LA
VOCE DEL SANGUE
Episodio 4
Kristy
fece ritorno al piccolo bar da cui era arrivata, un locale chiuso da
tempo e dimenticato da tutti. Entrò, silenziosa e furtiva,
per andare a tracciare il Pentacolo sullo specchio dietro il bancone e
attivare così la porta per il suo mondo. Svitò il
tappo della minuscola fiaschetta che portava appesa al collo e
bagnò la punta dell’indice sinistro per disegnare
il simbolo. Lo specchio rifletté per un attimo il riflesso
arruffato della ragazza, poi si illuminò e
lampeggiò una volta, segno che il passaggio era stato
attivato. Camminò attraverso lo specchio e si
ritrovò nella sala d’ingresso del Palazzo reale
della Congrega.
“Ah,
sorella Kristy, eccoti di ritorno,” la accolse una delle sue
compagne, una giovane dai capelli scuri e gli occhi grigi.
“Sorella
Greta!” Kristy le andò incontro affannata.
“Devo assolutamente conferire con Lady Virginia.”
Greta
spalancò gli occhi e la guardò con espressione
preoccupata. “Che ti succede, sorella? Sembra che tu abbia
appena visto l’Inferno!”
“Quasi,
sorella, quasi,” mormorò in fretta Kristy,
passandosi una mano tra i capelli. “Ma ora, svelta, vai ad
avvertire la Signora.”
Greta
annuì e precedette Kristy su per le scale di marmo verdino,
aiutandosi con il corrimano intagliato a forma di rami fioriti. Giunte
dinanzi ad un enorme portone di quercia, Greta pestò tre
volte il pesante battente di metallo dorato ed entrò.
Tornò fuori dopo qualche momento per spalancare
l’uscio e fare cenno a Kristy di entrare. La ragazza la
ringraziò con un cenno del capo, proprio mentre Greta le
richiudeva discretamente la porta alle spalle.
La
stanza, arredata con mobili antichi, librerie su cui riposavano i tomi
del più grande sapere magico e teche contenenti pozioni e
oggetti rari e preziosi, era immersa nella penombra del sole al
tramonto. I raggi lunghi e bassi proiettavano le loro ombre distorte
sulla parete ovest della sala.
Kristy
avanzò ad occhi bassi e, giunta dinanzi alla grande
poltrona, si inginocchiò e baciò un lembo della
tunica di seta viola di Lady Virginia.
“Mia
Signora.”
“Mi
è stato detto che hai qualcosa di molto importante da
riferirmi, mia cara.”
Lady
Virginia le tese le mani e la fece alzare. Kristy poté
finalmente posare lo sguardo sugli occhi azzurri e sui boccoli dorati
della Gran Signora della Congrega, e si sentì a casa. La
donna si sporse verso di lei, facendo ondeggiare il Pentacolo che
portava appeso al collo, e le sorrise, lasciando che la gioia di avere
di nuovo con lei una delle sue pupille le illuminasse il volto dai
lineamenti delicati e sottili.
“Oh,
Lady Virginia,” esclamò Kristy disperata.
“Avevo finalmente trovato la nostra preda e la stavo
interrogando, quando due soldati dell’esercito di Lachlan di
Otherland sono intervenuti e hanno rovinato l’intera
missione.”
“Continua,
Kristy.” Lady Virginia mosse la mano. “Ti
ascolto.”
“Dall’uomo
ho solo potuto sapere che Belias l’Oscuro sta cercando un
ragazzino di diciassette anni di nome Justin.”
Lady
Virginia si appoggiò allo schienale della poltrona, il mento
posato con grazia sulla mano affusolata.
“Che
altro?”
“Nulla,
purtroppo, mia Signora,” si lagnò Kristy.
“Ci hanno insultate, hanno sbeffeggiato senza ritegno la
nostra Congrega. Hanno detto che possono aiutarci, se accettiamo di
collaborare con loro nelle indagini. Sostengono di avere più
informazioni di noi, ma le condivideranno solo se smetteremo di agire
sempre da sole.”
Lady
Virginia scoppiò a ridere, sinceramente divertita, e Kristy
rimase spiazzata.
“Lachlan,
Lachlan…” ridacchiò la Signora.
“Molto bene, hanno delle informazioni? Sostengono che la
nostra Congrega sia troppo elitaria per scendere a patti con persone
del loro livello? Ebbene, Kristy, mia Kristy, ti affido
un’altra missione: scegli chi vuoi tra le tue sorelle, se
desideri che qualcuna di loro ti accompagni, e parti per il castello di
Otherland. Ti ordino di collaborare con i soldati di Lachlan per il
bene della Congrega.”
“Ma
– mia Signora – “ balbettò
Kristy.
Lady
Virginia si alzò, i boccoli biondi che splendevano come oro
liquido sotto gli ultimi raggi del sole morente, e le prese il viso tra
le mani.
“Mia
cara Kristy, non sappiamo quasi nulla del diabolico piano di Belias
l’Oscuro. Siamo venute a conoscenza solo del fatto che voglia
riportare in vita il potente Tennyan, lo stregone più
malvagio che abbia mai camminato su questa terra. Dobbiamo evitare in
qualunque modo che questo accada e se per farlo dobbiamo collaborare
con rozzi e maldestri soldati, beh… così sia. La
Dea guiderà il nostro cammino.”
“Mia
Signora, quei due sono stati totalmente irriverenti e irrispettosi nei
nostri confronti, tanto
che
–“
“Kristy,
mia cara Kristy,”
la rassicurò Lady Virginia, prendendole le mani tra le
proprie. “Ricorda uno dei precetti fondamentali: nulla accade
per caso. Se il Grande Equilibrio ha voluto farti incontrare quei
soldati, un motivo deve pur esserci. Io voglio capire qual
è, perciò mando te, la migliore tra le mie
streghe operative, a scoprirlo.”
Ancora
con le mani strette a quelle di Lady Virginia, Kristy posò
un ginocchio a terra e chinò la testa.
“Onorata,
mia Signora,” mormorò con fervore. “Al
vostro servizio, ora e per sempre.”
@ Laudica_2204: Grazie, sono sempre contenta di ricevere commenti da
una "fan" =D Spero continuerai a farmi sapere cosa ne pensi
dell'evoluzione della storia!
|