Il Figlio Della Prof- Capitolo 6 (new)
Il Modo Migliore Per
Realizzare Un Sogno
E’ Quello Di Svegliarsi
Paul Valèry
Capitolo
6: Una Nuova Consapevolezza
La mia situazione divenne
all’improvviso fin
troppo strana per una ragazza tranquilla come me. Non mi resi neanche
conto del
come ma dopo quel disastroso pomeriggio a casa sua, Marco ed io
diventammo
amici. Non quell’amicizia superficiale che ci poteva essere
tra due persone che
si erano appena conosciute, eravamo amici nel vero senso della parola:
passavamo
il tempo delle ripetizioni a divertirci nonostante stessimo studiando,
e di
punto in bianco era diventato il mio consigliere di fiducia. Ogni volta
che io
o una delle mie amiche avevamo un problema andavo da lui e puntualmente
avevo
in mano una soluzione che il mio povero cervello non sarebbe mai stato
in grado
di partorire.
Se per me la situazione era
strana, per la
povera Amy lo era ancora di più. Era ancora pienamente
convinta che Marco fosse
innamorato di me e che io stessi solo nascondendo i miei veri
sentimenti, ovviamente
le cose non stavano affatto così. Da figlia unica quale
sono, Marco era diventato
all’improvviso il fratello che avevo sempre desiderato.
Evitavamo di farci vedere a
scuola insieme,
però ci salutavamo e ci scambiavamo qualche parola nei
corridoi. Parole che
diventavano veri e propri discorsi quando eravamo solo noi due in
compagnia
della matematica. A questo proposito, Marco stava cominciando a
migliorare: dopo
un mese passato sotto le mie grinfie di insegnante era riuscito a
capire buona
parte di tutto il programma e adesso era anche in grado di affrontare
un’interrogazione senza morire davanti alla lavagna. Era
ancora lontano dal
riuscire ad andare oltre la sua solita sufficienza sforzata,
però ce la stava
mettendo tutta ed il suo impegno cominciava a dare i suoi frutti.
Novembre scivolò
via insieme ai pettegolezzi
sulla nostra relazione. Ormai quasi nessuno- Amy era un caso clinico a
parte-
credeva che tra me e lui ci fosse del tenero. Mi diedi una semplice
spiegazione
a questo improvviso cambiamento di rotta: Marco aveva smesso di
guardarmi come
se volesse saltarmi addosso, ed ero più che convinta che
questo avesse aiutato
parecchio la mia assoluzione dal reato di aver irretito il bellissimo
Marco
Iovine ai danni di una qualche gallinella della scuola che lo voleva
tutto per
sé.
D’un tratto, senza
che lo avessi chiesto,
divenni famosa anch’io. Da “La ragazza che Iovine
si porta a letto” diventai
“L’amica di Iovine” -anche se per alcune
ragazze affette da attacchi isterici
di gelosia ero “Quella Zoccola”, affettuose vero?.
Non ero allo stesso livello
di popolarità di Marco, però c’ero
vicina. Avrei dovuto esserne felice: ero
conosciuta, ammirata, rispettata e invece quella situazione mi faceva
ribrezzo.
Passare per i corridoi ed essere sempre al centro
dell’attenzione non era proprio
la mia massima aspirazione, anzi era quello che avevo cercato di
evitare per
tutta una vita. Dopotutto però tenevo molto
all’amicizia di Marco perciò decisi
di pagare quel piccolo prezzo.
Anche Amy e Marti non erano
proprio felici di
quello che stava accadendo. Essendo le mie migliori amiche spesso si
trovavano
sotto i riflettori contro la loro, e la mia, volontà. In
ogni modo sopportavano
in silenzio, dopotutto bastava ignorare e la vita continuava a fare
tranquillamente
il suo corso.
Tra me e Marco
c’era stato un tacito accordo
riguardo quello che era successo tra noi due quel famoso primo
pomeriggio di
ripetizioni. Quel bacio doveva finire nel dimenticatoio, non
c’era mai stato e
nessuno avrebbe mai dovuto sapere della sua esistenza. In fondo noi per
primi
ci eravamo resi conto che non aveva avuto nessuna importanza; eravamo
nati per
essere amici, nulla di più. Tuttavia un pomeriggio Marco mi
fece una
confessione che mi inorgoglii e mi spaventò allo stesso
tempo.
Ci trovavamo sempre nella
solita sala, seduti
al mio adorato tavolo di vetro, e avevo appena finito di spiegargli la
tangente
di un angolo, quando Marco alzò lo sguardo e mi
fissò sorridendo.
-Che ti prende?- chiesi
confusa.
-Non posso ancora credere
che alla fine tu sia
diventata mia amica.-
-Non me lo ricordare, sono
settimane che mi
chiedo se io non sia totalmente uscita fuori di testa.-
-Un mese fa non lo avrei mai
detto che il
nostro rapporto sarebbe stato così-, continuò lui
enigmatico.
Cominciavo ad essere
veramente sospettosa.
-Io un mese fa non avrei
detto che noi due
avremmo mai avuto un qualche tipo di rapporto. Ma che hai oggi? Sembri
strano…-
-E’ solo
che…-, si fermò e arrossì di colpo.
-Cosa?- a quel punto ero
curiosa, non lo avevo
mai visto in quello stato.
-Credo tu debba sapere la
verità.-
Lo guardavo sempre
più confusa. –Marco, credo
che per oggi basti con lo studio, stai cominciando a delirare.-
-Smettila di fare
così, sto benissimo-, disse
lui serio.
-Ok-, risposi divenendo
seria a mia volta.
-Devi sapere una cosa che
non ho mai avuto il
coraggio di dirti-, era agitato e aveva abbassato lo sguardo.
-Stai cominciando a
spaventarmi.-
-Io… io mi ero
innamorato di te.-
Lo fissai per un secondo
senza parole. Stava
per venirmi un infarto solo perché lui mi doveva dire quella
cretinata? Avrei
voluto strozzarlo!
-Lo so che pensi che io ci
abbia provato con
te solo per una stupida questione di cocciutaggine o di orgoglio, ma la
faccenda è andata diversamente.-
Mi calmai e decisi di
ascoltarlo fino in fondo
prima di scuoiarlo vivo.
-Ti amavo sul serio, Vale.
Tu sei stata la
prima e unica ragazza che mi abbia fatto capire quanto in
realtà io sia
insignificante. Tu mi hai rifiutato nonostante tutte le altre cadessero
ai miei
piedi pronte ad esaudire ogni mio desiderio. E’ stato questo
che mi ha attratto
fin dal primo momento, fin dalla prima volta che abbiamo parlato vicino
alle macchinette.
