CAPITOLO 4
Gaia
Non poteva fare a meno di
guardarlo.
Era reale, era in carne e
ossa. Eppure
non avrebbe dovuto essere reale, non avrebbe dovuto essere
lì,
davanti a lei. Eppure si stagliava davanti a lei in tutta la sua
altezza e, purtroppo doveva ammetterlo, in tutta la sua bellezza.
Sicuramente accanto a
Colonna avrebbe
fatto un quadretto davvero particolare, visti i suoi tratti esotici
ed i suoi occhi profondi. Era troppo sconvolta.
-Tu sei vero...?- chiese
Mahel, in
un'impeto di deficienza momentanea -Nel senso, non è che ho
sbattuto
forte la testa, no?-
Lagharta osservava il
silenzio e la
calma del Lago, senza rivolgerle lo sguardo -Mi sa invece che la
testa l'hai sbattuta tanti anni fa, per fare di queste domande
cretine-
Mahel fu infastidita da
quell'affermazione -Come sarebbe a dire?-
-Quello che ho detto-
rispose calmo il
ragazzo non rivolgendole ancora lo sguardo -Non credi sia stupido
domandarmelo? Mi hai o no afferrato il braccio, poco fa?-
Mahel imbronciò
le labbra -Si, forse
si...-
-Ecco- la interruppe lui,
portandosi
un dito alle labbra -Adesso fa silenzio o finiremo tutti in pasto a
quel coso schifoso...-
Sospirò.
Dopotutto non era un sogno,
o almeno
non credeva più fosse un sogno.
Quel ragazzo era
lì davanti
a lei, anche se non le rivolgeva né lo sguardo né
parole carine,
non doveva conoscere le buone maniere.
Di nuovo, seguendo il filo
dei suoi
pensieri, sospirò.
-Come mai sospiri, Mahel?-
una vocetta
le vibrò nelle orecchie, spaventandola -Oddio cosa
è stato?!-
La luce rosata che stava
accanto a
Lagharta poco prima le si posò davanti agli occhi,
diminuì di un
poco la luminosità e le si mostrò davanti agli
occhi in tutto il
suo splendore.
-Una...fatina...?- chiese
Mahel
alzando il dito e puntandolo contro la luce, senza però
toccare
quella che sembrava proprio una fatina -Tu...?-
Piccola. Tutta intera era
grande
quando la sua mano. Ed era rosa. Gli occhi grandi e rosa, i capelli
tagliati in un caschetto perfetto, anch'essi rosa, una tutina
aderente che lasciava scoperta la schiena anch'essa rosa e...le ali.
Degne di quelle di ogni fatina, leggere, grandi quasi quanto il suo
corpo, ma non rosa. Mahel ne era rimasta affascinata.
-E tu chi sei?- chiese
Mahel porgendo
la mano a coppa -Piccolina?-
La fatina
arrossì a quella parola,
Mahel non capì il perchè, poi si posò
sopra la mano, mettendosi a
sedere sulle dita -Il mio nome è Saluss. Sono la fata della
salvezza, ancella della Dea Vie- piegò il capino,
delicatamente
-Molto piacere Mahel!-
Mahel abbassò il
capo a sua volta,
intenerita da quell'esserino che le si era posato sulle mani e che
non pesava praticamente niente -Oh, il...il piacere è tutto
mio!-
Saluss sorrise contenta e
si voltò
verso Lagharta -Lagharta, questa ragazza è Mahel-
Lagharta voltò
lo sguardo verso la
fatina, sconvolto -Ma va, Saluss? Non ce lo avevano detto...-
Saluss si alzò
infuriata dalla mano
di Mahel, volando veloce verso Lagharta. Li afferrò forte
una ciocca
di capelli e li tirò -Saluss, cosa diavolo fai?!-
-La Sibilla ti ha detto o
no di
trattarmi bene, brutto decerebrato che non sei altro?- tirava forte,
con l'intenzione di fargli male -Quindi o mi rispondi per bene o ti
strappo uno per uno tutti i tuoi dannati capelli neri-
-Va bene, va bene, scusa,
scusa!-
disse il ragazzo, assumendo un'aria così dolce che Mahel ne
rimase
stupida -Ho capito quello che intendi dire Saluss. Davvero-
La fatina guardò
poco convinta il
ragazzo, lasciando andare i capelli -Se mi rispondi di nuovo male ti
mordo come l'ultima volta-
Il ragazzo annuì
-Va bene. Quindi,
sapendo che lei è Mahel, cosa dobbiamo fare?-
La guardava. Quindi,
probabilmente, la
domanda doveva essere rivolta a lei.
