole! Grazie di
continuare a seguirci anche qui! Baciotti!
Giada is owned by Edward:
chissà perchè ero sicura che ti sarebbe piaciuto
da morire! Diciamo che ora ci dedicheremo un po' anche agli altri!
Bacioni!
_Miss_: grazie
mille! Ci fai arrossire! Abbiamo deciso per il pov Bella,
perchè
Edward stava già parlando e quindi dovevate conoscere le
sensazioni di Bella mentre lui le raccontava tutto! Bacioni!
Nerak: ciao
Karennnnn!!!! Ero certa che ti sarebbe piaciuto! Un bacione e grazie
mille!
MaRtHa HaLe: bene!
Siamo contente che tu abbia potuto recensire anche senza il tuo pc. Mi
raccomando tieni duro, perchè aspettiamo sempre i tuoi
commenti!
Il titolo del 20 ti confesso che lo abbiamo fatto proprio apposta, per
farvi palpitare ancora un pochino! ( Eh che vuoi siamo sadiche!)
Però dai ci siamo fatte ampiamente perdonare con il 21, no?
Be'
siamo felici che ti siano piaciuti e non ti preoccupare non siamo
così cattive da far scoppiare subito dei problemi appena
messi
insieme! Bacioni!
ashar: mamma
mia... ci fai un
po' paura! Hi hi hi! Dai pensavamo di fare cosa gradita dandovi
un'anticipazione del prossimo chappy, ma non so se ha funzionato...
Alla fine non ci hai detto se il chappy ti è almeno piaciuto
o
no! Grazie comunque e bacioni!
giova71: ciao!
Dai finalmente i nostri beniamini sono insieme, ora ci dedicheremo un
po' anche gli altri! Bacioni e grazie!
vanderbit: ciao!
Siamo super felici per il tuo commento perchè hai veramente
capito cosa volevamo trasmettere! Diciamo che all'inizio della storia
pensavo di far mettere insieme per ultimi proprio Bella ed Edward, ma
alla fine i capitoli si scrivevano da soli e loro si sono imposti
prepotentemente per essere i primi! Potevo dirgli di no? XD! Bacioni!
Lalayasha: ciao
Lala! Vediamo con piacere che il chappy ti è strapiaciuto!
Bene
siamo felicissime! Sì effettivamente l'idea era proprio
quella
di confessare il suo amore raccontandoglielo sotto forma di favola! Per
l'anteprima dobbiamo ancora decidere se sarà la prima o
l'ultima! Bacioni!
sara_cullen: ciao
moreeeeee!!!! Ma tu ormai non devi più recensire, solo
rispondere! XD! Comunque direi proprio che uomini così non
se ne
trovano proprio! Sigh... lacrimuccia! Bacioni!!!
bellad93:
ciao!
Perchè il coraggio? Non si deve mai aver timore di lasciare
due
paroline! Anzi... a noi fa piacerissimo!!! Vi lovviamo tutte e aver la
possibilità di sentire le vostre voci, anche solo per un
breve
"Sì mi è piaciuto" oppure "No mi ha fatto
schifo!" ci
rende sempre felici! Quindi mi raccomando forza e coraggio! Grazie e
bacionissimi!!!!
Austen95: grazieeeee!!!!
Anche noi siamo felici che ti sia piaciuto e naturalmente anche per
'sti due tontoloni che finalmente si sono dichiarati! Ora ci
dedicheremo agli altri! bacioni!
POSTIAMO SEMPRE
LUNEDI' E GIOVEDI'!
CAPITOLO 22
SCIOPERO!
Pov
Edward
Era
ormai notte fonda. Ero nel mio letto, ma non riuscivo assolutamente a
prendere sonno.
La giornata
continuava a scorrermi davanti come in un lungo film. Un film con un
lieto fine.
Non mi sembrava
vero:
finalmente io e Bella avevamo avuto il coraggio di rivelare
reciprocamente i nostri sentimenti… lei mi amava!
