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Autore: Scarcy90    01/11/2010    27 recensioni
*Nell'estate 2024 questa storia diventerà un romanzo self su Amazon. Al più presto avrete una data.* Valeria frequenta l'ultimo anno di Liceo. E' sempre stata una studentessa nella media e insieme alle sue due migliori amiche, Amy e Marti, ha trascorso in relativa tranquillità il suo periodo da liceale. Ma proprio all'inizio di quell'ultimo anno accade qualcosa che sconvolgerà il suo mondo di pace. Un litigio, durante la ricreazione, darà la scossa definitiva perché la vita di Vale cambi per sempre. La chiave di volta di questo cambiamento è Massimiliano Draco, il figlio della temuta professoressa D'Arcangelo, acerrima nemica della protagonista. Una storia che ha il solo scopo di raccontare i sentimenti e le traversie di una ragazza come tante.
||Il Sequel di questa storia è Verso La Maturità||
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Il Figlio Della Prof Serie's '
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Il Figlio Della Prof- Capitolo 8 (new)

Ciascuno Chiama Idee Chiare

Quelle Che Hanno Lo Stesso Grado Di Confusione Delle Sue
Marcel Proust
   
 
 

 Capitolo 8: Il Living

 
 Quel pomeriggio Marti ed io andammo a trovare Amy. Sua madre ci fece entrare dicendo che la nostra amica aveva avuto la febbre alta per tutta la mattinata e che solo da un paio d’ore aveva cominciato a riprendersi.
 Ci accompagnò nella sua stanza e ci lasciò sole.
 Amy era pallida e sembrava parecchio provata ma appena ci vide si aprì in un meraviglioso sorriso che fu in grado di tranquillizzarmi.
 Le raccontammo quello che si era persa a scuola, e ringraziai Marti per non aver accennato neanche di sfuggita a Massi o a Marco. Evidentemente aveva capito che se avesse tirato fuori quell’argomento Amy ed io avremmo cominciato a litigare arrivando solo al risultato di far peggiorare il suo stato di salute.
 Non potemmo tuttavia nasconderle il fatto che quella sera saremmo andate ad una festa.
 -Festa?- chiese lei soffiandosi il naso. –E dove?-
 -Ehm…-, cominciai indecisa se mentire oppure no. –Al Living.-
 Amy, che stava per bere un sorso d’acqua dal bicchiere che aveva sul comodino, si bloccò di colpo fissandoci entrambe.
 Passò qualche secondo ma la nostra amica non accennava a reagire, il che, conoscendola come le mie tasche, mi sembro abbastanza insolito.
 Poi notai le sue pupille che si dilatavano e uno strano afflusso di sangue che le colorava le guance di rosso.
 -Cosa?!- esclamò. –Una festa al Living?!-
 Marti ed io ci guardammo preoccupate.
 -Possibile che io mi sia dovuta ammalare proprio oggi? Accidenti!-
 Amy aveva sempre adorato le feste. Si potrebbe quasi dire che il fastidio di Marti nel ballare sia inversamente proporzionale alla gioia di Amy: più la festa non piaceva a Marti, più faceva uscire fuori dai sensi Amy.
 Il fatto di non poter venire con noi al Living era stato una specie di colpo di grazia per la povera Amy che pochi minuti dopo fu costretta a rimettersi a dormire dato che la febbre stava di nuovo raggiungendo temperature elevate.
 Lasciammo Amy e ci dirigemmo verso l’uscita.
 Come al solito Marti sembrava scocciata dal fatto di dover partecipare ad una festa: proprio non le piaceva e ancor meno le andava a genio tutto il rituale di preparazione, che per lei consisteva in doccia veloce e scelta rapida del vestiario, per le ragazze normali invece era più simile a una corsa contro il tempo tiranno che sembrava non bastare mai.