-Ma...dici a me...?-
Lagharta guardò
Saluss, che rise, e
annuì -Vedi altre Mahel qua attorno?-
Mahel scosse la testa e
fece spallucce
-Non capisco cosa dovremmo fare in realtà. Io voglio solo
risposte.
Ero venuta qua per Colonna-
-Colonna è
tornata al Tempio di Vie.
A Gaia- disse Lagharta, calmo -Se vuoi fare domande, devi venire di
là con noi-
Saluss andò
verso Mahel, che aveva
assunto un'espressione a dir poco sconvolta -Mahel...la Sibilla ti
metterà in contatto con le sacerdotesse del Tempio di Vie.
Potrai
avere tutte le risposte di cui hai bisogno...-
Mahel rispose secca, con
aria
preoccupata -Ma devo lasciare la mamma da sola...-
Saluss guardò
Lagharta, triste -Cosa
facciamo Lagharta?-
Lagharta si
grattò la testa
all'attaccatura del collo, nervoso -Non era previsto...-
-Non era...previsto?- Mahel
guardò
Lagharta e Saluss, confusa -Cosa non era previsto?-
Lagharta si
accucciò a terra,
ascoltando il silenzio che avvolgeva il Lago. Mahel si accorse per la
prima volta da quando aveva toccato terra che erano a pochi passi dal
molo del boschetto -Il nostro amico sta tornando, cercherò
di
spiegarti in breve- disse il ragazzo, cercando di mantenere un tono
di voce basso -La Sibilla ha letto nel futuro la tua decisione
spontanea di seguirci- una pausa, corrucciò la fronte -Tu
ancora non
vuoi venire a Gaia-
Mahel scosse la testa,
stranita -Non è
questione di volere o meno. Non posso lasciare la mamma da sola. Ne
morirebbe-
Saluss battè le
mani, quasi come
avesse trovato una soluzione -Mahel, per caso è il tempo la
tua
preoccupazione?-
Mahel guardò
verso la fatina,
annuendo. Saluss le si avvicinò e le toccò la
fronte -Mahel...il
tempo tra i nostri due mondi scorre in modo diverso. La Sibilla ci ha
avvertito di venire da te quasi due giorni fa. Da te quanto tempo
è
passato, dall'incontro con Colonna?-
Mahel ci pensò
su, assorta -Una mezza
giornata, penso...-
Saluss le sorrise
-Più o meno, una
settimana nel nostro mondo sono un paio di giorni qua da te. Quindi
anche se dovessi stare mesi da noi, qua sarebbero al massimo un paio
di settimane. Tua madre ti sgriderà, ma ti
riaccoglierà a braccia
aperte- Mahel la guardò, ancora poco convinta -Ma
è comunque un
sacco di tempo...-
-Beh- esordì
Lagharta, capendo in
parte la preoccupazione di Mahel -Se riusciamo a risolvere i problemi
a Gaia, potremmo osare chiedere a Vie di sistemare la questione
tempo- guardò la giovane, che ricambiava lo sguardo -La Dea
Vie può
fare tutto, possiamo fare un tentativo-
Mahel guardò la
fatina che le
svolazzava davanti agli occhi e Lagharta -Devo essere io a scegliere,
non è forse così?-
Lagharta annuì e
chiamò a sé
Saluss, serio -Saluss...arriva. Vai subito nella spada-
E fu lì che
Mahel la notò.
Lagharta si portava
appresso una spada
a due mani, dalla lama semi-azzurra lunga più di un metro.
Sull'elsa
della spada, come a legare l'impugnatura e la presa, una pietra.
Tonda, rosa spento, del diametro di un anello quasi.
Mahel pensò che
somigliava molto alla
pietra che si era ritrovata in mano.
