Capitolo XIX
Siamo arrivati alla fine. Grazie per la pazienza e per avermi seguito
in questo viaggio. Un ringraziamento speciale a Benny per le sue
splendide recensioni, sei mitica!
Per Giunone, lillina913, Purisuka e _yoYo_: grazie per avermi inserita
fra i vostri autori preferiti, voi siete inserite fra le mie lettrici
preferite ;)
Ringrazio Mamogirl e Nekhbeth per aver inserito questa FF fra le preferite. Ulteriori ringraziamenti a:
- Giunone
- Lelina
- Licia88
per averla inserita fra le seguite.
Capitolo XIX: A little riddle: you and I.
I loro corpi sudati erano ancora stretti, mentre le loro bocche aperte
e ansanti rincorrevano quel respiro che non voleva tornare normale,
come i battiti accelerati dei loro cuori.
- Volevo fare le cose per bene… - disse Spencer con un accennò di broncio.
- Mi pare che tu te la sia cavata piuttosto bene…
- Intendevo che volevo sposarti prima di mettere su famiglia.
Lei sorrise mentre con la mano gli scostava i capelli dal volto. Un anello di diamante splendeva sul suo anulare sinistro.
- Riusciremo a sposarci prima della nascita del bambino… mancano ancora otto mesi.
- Si, ma…
- Ok – disse lei scostandolo leggermente da se
– Facendo un rapido calcolo… ehm… vediamo…
direi che in tre settimane dovrei essere in grado di organizzare tutto.
- Tre settimane? Non basteranno mai! Ci sono gli
inviti da spedire, il catering, la torta, la… - un bacio
azzittì il giovane genio.
- Ascolta, per gli inviti non c’è
problema… voglio dire sarà una cerimonia intima.
Vediamo… la lista degli invitati è piuttosto breve…
- Voglio Morgan come testimone! – intervenne lui.
- Certo! E la mia damigella d’onore sarà
Emily. Poi c’è mia zia con la famiglia, Hotch con Jack,
Rossi, Garcia e Kevin…
- JJ e Will.
- Il piccolo Henry.
- Piuttosto breve.
- Ne manca uno.
- Chi?
- Jason – rispose lei con un sospiro mentre accomodava la testa sul petto di lui.
- Ti accompagnerà lui all’altare?
- Direi di si… per quanto riguarda l’altra cerimonia…
- Quale altra cerimonia?
- Tua madre odia volare. Non vorrai che il nostro
matrimonio lei lo associasse al ricordo di un volo aereo che l’ha
terrorizzata.
- Vuoi sposarmi due volte? – chiese lui perplesso.
- Se fosse per me ti sposerei ogni giorno della mia vita – disse lei ridendo mentre lo baciava ancora.
Due giorni dopo, Sede della B.A.U., Quantico, Virginia
- Come sarebbe ti sposi? – sua zia la guardava sgranando gli occhi.
- Sai quella cerimonia in cui due persone, davanti ai
parenti e agli amici più cari, si dicono che…
- Non fare la spiritosa. So cos’è un
matrimonio! Solo che non mi aspettavo un cosi breve preavviso…
posso domandarti chi è lui? – sua zia rideva sotto i baffi.
- Se proprio ci tieni… Tra tre settimane
sposerò il dr Spencer Reid, agente speciale della B.A.U.
Naturalmente tu, lo zio e i ragazzi siete invitati.
- Immagino questo voglia dire che…
- Ho recuperato tutti i ricordi – annuì lei.
- Allora? Cosa devo rispondere all’Interpool? – chiese Strauss guardando la nipote.
- Che non ho intenzione di accettare l’incarico. Te lo avevo detto.
- Quindi rimarrai qui con il resto della squadra…
- Oh no! Io lascio la squadra, questo è fuor di dubbio!
- Cosa?
- Preparati a diventare pro-zia… non voglio correre pericoli. Capisco cosa voglio dire vero?
- Ci mancherebbe! – dicendo cosi si alzò
e l’abbracciò stretta – Devi assolutamente prenderti
cura di te e del piccolo. Ma cosa farai ora? Diventerai una casalinga
modello?
- Non è nella mia indole. E poi io amo troppo il profiling per non continuare a lavorare qui.
- E che soluzione proponi?
- Beh… Dickson va’ in pensione tra un
anno… potrei cominciare ad affiancarlo prima di andare in
maternità e poi tornare per sostituirlo…
- Sei sicura? Non che ci sarebbero problemi, sei una
profiler eccellente e il tuo curriculum, beh… non serve che te
lo dica io! Voglio dire… ti basterà? Non sentirai la
mancanza della squadra? Un giorno potresti pentirti…
- Se quel giorno arriverà, e non credo, beh
posso sempre tornare indietro… sai che Dickson dovrebbe fornire
consulenze ai team su richiesta? Qualche volta va persino con
loro…
- Hai pensato proprio a tutto, vero?