Il tuo sguardo deciso e pronto a tutto pur di vincere, ma soprattutto
che riusciva
a sostenere il mio senza sentirsi in imbarazzo. Mi sono innamorato
all’istante
e volevo averti.-
Rimasi un attimo in
silenzio, ero allibita. Ci
mancava solo che fosse ancora innamorato di me e che io fossi costretta
a
respingerlo nuovamente. Bisognava chiarire prima di mandare totalmente
a monte
la nostra amicizia.
-Ehm… Marco, io
sono lusingata… ma… vedi…-
-Tranquilla-, disse lui
ridendo. –Vedessi che
faccia hai. Non sono più innamorato di te.-
Che sentimento breve, si era
ripreso
velocemente dalla delusione.
-Ho capito che ti ho sempre
voluta come amica.
Penso proprio che nel ruolo della fidanzata saresti insopportabile.
Senza
contare che il tuo cuore non è me che vuole e questo
l’ho capito quasi subito.-
-Ancora con questa storia
che io sarei
innamorata di qualcuno? Possibile che tu non sia ancora stanco di
ripetere
sempre la solita solfa?-
Da quando il pomeriggio del
bacio Marco mi
aveva detto che secondo lui ero innamorata persa mi esauriva in
continuazione
con le sue teorie, senza però avere la minima intenzione di
dirmi chi fosse
questo fantomatico ragazzo.
A questo punto una ragazza
tranquilla come me
direbbe che la sua vita procede alla grande, ma essendo la mia vita
è
matematicamente impossibile che non ci siano dei problemi.
Il mio recente problema
aveva lunghi capelli
biondi, fisico asciutto munito di curve nei punti giusti e di magnetici
occhi
scuri: Delia Barton. Una spilungona italoamericana di sedici anni che
frequentava la nostra scuola nella sezione linguistica.
Una ragazza arrogante e
presuntuosa, che
pensava di essere la reginetta di bellezza della scuola e
dell’intero Universo.
Be’, questa odiosa ragazzina, da quasi tre settimane era
diventata la ragazza
fissa di Massimiliano Draco. Nessuno sapeva come, dove, quando e
perché questo
evento si fosse verificato, il tutto era avvolto nel più
fitto mistero e persino
Marco non ne sapeva nulla. Un giorno ce li eravamo visti arrivare a
scuola mano
nella mano e sorridenti come se stessero promuovendo un nuovo tipo di
dentifricio
al saccarosio.
Vedendoli insieme in quel
modo mi sono sentita
come se il mondo mi fosse crollato addosso. Non perché Draco
avesse una
ragazza, figurarsi se mi interessava una cosa del genere, il problema
era che
aveva trovato uno schianto di ragazza. Una che non avrebbe mai avuto il
coraggio di mollare perché gli conferiva un prestigio che
neanche un premio
Nobel gli avrebbe mai potuto garantire.
Dal mio punto di vista le
motivazioni di
questa loro improvvisa relazione erano lampanti. Storia
d’amore? Forse in un
Universo parallelo, nella realtà loro avevano solo un
rapporto di opportunismo.
Lui la usava per far vedere che era fico, lei lo usava per effettuare
una
rapida scalata sociale all’interno della complicatissima
gerarchia studentesca.
-Sei solo gelosa-, mi
ripeteva Marti ogni
volta che facevo notare questi piccoli particolari.
Gelosa? Io? Non mi ero
ingelosita neanche
quando avevo visto che il mio gattino preferito si era affezionato
più a mio
padre che a me, e adesso stavo diventando gelosa di un cafone
rincitrullito
come Draco? Un evento del genere non si sarebbe mai verificato se non
tramite
un qualche oscuro incantesimo.
Draco e Delia se ne andavano
in giro per la
scuola non appena ne avevano la possibilità a sfoggiare le
loro persone, si
tenevano sempre per mano, tanto che cominciai a pensare che le avessero
attaccate con la super colla, si baciavano in maniera così
tirata da far venire
i brividi. Baci a labbra serrate, brevi e assolutamente privi di una
qualsiasi
traccia di passione.
Quei due avevano qualcosa
che non mi
convinceva, ma sinceramente non me ne importava un bel niente della
loro
storia. Si sarebbero anche potuti sposare, l’importante era
che le loro vite
non incontrassero mai la mia. Finalmente ero riuscita a liberarmi di
Draco e
non avevo intenzione di ritrovarmelo tra i piedi un’altra
volta.
Serata
pizza, una piccola e immancabile tradizione di noi tre
strampalate fin dai
tempi del primo superiore. Una sera a settimana, il venerdì
in genere, anche se
fossimo state in fin di vita avremmo dovuto mangiare una pizza insieme
e fare
il resoconto di tutto quello che era avvenuto durante la settimana. Se
solo
paesi come l’Iraq e gli Stati Uniti avessero partecipato a
una delle nostre
serate, tutte le guerre che c’erano nel mondo sarebbero
sparite come d’incanto.
La maggior parte dei miei problemi avevano trovato una soluzione
proprio
davanti a una coca cola e una pizza margherita con doppia mozzarella e
origano.
Di solito andavamo in pizzeria, ma se una di noi era malata si
prendevano armi
e bagagli e si andava a farle compagnia nel letto macchiando le
lenzuola di pomodoro
e riempiendo il letto di briciole, per la gioia
delle nostre mamme.
Quella sera, come ormai
accadeva da diverso
tempo, ci eravamo incontrate ai Maccheroni.
Un locale assolutamente delizioso e caratteristico, situato in pieno
centro
storico tra Barocco ed edifici rinascimentali. Una delle
peculiarità
fondamentali di questo posto era la pizza al metro: proprio
così, non si
ordinava una pizza ma i centimetri di pizza- da un minimo di
venticinque
centimetri ad un massimo di due metri, scegliendo il condimento che si
preferiva. Le pizze, inoltre, non venivano servite nei piatti ma su
delle
divertenti tavole di legno con una lastra d’acciaio per
mantenerle calde, e
quando le portavano ai tavoli, poggiavano le tavole su dei curiosi
piedistalli
di legno. Così la pizza stava al centro del tavolo e ognuno
si serviva come
preferiva. Praticamente ci si avventava sulla pizza come degli
sciacalli, o
almeno noi facevamo così. Molte volte ci mettevamo a ridere
quando vedevamo
quelle coppiette tutte sdolcinate che facevano complimenti su
complimenti,
mentre noi ci comportavamo come se non mangiassimo da tre mesi.