Saluss andò
verso Lagharta e,
riassumento di nuovo una luce brillante, entrò nella sfera
della
spada -Sono pronta-
-Bene. Tu, Mahel, sta qua e
non ti
muovere. Altrimenti rischi di farti male-
Un gorgoglio
arrivò in superficie
dalle acque profonde. Un guizzo e un tonfo secco, che fece tremare la
terra sotto ai suoi piedi.
Lagharta saltò
sopra il Theko, a
pochi metri di distanza dal molo, iniziando la battaglia.
Si muoveva sinuosamente e
senza
sforzo, nonostante quella spada dovesse pesare moltissimo. La teneva
con una mano soltano e la roteva in aria senza alcuna
difficoltà.
La pietra mandava scie
rosate
nell'aria, seguendo la traiettoria della spada.
Il Theko aprì la
bocca pronto a
ingoiare Lagharta, ma questo gli spaccò un dente con il
piede,
saltanto più in alto. Era davvero atletico, per fare salti
da più
di 2 metri.
Lagharta prese la spada a
due mani,
mentre atterrava, e la piantò in uno degli occhi della
bestia,
scatenando una fuoriuscita esagerata di sangue nerastro che mandava
un fetore immane -Mahel, tappati il naso e non respirare, il suo
sangue è velenoso!-
Mahel ti tolse il cappotto,
lo bagnò
in acqua e se lo portò davanti a naso e bocca, respirando
poco e
piano, per non inalare l'odore tossico. Lagharta si limitò a
buttarsi in acqua, per non respirare e per pulire la lama della
spada.
La bestia, dopo aver
lanciato un urlo
di dolore disumano, si tuffò in acqua di lato, alzando
un'onda
d'acqua che si scagliò su Mahel, bagnandola completamente.
Fortunatamente Mahel aveva
messo la
polaroid in una custodia impermeabile! E i rullini erano ancora
incellofanati, quindi non c'erano problemi. Poi scosse la testa: come
poteva pensare alla macchina fotografica e ai rullini in un momento
del genere?!
Dall'acqua salirono delle
bollicine,
Mahel arretrò di qualche passo, spaventata che fosse la
bestia.
Invece si presentò a lei Lagharta, con la spada messa di
piatto
sopra alla spalla -Diamine, questo cucciolo mi sta dando dei
problemi. È ancora troppo famelico...-
Si avvicinò al
molo nuotando, poi
alzò gli occhi verso Mahel che lo guardava terrorizzata
-Un...un
cucciolo?!-
-Si un cucciolo- disse
Lagharta,
posando la spada sopra al molo e tirandosi su senza fatica -Questo
non è nemmeno uno dei più grandi. Però
è troppo feroce, anche per
essere un cucciolo. Deve essere stato attaccato da qualcuno-
Guardò Mahel con
uno sguardo
assolutamente inequivocabile. Mahel lo fermò prima che
potesse dire
qualsiasi cosa -Non esistono questi cosi nel mio mondo. Me lo son
ritrovato accanto alla barca che mi guardava con occhi cattivi- si
giustificò -Non so nemmeno come abbia fatto ad arrivare fin
qua-
Lagharta voltò
la testa, scuotendo la
testa per liberarsi dall'acqua. Fu Saluss, da dentro la spada, a
prendere la parola -È stata colpa di Lagharta se il Theko ci
ha
seguito...-
Mahel voltò lo
sguardo verso
Lagharta, furbetta -Ah...colpa di Lagharta...?-
Lagharta non
apprezzò il tono di
quella frase e si voltò verso Mahel, che lo guardava
rassegnata -Non
credere di potermi fare la predica, sai ragazzina?-
Mahel rise, scuotendo la
testa -E
invece tu puoi farmela?-
Lagharta stava per aprire
bocca e dire
qualcosa, ma un rumore d'acqua accanto a lui glielo impedì.
La
bestia era di nuovo davanti a loro. Ed il suo sguardo non prometteva
niente di buono.
-Saluss, adesso la facciamo
finita-
Lagharta si alzò in piedi, afferrando saldamente la spada
-Sei
pronta?-
-Si!- rispose Saluss da
dentro la
spada, facendo brillare la pietra -Andiamo!-
Lagharta si
buttò verso la bestia e
di nuovo riprese la loro battaglia.