Se penso a quanto
l’avevo
vista soffrire con il mio atteggiamento… e poi anche quando
mi
aveva confessato di essere innamorata di me, perché non
pensava
che la ricambiassi… se penso a quante volte
l’avevo vista
con gli occhi lucidi o rossi e gonfi per il pianto che io gli
avevo procurato… una rabbia incontrollata mi fece stringere
i
pugni.
Come avevo potuto
procurarle così tanto dolore?
Ma ormai era tutto
passato! Ci
eravamo chiariti, stavamo assieme… Oddio stavamo
assieme…
già il solo pensarlo mi procurava dei brividi di
piacere…
Me lo ripetei
più e
più volte… Bella è la mia ragazza!
Bella…
è… la… mia…
ragazza… Dio che sogno!
Non avrei
più permesso
che versasse anche solo una piccola lacrima per me, che non fosse
dettata dalla commozione e dalla felicità.
Questa era una
promessa!
Poi questi
pensieri lasciarono
il posto al ricordo dei suoi baci, della sua pelle morbida, delle sue
mani tra i miei capelli… Quanto era bella, meravigliosa,
fantastica… Non avevo abbastanza aggettivi per descriverla e
mi
ritrovai a sospirare rumorosamente al solo pensiero che ora era mia.
Quando eravamo
ricomparsi alla
festa, nessuno si era accorto della nostra assenza, perché
erano
tutti in pista a ballare scatenati e noi li raggiungemmo.
Quella era stata
la parte
più difficile della giornata. Eravamo rimasti ancora solo
un’ora, ma era stata la più lunga della mia vita:
guardarla ballare, ridere e scherzare, senza poter palesare davanti a
tutti che lei ora stava con me, mi faceva male. Forse non era stata una
grande idea nasconderlo ai nostri genitori. Se tutti avessero saputo,
non avrei più avuto nessun motivo per starle lontano, ma
d’altronde era meglio aspettare.
Ma poi
perché? Non ne ero sicuro neanche io…
Tornati a casa,
ormai era
tardi, e dopo esserci preparati andammo tutti a letto…
pensavo
che almeno in corridoio di sfuggita riuscissimo a darci il bacio della
buonanotte, ma, uscito dal bagno, non trovai nessuno in corridoio e
dalle voci capii che quella pestifera di mia sorella l’aveva
rapita portandosela in camera sua. Mmm quel folletto fastidioso,
riusciva sempre a rompermi le uova nel paniere!
Avevo aspettato
per qualche minuto che uscisse… ma poi sarebbe sembrato
strano vedermi sostare fuori dalla loro porta.
Pensai allora di
fare irruzione
in camera e baciarla davanti ad Alice… in fondo avevamo
deciso
di dirlo ai ragazzi… Avevo rinunciato anche a
quello per
amore di Bella: sapevo che se avessi fatto una cosa del genere Alice
non l’avrebbe fatta andare a dormire finché non le
avesse
raccontato tutto nei minimi particolari e il mattino seguente ci
sarebbe stata scuola, non volevo che la mia piccola si stancasse
troppo. Alla fine, seppur a malincuore, rinunciai.
A furia di tutti
quei ragionamenti, senza rendermene conto mi addormentai.
Pov
Bella
La sveglia
suonò imperterrita e, con il solito colpo che la fece finire
per terra, la spensi.
Mentre mi crogiolavo ancora un po’ nel tepore, piano piano
tutto
ritornò alla memoria e mi sedetti di scatto sul letto con un
sorriso enorme stampato sulla faccia.
Da oggi sarebbe iniziata la mia vita come ragazza di Edward Cullen. Non
ci potevo credere!!!
Edward… è… il…
MIO… ragazzo…
Feci una doccia veloce e con la casa ancora immersa nel silenzio, scesi
in cucina ad aiutare Esme a preparare la colazione.
Era diventata una così piacevole abitudine, che non mi
pesava
nemmeno l’alzarmi un’abbondante ora prima del mio
solito
orario.
Entrai in cucina canticchiando e il ‘buongiorno’ mi
morì in gola.
Edward, avvolto da jeans e maglietta aderenti, che risaltavano la sua
muscolatura perfetta, più bello che mai, era seduto al
bancone.