Quel venerdì
avevamo ordinato settantacinque
centimetri di pizza con doppia mozzarella, funghi e salame piccante,
una bomba
atomica tanto per riassumere.
Come al solito stavamo
parlando del più e del
meno quando Amy tirò fuori un discorso che avevamo passato e
ripassato in
rassegna milioni di volte.
-Lo sai che
l’amicizia è l’anticamera
dell’amore?-
-Stai cercando di dirmi che
sei lesbica e ti
sei innamorata di me?- chiesi ridendo.
-Spiritosa, sai
perfettamente a cosa mi stavo
riferendo.-
-Amy, sono settimane che
facciamo questo
discorso-, risposi bevendo un sorso di coca cola. –La
smetterai prima o poi?-
Lei mi fissò
imbronciata e poi tornò alla sua
pizza. Sapevo di non averla convinta.
-Marco ed io siamo solo
amici, tutto qui.-
-Confermo, come fidanzata
non la reggerei.-
Sussultai. Qualcuno che era
alle mie spalle
aveva parlato con voce divertita.
-Marco che ci fai qui?-
chiesi voltandomi di
scatto.
Lui prese una sedia dal
tavolo accanto e si
accomodò alla mia destra, di fronte ad Amy.
-Ero uscito con Massi e
quella mocciosetta con
la puzza sotto il naso, ma non ce la facevo più a
sopportarli così quando ti ho
vista qua dentro li ho mollati dicendo che dovevo chiederti dei
chiarimenti
sulle ripetizioni. Spero che non vi dispiaccia se mi unisco a voi, non
credo di
essere abbastanza forte di stomaco per stare anche solo un altro
secondo con i
due piccioncini di ghiaccio.-
Le mie orecchie si
rizzarono.
-Puoi restare quanto vuoi-,
dissi colta da un
moto di curiosità che mi sorprese. Sapevo che Marti ed Amy
mi stavano guardando
male dato che avevo appena infranto la prima regola della serata pizza:
mai, in
nessun caso, un ragazzo sarebbe stato ammesso alla nostra riunione.
Questa volta avrebbero
dovuto farmi il favore
di diventare molto comprensive perché non avevo alcuna
intenzione di mandare via
Marco.
-Che cosa intendi con
“piccioncini di
ghiaccio”?- la domanda doveva avere un tono disinteressato
come se volessi
parlare del tempo, eppure, nonostante i miei sforzi, si era sentita
distintamente
una nota di curiosità.
Marco mi fissò
annoiato.
-Non dirmi che non hai
notato che quei due insieme
fanno le stesse scintille che farebbe un fiammifero immerso in un
bicchiere
d’acqua. Continuo a non capire perché stanno
insieme… Non credo assolutamente
che siano attratti l’uno dall’altra, e di certo non
sono innamorati.-
-Magari quando sono da soli
hanno un
comportamento diverso-, intervenne Amy con enfasi. –Che ne
sai tu di quello che
fanno due persone nella loro intimità?-
Marco si voltò a
guardarla con una strana luce
negli occhi; sembrava irritazione… Non lo avevo mai visto
guardare qualcuno
così.
-Conosco Massi-,
cominciò stizzito. –Delia non
è assolutamente il suo tipo.-
-Se ci sta insieme forse sei
tu che ti sei
sbagliato.-
-Non mi sono sbagliato! Lo
conosco da quando
portavamo il pannolino…-
-Lo conosci da poco allora.-
Spalancai gli occhi. Amy
aveva appena fatto
una battuta su Marco e Draco, anzi li aveva proprio presi in giro. La
dolce
Amy, la ragazza più equilibrata e pacata del mondo, quella
che prima di parlare
ci pensava almeno cento volte e difficilmente si arrabbiava con
qualcuno perché
era dell’idea che fare un torto poteva anche significare
riceverne uno più
grande in futuro, quella ragazza
guardava Marco come se volesse farlo fuori? Non potevo crederci.
-Come siamo spiritose-,
disse Marco divertito.
–Comunque non sto scherzando, quei due non me la contano
giusta per niente, per
me nascondono qualcosa.-
-Ma…-
-Sta zitta Amy-, dissi
cercando di capire
meglio la situazione. –Marco ha ragione, anche io ho la
stessa sensazione, e lo
sai che difficilmente mi sbaglio.-
-Se lo dici tu-, rispose
Amy.
-Scusate-, intervenne Marti.
–Sarei dell’idea
di lasciar perdere quei due e tornare alla nostra pizza, si sta
decisamente
raffreddando.-
-Non se ne parla neanche!-
Tutti si voltarono a
fissarmi sorpresi. Forse
avevo pronunciato quelle parole con un po’ troppo
impetuosità per essere una
persona non interessata alla faccenda.
-Ecco… Non mi va
che Draco abbia questo
atteggiamento, già mi stava antipatico ma adesso che si
è fidanzato con quella
gallinella è peggiorato notevolmente.-
Scusa banale, che non
avrebbe convinto neanche
un bambino.
-Posso parlarti un attimo?-
chiese Marco alzandosi.
-Perché?-
-Mi sa che ti conviene
andare con lui, Vale-, disse
Amy.
-Concordo.- Anche Marti era
uscita di testa.
Le guardai per un momento e
restai sorpresa
nel notare quanto il loro sguardo somigliasse a quello che aveva Marco
quando
mi parlava delle sue teorie. Che anche loro avessero capito quello che
io
continuavo ad ignorare?
Marco ed io stavamo
passeggiando per il Corso.
A dispetto del fatto che era venerdì sera le strade non
erano troppo popolate
come avveniva il sabato e la domenica. Evidentemente il rigido freddo
di
novembre scoraggiava coloro che non erano proprio portati per le
temperature
troppo basse.
Camminavamo fianco a fianco
nel più religioso
silenzio. Lui aveva lo sguardo rivolto verso l’alto, mentre
io, sentendomi in
soggezione, tendevo a tenere gli occhi puntati a terra.
Ci trovavamo in Via
Palmieri, una delle mie
strade preferite del centro storico di Lecce; portava dritta al Duomo e
con una
piccola deviazione si poteva arrivare in poco tempo anche in Piazza
Sant’Oronzo, una delle più belle di Lecce con la
statua del santo visibile a
tutti dato che si trova in cima ad una colonna di pietra molto alta. Ma
quello
che più mi piaceva di quella piazza è quello che
c’è alle spalle della statua:
l’anfiteatro
romano. Piccolo, molto piccolo considerando quelli sparsi in tutta
Italia, ma
ugualmente suggestivo. Non è stato riportato totalmente alla
luce a causa di un
problema tecnico… Bisognerebbe demolire buona parte del
centro storico per
poterlo fare- chiese e monumenti compresi. Quindi si è
preferito scavare fin
dove era stato possibile e lasciare il resto dell’anfiteatro
sepolto sotto il
peso della storia.