Mahel guardava i due
combattere senza
poter fare niente. La bestia era abbastanza veloce, per essere
così
grossa, ma Lagharta non sembrava avere particolari problemi.
E poi quella spada doveva
essere
qualcosa di speciale. Saluss aveva detto di essere un'ancella? Non
riusciva ancora a credere ai suoi occhi.
Lei stava vedendo
combattere l'eroe di
sua madre. Il combattente preferito da molte sue compagne di classe.
Non era ancora molto convinta.
Ma aveva deciso. Visto che
l'aveva
salvata, sarebbe andata a Gaia a cercare risposte. Se poi non si
sarebbe sentita in grado, sarebbe tornata a casa.
Poi la sfera dentro il
cappotto iniziò
a brillare.
Mahel aprì la
tasca e ne tirò fuori
la sfera, che brillava di un'accecante luce azzurra. La luce le dava
fastidio agli occhi, costringendola a socchiuderli, ma non accennava
a diminuire. Anzi. Si canalizzò in un fascio di luce che
toccò la
superficie del Lago a pochi metri da lei.
Mahel osservò il
fascio di luce farsi
sempre più sottile, affievolendosi fino a scomparire. E non
riuscì
a credere a quel che vide.
Lagharta, la bestia...non
esistevano
più. Sentiva il rumore della spada che cozzava contro la sua
pelle
dura, ma era così in trance per quel che vedeva che non
poteva
rivolgere la sua attenzione alla battaglia.
Nel punto esatto in cui la
luce della
sfera aveva brillato, una luce aveva preso a brillare da sotto la
superficie dell'acqua. Una luce azzurrina, come quella della sfera,
che diventava bianca man mano che passavano i secondi.
E poi dall'acqua
uscì quel che
sembrava un arco, fatto di pietra, che brillava di una luce debole e
fredda. Dalle dimensioni spropositate e dalle decorazioni elaborate.
Si alzò sopra la
superficie
dell'acqua, lievitando per qualche secondo sul posto, poi prese ad
avvicinarsi a Mahel. Le si avvicinò lentamente, come a
volersi
mostrare in tutta la sua bellezza. Lagharta vide quella luce di
sottecchi e si voltò, vedendo Mahel ai bordi del molo che
porgeva la
mano verso l'arco, che lievitava appena ad un metro da lei.
-Mahel, che diavolo stai
facendo?!-
Mahel riprese coscienza di
sé per un
attimo, troppo tardi forse, quando ormai con una mano aveva afferrato
il riser*. Il peso esagerato dell'arco le fece perdere il poco
equilibrio che aveva, facendola cadere in acqua.
Teneva l'arco stretto a
sé, non
voleva lasciarlo andare.
“Morirò”
pensava, mentre il peso dell'arco la faceva sprofondare in quelle
acque scure “Se non mi decido a lasciare quest'arco,
morirò. Ma ho
l'impressione...ho l'impressione che questo arco, come la sfera, sia
importante. Non posso...non devo
lasciarlo andare...”
Lagharta,
dal canto suo, si era tuffato in acqua. Aveva avuto preciso ordine di
scortare Mahel a Gaia sana
e salva,
e portarla affogata non rientrava in quelle due parole.
Si assicurò la
spada alla schiena,
impacciato per via della forza contraria dell'acqua, e raggiunse
Mahel che, ormai, aveva perso conoscenza.
“Perfetto”
pensò Lagharta, scocciato “La probabile salvatrice
di Gaia mi è
morta a pochi metri di distanza...e adesso chi la sente la
vecchiaccia?”
L'afferrò
saldamente, sperando in
cuor suo che non fosse ancora morta, e cercò di raggiungere
l'aria
nuotando più forte che poteva.
Ma il Theko gli era ormai a
pochi
metri, con la bocca spalancata.
“Merda.
Siamo fottuti...” pensò Lagharta, prima di tentare
di raggiungere
l'impugnatura della spada “Se ne usciamo vivi, io questa
ragazza la
finisco di botte”
Una luce prese a brillare
dalla tasca
del giubbotto di Mahel, confondendo il Theko davanti a loro. Il suo
lamento fischiò feroce nelle orecchie di Lagharte, che si
vide
costretto a tapparsene almeno uno.
