Il Figlio Della Prof- Capitolo 8 (new)
Ciascuno Chiama Idee
Chiare
Quelle Che Hanno Lo
Stesso Grado Di Confusione Delle Sue
Marcel Proust
Capitolo
8: Il Living
Quel pomeriggio Marti ed io
andammo a trovare
Amy. Sua madre ci fece entrare dicendo che la nostra amica aveva avuto
la
febbre alta per tutta la mattinata e che solo da un paio
d’ore aveva cominciato
a riprendersi.
Ci accompagnò
nella sua stanza e ci lasciò sole.
Amy era pallida e sembrava
parecchio provata
ma appena ci vide si aprì in un meraviglioso sorriso che fu
in grado di
tranquillizzarmi.
Le raccontammo quello che si
era persa a
scuola, e ringraziai Marti per non aver accennato neanche di sfuggita a
Massi o
a Marco. Evidentemente aveva capito che se avesse tirato fuori
quell’argomento
Amy ed io avremmo cominciato a litigare arrivando solo al risultato di
far peggiorare
il suo stato di salute.
Non potemmo tuttavia
nasconderle il fatto che
quella sera saremmo andate ad una festa.
-Festa?- chiese lei
soffiandosi il naso. –E
dove?-
-Ehm…-, cominciai
indecisa se mentire oppure
no. –Al Living.-
Amy, che stava per bere un
sorso d’acqua dal
bicchiere che aveva sul comodino, si bloccò di colpo
fissandoci entrambe.
Passò qualche
secondo ma la nostra amica non
accennava a reagire, il che, conoscendola come le mie tasche, mi sembro
abbastanza insolito.
Poi notai le sue pupille che
si dilatavano e
uno strano afflusso di sangue che le colorava le guance di rosso.
-Cosa?!- esclamò.
–Una festa al Living?!-
Marti ed io ci guardammo
preoccupate.
-Possibile che io mi sia
dovuta ammalare
proprio oggi? Accidenti!-
Amy aveva sempre adorato le
feste. Si potrebbe
quasi dire che il fastidio di Marti nel ballare sia inversamente
proporzionale
alla gioia di Amy: più la festa non piaceva a Marti,
più faceva uscire fuori
dai sensi Amy.
Il fatto di non poter venire
con noi al Living
era stato una specie di colpo di grazia per la povera Amy che pochi
minuti dopo
fu costretta a rimettersi a dormire dato che la febbre stava di nuovo
raggiungendo temperature elevate.
Lasciammo Amy e ci dirigemmo
verso l’uscita.
Come al solito Marti
sembrava scocciata dal
fatto di dover partecipare ad una festa: proprio non le piaceva e ancor
meno le
andava a genio tutto il rituale di preparazione, che per lei consisteva
in
doccia veloce e scelta rapida del vestiario, per le ragazze normali
invece era
più simile a una corsa contro il tempo tiranno che sembrava
non bastare mai.
Ci salutammo e siccome i
miei avevano
acconsentito a lasciarmi la macchina per quella sera, le dissi che
sarei
passata a prenderla verso le nove.
Ero arrivata davanti a casa
mia ed ero
entrata. Stavo salendo le scale quando il cellulare cominciò
a vibrare. Iniziai
a rovistare nella borsa finché non lo individuai proprio sul
fondo, sommerso da
una quantità spropositata di oggetti inutili che mi portavo
appresso.
-Pronto?- dissi senza
guardare il nome apparso
sul display.
-Prima ho dimenticato di
dirti una cosa.-
Era Marco.
-E cioè?- chiesi
distratta mentre cercavo di
aprire la porta di casa.
-Questa sera alla festa ci
sarà anche Massi.-
Le mie mani persero
all’improvviso sensibilità
e le chiavi mi scivolarono dalle dita cadendo a terra con un rumore
sordo.
-Ah-, fu l’unico
suono che riuscii ad
emettere.
-Naturalmente con lui ci
sarà anche Delia-,
continuò Marco quasi timoroso della mia reazione.
-Ah.-
-Pensi che riuscirai a dire
qualcos’altro
oltre a questi strani segnali acustici? Non ho intenzione di lasciarti
messaggi
in segreteria.-
Trovai quella battuta
divertente esattamente come
un’iniezione fatta con una siringa per cavalli.
-Che cosa dovrei dirti
secondo te?- chiesi scocciata.
-Per esempio…-,
disse lui fingendo di
pensarci. –Potresti gridare: Massi e quell’ochetta!
Piuttosto che venire alla
tua stupida festa, razza di imbecille, preferisco passare la notte in
una gabbia
di vetro piena di cobra!- Alzai un sopracciglio. –O qualcosa
del genere… Sarebbe
più da te-, concluse lui.
-Quindi credi che io non
voglia più venire
alla festa?-
-Be’…
Sei fatta così, scappi sempre davanti ai
guai.-
-Io non scappo!-
-Certo che lo fai. Quando si
tratta di Massi
poi ti defili meglio del mago Houdini.-
-Guarda che ti sbagli, non
ho alcuna
intenzione di saltare questa festa. Stai scherzando?! Una serata gratis
al
Living non me la perderei per nulla al mondo-, cercai di sembrare
normale ma sapevo
che il tono della mia voce era più acuto del solito.
-Non pensavo che le serate
in discoteca ti
interessassero così tanto.-
-Tu non mi conosci-, risposi
gelida. –Adoro le
serate in discoteca.-
Okay, quella non era
esattamente la verità ma
neanche totalmente una bugia. Di certo non adoravo particolarmente le
discoteche
ma sapevo riconoscere un’occasione imperdibile quando me la
ritrovavo davanti: quella
di entrare gratis in un locale come il Living era sicuramente una di
quelle
occasioni.
-Se lo dici tu-, disse Massi
poco convinto.
In effetti io per prima mi
ero resa conto che
quel ragazzo era in grado di leggermi dentro come nessun altro ma non
avevo
alcuna intenzione di adularlo.
-Ci vediamo stasera,
allora-, cercai di troncare
lì la conversazione.
-Okay-, rispose lui un
po’ più allegro.
Riagganciai e, il
più in fretta possibile,
raccolsi le chiavi che erano cadute sul pavimento durante il mio breve
black-out mentale.