E che cavoli! Lui non c’era mai, scendeva sempre
più
tardi… poteva anche avvertire! Una, tranquilla, entra in
cucina
e si ritrova LUI, un dio in terra, vestito così con un
sorriso
mozzafiato sul viso… come minimo la ricoverano per infarto!
Il sorriso lentamente scemò dal suo viso e ora mi guardava
con
le sopracciglia aggrottate, evidentemente confuso dalla mia improvvisa
immobilità e probabilmente anche dalla mia espressione.
-Buongiorno!- proruppe Esme, interrompendo quel momento imbarazzante.
-Buongiorno a tutti!- mi ripresi subito io. -Come mai già in
piedi questa mattina?- e mi rivolsi ad Edward, mentre mi allacciavo il
grembiule.
-Perché dovevamo ripassare insieme quell’esercizio
di
trigonometria che non avevi capito, ricordi?- mi rispose, alzando le
sopracciglia e approfittando del fatto che la madre fosse girata di
spalle, mi accennò la sala, ancora vuota.
Mi ci volle qualche minuto buono per capire di cosa stesse parlando,
mentre continuavo a fissarlo. Si alzò e si mise a
gesticolare,
per non farsi scoprire, di raggiungerlo nell’altra stanza, ma
io
come un’ebete continuavo a pensare alla trigonometria. Non
avevamo nessun eserc….
Ahhhh! Ma si può essere così cretini? Mi ripresi
velocemente.
-Ah già scusa, ma con il matrimonio e tutto il resto, la
trigo
era l’ultimo dei miei pensieri. Non mi ricordavo proprio- e
lo
vidi alzare gli occhi al cielo e scuotere il capo sorridendo.
Ehhhhh, ci doveva fare l’abitudine alla mia sbadataggine!
-Non ti preoccupare Bella, vai pure, io qui me la cavo. La scuola prima
di tutto!- mi rassicurò Esme e mi fece un gran sorriso.
Ecco mi sentivo già in colpa per la bugia e ancora non era
iniziato neanche il primo giorno…
Mi tolsi il grembiule e raggiunsi Edward, che intanto si era avviato
dall’altra parte della casa, per avere un po’
più di
privacy. Non feci in tempo a mettere piede nel salone che due braccia
forti mi circondarono e mi strinsero da dietro, facendomi sobbalzare.
Edward appoggiò la bocca sui miei capelli e lo sentii che
scuoteva il capo sorridendo, mentre inspirava forte il mio profumo.
Già solo con quel semplice gesto, mi aveva fatto partire per
mondi lontani!
-Bella, Bella… cosa devo fare con te?- e mi girò
piano
per guardarmi negli occhi. Ok ero partita e mi ero già anche
persa! Persa in quegli smeraldi luminosi! Non resistetti e gli saltai
al collo, baciandolo appassionatamente, intrecciando subito le mani nei
suoi capelli, mentre le sue iniziarono a percorrermi la schiena, i
fianchi, il collo. Le nostre lingue si ritrovarono e si intrecciarono.
Ci staccammo ansanti per riprendere fiato, ma subito Edward,
iniziò a tracciare il profilo delle mie labbra con la sua
lingua
e mi mordicchiò il labbro inferiore, quello stesso labbro
che
tante volte avevo tormentato a causa sua, e che ora era alla sua
mercé.
Un gemito mi scappò un po’ troppo forte e lui
subito mi tappò la bocca con la sua di nuovo.
Sentimmo dei rumori provenire dalla scala e immediatamente ci
staccammo… mio padre fece il suo ingresso in salone.
-Papà! Cosa ci fai a casa a quest’ora?- chiesi
sbalordita.
L’ispettore Swan alle 06.00 tutte le mattine era
già in
ufficio, cosa ci faceva ancora qui? Ci era mancato un soffio e ci
avrebbe beccati in pieno sconvolgimento ormonale. Al solo pensiero
divenni ancora più rossa di quello che ero già.
Ci guardò preoccupato… oddio non dirmi che ci
aveva beccati!?
-Per via del matrimonio, questa mattina mi hanno sostituito i colleghi.
Andrò oggi pomeriggio… Non è che avete
di nuovo
ripreso a litigare? Bella mi sembri un po’ su di giri! La
stai
facendo di nuovo arrabbiare Edward?- e lo guardò con un
sopracciglio alzato.
