A ghost named simon cap 3
Capitolo 3
Quel giorno imparai cosa si prova a "trapassare" una persona. E' come
se ti versassero addosso dell'acqua gelata. Senti un brivido, una
piccola scossa.
Quando il mio viso seguì la stessa traiettoria del braccio,
mi ritrovai faccia a faccia con una versione in miniatura di
Schwarzenegger. Dormiva beato, il volto rilassato. Occupava il MIO
posto nel MIO letto, e non sembrava preoccuparsene.
Ma dove avevo già visto quel tipo? Uno così non
si scorda, soprattutto con quella faccia da imbecille che si ritrovava.
Poi, dopo aver cercato di fare un po' di ordine tra i miei ricordi, mi
tornò tutto alla mente. Quell'usurpatore di letti era
l'istruttore di nuoto di Vic, quell'energumeno in mutande che avevo
avuto il dispiacere di incontrare la prima e unica volta che avevo
accompagnato mia moglie in piscina. Finalmente capivo
perchè, da quel giorno in poi, aveva iniziato ad andarci da
sola, a rifiutare ogni mio tentativo di coinvolgimento nelle lezioni.
Una serie di improperi mi riempì il cervello, ma badai bene
di non farle arrivare alla bocca.
- Simon, certi pensieri non ti porteranno di sicuro in Paradiso...
Mi tirai su di scatto, ricordandomi improvvisamente di un'altra
presenza nella stanza.
Alex mi stava fissando; poi, quando il suo sguardo incontrò
il mio, gli occhi presero a fissare il pavimento.
- Riesci a leggermi nella mente?
Lui annuì.
- Non sempre. Serve molto impegno, ma se mi concentro, riesco a sentire
ciò che pensi.
- Allora smetti di concentrarti - brontolai.
- Scusa.
Il mio Angelo sembrava abbattuto, triste. Quando poi rialzò
la testa, potei scorgere nei suoi occhi un velo di angoscia. Sospirai,
rendendomi conto di essere io la causa di quell'afflizione.
- No, scusami tu. Questo - dissi, stendendo il braccio ad indicare il
letto - non è colpa tua, non è giusto che me la
prenda con te.
- Beh, al momento sono l'unico con cui prendertela, visto che sono il
solo a poterti vedere.
- Sei stato tu a spingere Victoria a tradirmi con Mister Costumino
Aderente 2010?
Alex scrollò la testa, con poca convinzione. Non ne capivo
il motivo, ma quella situazione pareva addolorarlo almeno quanto
addolorava me.
- No, ha fatto tutto da sola - ammise.
Mi strinsi nelle spalle.
- Allora non è giusto che me la prenda con te. Discorso
chiuso.
Quella risposta sembrò andargli a genio, tanto che
ritrovò il sorriso e si accese una sigaretta. Dovevo essermi
incantato a fissare il pacchetto, oppure il mio Angelo si era di nuovo
concentrato un po' troppo, fatto sta che allungò il braccio
verso di me e inclinò leggermente la testa.
- Ne vuoi una?
- Ah, no! - ribattei, scoppiando a ridere - Le sigarette mi hanno
già ucciso una volta, credo sia abbastanza.
Mi sentii sollevato quando Alex si unì alla risata. Poi
tornò a guardare i due traditori, aspirando a lungo dalla
sigaretta e rilasciando il fumo in un unico sospiro.
- Cosa vuoi fare adesso, Simon?
D'un tratto la situazione mi pareva più semplice, quasi...
divertente. Mia moglie mi tradiva? Pace. Il peccato era suo,
così come l'Inferno. La mia coscienza era pulita.
Ora, so che chiunque altro si sarebbe arrabbiato o disperato, ma io ero
sereno. Almeno in apparenza. Dentro serbavo un rancore che
difficilmente sarebbe sparito. Per questo speravo con tutto il cuore
che Alex non tornasse a concentrarsi e a leggere i miei pensieri.
Il mio volto si aprì in un sorriso. Guardai il mio Angelo,
cercando in lui una risposta che da solo non riuscivo a tirar fuori.
- Che ore sono?
Alex sollevò la manica della camicia, consultando nuovamente
il suo orologio da polso.
- Sono quasi le otto - replicò.
Mi meravigliava quanto il tempo passi veloce quando si sa di averlo
contato. Io avevo a disposizione solo cinque giorni, e il primo era
già quasi trascorso. Ammetto di essere partito demotivato,
convinto che, in così poco tempo, non sarei riuscito a
scoprire cosa ci fosse di sbagliato in una vita che io credevo
perfetta. Una vita che, in fin dei conti, non mi dispiaceva
più di tanto. Una vita che era appena stata distrutta.
- Alex - dissi, voltandomi per dare un'ultima occhiata alla coppietta
di traditori - ti va di vedere dove lavoravo?
Non attesi la sua risposta. Mi concentrai sul mio studio, sulla
scrivania di mogano, sulla grande vetrata dalla quale potevo godere di
un panorama fantastico. Sicuramente migliore di quello che mi trovavo
ad ammirare in quel momento. Sparii in un secondo, giusto il tempo di
scorgere l'espressione contrariata dipinta sul volto del mio Angelo.
- Sembra che tu abbia capito come si fa - brontolò poi,
apparendomi alle spalle.
- Quando ci prendi la mano è facile.
Mi avvicinai al vetro, grosso almeno quanto un'intera parete, e presi a
guardare fuori. Da lì riuscivo a vedere tutta la
città; pareva quasi di essere il padrone del mondo,
dominatore della distesa di tetti che si estendeva da lì
all'infinito. Una sensazione di onnipotenza che mi faceva sentire vivo. Suona strano
detto da un fantasma, ma era proprio così.
- Davvero carino questo posto - commentò Alex - Avrei solo
una domanda: chi è Carl Rainwater?
- Il mio migliore amico - mi voltai di scatto, fissandolo dritto negli
occhi - Perchè?
Lui staccò una cornice dal muro, poi la girò
verso di me, in modo che potessi vedere quello che c'era tra il vetro e
il pezzo di cartone dietro.
- Perchè sembra che questo ufficio sia suo adesso.
Eccomi di ritorno con un
nuovo capitolo! Facciamo finta che voi ne siate contenti... :)
Per le recensioni ci terrei a ringraziare:
e
r a t o: guarda, il pacchetto di sigarette di Alex
è "magico"... non finisce mai! Sarà uno dei
vantaggi dell'essere un Angelo :) Sì, lo so che adori il mio
stile. Ma quando ti deciderai a spiegarmi come fai?? Io sono ancora
convinta che tu sbagli storie.... comunque sia, sono contenta che la
storia di Casp... Simon ti stia interessando!! :)
Hayley_Gin91:
eh sì, ci avevi azzeccato!La cara signora McQuincey ha ben
altri motivi per star sveglia! Le occhiaie non sono di certo dovute
alla morte del marito... per quanto riguarda Alex, ti posso dire che ci
sei andata vicina, ma la cosa è un tantino più
contorta :)
Madness_:
già, anche io sono dell'idea che sarebbe meglio conoscere
Alex senza per forza dover morire :) Come vedi, la brutta giornata di
simon non è ancora finita! E Alex... avrà la sua
dose di dramma, promesso! Ha una storia mica da ridere sulle spalle...
Ti ringrazio e sono felice che la storia ti piaccia!
Ringraziando queste anime pie, vi do appuntamento al prossimo capitolo!!
Un baci8!
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