Dovevo sbrigarmi dato che
avevo solo quattro
ore: quattro misere e insulse ore per cercare di diventare la ragazza
più bella
sulla faccia del pianeta, o almeno più bella di Delia
Barton.
Sapevo che era una causa
persa in partenza, ma
non potevo permettere che Delia e quel microcefalo di Massi mi
rovinassero la
serata. In fondo avevo l’opportunità
d’incontrare una marea di ragazzi, e
magari tra di loro avrei trovato qualcuno che mi facesse dimenticare
per sempre
Massimiliano Draco.
Fissai a lungo il mio
riflesso nello specchio
eppure ciò che vedevo continuava a non convincermi del
tutto.
Mi ero impegnata e dovevo
ammettere che stavo
meglio del solito, ma non ero… abbastanza.
Vestita in quel modo non avevo alcuna speranza di competere con Delia,
e in
effetti, difficilmente sarei mai riuscita a competere con lei. Delia
era
perfetta: aggraziata, bellissima, dolce e delicata. Mentre io,
be’… Ero
passabile, una ragazza normale con un carattere acido e scorbutico.
C’era poco
da stupirsi se Massimiliano aveva scelto la divina Delia al posto della
vipera astiosa.
A un certo punto il
cellulare che, poco prima
avevo buttato sul letto in un moto di frustrazione, cominciò
a vibrare.
Sapevo chi era ancor prima
di vedere il
display. L’orologio segnava le nove in punto, quindi per
Marti vantavo già
cinque minuti di ritardo; la odiavo quando faceva la fanatica della
puntualità.
Mi guardai
un’ultima volta ma non riuscii a
cambiare opinione sulla mia situazione come dire…
estetico-patetica.
Sospirai e con calma mi
diressi verso la porta
della mia camera, per poi fare subito dopo dietrofront visto che avevo
scordato
la borsetta di perline nere sulla scrivania.
Proprio in quel momento mi
accorsi che c’era
una nuova e-mail nella mia casella di posta.
Ero sorpresa non mi
aspettavo che qualcuno mi
contattasse.
Mi sedetti davanti al
computer, nonostante
Marti continuasse a farmi squilli con un’ostinazione
impensabile. Poteva anche aspettare,
in fondo non era colpa mia se era fissata con la
puntualità… fortuna che non
voleva neanche venirci alla festa.
Cliccai
sull’e-mail appena arrivata e la lessi
con un sorriso a trentadue denti stampato in faccia. Era di Amy.
Ciao
Testona,
…
probabilmente adesso sarai davanti allo
specchio a compiangerti perché secondo te non sei
presentabile neanche per una
gita nella Savana, e starai pensando “Oh, povera
me… Sono così normale, così
poco attraente, così insignificante”. Anche se
dirai che non è così, so che lo
stavi facendo quindi è inutile mentire a te stessa ma
soprattutto a me...
Proprio
per questo ho giusto un paio di cose
da dirti.
1)
Sei una ragazza decisa ed intelligente che
non ha bisogno di essere uno schianto per essere perfetta e sensuale;
2)
Anche se ho appena detto che non hai
bisogno di essere uno schianto, sono sicurissima che sei la creatura
più bella
esistente sulla faccia del pianeta. Di certo tutti i ragazzi cadranno
ai tuoi
piedi e tutte le ragazze saranno invidiose del tuo fascino (io per
prima ti
invidio per il solo fatto che tu ci
puoi andare alla festa e non sei
costretta a letto con una quantità incalcolabile di liquido
viscido che ti
fuoriesce dalle narici);
3)
Sì, lo so… Ho detto un paio di cose ma in
realtà sono tre. Ti prego indossa il vestito nero che ti ho
regalato per il tuo
compleanno: quello senza spalline, con il taglio ad impero e le
pailette sul
corpetto. E per favore togliti subito quegli insulsi jeans e quella
sottospecie
di finta maglietta elegante che hai addosso.
Non mi chiesi neanche come
diavolo faceva a
sapere in che modo fossi vestita. Evidentemente l’Amy-radar
era nel pieno delle
sue funzioni.
Spero
che tu abbia deciso di arricciare i capelli e di fermarli dietro le
orecchie
con quelle mollettine nere a forma di farfalla, lo sai che è
la pettinatura che
ti dona di più.
Per
finire: il mascara è fatto per essere usato e non per
restare chiuso in un
cassetto a seccare.
Credo
di averti detto tutto.
Ah,
no… Un’ultima cosa: probabilmente negherai
fino alla morte, ma non mi interessa.
Fai
fuori quella stupida ochetta
italoamericana e accalappia il figlio della Prof!
Strabuzzai gli occhi
incredula.
L’e-mail di Amy
finiva con un bacio e un “Divertiti”.
La mia amica mi stupiva
sempre, ma quella sera
non avevo davvero parole. Aveva capito tutto. Tutti i miei problemi,
tutti i
miei desideri, tutti i miei pensieri. Sembrava quasi che potesse
leggermi nella
mente, o forse, cosa più probabile, ero io ad essere troppo
facile da leggere.
Decisi di seguire i suoi
consigli, ignorando
con molta nonchalance il telefonino che rischiava di fondere a furia di
vibrare.
Mi spogliai il
più velocemente possibile, e in
un batter d’occhio raggiunsi l’armadio. Dove
diavolo avevo messo il vestito
nero? Non lo ricordavo. Ero così restia a qualsiasi
indumento che non fossero
jeans e pantaloni, da aver completamente dimenticato
l’attuale ubicazione di
quel vestito.
Cominciai a rovistare
nell’armadio gettando
sul letto tutto quello che mi capitava a tiro, finché non
scorsi un luccichio
sotto il cappotto lungo di pelle che non avevo mai indossato
perché mi faceva
sembrare un personaggio del film Matrix. Con un movimento repentino
tolsi il
cappotto dalla cruccia e tirai un sospiro di sollievo: il vestito era
lì,
perfetto ed elegantissimo proprio come la prima e unica volta in cui lo
avevo
visto prima di relegarlo in quell’angolo sperduto del mio
armadio.
Lo guardai per qualche
secondo. Non ero ancora
del tutto sicura che seguire il suggerimento di Amy fosse la cosa
più sensata
da fare. Poi un improvviso rumore proveniente dalla mia scrivania- dove
avevo
lasciato il cellulare- mi ricordò che non avevo tempo per i
ripensamenti se
volevo evitarmi una bella strigliata di Marti.