 Ci salutammo e siccome i miei avevano acconsentito a lasciarmi la macchina per quella sera, le dissi che sarei passata a prenderla verso le nove.
 Ero arrivata davanti a casa mia ed ero entrata. Stavo salendo le scale quando il cellulare cominciò a vibrare. Iniziai a rovistare nella borsa finché non lo individuai proprio sul fondo, sommerso da una quantità spropositata di oggetti inutili che mi portavo appresso.
 -Pronto?- dissi senza guardare il nome apparso sul display.
 -Prima ho dimenticato di dirti una cosa.-
 Era Marco.
 -E cioè?- chiesi distratta mentre cercavo di aprire la porta di casa.
 -Questa sera alla festa ci sarà anche Massi.-
 Le mie mani persero all’improvviso sensibilità e le chiavi mi scivolarono dalle dita cadendo a terra con un rumore sordo.
 -Ah-, fu l’unico suono che riuscii ad emettere.
 -Naturalmente con lui ci sarà anche Delia-, continuò Marco quasi timoroso della mia reazione.
 -Ah.-
 -Pensi che riuscirai a dire qualcos’altro oltre a questi strani segnali acustici? Non ho intenzione di lasciarti messaggi in segreteria.-
 Trovai quella battuta divertente esattamente come un’iniezione fatta con una siringa per cavalli.
 -Che cosa dovrei dirti secondo te?- chiesi scocciata.
 -Per esempio…-, disse lui fingendo di pensarci. –Potresti gridare: Massi e quell’ochetta! Piuttosto che venire alla tua stupida festa, razza di imbecille, preferisco passare la notte in una gabbia di vetro piena di cobra!- Alzai un sopracciglio. –O qualcosa del genere… Sarebbe più da te-, concluse lui.
 -Quindi credi che io non voglia più venire alla festa?-
 -Be’… Sei fatta così, scappi sempre davanti ai guai.-
 -Io non scappo!-
 -Certo che lo fai. Quando si tratta di Massi poi ti defili meglio del mago Houdini.-
 -Guarda che ti sbagli, non ho alcuna intenzione di saltare questa festa. Stai scherzando?! Una serata gratis al Living non me la perderei per nulla al mondo-, cercai di sembrare normale ma sapevo che il tono della mia voce era più acuto del solito.
 -Non pensavo che le serate in discoteca ti interessassero così tanto.-
 -Tu non mi conosci-, risposi gelida. –Adoro le serate in discoteca.-
 Okay, quella non era esattamente la verità ma neanche totalmente una bugia. Di certo non adoravo particolarmente le discoteche ma sapevo riconoscere un’occasione imperdibile quando me la ritrovavo davanti: quella di entrare gratis in un locale come il Living era sicuramente una di quelle occasioni.
 -Se lo dici tu-, disse Massi poco convinto.
 In effetti io per prima mi ero resa conto che quel ragazzo era in grado di leggermi dentro come nessun altro ma non avevo alcuna intenzione di adularlo.
 -Ci vediamo stasera, allora-, cercai di troncare lì la conversazione.
 -Okay-, rispose lui un po’ più allegro.
 Riagganciai e, il più in fretta possibile, raccolsi le chiavi che erano cadute sul pavimento durante il mio breve black-out mentale.
 Dovevo sbrigarmi dato che avevo solo quattro ore: quattro misere e insulse ore per cercare di diventare la ragazza più bella sulla faccia del pianeta, o almeno più bella di Delia Barton.
 Sapevo che era una causa persa in partenza, ma non potevo permettere che Delia e quel microcefalo di Massi mi rovinassero la serata. In fondo avevo l’opportunità d’incontrare una marea di ragazzi, e magari tra di loro avrei trovato qualcuno che mi facesse dimenticare per sempre Massimiliano Draco.
 