Su di giri… e certo che lo ero, ma non per il motivo che
pensava lui...
-No, Charlie non ti preoccupare. Stavamo ripassando trigonometria e
Bella si è un po’ agitata perché ha
iniziato a
inveire contro il nostro professore- lo rassicurò. Che
faccia
tosta il ragazzo! Era stato talmente naturale che quasi quasi ci
credevo pure io…
-Bella… lo sai che non dovresti insultare i tuoi professori,
sono lì per cercare di insegnarti qualcosa. Mica
è colpa
del professor Varner se tu e la trigonometria siete diametralmente
opposte- e mi sorrise, lasciandomi come una rimbambita che non capiva
assolutamente niente di numeri. Non che avesse tutti i torti!
Incrociai le braccia al petto e guardai il mio ragazzo furiosa.
-Una scusa migliore no? Devo sempre andarci di mezzo io?- e lo fulminai.
-Uhhh! Come siamo permalose!- mi canzonò -Cosa dovevo dirgli
che
eri tutta rossa per via degli ormoni che ti giravano a mille
perché mi eri appena saltata addosso?- e rise di gusto.
-Ohhh ma come sei spiritoso stamattina! Ma te lo faccio passare subito
quel sorrisetto impertinente! Sappi che le mie labbra sono appena
entrate in sciopero per tuuuuuutto il giorno. Quindi regolati!- e feci
per tornarmene in cucina. Ma non riuscii a fare un passo
perché
mi sentii tirare per il braccio e senza rendermene conto mi ritrovai di
nuovo stretta a lui con la sua bocca a pochi millimetri dalla mia e uno
sguardo implorante.
-Non dirai sul serio, vero? Tu non hai la minima idea di quanto mi sei
mancata da ieri sera e non poterti dare il bacio della buonanotte e
starti lontano tutte queste ore è stata già una
punizione
sufficiente- e strofinò le labbra sulle mie, ricoprendo il
mio
corpo di piccoli brividi.
-Anche tu mi sei mancato tanto, ma tua sorella non mi mollava
più!- e gli diedi un bacio a stampo per poi staccarmi a
distanza
di sicurezza. Se avessimo continuato così, ci avrebbero
beccati
senz’altro stavolta.
Lo presi per mano e andammo a sederci sul divano, con i libri in
braccio, che facevano solo scena.
-A proposito lo sai che lei e Jasper si sono innamorati?- gli chiesi
curiosa. Volevo vedere se si era accorto di qualcosa. Rise.
-Sì lo so, me l’ha confessato Jasper. Ma non ero
sicuro
che Alice ricambiasse. Bene un’altra coppia in famiglia-
rispose
allegro.
-Frena, frena. Tua sorella è innamorata, ma prima che
diventino
una coppia ha deciso che lo farà soffrire un po’.
Pensa
che fino adesso si sia comportato male con le donne, e anche se ha
capito che i sentimenti di Jasper sono sinceri vuole farlo penare,
dandogli una bella lezione!- gli spiegai.
-Brutta vipera!- disse visibilmente arrabbiato. Si vedeva che aveva
legato molto con Jasper, e probabilmente avrebbe voluto vederlo felice.
Anche io, ma ero ancora arrabbiata per essersi intromesso tra me ed
Edward.
-Calma con i termini! E poi Alice ha ragione da vendere. Anche tu
avresti meritato un trattamento del genere, ma siccome sono troppo
buona, sei stato più fortunato!- e ammiccai. In
realtà la
mia bontà d’animo c’entrava
poco… se fossi
stata una ragazza più sicura di me, se in passato non avessi
sofferto così tanto con le persone che amavo…
Invece le mie costanti insicurezze bloccavano la parte più
sbarazzina e solare del mio carattere, rendendomi, di fatto, fragile e
bisognosa di continue conferme…
-Sì, hai ragione: sono una ragazzo davvero fortunato... Ma
mi dispiace per Jasper, ci patisce molto- disse, triste.