-E’ arrivato il
momento-, disse d’un tratto Marco.
-Per cosa?- chiesi confusa.
-Per esporti la mia teoria
fino in fondo.-
Lo guardai un attimo,
continuando a non capire,
poi immaginai che si stesse riferendo alla faccenda assurda che io
fossi
innamorata e così decisi di starmene in silenzio e di
lasciarlo parlare.
-Sei innamorata di Massi.-
Mi fermai di colpo e mi
immobilizzai. Era
questa la teoria avvolta dal più fitto mistero che balenava
nella mente contorta
di Marco?
Lui mi fissava preoccupato,
certamente in
attesa di una qualche reazione da parte mia che non si fece attendere:
lo
guardai negli occhi e scoppiai a ridere come mai in vita mia.
-Di’ un
po’… Ti sei scolato una bottiglia di
vodka prima di uscire di casa?-
Non riuscivo a smettere di
ridere: io
innamorata di Massimiliano Draco? Era la barzelletta del secolo. Tornai
a guardare
Marco e notai che il suo viso continuava ad avere
un’espressione seria, come se
stesse aspettando che mi rendessi pienamente conto delle sue parole.
-Non sono assolutamente
innamorata di Draco-,
dissi sorridendo.
Lui continuava a non
parlare, aspettava e
basta. Ma anche adottando quell’atteggiamento non avrebbe
ottenuto nessun risultato,
perché non c’era nessuna cosa da dare: non ero
innamorata di Draco e basta!
Stavo per dirgli di
smetterla di comportarsi
in quel modo quando vidi qualcuno alle sue spalle che veniva verso di
noi.
Il cuore cominciò
ad accelerare prima che io
potessi rendermi conto di quello che stava succedendo, sapevo solo che
in quel
momento avrei voluto essere su un altro pianeta.
-Marco, ma che fine avevi
fatto?-
Lui mi fissò
contrariato, forse perché non lo
avevo avvertito di chi stava arrivando. Alzò gli occhi al
cielo scocciato e si
voltò stampandosi in faccia il sorriso migliore del suo
repertorio.
-Stavo proprio venendo a
cercarvi-, rispose
Marco. Balla astronomica!
Massimiliano Draco si
fermò vicino all’amico,
tenendo per mano la sua bambolina di porcellana italoamericana. Guardai
le loro
mani unite come al solito con la super colla, e
all’improvviso desiderai di avere
a portata di mano una fiamma ossidrica per staccarle una volta per
tutte.
Delia era uno schianto,
talmente bella che ero
diventata verde di invidia.
Indossava un vestito al
ginocchio azzurro,
stivali blu con un tacco vertiginoso, e un cappotto di pelle beige
corto.
Sembrava l’eleganza fatta persona. Al suo confronto, con i
miei anonimi jeans e
giubbotto nero affiancato, dovevo sembrare uno scaricatore di porto. Di
certo
non potevo competere con un soggetto del genere.
Un pensiero repentino mi
attraversò la mente: non
dovevo mica competere con lei per qualcosa, quindi era inutile sentirsi
inferiore. Anzi mi potevo ritenere pienamente soddisfatta del mio
aspetto, era normale esattamente
come me.
-Hai finito di parlare delle
ripetizioni con lei?- chiese Draco
con voce seccata.
Alzai lo sguardo e lo puntai
nei suoi occhi
per ribattere a quella frase poco carina, ma le parole mi morirono in
gola.
Incontrare i suoi occhi non era stata una buona idea: erano diversi da
come li
ricordavo, e dire che li avevo visti di sfuggita solo quella mattina.
Però gli
occhi in cui mi stavo perdendo in quel momento erano luminosi e
profondi, pieni
di sentimento e vivacità.
Il cuore accelerò
e sentii una stretta allo stomaco
così forte da farmi quasi urlare, ma non era un dolore
spiacevole, al
contrario, era così gradevole.
Lui mi fissava di rimando e
sembrava
altrettanto interessato ai miei occhi.
-No, non ho ancora finito-,
disse Marco.
Draco sussultò
tornando alla realtà e si
rivolse a Marco.
-Cosa hai detto?-
Non riuscivo a staccare gli
occhi da lui: i
suoi capelli sempre esageratamente scompigliati mi attraevano come una
calamita,
per non parlare delle sue spalle larghe messe in risalto
dall’elegante cappotto
nero che aveva indosso. Aveva qualcosa di diverso, era così
maturo e affascinante.
-Eri distratto?- chiese
Marco sorridendo. –Ho
detto che non ho ancora finito. Posso raggiungervi tra qualche minuto?-
-Sì, certo-,
rispose Draco ancora un po’
confuso.
-Bene. Vale?-
Sentii il mio nome come un
sussurro in
lontananza, un qualcosa di totalmente estraneo all’istante
che stavo vivendo.
In quel momento per me esisteva solo quel maledetto ragazzo che stava
avanti a
me con ancora una mano avvinghiata a quella della bionda.
-Vale?-
Questa volta avvertii quel
richiamo con molta
più chiarezza, e quando mi accorsi di quello che stava
succedendo mi voltai di
scatto verso Marco che mi fissava con aria da saputello.
-Come?- mi sentivo stupida a
fare quella
domanda, ma davvero non avevo idea di quale fosse l’argomento
riguardo al quale
ero stata chiamata a dare la mia opinione.
Marco alzò il
sopracciglio divertito.
-Anche tu ti distrai
facilmente.-
Lo fissai confusa.
-Ti stavo dicendo-, riprese
lui tranquillo.
–Che devo ancora farti qualche domanda, quindi la nostra
passeggiata continuerà
ancora per qualche minuto. Ok?-
-Sì,
io… Non ci sono problemi.-
Non sapevo neanche se ero io
a parlare o
qualcuno nella mia testa, ero così confusa da non ricordare
nemmeno come si
facesse a respirare.
-Perfetto, allora ci si vede
dopo Massi.-
Draco fece un cenno con la
testa.
-Ciao Marco-
cantilenò Delia con la sua voce
da bambina di cinque anni. Irritante,
era uno degli aggettivi più gentili per definirla.
Stavano per voltarsi quando
i miei occhi
incontrarono ancora una volta quelli di Massimiliano.