 Fissai a lungo il mio riflesso nello specchio eppure ciò che vedevo continuava a non convincermi del tutto.
 Mi ero impegnata e dovevo ammettere che stavo meglio del solito, ma non ero… abbastanza. Vestita in quel modo non avevo alcuna speranza di competere con Delia, e in effetti, difficilmente sarei mai riuscita a competere con lei. Delia era perfetta: aggraziata, bellissima, dolce e delicata. Mentre io, be’… Ero passabile, una ragazza normale con un carattere acido e scorbutico. C’era poco da stupirsi se Massimiliano aveva scelto la divina Delia al posto della vipera astiosa.
 A un certo punto il cellulare che, poco prima avevo buttato sul letto in un moto di frustrazione, cominciò a vibrare.
 Sapevo chi era ancor prima di vedere il display. L’orologio segnava le nove in punto, quindi per Marti vantavo già cinque minuti di ritardo; la odiavo quando faceva la fanatica della puntualità.
 Mi guardai un’ultima volta ma non riuscii a cambiare opinione sulla mia situazione come dire… estetico-patetica.
 Sospirai e con calma mi diressi verso la porta della mia camera, per poi fare subito dopo dietrofront visto che avevo scordato la borsetta di perline nere sulla scrivania.
 Proprio in quel momento mi accorsi che c’era una nuova e-mail nella mia casella di posta.
 Ero sorpresa non mi aspettavo che qualcuno mi contattasse.
 Mi sedetti davanti al computer, nonostante Marti continuasse a farmi squilli con un’ostinazione impensabile. Poteva anche aspettare, in fondo non era colpa mia se era fissata con la puntualità… fortuna che non voleva neanche venirci alla festa.
 Cliccai sull’e-mail appena arrivata e la lessi con un sorriso a trentadue denti stampato in faccia. Era di Amy.
 
 Ciao Testona,
 … probabilmente adesso sarai davanti allo specchio a compiangerti perché secondo te non sei presentabile neanche per una gita nella Savana, e starai pensando “Oh, povera me… Sono così normale, così poco attraente, così insignificante”. Anche se dirai che non è così, so che lo stavi facendo quindi è inutile mentire a te stessa ma soprattutto a me...
 Proprio per questo ho giusto un paio di cose da dirti.
 1) Sei una ragazza decisa ed intelligente che non ha bisogno di essere uno schianto per essere perfetta e sensuale;
 2) Anche se ho appena detto che non hai bisogno di essere uno schianto, sono sicurissima che sei la creatura più bella esistente sulla faccia del pianeta. Di certo tutti i ragazzi cadranno ai tuoi piedi e tutte le ragazze saranno invidiose del tuo fascino (io per prima ti invidio per il solo fatto che tu ci puoi andare alla festa e non sei costretta a letto con una quantità incalcolabile di liquido viscido che ti fuoriesce dalle narici);
 3) Sì, lo so… Ho detto un paio di cose ma in realtà sono tre. Ti prego indossa il vestito nero che ti ho regalato per il tuo compleanno: quello senza spalline, con il taglio ad impero e le pailette sul corpetto. E per favore togliti subito quegli insulsi jeans e quella sottospecie di finta maglietta elegante che hai addosso.
 
 Non mi chiesi neanche come diavolo faceva a sapere in che modo fossi vestita. Evidentemente l’Amy-radar era nel pieno delle sue funzioni.  
 
 Spero che tu abbia deciso di arricciare i capelli e di fermarli dietro le orecchie con quelle mollettine nere a forma di farfalla, lo sai che è la pettinatura che ti dona di più.
  Per finire: il mascara è fatto per essere usato e non per restare chiuso in un cassetto a seccare.
 Credo di averti detto tutto.
 Ah, no… Un’ultima cosa: probabilmente negherai fino alla morte, ma non mi interessa.
 Fai fuori quella stupida ochetta italoamericana e accalappia il figlio della Prof!
 