Quel fascio di luce fece
letteralmente
sciogliere la bestia, prima di avvolgere tutto in una calda luce
azzurra.
Lagharta credeva di aver
raggiunto le
porte dell'aldilà, tanto era convinto di essersi trovato
vicino la
morte.
Quando la luce fu
scomparsa, Lagharta
si rese conto di essere ancora vivo...e di stare per morire
soffocato. Raccolse le ultime forse e nuotò veloce verso la
superficie.
Accolse l'aria come non la
sentisse da
una vita. Sentì Mahel tossire, senza però aprire
gli occhi, e si
rassicurò: era ancora viva, ma sarebbe svenuta di nuovo
presto.
Tirò un
sospirò di sollievo e si
portò la mano davanti agli occhi, cercando di togliere quel
senso di
annebbiamento che vedeva davanti agli occhi.
Quando tutto
riacquistò lucentezza,
si stupì di ciò che vide.
Il boschetto al centro del
Lago era
sparito.
Il Lago, se prima era
enorme, adesso
si estendeva per il doppio della sua superficie. Il sole che prima
era ancora addormentato, adesso era alto nel cielo.
Il cielo, oltre al sole,
mostrava due
pianeti vicini, viola e blu, che saettavano in mezzo al turchese
marcato.
Sorrise, battendo la spada
con la
spalla.
-Saluss...siamo nel Lago
del Cielo...-
-Siamo tornati indietro,
Lagharta? Ma
come è possibile...?- rispose Saluss stupita.
Lagharta fece spallucce
-Non ne ho
idea. Forse la chiave si è attivata da sola. Dopotutto
eravamo nel
luogo di maggiore concentrazione magica, almeno a ciò che ci
ha
detto Colonna. Probabilmente qualcosa ha fatto reazione con la chiave
e ci ha portati indietro-
Saluss, ancora dentro alla
spada, non
rispose. Lagharta si limitò al silenzio, e prese a nuotare
verso la
riva più vicina.
Il cielo era
così diverso da quello
del mondo di Mahel.
A Lagharta piaceva
più di qualsiasi
altra cosa al mondo.
Adorava
i raggi del sole, adorava le Lune Gemelle, adorava tutto di quel
posto. Il Lago del Cielo era sicuramente il luogo più bello
di tutto
il mondo. Il suo
mondo.
Il mondo di Gaia.
***
*riser:
parte centrale dell'arco composito, tipicamente rigida, che unisce i
flettenti (la parte flessibile), composto dall'impugnatura e dal
poggiafreccia (fonte: Wikipedia)
Ammetto che la storia è nella parte per me più
difficile da scrivere: il prossimo capitolo almeno sarà uno
spasso xD solo immaginare di descrivere il rapporto tra Mahel e
Lagharta mi fa sbellicare xD comunque non mi dilungo molto, in quanto
rischierei di svelare più di quello che devo. Infatti passo
solo a fare i miei amatissimi RINGRAZIAMENTI!!!
Dust_and_Diesel:
devo ammetterlo, sei la recensitrice/autrice a cui mi sto
più affezionando xD i tuoi commenti mi risollevano ogni
volta il morale, questo periodo non è affatto facile per me.
Quando ho letto poi che eri felice che avessi eliminato Michael, giuro
di essermi spanciata, non so perchè xD da adesso in poi
Lagharta sarà quello che Mahel definisce un "egocentrico
imbecillissimo pallone gonfiato". E pensare che non è
neanche poi così irritante, contando che nella
realtà non esistono persone come lui. Son tutte molto peggio
-.- comunque...come trovi Saluss? Non è adorabile?! Io
l'adoro!!! Nel prossimo capitolo posto un piccolo disegno della mia
piccolina *-* dio com'è dolcina!!! E in quanto a te, io sto
ancora aspettando il capitolo di Atlantis, è una cosa cui
anelo dal più profondo del cuore ^^ quindi non farmi
aspettare troppo xD detto questo, come sempre e con grande piacere, ti
mando un GRANDE GRANDE GRANDE bacione =*
fruttina89:
mi devo scusare con te, visto che ogni volta che cerco di commentare la
tua storia mi si bloccano le recensioni ç_ç devo
sempre aspettare che il pc si decida a darmi una mano. Cattivo pc U-U
tornando a noi, sono molto contenta che la storia ti piaccia ^^ spero
che Lagharta non arrivi a diventarti antipatico a volte, è
molto esagerata come persona xD è un ragazzino, capiamolo.