Ecco che il cuore riprendeva
il suo battito
frenetico e lungo la schiena sentii un piacevole brivido di
eccitazione.
Non volevo che se ne
andasse, non volevo veder
sparire ancora una volta quegli occhi ma nello stesso tempo desideravo
che
sparisse per non tornare mai più. La sua faccia doveva
essere cancellata dalla
mia mente e dimenticata alla velocità della luce
perché ogni volta che nella
mia testa si creava l’immagine del suo viso il cuore batteva
all’impazzata e
questo non era assolutamente un fatto positivo. Dovevo trovare una
soluzione al
più presto.
Draco e Delia si voltarono
per andarsene. Mi
avevano completamente ignorata, avevano fatto finta che neanche
esistessi e in
quell’istante avvertii la rabbia salirmi verso la bocca come
la lava di un
vulcano. Era davvero troppo!
-Scusa signorino-
cominciai mettendo le braccia sui fianchi.
Lui si voltò a
guardarmi con sguardo incuriosito.
-Dici a me?-
-Proprio a te e a quella sporca-pannolini che ti porti appresso.-
Mi fissò indeciso
se ridere o ribattere,
mentre Delia non dava segno di aver capito la mia frecciatina. Meglio
così.
-Fino a prova contraria io
sarei un essere
umano, e in genere tra persone educate ci si saluta o almeno si
dà
l’impressione che te ne importi qualcosa
dell’altra. Saresti pregato di
salutarmi quando mi vedi, altrimenti dovrei cominciare a pensare che
non sei
stato educato come si dovrebbe.-
-Pensavo che ti rendesse
felice il fatto che
non ti parlassi più.-
Colpita e affondata.
Era vero, l’idea
di non avere più contatti per
il resto delle nostre vite era stata partorita dal mio stupido cervello
approfittando
di un mio momento di debolezza.
Draco aveva saputo giocare
bene le carte a sua
disposizione.
-Non so se hai notato che
ormai Marco ed io
non incapperemo più in fraintendimenti come è
successo un mese fa, perciò sei
pregato di smetterla di comportanti come un cafone troglodita che non
sa
neanche come si scriva la parola rispetto.-
-Senti da che pulpito-,
disse lui incredulo.
–Sbaglio o mi hai appena offeso? E pretendi anche che io ti
porti rispetto.
Dovresti essere tu la prima a considerare gli altri degli esseri umani
se vuoi che
ti rispettino.-
Lo fissai per qualche
secondo infuriata e
rapita allo stesso tempo.
-Eh? Cosa volevi dire con
sporca-pannolini?-
Delia si era improvvisamente
resa conto delle
mie parole, era una ragazza assolutamente priva di ogni più
elementare dote di
perspicacia. Ottima scelta, Draco!
-Niente di che-, risposi
sorridendo mielosa.
–Era solo un complimento. Volevo semplicemente dire che sei
così in forma che
riusciresti ad entrare in un pannolino per bambini senza alcun tipo di
problema.-
-Aaaaahh… Ora ho
capito. Thank you, per il
chiarimento-
-Ma ti pare, per
così poco-, dissi sempre con
quel sorriso forzato.
L’italiano
brutalmente accentato di quella
ragazza mi faceva venire i brividi, come molte cose di lei d'altronde.
Marco e Draco mi guardarono
con occhi indecifrabili.
Di certo loro avevano capito il vero senso delle mie parole, ma non me
ne
importava nulla. Delia non mi piaceva, e niente e nessuno avrebbe mai
potuto
convincermi a cambiare idea.
-Andiamo?- chiese lei
strattonando Draco
perché la seguisse. –Muoio di fame.-
-Sì, andiamo-,
rispose lui piantando il suo
sguardo nel mio.
Lo fissai di rimando e
avvertii il tempo
scorrere lento, come se si fosse quasi fermato. Intorno a me non
c’era più
nulla, esistevano solo quegli occhi.
-Allora, ciao-,
farfugliò con un cenno della
mano libera.
-Visto? Non era poi
così difficile-, risposi
incrociando le braccia. Poi tornai a fissarlo negli occhi e
un’insolita
angoscia cominciò ad avvolgermi lo stomaco.
-Ciao…-, mormorai
alla fine.
Mi lanciò un
ultimo sguardo e si voltò
portandosi dietro la sua fidanzata che gli camminava accanto in modo
così etereo
da sembrare una fata.
Li osservai per qualche
secondo. Era come se
non si rendessero conto di essere l’uno accanto
all’altra; mentre camminavano
Draco guardava le vetrine dei negozi del suo lato e Delia fissava
quelli
sull’altro lato. A vederli così davano
l’impressione di essere due perfetti
estranei e nonostante questo il fatto che si tenessero per mano mi
faceva uscire
fuori dai gangheri.
-So che lo negherai, ma sei
gelosa.-
-Marco smettila di dire
assurdità, non sono
affatto gelosa-, dissi con un tono che dimostrava tutto il mio
disappunto.
-Ah no?- chiese lui
scettico.
-La mia non è
gelosia ma odio allo stato puro.
Odio Massimiliano Draco, mi innervosisce averlo vicino e mi fa
imbestialire
sentirlo parlare, quindi credo proprio che la tua stupida teoria sia
sbagliata
senza alcuna ombra di dubbio.-
-Eppure
l’odio…-
-Se stai per dire che
l’odio è un sentimento
più forte dell’amore, te la puoi anche
risparmiare. Ti ho detto e ti ripeto che
non sono innamorata di Draco!-
Con quella frase, almeno per
me, il discorso
era chiuso.
-Sono a casa.-
-Sei tornata presto-, disse
mia madre sbucando
dalla cucina dove stava lavando i piatti, o meglio dove la
lavastoviglie stava
facendo il lavoro al suo posto. –Di solito le serate pizza
non durano almeno
fino a mezzanotte?-
-Sì, ma oggi mi
sentivo stanca-, risposi con
lo sguardo basso. –Vado a letto.-
-Tesoro, cos’hai?
Sembri depressa.-
Mia madre mi conosceva,
capiva subito quando
c’era qualcosa che non andava e in genere le raccontavo
sempre i miei problemi.
Questa volta però non potevo, perché ancora
neppure io sapevo quale fosse il
mio problema, mi sentivo triste e basta, senza alcun motivo.
-Tranquilla, mamma, sto
bene-, dissi cercando
di sorridere. –Sono solo stanca.-
-Va bene, allora vai a letto
e fatti una bella
dormita.-
Si avvicinò e mi
accarezzò con delicatezza una
guancia.