Afferrai il vestito e lo
infilai il più in
fretta possibile sentendo il tessuto scivolarmi addosso con
delicatezza. Presi
le uniche scarpe col tacco che possedevo- decolté nere, con
un piccolo brillantino
proprio al centro della punta- e le indossai alla svelta.
Mi guardai allo specchio, ma
quello che vedevo
continuava a non convincermi. Sicuramente ero più elegante,
eppure non mi
sentivo per niente più bella.
Corsi in bagno e sciolsi la
severa coda in cui
avevo deciso di costringere i miei capelli. Fortunatamente li avevo
arricciati
comunque, quindi mi bastò fermarli con le mollettine a forma
di farfalla per
togliere un po’ di anonimato al mio viso.
Mancava solo una cosa da
fare per ultimare
l’opera. Con un sospiro di resa, aprii il cassetto dove
conservavo il mio parco
make-up- una matita nera, un lucidalabbra, un ombretto bianco e un
mascara erano
tutto quello che mi ero concessa a causa della mia scarsa passione per
il
trucco- e ne tirai fuori il mascara.
Avevo già
tracciato una linea nera sopra gli occhi
con la matita, per renderli più allungati e sensuali, mi
restava solo il tocco
finale suggerito da Amy.
Svitai il mascara e con
molta attenzione
cominciai a pettinare le ciglia con la mano che mi tremava. Odiavo
mettere il
mascara. Ci avevo provato un paio di volte ma non era mai andata a buon
fine.
La prima volta mi ero ficcata il pettinino in un occhio che era subito
diventato rosso ed aveva lacrimato per più di due ore,
mentre la seconda volta
siccome ero piuttosto nervosa a causa di una litigata con mia madre
avevo
finito per disegnare una lunga striscia nera che partiva dalla guancia
e finiva
quasi vicino all’orecchio: sembravo la figlia segreta di
Rambo.
Quindi il mascara per me era
una vera tortura.
Questa volta però
i ricordi di quegli episodi
sfortunati mi avevano distratta a tal punto che alla fine
l’operazione era
filata liscia senza alcun tipo di inconveniente.
Stesi un velo di lucido
sulle labbra e guardandomi
allo specchio mi ritrovai ad ammettere che in effetti
sembravo… diversa. Non
avrei saputo spiegare in
che modo: era come se fossi cresciuta all’improvviso di un
paio d’anni. I miei
occhi avevano un’espressione più decisa e
– stentavo a crederci ma era così- sensuale.
Le labbra erano a dir poco
perfette per non parlare del resto del corpo, che avvolto da quel
tessuto nero
e delicato mi faceva sembrare… sexy. Già era
proprio quella la parola che stavo
cercando. Ero elegante, disinvolta e sexy.
Mi sentii stranamente pronta
ad affrontare
quella festa, molto più pronta di quanto fossi mai stata in
tutta la mia vita.
Tornai in camera, cercando
di non perdere
l’equilibrio camminando su quei tacchi pericolosamente
sottili.
Il telefono continuava a
vibrare imperterrito:
Marti era andata completamente in crisi, e io stavo per essere uccisa
dalla
predica che teneva in serbo per me.
Mi sedetti alla scrivania,
stando attenta a
non sgualcire il vestito e scrissi un’e-mail di risposta ad
Amy.
Testona
sarai tu.
Comunque
per non farti imbestialire ho seguito
i tuoi chiamiamoli “consigli”, anche se in
realtà mi sono sembrati molto più
simili a minacce.
Adesso
scappo perché Marti mi sta aspettando e
sai come diventa irrequieta quando è costretta ad attendere
per più di due
minuti.
Quando
tornerò ti manderò un’e-mail con il
resoconto della serata.
Sapevo che le avrebbe fatto
piacere riceverla.
P.S.
Come hai previsto negherò fino alla morte: non mi importa un
fico secco di
Delia e tantomeno di quel baccalà che si ritrova per
ragazzo.
Bugia. Balla. Distorsione
della verità. Riconoscevo
di aver mentito e di continuare a mentire alla mia migliore amica ma
proprio
non ce la facevo ad ammettere con lei e con Marti di essermi innamorata
proprio
di lui. I miei sentimenti, per
quanto
anche Marco adesso sapesse tutto, erano ancora miei:
chiusi a doppia mandata nel mio cuore fino a quando non si fossero
estinti completamente. Confessarlo alle mie amiche avrebbe reso la cosa
troppo
reale e allo stesso tempo molto più difficile da cancellare.
Arrivata sotto casa di Marti
suonai il clacson
un paio di volte per avvisarla di raggiungermi; non dovetti aspettare
più di
dieci secondi. Come al solito si era appostata proprio dietro la porta.
Era
incredibile! A volte la sua mania esasperata per la
puntualità mi faceva
seriamente paura.
Entrò in macchina
e ovviamente cominciò a
sgridarmi per benino, nonostante avessi cercato più di una
volta di spiegarle
che il mio ritardo era colpa di Amy.
Mentre guidavo spedita verso
il Living, mi
voltai un secondo a guardare come era vestita.
Niente di straordinario,
tanto per cambiare.
Marti sceglieva sempre indumenti il meno appariscenti possibile,
sospettavo che
durante le feste cercasse un modo efficace per diventare un
tutt’uno con la
tappezzeria.
Indossava degli eleganti
pantaloni neri, una
camicia bianca e una giacca affiancata color avorio. Borsetta di pelle
chiara a
tracolla e scarpe nere casual. Capelli lisci, lasciati sciolti, e
assolutamente
neanche una minima traccia di trucco. Poteva tranquillamente fare un
baffo alle
ragazze “acqua e sapone” più rinomate.
Arrivammo al locale con
giusto qualche minuto
di ritardo.
Scendemmo dalla macchina e
naturalmente io
rischiai di schiantarmi a terra a causa dei trampoli che avevo deciso spontaneamente di indossare, ma riuscii
ad evitare l’impatto con il suolo aggrappandomi allo
sportello dell’auto. Mi
guardai intorno per assicurarmi che nessuno si fosse accorto della mia
disavventura, e fortunatamente sembrava tutto a posto.
Ci dirigemmo verso
l’entrata e la mia
attenzione fu subito attratta da un ragazzo che si guardava intorno
alla
ricerca di qualcuno.