- Organizzazione è il mio secondo nome – rispose lei ridendo.
Tre settimane dopo, in una piccola cappella
Spencer era raggiante ai piedi dell’altare, mentre Derek gli
batteva una mano sulla spalla in segno di incoraggiamento. La musica
partì mentre Emily percorreva la navata con passo lento. Spencer
si ritrovò a chiedersi che tipo di vestito avesse scelto Sarah,
ma poi si disse che non importava. Sarebbe stata splendida comunque.
Ed eccola apparire in fondo alla navata al braccio di un Gideon
visibilmente commosso, il velo a coprirle il viso e un vestito bianco
di seta. Mentre si avvicinava al suono della marcia nuziale, Spencer
realizzò. Aveva indossato il vestito che le aveva regalato lui
per San Valentino!
Cinque mesi dopo, ufficio di Aaron Hotchner
Hotch esaminava il fascicolo battendo il dito sul tavolo per tutto il tempo.
- Siamo sicuri che sia all’altezza? – domandò rivolto alla donna seduta di fronte a lui.
- Hotch, la sto istruendo io personalmente. Dubiti
del mio giudizio? – due occhi verdi e penetranti lo fissavano.
- Mi fido del tuo istinto. Se dici che questa
è la matricola più promettente del corso… sei
sicura che possa sostituirti?
- Impara in fretta e non si lascia spaventare facilmente. Sarà pronta il prima possibile.
- Aspettiamo che tu torni dalla
maternità… voglio essere sicuro di non correre troppo.
E’ ancora molto giovane.
- Sarà pronta.
Ospedale, reparto maternità
Correvano tutti lungo il corridoio. Erano appena tornati da una
missione ed erano ansiosi di dare il benvenuto al nuovo membro della
famiglia.
Entrarono in camera, dove Spencer e Gideon erano in adorazione ai lati
di un letto occupato da una giovane donna mora con in braccio un
neonato.
Lei alzò lo sguardo ad abbracciarli tutti e un sorriso dolce le
illuminò il volto. Garcia fu la prima ad avvicinarsi al letto.
- Posso vederlo?
Sarah scostò la copertina che avvolgeva quel corpicino.
- Piccolo questa è la tua squadra di zii.
Squadra vi presento Christopher Gideon Reid – disse Spencer con
un moto di orgoglio mentre si chinava a carezzare quel visetto rugoso.
Quattro mesi dopo il parto, Accademia F.B.I., Quantico, Virginia.
Era nervosa, lì seduta nell’ufficio della professoressa
Reid. Cosa voleva da lei? La Reid era famosa per essere la migliore
istruttrice di profiler di Quantico, ma era anche severa ed esigente.
Non esitava un attimo a stroncare i sogni di giovani matricole con
commenti lapidari e voti bassi.
L’aveva convocata nel suo ufficio ed ora stava rileggendo il suo
fascicolo con una lentezza esasperante. La matricola corrugò la
fronte. Ma cosa voleva? E quanto tempo ci sarebbe voluto?
- So che desideri entrare in un team dalla B.A.U., giusto?
- Sissignora – rispose con un timbro forte e deciso.
- Bene… seguimi – dicendo cosi chiuse il
fascicolo che prese sotto braccio e usci dall’ufficio senza
voltarsi.
La ragazza scattò in piedi e la seguì velocemente lungo
il corridoio fino all’ascensore. Non era mai salita ai piani
alti. Nessuna matricola poteva sperare di farlo. Loro erano relegati
lì, in attesa di avere l’approvazione… la cosa era
snervante, specialmente quando sentivi di essere pronta da un bel
po’!
Sarah guardò la giovane di sottecchi e un sorriso le
aleggiò sul volto. Era dura, forte, decisa e testarda. Le
ricordava se stessa quando era entrata nel team… e come lei
sotto quella scorsa c’era un cuore generoso e una mente in
costante movimento. Il suo passato turbolento preoccupava Hotch, ma non
lei, che giudicava quella ragazza il meglio per la squadra.
Arrivarono al piano ed entrarono nell’openspace. Sarah fece cenno
alla ragazza di aspettarli li e le indicò una scrivania.
- Siediti lì e aspetta – il tono perentorio non accettava repliche.
La ragazza ubbidì sbuffando ed incrociando le braccia sul petto.
Diventava sempre più impaziente, mentre la professoressa
saliva i gradini e bussava decisa ad un ufficio. Un bell’uomo
moro si affacciò e le sorrise.
- Oh, sei arrivata, allora?
- L’ho portata – rispose lei allungando il fascicolo.
- Ok, andiamo – dicendo cosi uscì dall’ufficio e la segui nell’openspace sottostante.
- Agente supervisore Hotchner – iniziò
Sarah tutta seria – le ho portato la persona di cui le parlavo.