-Una notte di sonno fa
sempre vedere le cose
con più chiarezza.-
-Ci proverò,
grazie mamma.-
Era inutile fingere con lei,
lo sentiva a
pelle quando non ero io.
Le sorrisi e mi diressi
verso la mia stanza.
Mentre
aprivo la porta sentii mio padre che russava nella sua camera e non
potei fare
a meno di lasciarmi sfuggire un sorriso divertito.
Entrai in camera mia e
chiusi la porta a
chiave.
Non accesi la luce, in quel
momento le tenebre
mi sembravano molto più confortanti, una panacea per il mio
incomprensibile
dolore.
Lasciai cadere la borsetta a
terra, mi sfilai
il giubbotto che raggiunse la borsa sul pavimento e tolsi le scarpe.
Presi un profondo respiro e
mi tuffai ad occhi
chiusi sul letto, e affondando il viso nel cuscino cominciai a piangere
come
mai avevo fatto in tutta la mia vita.
Avevo dentro
un’angoscia che uscii tutta fuori
insieme alle lacrime.
Piangevo in silenzio, non
volevo che mio padre
mi sentisse, ci mancava solo che anche lui cominciasse a preoccuparsi
per me.
Mentre sentivo il cuscino
sotto il mio viso
sempre più bagnato, una miriade di domande presero possesso
della mia mente
rendendomi ancora più inquieta.
Perché mi sentivo
così? Cosa aveva scatenato
questa reazione inspiegabile? Perché mi sentivo vuota e
senza uno scopo? C’era
qualcosa che mi mancava? Cosa?
Continuai a piangere non so
per quanto tempo,
e poi d’un tratto un viso apparve nella mia mente. Le lacrime
si bloccarono di
colpo e il cuore iniziò a battere come un forsennato.
Il viso di un ragazzo con
arruffati capelli
biondi, occhi verdi come le foglie a primavera e una voce che mi faceva
sentire
in Paradiso. In conclusione era il viso dell’ultimo ragazzo
al mondo di cui
avrei mai potuto immaginare di innamorarmi.
Sì, perché ormai mi era chiaro che Marco aveva
ragione e che senza rendermene
conto i miei sentimenti verso Massimiliano Draco si erano trasformati
in amore.
Ripensando a tutte le volte
in cui ci eravamo
incontrati, a tutte le litigate che ci avevano messo l’uno
contro l’altra, a
tutti gli sguardi duri che ci eravamo scambiati non potevo evitare di
ritenere
che quelli erano stati i momenti più belli ed eccitanti di
tutta la mia vita.
La presenza di Massimiliano
mi agitava ma allo
stesso tempo mi tranquillizzava.
Era lui che volevo. Lui che
desideravo. Era
proprio colui che aveva rubato il mio cuore in silenzio senza che io me
ne
accorgessi, con piccoli sguardi e gesti.
Ancora incredula mi girai
sulla schiena e
poggiai una mano sulla fronte.
Era buio, non vedevo niente.
La mia stanza
rispecchiava alla perfezione la mia mente in quel momento: non vedevo
la luce,
non riuscivo a trovare una soluzione a quella faccenda.
Rimuginai per diverso tempo
su quello che
stava succedendo e alla fine arrivai ad una conclusione: amavo
Massimiliano
Draco e questa era la cosa più sbagliata che mi potesse
capitare.
Era il figlio della
D’Arcangelo, era
antipatico e altezzoso, era fidanzato ma la cosa che mi faceva
più male e che
avevo cercato di evitare di far apparire nella mia mente era che mai,
neanche
in un universo parallelo, lui avrebbe ricambiato i miei sentimenti.
Mi girai un su lato e
ricominciai a piangere
fino ad addormentarmi, completamente vestita e assolutamente distrutta.
***L'Autrice***
Ebbene sì, esiste una Delia e siete assolutamente
autorizzate ad odiarla... u.u Perchè ovviamente quando una
ragazzo si rende conto di essere innamorata di qualcuno, quel qualcuno
decide sistematicamente di fidanzarsi... ^^' Purtroppo accade spesso, e
a neanche a Vale è stata risparmiata questa esperienza...
In questo momento le cose si sono complicate davvero tanto,
lo so. Chi mi conosce lo sa che mi piace fare degli intrecci assurdi
perchè così mi posso scervellare per riuscire poi
a scioglierli... xD Anche se poi sono la prima che esce pazza cercando
di dare un senso a tutto quello che scrive... ahahah xD Si vede che ho
dei problemi, ma tranquille, sto cercando di risolverli in qualche
modo.
La settimana prossima avrò tirocinio quindi non so
se riuscirò a postare il capitolo 7, se non ce la dovessi
fare vi chiedo scusa in anticipo... ^^
Come
al solito rubo solo quanche riga per ricordare che questa storia ha
anche un Forum
e un gruppo su Facebook
(a proposito, se qualcuno vuole aggiungermi su Facebook trovate il link
nella mia pagina autore, oppure cercate Scarcy Novanta...
Così potrete leggere tutti i miei deliri quatidiani e
ammirarmi
in tutta la mia bellezza *sì, vabbè... come no,
questa
è proprio convinta... -__-' nd. tutti).
Ringraziamenti:
_Caline_:
Direi che l'apparizione di Delia ha complicato davvere molto di
più le cose... xD Per fortuna Marco ha capito praticamente
tutto dei sentimenti di Vale e alla fine si è sistemato
tutto tra loro. Ma io sono solita sistemare una cosa da una parte e
complicarne una dall'altra, e quindi ecco qui Delia... xD Sono contenta
che la telefonata della d'Arcangelo ti sia piaciuta, in effetti
è stato davvero divertente scriverla...^^ Per riuscire a far
apparire un professore come una persona normale mi son dovuta applicare
davvero tanto, ma alla fine credo di esserci riuscita... xD Spero che
anche questo capitolo ti sia piaciuto, grazie per la recensione e per
tutti i complimenti. Un bacio!
just_love_me:
Visto tutto questo entusiasmo ti considererò davvero la
prima ad aver recensito... xD Il comportamento di Marco non
è mai del tutto chiaro, semplicemente perchè le
cose sono narrate dal punto di vista di Vale e lei non lo conosce
completamente. Anche se andando avanti scoprirai che Marco è
un personaggio molto semplice da capitre... xD Sono contenta che il
capitolo ti sia piaciuto. Grazie per la recensione. Un bacio!
chiara84:
Grazie per esserti sforzata nonostante il raffreddore... *__* Spero che
tu adesso stia meglio. Sì, Marco è meraviglioso
ma anche Vale lo avrebbe ucciso volentieri se solo non fosse stata
preda di tutti quei sentimenti in una volta sola... xD La D'Arcangelo
ha sto problema della doppia personalità che un po' la rende
normale e un po' la rende arpia... xD Massi è un personaggio
che non sarà mai chiaro, fino alla fine della storia... ^^'
Per quanto riguarda il ruolo futuro di Marco, staremo a vedere... xD
Grazie mille per la recensione. Un bacio!
selena_14:
Aggiorno così in fretta solo perchè ho
già scritto tutto, altrimenti i miei tempi sono molto ma
molto più lunghi... ahahahah xD Be' anch'io stento a credere
i professori abbiano una vita al di fuori dalla scuola, però
in genere è così... ^^' Perdoniamo Marco (chi non
lo farebbe? *__*)... Grazie mille per la recensione. Un bacio!