Però ha anche i suoi lati buoni, dopotutto. Ed io gli voglio
bene, come fosse un mio fratellino troppo infantile. Qui ho presentato
lui e Saluss (adooooro Saluss, si nota da come la descrivo?) e nel
prossimo provvederò a descrivere l'enorme mondo di Gaia ed i
suoi abitanti. Spero che nonostante il nome banale, il tutto risulti in
un qualche modo originale. Beh, che altro dire...tu continua a postare
la tua storia, mi piace tanto, io dal mio canto quando non scrivo leggo
e mi piace un sacco commentare (sono arrivata a darne circa 40 tra
anonime e non in passato) perciò un mio parere lo avrai
sempre. Se poi ci sono storie particolari di cui vorresti io leggessi
qualcosa, anche se non conosco il fandom, sarei molto felice di
rendermi utile ^^ ma sto dilungandomi xD perciò ti mando un
bacione e ti aspetto al prossimo capitolo =*
Fairy_chan88:
dimentica il passato, Lagharta è completamente un altro
personaggio rispetto al passato. L'unica cosa uguale è
quella sua strana caratteristica che Mahel odia...ricordi? xD ma non
sto qua a fare spoiler, anche se li adori, penso sia meglio godersi la
storia man mano che va avanti, o almeno così la penso io.
Per adesso introduco il protagonista che è una spalla comica
insieme all'assistente (la piccolina *-* amooooore) che insieme formano
una coppia che mi fa sbellicare. In passato come adesso. Vediamo come
faranno reagire tutti voi xD io intanto mi preparo a serate di sclerate
per scrivere qualcosa di non troppo comico nè di troppo
deprimente...anche se lo sfondo della guerra sarà
devastante. Lì dovrò mettere mano a tutta la mia
serietà e descriverla così come me la sono
immaginata. Fredda e crudele. Ma questo lo vedremo più
avanti. Un bacione anche a te =*
Dark_Blame:
a sto punto la domanda viene spontanea: a te piace Mahel?
Perchè hai un interesse particolare verso di lei. Ma penso
che se io fossi un ragazzo, mi sarei innamorato proprio come Michael.
Mahel è semplicemente tutto quello che vorrei in una
ragazza: impaccio, dolcezza e bellezza. Un pò quello che IO
non avrò mai (sono imbranata e sono la tipica nerd xD ma
questa è un'altra storia U-U). Per quanto riguarda il tuo
sport, posso solo fare lacrimucce. Un tempo anche io lo praticavo,
anche se il mio maestro si ostinava a chiamarlo wushu (che per me poi
è uguale, sempre kung fu è xD) e l'ho amato
finchè non mi son rotta il legamento e son rimasta una
sedentaria. Mi allenavo anche 5-6 ore al giorno, il mio maestro mi
diceva sempre che ero più tempo io in palestra che lui xD il
mio pelatino! Comunque, per quanto riguarda quell'altra
cosa...ecco...mi vergogno >.< semplicemente
perchè è una stupidaggine. Ero caduta in
depressione perchè tu non mi avevi commentato (è
la prima volta che due ragazzi leggono le mie storie e non esplodono in
un "bleah" di disgusto) perciò pensavo non ti piacesse
più e...beh, il resto ormai è passato xD se non
dovessi leggere un tuo parere vorrà dire che
aspetterò ancora qualche giorno, finchè non
esploderò in un sorriso come l'ultima volta ^^ anche a te un
bacione =*
Un
ringraziamento speciale al mio amico Gennino, che legge e controlla che
non ci siano orrori
ortografici, al mio splendido ragazzo e a Kuroshi, nel pieno della sua
vita all'università. Gambare Kuroshi!!!
Grazie a tutti quelli che la seguono, che la leggono o che hanno
semplicemente dato un'occhiata. Un bacione a tutti voi!!!
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