-Oh, non ti crucciare così. Mio fratello ha la pelle dura, e
vedrai che se sfodera le sue armi di seduzione, anche Alice non ci
metterà molto a capitolare. Ci sa davvero fare con le donne
quando ci si mette!- e ridacchiai al pensiero di tutte quelle che gli
erano cadute ai piedi. -Ma soprattutto quello che ti ho detto sui
sentimenti di Alice è strettamente confidenziale. Guai a te
se
ti lasci scappare qualcosa con Jazz- lo ammonii seria.
-Me lo dai un altro bacio? Sono già in crisi
d’astinenza- chiese malizioso con due occhi da cucciolo.
-Cullen ti vuoi dare una calmata? Quando usciremo di qua, mi potrai
baciare quanto vuoi! Adesso è troppo pericoloso e poi non
senti
che stanno per scendere anche gli altri?- e gli indicai i rumori
provenienti da sopra le nostre teste.
-Uffa, come sei fiscale?!- mormorò imbronciato come un
bambino a
cui veniva negato un ultimo giro sulla giostra. Scoppiai a ridere, ma
poi mi venne un’illuminazione.
-No anzi, neanche quando usciamo mi puoi baciare, perché tu
ancora per oggi non sarai il mio ragazzo, ma mio fratello!- e gli
sorrisi. Di rimando lui sbiancò. Ma prima di lasciargli
chiedere
spiegazioni gli prospettai la mia idea. Per tutto il tempo che impiegai
a rivelare il mio piano mi guardò perplesso. Alla fine
sbuffò.
-No! E sarebbe meglio che la piantassi di farti i fatti degli altri! Le
cose devono procedere da sole, senza nessuna forzatura!- mi
rimproverò dolcemente dandomi un buffetto sulle guance.
-Non è che non mi vuoi aiutare perché questo
implicherebbe che mi devi stare lontano ancora per oggi?- gli chiesi
visibilmente sorpresa dal suo rifiuto.
-E se fosse? Ti sembra che ci sia qualcosa di male? Ti sono stato
lontano anche troppo! Mi devo rifare del tempo perduto- e nonostante
l’ammonimento di prima, mi baciò a sorpresa,
vincendo
immediatamente tutte le mie difese.
Un rumore improvviso ci fece sobbalzare e vidi Jasper e Rosalie davanti
a noi, che ci guardavano sorpresi. Prima che potessero dire niente, gli
facemmo cenno di stare zitti.
-C’è qualcosa che forse dovremmo sapere?-
sussurrò Rosalie. Noi le sorridemmo radiosi e ci guardammo.
-Da sapere c’è che finalmente questa dolce
donzella mi ha
concesso l’onore di poterle stare accanto come fidanzato-
rispose
Edward, non togliendomi gli occhi di dosso. Io la guardai stranita per
il modo buffo che aveva avuto per dire che stavamo assieme e scoppiai a
ridere seguita dagli altri. Ma gli facemmo subito cenno di abbassare la
voce.
-Ebbene sì, anche io sono capitolata davanti
all’indiscutibile fascino del cavalier servente Cullen!- e
feci
l’imitazione di uno svenimento. Rosalie non la smetteva di
ridere
e mi si buttò addosso sul divano per abbracciarmi forte.
-Non sai quanto sia felice per te, ti voglio bene, sai?- mi
sussurrò all’orecchio, mentre Jasper strinse la
mano ad
Edward. Ricambiai l’abbraccio felice; pensavo sinceramente
che mi
avrebbe fatto una predica lunga un chilometro, vista la reputazione di
Edward, ma evidentemente anche lei si era accorta che nei miei
confronti era cambiato.
-Ehi sorellina dai che voglio abbracciarti anch’io- e detto
questo mi strinse forte. -Mi raccomando qualsiasi cosa sai che ci
sono… se solo me lo dici gli spezzo tutte le ossa!- mi disse
piano, ma Edward lo sentì lo stesso.
-Non ce ne sarà bisogno, Jasper, non ti preoccupare- lo
rassicurò -ma comunque lo prendo come un
avvertimento…
l’ennesimo- e sospirò.
-E la stessa cosa vale anche da parte mia!- lo minacciò
seria Rosalie.