EnergyAir:
Prima di tutto non sei stata nè insistente nè
sfacciata... ^^ Puoi fare tutte le domande che vuoi, solo che
resteranno senza risposta perchè io con gli spoiler non vado
tanto daccordo... ahahaha xD Tornando alla storia... Ebbene
sì, Marco l'ha baciata, però, come hai visto,
questo non ha avuto delle conseguenze definitive... Solo una bella
amicizia... xD Massi è molto complicato, o meglio non
è un personaggio semplice da capire semplicemente
perchè la storia è scritta dal POV di Vale che
non lo conosce abbastanza... ^^ Ho cercato di postare quanto prima
possibile, spero di non averti fatto aspettare troppo... xD E comunque
anche se altri l'hanno già letta presto anche tu sarai tra
quelle, quindi su con la vita... xD Grazie davvero per la recensione e
per tutti i complimenti che mi hai fatto. Un bacio!
alina 95:
Ecco, infatti... xD Meglio non spoilerare troppo, però sono
così contenta che ricordi tutti i particolari della storia
anche se è passato tanto tempo...*___* Sono sempre stata
dell'idea che leggere qualcosa dopo tanto tempo aiuta a capire molto di
più la trama e i personaggi, quindi capisco benissimo cosa
stai provando... xD Per fortuna le mie note su facebook piacciono a
qualcuno, mi sembro una pazza sclerata quando le faccio... xD Grazie
mille per la recensione e per tutto quello che fai per il forum. Un
bacio!
Aryanne:
Ciao. xD Sono felicissima che il capitolo ti sia piaciuto...^^ Diciamo
che anche in questo capitolo c'è stata una sorpresa, anche
se non è proprio bella... ^^' Be' se non te lo aspettavi il
bacio tra Marco e Vale significa che posso ritenermi soddisfatta, il
mio scopo era proprio quello di lasciare tutti così : O.o
ahahhahah xD La D'Arcangelo è davvero un'impicciona di prima
categoria, e averla come madre non è per niente semplice...
Sono contenta di averti dato la possibilità di ripassare un
po' divertendoti... xD Grazie mille per la recensione eper
tutti i complimenti... Un bacio!
ShadowOfTheWind:
Sì, la D'Arcangelo è parecchio fuori di testa,
però alla fine è divertente, sono contenta che ti
sia piaciuta... xD Non sei la prima che si offre per consolare Marco, e
in effetti anch'io non avrei nulla in contrario a farlo...u.u ahahahah
La storia del suo amico Riccardo è molto triste in effetti,
ma alla fine Vale lo ha superato... ^^ Avevi proprio ragione, Draco ha
fatto assolutamente breccia nel cuore di Vale... xD Spero che anche
questo capitolo ti sia piaciuto. Grazie per la recensione e per i
complimenti. Un bacio!
Sognatrice85:
Sono contenta che tu abbia trovato la mia storia e soprattutto che ti
stia piacendo... xD Diciamo che Draco incuriosisce sempre un po' tutto,
me per prima... Quando ho scritto questi prima capitoli neanche io
sapevo quello che lui avrebbe fatto o come avebbre agito, ma alla fine
credo di aver delineato un personaggio abbastanza egmatico ma
soprattutto accattivante... xD Come vedi Vale ha ammesso i suoi
sentimenti, anche se per il momento lo ha fatto solo con se stessa...^^
Grazie mille per la recensione e per tutti i complimenti. Un bacio!
Penny Black:
Il terzo grado delle amiche non finirà tanto presto, ci
sarà presto un nuovo assedio da parte loro... xD Ma le
amiche sono sempre così, no? ahahah xD Sì, Amy
è davvero iperprotettiva verso Luca, ma è fatta
così non ci si può far nulla... ^^' Diciamo che
forse per Amy è più facile capire
perchè vede tutta la storia dal di fuori e fondamentalmente
non ha mai odiato nè Marco nè Massi, quindi
può analizzare tutto con più
obiettività. Vale invece è molto più
orgogliosa e fino all'ultimo decide di riufiutare di vedere i suoi
sentimenti. ^^ Ha tirato fuori la storia di Riccardo solo per mettere
Vale davanti ai fatti che si rifiutava di vedere. ^^ Comunque la
perdita di Riccardo ormai è per Vale una storia chiusa anche
se non è stato facile da accettare, ma si
spiegherà tutto più avanti... ^^ Marti
è davvero ingengua, più che altro è
troppo pigra per cercare di impegnarsi a capire più di
tanto, ha un carattere un po' particolare. Il sarcasmo di Vale fa
morire anche me, però devo confessare che è uno
dei miei tratti che le ho passato... Io sono il sarcasmo fatto persona,
ti garantisco che rispondo molto spesso csoì alle mie amiche
o alle persone che conosco... xD Mi è venuto naturale far
diventare anche Vale sarcastica. ^^ Sono contentissima che la
telefonata della D'Arcangelo ti sia piaciuta, io mi sono divertita un
mondo a scriverla. Le reazioni di Massi sono ancora poco comprensibile,
e penso che dopo questo capitolo sia diventato ancora più di
difficile riuscire a capire quello che vuole veramente... ^^' Comunque
io sono sempre stata molto molto autocritica, chi mi conosce lo sa
benissimo. Per questo se mi fanno dei complimenti (non solo per come
scrivo, ma anche in generale) rimango sempre un po' perplessa... Non
penso mai di meritare dei complimenti, alla fine non penso di scrivere
in modo poi così spettacolare, scrivo e basta... xD E
tranquilla, adoro le recensioni lunghe quindi falle pure, non ci sono
problemi... ahahaha xD Grazie mille per la recensione e per tutti i
complimenti...*___* Un bacio!