Era Marco.
Dovevo ammettere che quella
sera si era
impegnato parecchio. I jeans scuri gli conferivano un’aria
molto disinvolta, e
la camicia nera con due bottoni aperti che lasciavano intravedere il
torace lo
rendeva indiscutibilmente molto attraente.
Non sembrava essersi accorto
di noi, eppure
eravamo a meno di due metri di distanza.
-Ehm, Marco-, dissi cercando
di farmi notare.
Lui mi guardò e
all’improvviso lo vidi
spalancare gli occhi sorpreso. La sua reazione mi irritò non
poco, sembrava che
mi stesse vedendo per la prima volta.
-Vale?- chiese incredulo.
Questo mi rese ancora
più indisponente.
-Già-, risposi
acida.
-Wow-, fu l’unico
suono che riuscì ad
emettere. –Io… sei… tu…
Oddio! Cioè… mamma… io…-
A quel punto mi sentii in
diritto di bloccare
quel disco rotto.
-La smetti di parlare come
un telegramma e ti
decidi a dirmi che ti prende?- incrociai le braccia infuriata.
Marco mi squadrò
un attimo dalla testa ai piedi.
Arrossii senza poterlo
impedire.
-S-sei uno schianto-,
balbettò. –Un vero
schianto- adesso la sua voce era più decisa.
Sentii un calore improvviso
invadere le mie
guance e raggiungere persino le orecchie.
-Smettila di fare
l’idiota!- brontolai
fissando il mio sguardo a terra. Odiavo essere presa in giro a quel
modo.
-Sto dicendo la
verità. Cioè… è bello
vedere
che anche tu hai delle gambe.-
Alzai lo sguardo
scandalizzata.
-Prego?-
-Non ti avevo mai vista con
un vestito e ti
posso assicurare che le tue gambe sono fantastiche, molto sensuali e
terribilmente
belle.-
Socchiusi gli occhi con fare
minaccioso.
-Vuoi che ti spacchi il naso
qui o preferisci
aspettare che siamo dentro?-
-Non fraintendere-, disse
sulla difensiva. –Il
mio è un commento puramente amichevole,
ti posso garantire che non provo niente oltre lo stupore.-
Non ero sicura di potergli
credere, stava
ricominciando a fissarmi in quel modo strano: come mi guardava poco
più di un
mese prima quando era innamorato di me.
-E se posso
aggiungere… Devo ammettere che il
tuo viso è splendente. Sei bellissima, e quella pettinatura
ti fa sembrare… Lo
so che adesso mi ucciderai, ma l’unica parola che mi viene in
mente per poterti
descrivere è sexy.-
Sexy... Sexy?!
Guardandomi allo specchio in camera mia mi ero accorta di essere sexy,
ma sentirselo
dire da un ragazzo, anche se era il mio migliore amico, era tutta
un’altra
cosa. Era imbarazzante e gratificante allo stesso tempo.
Diverse emozioni mi invasero
in quel momento: paura,
timidezza, repulsione, gioia, consapevolezza, ma più di
tutte sentivo la
speranza. Sì, speravo di poter competere con Delia, anche se
fosse stato solo
per quella volta, una volta soltanto mi sarebbe bastata per smettere di
sentirmi in soggezione quando c’era lei nei paraggi.
Non pretendevo che Draco
cadesse ai miei piedi,
mi sarei accontentata di vedere anche nei suoi occhi la scintilla di
sorpresa e
ammirazione che avevo notato in quelli di Marco.
Solo
per
una volta…
Eppure, davvero mi sarebbe
bastato? Davvero se
avessi visto Massimiliano guardarmi in quel modo non avrei
più avuto problemi
nel dimenticarlo? E se fosse successo il contrario? Se quello sguardo
mi avesse
fatto desiderare ancora di più di averlo al mio fianco, di
stringerlo a me, di
baciarlo?
-Andiamo?-
La voce di Marco, per
fortuna, interruppe i
miei pensieri proprio prima che mi facessero sprofondare in un baratro
di
solitudine e depressione.
Marti ed io lo seguimmo
senza dire una parola,
entrambe troppo prese dai nostri pensieri per capire fino in fondo
quello che
stava succedendo.
Mentre io mi perdevo in
tutti i miei problemi
con Delia e Massi, ero praticamente certa che Marti stesse desiderando
con
tutte le due forze di fuggire in un altro continente. La musica si
faceva
sempre più alta man mano che proseguivamo e questo la
rendeva sempre più
nervosa.
Entrammo nella grande sala
del Living.
Una discoteca come tante
altre: luci colorate,
musica assordante e una pista da ballo enorme. Il bancone del bar era a
dir
poco sommerso di gente che faceva la fila per prendere il suo
superalcolico
abituale, e la pista era piena di ragazzi che si dimenavano seguendo il
ritmo
della musica.
Considerando che non erano
ancora le dieci, il
locale era già più affollato di quanto avrei
creduto.
-Venite-, disse (o per
meglio dire urlò) Marco
sorridendo. –La festa è nel privè.-
Lo seguimmo sempre senza
spiccicare parola.
Il privè era
molto simile alla sala che ci
eravamo lasciati alle spalle solo che era grande la metà- e
questo non
significa che fosse piccolo, anzi ci sarebbero entrate comodamente
più di duecento
persone.
Lì la musica era
meno alta, forse per
consentire agli ospiti di quella festa un minimo di conversazione prima
che
cominciasse il party vero e proprio.
Individuai subito quello che
doveva essere il
festeggiato, circondato com’era da un folto capannello di
ragazzi che stavano
provando a mettergli in testa il fiocco di uno dei regali che aveva
scartato.
Se la ridevano come dei
matti.
Marco mi fece
l’occhiolino e prendendomi per
mano, cosa che non gradii particolarmente, mi condusse dal suo amico.
Sentivo
Marti al mio fianco che cercava in tutti i modi di eclissarsi.
Mi passò per la
testa la mezza idea di tirare
una gomitata nello stomaco a Marco e riprendermi la mia mano, eppure
decisi di
non farlo. Nonostante i miei sentimenti per lui fossero sempre ancorati
nella
sfera dell’amicizia la sua vicinanza mi faceva sentire
meglio, mi ridava forza
e mi permetteva di continuare a camminare senza lasciarmi andare al
dolore,
senza sciogliermi in lacrime.