-Ecco… lei mi fa più paura- disse con finta aria
terrorizzata Edward e scoppiammo di nuovo a ridere.
-Bè cos’ è tutta questa allegria
stamattina, fate
ridere anche noi!- tuonò Emmett col suo vocione. Lui ed
Alice
erano comparsi dalle scale.
-Stiamo festeggiando i due piccioncini- disse piano mio fratello e ci
additò -Ma ancora non ho capito bene perché
dobbiamo
parlare piano- continuò confuso.
Le facce di Alice ed Emmett erano impagabili, tanta era la
sorpresa. Emmett mi tirò subito su dal divano e
iniziò a
farmi volteggiare per la stanza, continuando a dire -Lo sapevo, lo
sapevo, stavolta ci ho azzeccato! Come sono contento per voi!- e mi
diede un bacio sonoro sulla guancia. Mi mise giù, ed Edward
arrabbiato gli disse: -Cos’è che non hai capito
del fatto
che dobbiamo fare piano?-. Emmett imbarazzato si scusò.
Quella che mi preoccupava invece era Alice che continuava a fulminarmi
e non diceva niente. Ebbi paura. Pensavo sinceramente che sarebbe stata
contenta… ora invece perché sembrava una furia?
-E questo quando sarebbe accaduto?- ci chiese sospettosa.
-I-ieri al matrimonio, p-perché?- le chiesi balbettando.
Edward,
accorgendosi della mia agitazione, riprese subito la sorella.
Evidentemente aveva già capito perché si
comportasse
così.
-Alice, non cominciare, per favore! Bella avrà tutto il
tempo
per raccontarti tutto quello che è successo- io lo guardavo
sempre più confusa. Certo che le avrei raccontato tutto,
dopotutto era diventata come una sorella per me. -Se non ti ha detto
niente ieri sera in camera, è solo perché era
molto
stanca- continuò, cercando di difendermi.
Ahhh, ora capivo! Effettivamente pensandoci, avrei dovuto immaginarlo
che si sarebbe offesa per non averle raccontato subito tutto.
-Allora non è perché non mi vuoi bene come a
Rose?- mi chiese con il broncio Alice.
-Ma noooo Alice cosa ti viene in mente? Certo che voglio bene anche a
te, è solo che ieri sera dovevo ancora elaborare bene tutto
quello che era successo, avevo ancora la testa che mi girava. E poi
anche Rosalie l’ha saputo solo poco fa- la rassicurai e mi
girai
verso di lei che annuì con vigore.
-Ok, va bene, ma ti dovrai far perdonare raccontandomi tutto nei minimi
particolari!- la abbracciai forte.
-Adesso però per favore mi dite perché
continuiamo a bisbigliare?- ci chiese Emmett.
Edward gli spiegò velocemente della decisione di non dire
niente ai nostri genitori e loro accettarono.
Prima di andare in cucina spiegai loro quello che volevo facesse
Edward. Come mi aspettavo Rose e Alice erano entusiaste del
mio
intervento e pensavano che avrebbe funzionato alla perfezione, invece
Jasper ed Emmett diedero lo stesso parere di Edward. Uomini!
-Allora hai deciso?- gli chiesi nuovamente al mio ragazzo (wow). -Prima
di darmi una risposta ti ricordo un’unica parola:
S-C-I-O-P-E-R-O!- ribadii e lo vidi deglutire, sgranando gli occhi.
-Ok ma solo per stavolta! E se non funziona entro oggi sappi che da
domani non ci sarà anima viva a scuola che non
saprà che
tu sei la mia ragazza! M-I-A, capito? Di nessun altro!-
ribatté
scandendo la parola come avevo fatto io con lui. Mi misi a ridere,
seguita a ruota dagli altri.
-Ma lo sai che quando fai il geloso diventi proprio sexi?- e con
l’indice scesi a tracciargli i pettorali, facendolo sospirare
e
chiudere gli occhi, evidentemente per il piacere provocatogli.
-Bella!!!- gridò mio fratello, fingendosi scandalizzato. E
un’altra risata seguì le precedenti.
Andammo a far colazione, per poi avviarci tutti insieme a scuola.
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