_Manto_:
Be', io cerco di aggiornare ogni volta che posso e sono contenta che la
cosa ti rallegri... xD Sì. la D'Arcangelo è
fantastica, anche se provo un sentimento di odio-amore nei suoi
confronti. Diciamo che è molto simpatica solo quando
è lontana dal suo registro... ahahah xD Marco alla fine non
era davvero innamorato di Vale, era semplicemente attratto da lei
perchè gli teneva testa ma ha capito che loro potevano
essere solo amici, e che lei non era la ragazza giusta... ^^ Se
passerà gli esami non lo so neanche io per il momento,
quella parte ancora non l'ho scritta... xD Però spero per
lui che le ripetizioni di Vale servano a qualcosa... ahahah xD Lucifero
è semplicemente un'impicciona, vuole mettere bocca su tutto,
non lo fa neanche di proposito probabilmente... xD Anche se Vale si
è fatta promettere che non parleranno più se
Massi mantenesse questa promessa la storia sarebbe finita
lì... xD Io cosa avrei scritto poi? ahahah xD Man mano che
si va avanti si scoprono tanti lati di Vale che in un primo momento
poteva sembrare che non avesse... e come lei anche gli altri personaggi
si delineranno meglio andando avanti... xD Sono contentissima che il
capitolo ti sia piaciuto così tanto, e spero che anche
questo sia stato piacevole da leggere... ^^ Ti ringrazio infinitamente
per la recensione e per tutti i complimenti. Un bacio!
Nana5974:
Sono felicissima che il capitolo ti sia piciuto più della
prima volta...*___* Sì, Amy è fantastica anche se
parecchio fuori di testa... ^^' Grazie davvero per la recensione e per
tutti i complimenti... xD Un bacio!
Sugar818:
Sono contenta che tu abbia deciso di rivedere questa storia... ^^ E non
mi devi ringraziare per averla ripubblicata, sono felice che possiate
leggerla e rileggerla... xD Ti ringrazio per il madama, molto molto
gentile da parte tua. ahahah xD Grazie mille per la recensione e per
tutti i complimenti. Un bacio!
Manu5:
Tranquilla prima o poi gli incontri ravvicinati tra Massi e Vale
arriveranno... ahahah xD Sono contentissima che il capitolo ti sia
piaciuto. Grazie mille per la recensione e per tutti i complimenti. Un
bacio!
mohran:
Sono contenta che la mia storia ti abbia ammaliata... *.* Be' diciamo
che le coincidenze sono parecchie, ma giuro che non ti ho mai spiata!
ahahah xD Per fortuna hai deciso di continuare a leggere, sono
così felice che il mio stile e la trama ti abbiano
convinta... xD Eh, sì Massi e Marco hanno sconvolto
completamente la vita di Vale, ma chi lo sa se in modo negativo o
positivo... ^^ Visto che sei abituata a scrivere recensioni lunghe la
prendo come una promessa, sono proprio curiosa di sapere cosa pensi di
quest'ultimo capitolo pubblicato... xD E comunque tranquilla se non
riuscirai a recensire sempre, l'importante è che tu legga e
che la mia storia ti piaccia sempre. Grazie mille per la recensione e
per tutti i complimenti. Un bacio!
momi87:
Oddio, stai addirittura diventando dipendente... *.* So che non dovrei
perchè le dipendenza non fanno bene, però ne sono
davvero felicissima... xD Spero di non averti fatto aspettare troppo
per l'aggiornamento, sto cercando di andare più veloce che
posso... ^^ Tranquilla, gli scontri tra Massi e Vale ci saranno sempre,
non riescono proprio a non "dirsene" di santa ragione... xD Grazie
mille per la recensione e per tutti i complimenti. Un bacio!
Adaliah:
Sono contentissima che tu possa finalmente leggere la mia storia, e mi
dispiace che tu abbia dovuto aspettare così tanto... ^^'
Sono felicissima che i capitoli postati fino ad ora ti siano
piaciuti..*.* e ti ringrazio per tutti i complimenti che mi hai
fatto... Spero di non averti fatto aspettare troppo per questo
capitolo, e spero soprattutto che ti sia piaciuto. ^^ Grazie mille per
la recensione. Un bacio!
A l y s s a:
Anche stavolta ho visto la tua recensione per un soffio...
fiù... stavo per postare... xD In effetti molti dei miei
capitoli finiscono un po' così... in sospeso... Mi piace
lasciare qualcosa di non detto, in modo da far aumentare la
curiosità. E non parlo solo della vostra ma anche della mia.
Se lascio un capitolo in sospeso non comincio subito a scrivere
l'altro, ma aspetto un po' per far incuriosire anche me e per
chiedermi, e adesso? Cosa accadrà? Lo so sono pazza, ma
ormai questo si era capito... ahahah xD Hai ragione, man mano che si va
avanti i personaggi si delineano sempre meglio e sono più
semplici da capire, anche se alcuni avranno un alone di mistero fino
alla fine... xD Riccardo, è un discorso un po' complicato,
ma non avrà un ruolo in questa storia... ^^ Per il sarcasmo
di Vale puoi ringraziare direttamente il mio carattere di merda,
ahahhaha xD L'ha preso tutto da me, anch'io rispondo alla gente
esattamente così... xD Massi non può mancare,
assolutamente! E' la ragione più forte che spinge a
scrivere, lo amoooo! ahahha xD Va bene, mi calmo... Scherzi a parte, in
lui ho concentrato tutto quello che può piacermi in ragazzo
quindi è normale che lui non possa mancare... xD Marco ha
capito totalmente i sentimenti di Vale ma soprattutto ha capito i suoi.
Non era innamorato, ma semplicemente attratto da qualcuno che gli
sapeva tenere testa, qualcuno che può tranquillamente
diventare solo un'amica... xD Diciamo che un triangolo comunque
c'è nella storia, non il triangolo Marco-Vale-Massi ma
bendì quello Vale-Massi-Delia... ahahaha xD Ti ho sorpresa
con la comparsa di questo nuovo personaggio? Spero proprio di
sì... ahahah xD Chissà com'è la tua
faccia... ahahah xD Se potessi te lo darei volentieri uno come Massi,
ma l'originale rimane mio! ahahah xD E comunque Massi non la
racconterà mai giusta, fino alla fine... xD Ti ringrazio
davvero per questa recensione, è stata meravigliosa come
tutte le altre! *.* Un bacione enorme!!!
Inoltre un GRAZIE
a tutti quelli che stanno leggendo la storia! Grazie davvero di cuore.
*.*
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