Sapevo che non avrei dovuto
incoraggiare
quella farsa, ma fu quasi un gesto automatico stringere la sua mano a
mia volta
come per fargli capire che lo stavo ringraziando.
Lui si voltò un
secondo a fissarmi: nel suo
sguardo c’era gioia allo stato puro.
Sperai con tutto il cuore
che non avesse
frainteso le mie intenzioni.
-Marco!- esclamò
il festeggiato quando ci avvicinammo
a lui.
-Giacomo, auguri-, rispose
Marco con il suo
sorriso più smagliante.
-E chi sono questi due raggi
di sole?- chiese
Giacomo con una scintilla di ammirazione negli occhi.
Dovetti fare uno sforzo
enorme per non
vomitare. Nessuno mi aveva mai chiamato raggio
di sole e di certo non mi piaceva sentirlo dire in un modo
così zuccheroso.
Ero certa che Marti stesse
provando il mio
stesso disgusto. La guardai di sfuggita e lessi una distinta smorfia di
disappunto sul suo volto. Era ufficiale. Marti avrebbe di gran lunga
preferito
essere rapita dai nazifascisti piuttosto che restare un minuto di
più a quella
festa.
Le sfiorai la mano con la
mia per darle un po’
di coraggio.
Lei ricambiò il
mio sguardo e capii che
avrebbe provato a resistere.
-Lei è Valeria-,
disse Marco guardandomi. –La
mia migliore amica.-
Le nostre mani erano ancora
appiccicate,
quindi non mi stupii più di tanto per
l’affermazione di Giacomo, chiunque
avrebbe potuto fraintendere.
-Amica?- chiese con un
sorriso. –Se lo dici
tu… Aspetta, quindi tu sei la famosa Vale. Ti immaginavo
diversa, sei molto più
bella di quanto pensassi.-
Famosa?
Ero sicura di poter essere tutto nella mia vita ma famosa era un
aggettivo che
proprio non mi si addiceva.
Stavo per chiedere
spiegazioni quando Marco
riuscì a cambiare improvvisamente discorso.
-La sua amica si chiama
Martina.-
-Martina, eh? Un nome molto
dolce, come i tuoi
occhi.-
Mi meravigliai che non le
prendesse la mano
per baciargliela. Tanto meglio dato che Marti era allergica ai
complimenti e
già quella frase doveva averle causato uno shock
anafilattico. Di certo per
quella sera poteva anche bastare.
Adesso capivo che cosa aveva
voluto dire Marco
con le parole è “un tantino fissato anche se del
tutto innocuo”. Giacomo non
poteva fare a meno di provarci con qualsiasi ragazza incrociasse la sua
strada.
Magari non se ne rendeva conto ma era spaventosamente pesante.
Marti non si
azzardò neanche a rispondere a
quel complimento, se lo avesse fatto mi sarei stupita parecchio. Si
limitò ad
arrossire e a rivolgere lo sguardo da un’altra parte.
-Timida? Tranquilla questa
sera riuscirò a far
sciogliere tutti come si deve…-
Alzai un sopracciglio
scettica. L’unico modo
per far sciogliere ragazze come me e Marti era alzare il riscaldamento
al
massimo.
-Non ci credi, Vale?- mi
chiese sorridendo.
-Siceramente, no. Sono un
po’ scettica su
questo punto.-
Marco scoppiò a
ridere, e io lo fulminai con
lo sguardo.
-Che
c’è da ridere? Non mi sembra di aver
detto niente di divertente.-
-Non conosci le feste di
Giacomo-, mi rispose
con il tono che si usa con una neonata, c’era comprensione e
pazienza. –Si
inventa sempre intrattenimenti strani e quasi tutti finalizzati alla
formazione
di coppie. Molta della gente che è qui si è
innamorata proprio ad uno dei party
di Giacomo; è molto conosciuto nell’ambito delle
feste, non sai quante ragazze
gli hanno chiesto di combinare uno dei suoi giochetti con il ragazzo
che
amavano in modo da farlo cadere ai loro piedi.-
Marco mi guardava con
dolcezza, mentre cercavo
di capire se per caso non sperasse che quella sera avvenisse qualcosa
tra noi.
Eppure diceva di non amarmi più… Che mi avesse
mentito?
Conoscevo Marco abbastanza
da sapere che
niente gli avrebbe impedito di ricorrere a qualche strano stratagemma
per raggiungere
il suo obbiettivo.
Cercai di allontanare quei
pensieri dalla mia
mente. Aveva detto di avermi dimenticata, che eravamo nati per essere
amici e
volevo fidarmi di quelle parole. Sentivo che c’era sotto
qualcosa anche se non
riuscivo a capire cosa.
-Non credo di essere il tipo
che s’innamora in
una sera-, dissi per cercare di mettere in chiaro le cose, anche se in
quel momento,
pensando a chi appartenesse il mio cuore mi ritrovai a sperare di
sbagliarmi.
Sarebbe stato così difficile innamorarmi di un altro subito?
Se Massi fosse
uscito dalla mia mente velocemente alla fine sarebbe stata la cosa
migliore per
tutti. Io avrei smesso di soffrire e sarei stata felice tra le braccia
di
qualcun altro.
-I miei giochetti sono molto
efficaci-,
rispose Giacomo con una punta di orgoglio nella voce. –In
genere la gente si è
già innamorata prima di rendersi realmente conto di quello
che le sta succedendo.-
-Con me non
funzionerà-, era quello che avrei
voluto dire io eppure non furono le mie labbra a pronunciare quelle
parole.
Marti, al mio fianco,
fissava Giacomo
visibilmente seccata.
-Ne sei sicura?- chiese lui
sorpreso da tanta
determinazione.
-Non ho mai creduto ai colpi
di fulmine o
altre sciocchezze del genere. Se devo essere sincera fino in fondo non
sono
neanche sicura di credere nell’amore, almeno non alla nostra
età. I nostri
cuori e le nostre menti sono facilmente soggetti a distrazioni e questo
ci
rende troppo vulnerabile per poter essere veramente fedeli ad una sola
persona,
quindi l’amore vero non può esistere per
noi… Almeno non ora.-
-Hai un’opinione
piuttosto severa-, disse
Giacomo serio.
Marti lo fissò
per un momento. Era la prima
volta che la sentivo fare un discorso del genere e con uno sconosciuto
poi… Le
feste di quel fissato erano davvero magiche.