Hotch annuì serio. Sarah si voltò seria a sua volta verso quella ragazza che scattò in piedi.
- Quella una volta era la mia scrivania… cerca
di tenerla in ordine agente speciale Cameron Leane! – dicendo
cosi la signora Reid le allungò il distintivo.
La ragazza trattenne il fiato. Ce l’aveva fatta! Era entrata nel team!
Sette anni dopo, sede dalla B.A.U.
Sarah camminava spedita lungo l’openspace. Si fermò accanto a Emily che le sorrideva.
- Sarah! Come mai da queste parti?
- Il capo sezione ha chiesto di vedermi per una consulenza… come va il nuovo capo della squadra?
- Se la cava… anche se oggi è
più irritante del solito! – rispose lei con un sorriso.
- Guarda che ti ho sentita! – disse una voce
famigliare alle loro spalle – Ehi ciuffo buffo! Convocata dal
terribile capo sezione?
- Ci puoi scommettere due neuroni, sai che si diverte
a tormentarmi – i due scoppiarono a ridere abbracciandosi –
Come se la cava la mia pupilla?
- Ron? E’ una tosta, se fossi un S.I. tremerei
al solo sentirla nominare! – i tre scoppiarono a ridere.
- Mi piacerebbe fermarmi a fare conversazione, ma… - disse Sarah ridiventando seria.
- Sbrigati e stai attenta! Il capo sezione potrebbe
mangiarti in un boccone! – le disse Morgan facendole
l’occhiolino.
Sarah si incammino con passo sicuro lungo il corridoio. Si voltò
ad osservare il vecchio ufficio di JJ. Oramai qualcun altro occupava
quel posto. Sospirò. Quanti cambiamenti… mentre
percorreva il corridoio tutti i ricordi legati a quel luogo le
scorrevano in testa. Lì era stata felice, lì aveva
imparato ad amare, lì si era sentita a casa.
Bussò con decisione alla porta dell’ufficio. Una voce da dentro le disse di entrare.
- Buonasera.
- Buonasera – rispose la persona che aveva
davanti – Per te deve essere difficile entrare qui e non trovare
più tua zia…
- Le cose cambiano. Per cosa mi hai chiamato?
- Un paio di casi… mi serve una seconda opinione in merito ai filmati delle deposizione e…
- Chi meglio di un’esperta in comunicazione non
verbale? – fini lei con un sorriso – Per quando ti servono?
- Puoi cominciare lunedì. E’
venerdì sera e tu avrai da fare con i bambini… a
proposito come stanno?
- Christopher è arrabbiato con me e il padre
perché non vogliamo fargli saltare le classi…
- Ve l’hanno proposto?
- Si, ma noi abbiamo rifiutato. Voglio che mio figlio viva il più normalmente possibile.
- Anche se è un piccolo genio come i suoi genitori?
- Soprattutto per questo. Diane Elizabeth… beh
come tutti i bambini di quattro anni ha scoperto la gioia di disegnare
sui muri…
- Vi costerà un patrimonio in ritinteggiatura!
- Spencer trova che abbia del talento… non
vuole coprire le opere d’arte di sua figlia – disse Sarah
con un alzata di spalle.
Il suo interlocutore sbottò a ridere poi si fermò a guardarla e sorrise.
- Ora sarà meglio che tu vada o farai tardi.
- Credo di si. Buon fine settimana Hotch.
- Anche a te.
Ripercorse il corridoio sopra pensiero. Si molte cose erano cambiate
negli ultimi otto anni… poi si sentì afferrare da una
mano e venne trascinata nell’archivio. La porta si richiuse e lei
si ritrovò stretta a qualcuno che la baciava con passione.
- Dovresti smetterla di trascinarmi qua dentro… - disse trattenendo a stento una risata.
- Ti ho vista e non ho saputo resistere – le
rispose suo marito mentre la teneva stretta – Come quando
lavoravi ancora qui…
- E tu cercavi sempre di distrarmi – rispose
lei fintamente severa – e poi dovresti sapere che effetto ha
questo posto su di noi…
- Cioè?
- Ti ricordo che la tua secondogenita è stata
concepita qui dentro… la tua memoria eidetica comincia a fare
cilecca? – chiese lei prendendolo in giro.
- Ti ho mai detto che ti amo?
- Milioni di volte – rispose lei accendendo la
luce per guardarlo in volto – E io quanto volte di ho detto di
essere incinta?
- Due! – rispose lui sicuro.
- Beh allora… questa è la terza!
Fine
Aspetto di sapere se vi è piaciuta la storia d’amore tra Spencer e Sarah^^
Un’altra FF è in lavorazione, fatemi sapere se può interessarvi^^
Nota Bene: il personaggio di
Cameron Leane non mi appartiene, è di Robin89 del forum di CM.
La sua presenza in questa FF è solo un omaggio alla sua
ideatrice.
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