-Severa? Direi
più che altro realista-,
rispose la mia amica prima di incrociare le braccia e richiudersi nel
suo
silenzio.
L’aria si fece
abbastanza imbarazzante e per
fortuna Marco decise di intervenire.
-Che cosa hai ideato per la
tua festa? Mi hai
detto che stavolta sarebbe stato qualcosa di eccezionale.-
Giacomo sorrise compiaciuto.
-In realtà non
è niente di così fantastico,
però credo che darà a molti la
possibilità di conoscersi o magari di
approfondire le loro amicizie.-
Marco arrossì
mentre stringeva
impercettibilmente la mia mano. Socchiusi gli occhi sospettosa.
Più si andava
avanti e più il mio sesto senso mi suggeriva che Marco e
Giacomo stavano
tramando qualcosa. Oppure stavo impazzendo e vedevo complotti
inesistenti.
-Non posso spiegarvi tutto
adesso altrimenti
vi rovinerò la sorpresa-, disse con un ghigno furbo.
–Però c’è una cosa che
dovete fare. Federica, mi porti il contenitore?-
Pochi secondi dopo una
ragazza bassa ma molto
carina gli mise tra le mani una bolla di vetro con dentro dei foglietti
ripiegati.
-Grazie, sorellina. Bene
prendetene uno.-
Dovevamo pescare uno di quei
foglietti? Che
cosa strana, chissà a che servivano.
Non ero molto sicura di
volermi fidare di quel
ragazzo però al massimo se andando avanti la situazione non
mi fosse piaciuta,
grazie a Dio, avevo una macchina e potevo andare via in qualsiasi
momento.
Marco fu il primo ad
estrarre uno di quei
foglietti, lo aprì e la sua espressione confusa non mi
tranquillizzò per
niente.
-Avanti-, disse Giacomo
incoraggiante sorridendomi.
Continuavo a non essere per
niente convinta ma
con calma infilai la mano in quella bolla trasparente. Rivoltai un
attimo i
foglietti prima di afferrarne uno.
Mentre lo dispiegavo Marti
aveva già preso il
suo.
-Non ditemi assolutamente
che numero vi è
capitato-, ci ammonì Giacomo con sguardo solenne.
–Non voglio essere accusato
di truccare il sorteggio.-
Sul mio bigliettino
c’era un numero, anzi il mio
numero: il diciannove. Mi era sempre
piaciuto, non solo perché era il giorno della mia nascita ma
anche per altri
motivi. Era formato da uno e nove altri due numeri che mi piacevano, il
diciannove settembre avevo passato l’esame della patente, il
diciannove giugno
si erano tenuti anni prima i miei esami alle medie che erano andati
alla
grande, e il diciannove giugno prossimo si sarebbero tenuti gli esami
di
maturità con la speranza che andassero altrettanto bene.
Insomma il diciannove
ricorreva nella mia vita, e mi ricordava solo cose piacevoli quindi lo
adoravo.
Mi stavo ancora chiedendo
cose avesse in mente
Giacomo quando all’improvviso mi sentii rabbrividire. Una
risata aveva invaso
la mia mente, e senza accorgermene avevo stretto con più
vigore la mano di
Marco che non avevo lasciato andare neanche per un attimo.
Quella risata non avrei mai
potuto confonderla
con nessun‘altra: cristallina e tremendamente acuta, quasi
fino a fonderti il
cervello per il fastidio.
Voltai con calma lo sguardo
e quando raggiunsi
la porta da cui eravamo entrati poco prima sentii il cuore cadere e
raggiungere
il fondo del mio stomaco.
Delia aveva appena fatto il
suo ingresso
seguita da uno stuolo di ochette. Subito dietro di loro intravidi la
chioma
bionda e indomabile di Massimiliano.
***L'Autrice***
Ho aggiornato prima del previsto, lo so... xD Sono a casa con
febbre alta e mal di gola, e visto che non mi va neanche di provare ad
aprire un libro per studiare ho deciso di fare qualcosa di
più costruttivo e quindi eccomi qua con questo nuovo
capitolo.
Lo so che non ci sono parti Massi/Vale ma vi assicuro che ci
saranno nel prossimo capitolo... xD Promesso! Comunque spero davvero
che il capitolo vi sia piaciuto. Da questo capitolo in poi ne
succederanno davvero così tante che probabilmente perderete
il filo... xD Se per il momento l'unico dubbio è
"perchè Massi e Delia stanno insieme?" dal prossimo capitolo
i dubbi si moltiplicheranno a vista d'occhio, e sarà sempre
così. xD
Per chi frequenta il Forum o il mio profilo di Facebook
saprà già quello che sto per dire, ma lo ripeto
anche qui. ^^ Il 19
febbraio 2011 (giorno del mio compleanno)
comincerò a pubblicare "Verso La
Maturità", il sequel di questa storia. Se
volete sapere com'è strutturata la storia, potete andare sul
forum o sulla pagina de Il
Figlio della Prof che troverete su Facebook. Comunque ve
lo spiegherò qui in due parole: la saga è formata
da quattro libri. "Il
Figlio della Prof" è il primo, "La Ragazza delle Macchinette"
è il secondo, "Verso
la Maturità" è il terzo ed
è il sequel de Il
Figlio della Prof, mentre "Verso Lei"
è il quarto ed è il sequel de La Ragazza Delle Macchinette.
Spero di essere stata chiara, comunque se avete dei dubbi chiedete
pure.
Ricordo sempre che potete trovare altre informazioni su
questa storia visitando il forum, il gruppo su facebook, la pagina su
Facebook, e anche il mio profilo su Facebook (Scarcy Novanta)
aggiungetemi se volete...
Ringraziamenti:
Lione94:
Tranquilla per la recensione sintetica, lo so che nella vita si
è sempre pieni di impegni... xD Sì, Vale ha
scelto la strada più difficile, ma è anche
l'unica per lei. E' orgogliosa, quindi per il momento l'idea di dire
tutto a Massi non la sfiora minimamente, senza contare che è
sicura di non essere la ragazza adatta a lui o una per cui Massi
potrebbe mai provare qualcosa. E' per questo che decide di
dimenticarlo. Marco è un personaggio molto importante
all'interno della storia, ma chissà se riuscirà
ad aiutare Vale... xD Come al solito adoro leggere le vostre teorie,
chi lo sa se qualcuno di voi ci ha preso o no, ma ti assicuro che non
è così semplice come può sembrare...
xD Spero di aver aggiornato abbastanza in fretta... xD Grazie mille per
aver trovato il tempo per recensire... Un bacio!
_Caline:
In effetti Massi sa essere proprio un bambino capriccioso quando ci si
mette, però credo che anche questo faccia parte del suo
fascino... xD E per inciso, anche io lo avrei picchiato a sangue...
ahahah xD Be' diciamo che con Massi non è così
semplice tagliare totalmente i rapporti, visto che comunque basta un
suo sguardo a far imbestialire Vale e a farla reagire... xD
Sì, Vale ha molta fiducia in Marco, lo dimostra proprio il
fatto che si sia confidata con lui prima che con altri, ma è
nel carattere di Marco ispirare così tanta fiducia nelle
altre persone, è proprio una sua caratteristica. ^^ Sai una
cosa? Non mi sono mai piaciute le storie troppo sdolcinate o piene di
mielosi discorsi, preferisco di gran lunga impegnare i miei neuroni in
qualcosa di complicato che rischi di far uscire fuori di testa anche me
che scrivo... xD Grazie mille per quello che hai detto, è il
complimento più bello che mi abbiamo mai fatto... *-* Sono
contenta che la storia ti stia piacendo così tanto... Un
bacio!
Nana5974:
Sono contentissima che la storia ti stia coinvolgendo sempre di
più... xD Grazie infinite per la recensione e per tutti i
complimenti. *-* Un bacio!
Adaliah:
Be' per una vera svolta ci vorrà ancora un po', ma questo
non significa che nel frattempo non possa comunque succedere
qualcosa... xD Il Pov di Massi continuerò a pubblicarlo
quando sarò verso la fine de "Il Figlio della Prof", se
continuassi adesso ci sarebbero davvero troppi spoiler... ^^ Prima o
poi si chiarirà anche il comportamento di Massi verso Vale,
in effetti in questi capitoli la sta ferendo davvero tanto. Hai detto
bene, i ragazzi sono tonti! e non capiscono niente... xD E ti posso
garantire che anche Vale lo avrebbe ammazzato volentieri, ma si
è trattenuta... xD Be' spero che anche questo aggiornamento
improvviso ti abbia fatto piacere. xD Grazie mille per la recensione e
per tutti i complimenti... *-* Un bacio!
sassenach:
Sì, è vero. Vale ha fatto un enorme passo avanti,
soprattutto se si considera quanto è orgogliosa e restia ad
ammettere i suoi sentimenti... ^^' Be', credimi, Vale e Massi saranno
sempre così, non riescono proprio a comportarsi
diversamente... xD I ragazzi possono diventare davvero molto molto ma
molto infantili quando non capiscono quello che provano. Sono molto
istintivi e non capiscono mai un cavolo... xD Grazie mille per la
recensione e per tutti i complimenti. *-* Un bacio!
alina 95:
Ma ti pare che me la prendo perchè non recensisci? ^^' Sei
sempre meravigliosa, anche ad occuparti per il forum, e poi a me le
recensioni piacciono ma non sono di vitale importanza, basta che
continui a leggere (anzi a rileggere) la storia... xD Sono sempre
contentissima quando mi dici che riesci ad immedesimarti in Vale
così bene... xD Vabbe' se vuoi odiare Delia, non posso di
certo impedirtelo, di sicuro in questi primi capitoli rompe parecchio
le scatole.... ^^ Dai, giusto per non farti soffrire fino a febbraio,
quella frase spoiler non riguarda Riccardo, tranquilla. E'
assolutamente una frase Massi/Vale... xD Quelle su Riccardo le devo
ancora scrivere... ^^ Grazie davvero per la recensione, sei stata
meravigliosa. Un bacio!
EnergyAir:
Diciamo che questa è la storia delle sorprese, succede
sempre quello che uno non si aspetterebbe mai... xD O almeno spero che
sia così, visto che è sempre il mio obiettivo...
xD Be' il Massi di questi primi capitoli si capirà molto
meglio quando pubblicherò il suo Pov, per il momento posso
solo dirti che non intendeva ferire Vale, lui non sa che lei
è innamorata... Ha tirato fuori un argomento come un
altro... ^^ Per il bacio che da a Delia invece c'è tutto un
altro discorso, quello lo fa perchè Vale lo ha fatto
arrabbiare... Gli uomini sono fatti così, che ci vuoi fare?
^^' Oddio, grazie davvero per tutti i complimenti che mi hai fatto
Minù... *-* Sono così contenta che la storia ti
stia piacendo, non vorrei mai che ti deludesse... Grazie! Un bacio!
_Manto_:
Tranquilla per lo scorso capitolo, l'importante è che tu
alla fine abbia visto l'aggiornamento... ^^ Be' prima o poi il motivo
per cui Delia e Massi stanno insieme verrà fuori, ma non
posso anticiparti quando... ahahah Succederà e ti posso
assicurare che non è un motivo così semplice come
possa sembrare... ^^ Lo so che può sembrare strano ma Massi
è un tipo molto educato, è per questo che ha
deciso di andare a salutare Vale dopo che lei lo aveva sgridato la sera
prima... ^^ Per Marco ed Amy, no comment... ahahah xD Vedremo come
andrà avanti anche tra loro... ^^ Diciamo che ancora la
storia è costellata di dubbi... xD Tutte le domande che hai
fatto solo lecite, in effetti sono brava a far scervellare la gente con
le mie storie... ahaahhaha Non si capisce mai dove vogliano andare a
parare, ma ti assicuro che ci sarà un perchè per
tutto quanto... ^^ E comunque, no. Massi non era nascosto nell'aula...
xD Anche se non era male come idea... ahahah xD Spero che anche questo
capitolo ti sia piaciuto. xD Grazie mille per la recensione e per tutti
i complimenti. *-* Un bacio!
4lb1c0cc4:
In effetti Vale si illude parecchio, pensa che sia semplice dimenticare
ma vedrai che anche lei scoprirà quanto possa essere
difficile se non addirittura impossibile...^^ Massi è
parecchio infantile in questi primi capitoli, è orgoglioso e
reagisce sempre a qualsiasi provocazione...^^ Ma credo che anche questo
faccia parte del suo fascino... xD Mi dispiace che in questo capitolo
non ci siano scene Massi/Vale, ma ti assicuro che mi rifarò
con il prossimo capitolo... ^^ Grazie mille per la recensione e per
tutti i complimenti. *-* Un bacio!
sTar__:
Molto spesso l'orgoglio ci impedisce di agire e di provare a risolvere
una marea di situazioni con un po' di sincerità si
sistemerebbero subito... ^^ Ma Vale è fatta così,
che ci vuoi fare? Grazie mille per la recensione. *-* Un
bacio!
momi87:
Diciamo che il "Taglio Netto" lo vorrebbe dare Vale al suo amore per
Massi e ad un qualsiasi tipo di rapporto con lui... ^^ Ovviamente
è solo una sua intenzione, questo non vuol dire che
accadrà veramente, e ti posso assicurare che nel prossimo
capitolo col cavolo che Vale seguirà la sua intenzione di
tagliare i rapporti con Massi... ahahhaha xD Be' tutte le motivazioni
di Massi si chiariranno molto di più verso la fine della
storia, ma soprattutto dopo che avrò pubblicato il suo
Pov... xD Per quanto riguarda Marco, vedremo se e quando si
innamorerà di qualcuno.... xD Forse hai ragione tu o forse
no, chi lo sa... xD Grazie mille per la recensione e per tutti i
complimenti che mi hai fatto... *-* Spero che anche questo capitolo ti
sia piaciuto. Un bacio!
Fratellone
Lontano: Prima di tutto, grazie mille per i complimenti...
*-* Sono contenta che la storia ti piaccia tanto. Per quanto riguarda
il tuo invito ad aggiornare più spesso, non posso esaudirlo
più di tanto... xD Il fatto è che sto scrivendo
anche il seguito di questa storia che comincerò a pubblicare
dal 19 febbraio. Se pubblicassi tutti i capitoli della prima parte
adesso, poi dovresti aspettare fino a febbraio per avere il seguito...
xD Ho cercato di distribuire i capitoli, in modo da non farvi aspettare
troppo per il seguito... xD Comunque ti ringrazio davvero per tutti i
complimenti e per la recensione...*-* Spero che anche questo capitolo
ti sia piaciuto. Un bacio!
ShadowOfTheWind:
Tranquilla, l'importante è che continui a leggere non fa
niente se recensisci dopo... xD Be', sì... Marco
è davvero un grande, è uno dei personaggi
più importanti per la continuazione della storia... ^^ Spero
che anche questo capitolo ti sia piaciuto... Grazie mille per la
recensione e per tutti i complimenti. Un bacio!*-*
Penny Black:
Uhmm... diciamo che Massi è un po' più complesso
di quanto possa sembrare... Ma si capirà molto di
più andando avanti e una volta che avrò
pubblicato il POV di Massi... ^^ E anche per le spiegazioni sul
fidanzamento di Massi e Delia bisognerà aspettare ancora un
po'... xD Davide è un ragazzo molto dolce, ma Marti non si
accorferà tanto presto di lui. Come spesso accade i ragazzi
troppo dolci tendono a diventare amici più che fidanzati...
^^' Infatti, Vale è stata molto brava a sviare tutta la
conversazione, ma lei è un asso in queste cose. Pur di non
dare troppe spiegazioni riuscirebbe ad inventarsi di tutto. ^^ Il
capitolo vero e proprio della festa arriverà con il
prossimo, e in effetti ne succederanno davvero tante... xD Ci hai preso
completamente su Christian, è esattamente come l'hai
descritto tu se non addirittura peggio...-_-' Tranquilla, prima o poi
Vale riuscirà a dire tutto anche Marti e Amy, su questo non
ci sono dubbi... Non può continuare a mentire alle sue due
amiche... ^^ In effetti hai reso molto l'idea del carattere di Vale.
Tranquilla, la tua recensione mi è piaciuta come tutte le
altre... Sono sempre contenta di avere la tua opinione, quindi scrivi
quello che ti senti... ^^ Grazie mille per tutti i complimenti che mi
hai fatto. *-* Un bacio!
paperacullen:
Grazie mille, sono contenta che la storia ti stia piacendo
così tanto... *-* Siamo tutte molto solidali con Vale, bene
o male molte di noi si sono trovate in una situazione del genere, e
Massi non le rende di certo le cose più facili... ^^'
Purtroppo dimenticare una persona che si ama non è semplice,
spesso è quasi impossibile, e Vale lo imparerà
presto... ^^ Per il sequel, mi sto dando da fare, e spero che quando lo
pubblicherò ti piaccia almeno quanto questo primo libro...
xD Grazie mille per tutti i complimenti che mi hai fatto e per la tua
meravigliosa recensione... *-* Un bacio!
chiara84:
Vale ha fatto quello che avrebbero fatto molte altre ragazze al suo
posto... xD Spesso pensiamo che sia molto più semplice
provare a dimenticare piuttosto che affrontare i propri sentimenti, ma
anche Vale scoprirà quanto la sua decisione possa essere
difficile da portare avanti... ^^' Anche il rapporto tra Massi e Delia
avrà il suo perchè prima o poi... xD Grazie mille
per la recensione... Un bacio!
kribja:
Sono contenta che il capitolo ti sia piaciuto... xD Quello che blocca
Vale è certamente l'orgoglio, ma anche il comportamento di
Massi non le rende le cose semplici... ^^' I motivi per cui Massi sta
insieme a Delia non sono così semplici come possono
sembrare, lo so che la gelosia è al primo posto ma non
è esattamente così che stanno le cose... E' molto
molto molto più complicato... xD Le risposte di Vale non so
neanche io da dove vengono fuori, risponde e basta, di getto... xD Ma
sono contentissima che ti piacciano così tanto... xD Grazie
mille per la tua meravigliosa recensione e per tutti i complimenti che
mi hai fatto... *-* Un bacio!
InfinityKiss:
Oh, sono così contenta che la mia storia ti piaccia! *-* E
non sei la prima a diventare Massi-dipendente, lo sono anch'io... xD
Tranquilla, non smetterò di pubblicare questa storia... xD
Grazie davvero per tutto quello che hai detto, mi sono
commossa...ç__ç Grazie grazie grazie... Un
bacio!
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