 Strabuzzai gli occhi incredula.
 L’e-mail di Amy finiva con un bacio e un “Divertiti”.
 La mia amica mi stupiva sempre, ma quella sera non avevo davvero parole. Aveva capito tutto. Tutti i miei problemi, tutti i miei desideri, tutti i miei pensieri. Sembrava quasi che potesse leggermi nella mente, o forse, cosa più probabile, ero io ad essere troppo facile da leggere.
 Decisi di seguire i suoi consigli, ignorando con molta nonchalance il telefonino che rischiava di fondere a furia di vibrare.
 Mi spogliai il più velocemente possibile, e in un batter d’occhio raggiunsi l’armadio. Dove diavolo avevo messo il vestito nero? Non lo ricordavo. Ero così restia a qualsiasi indumento che non fossero jeans e pantaloni, da aver completamente dimenticato l’attuale ubicazione di quel vestito.
 Cominciai a rovistare nell’armadio gettando sul letto tutto quello che mi capitava a tiro, finché non scorsi un luccichio sotto il cappotto lungo di pelle che non avevo mai indossato perché mi faceva sembrare un personaggio del film Matrix. Con un movimento repentino tolsi il cappotto dalla cruccia e tirai un sospiro di sollievo: il vestito era lì, perfetto ed elegantissimo proprio come la prima e unica volta in cui lo avevo visto prima di relegarlo in quell’angolo sperduto del mio armadio.
 Lo guardai per qualche secondo. Non ero ancora del tutto sicura che seguire il suggerimento di Amy fosse la cosa più sensata da fare. Poi un improvviso rumore proveniente dalla mia scrivania- dove avevo lasciato il cellulare- mi ricordò che non avevo tempo per i ripensamenti se volevo evitarmi una bella strigliata di Marti.
 Afferrai il vestito e lo infilai il più in fretta possibile sentendo il tessuto scivolarmi addosso con delicatezza. Presi le uniche scarpe col tacco che possedevo- decolté nere, con un piccolo brillantino proprio al centro della punta- e le indossai alla svelta.
 Mi guardai allo specchio, ma quello che vedevo continuava a non convincermi. Sicuramente ero più elegante, eppure non mi sentivo per niente più bella.
 Corsi in bagno e sciolsi la severa coda in cui avevo deciso di costringere i miei capelli. Fortunatamente li avevo arricciati comunque, quindi mi bastò fermarli con le mollettine a forma di farfalla per togliere un po’ di anonimato al mio viso.
 Mancava solo una cosa da fare per ultimare l’opera. Con un sospiro di resa, aprii il cassetto dove conservavo il mio parco make-up- una matita nera, un lucidalabbra, un ombretto bianco e un mascara erano tutto quello che mi ero concessa a causa della mia scarsa passione per il trucco- e ne tirai fuori il mascara.
 Avevo già tracciato una linea nera sopra gli occhi con la matita, per renderli più allungati e sensuali, mi restava solo il tocco finale suggerito da Amy.
 Svitai il mascara e con molta attenzione cominciai a pettinare le ciglia con la mano che mi tremava. Odiavo mettere il mascara. Ci avevo provato un paio di volte ma non era mai andata a buon fine. La prima volta mi ero ficcata il pettinino in un occhio che era subito diventato rosso ed aveva lacrimato per più di due ore, mentre la seconda volta siccome ero piuttosto nervosa a causa di una litigata con mia madre avevo finito per disegnare una lunga striscia nera che partiva dalla guancia e finiva quasi vicino all’orecchio: sembravo la figlia segreta di Rambo.
 Quindi il mascara per me era una vera tortura.
 Questa volta però i ricordi di quegli episodi sfortunati mi avevano distratta a tal punto che alla fine l’operazione era filata liscia senza alcun tipo di inconveniente.
 Stesi un velo di lucido sulle labbra e guardandomi allo specchio mi ritrovai ad ammettere che in effetti sembravo… diversa. Non avrei saputo spiegare in che modo: era come se fossi cresciuta all’improvviso di un paio d’anni. I miei occhi avevano un’espressione più decisa e – stentavo a crederci ma era così- sensuale. Le labbra erano a dir poco perfette per non parlare del resto del corpo, che avvolto da quel tessuto nero e delicato mi faceva sembrare… sexy. Già era proprio quella la parola che stavo cercando. Ero elegante, disinvolta e sexy.
 Mi sentii stranamente pronta ad affrontare quella festa, molto più pronta di quanto fossi mai stata in tutta la mia vita.
 Tornai in camera, cercando di non perdere l’equilibrio camminando su quei tacchi pericolosamente sottili.
 Il telefono continuava a vibrare imperterrito: Marti era andata completamente in crisi, e io stavo per essere uccisa dalla predica che teneva in serbo per me.
 Mi sedetti alla scrivania, stando attenta a non sgualcire il vestito e scrissi un’e-mail di risposta ad Amy.
 
 Testona sarai tu.
 Comunque per non farti imbestialire ho seguito i tuoi chiamiamoli “consigli”, anche se in realtà mi sono sembrati molto più simili a minacce.
 Adesso scappo perché Marti mi sta aspettando e sai come diventa irrequieta quando è costretta ad attendere per più di due minuti.
 Quando tornerò ti manderò un’e-mail con il resoconto della serata.
 
 Sapevo che le avrebbe fatto piacere riceverla.
 
 P.S. Come hai previsto negherò fino alla morte: non mi importa un fico secco di Delia e tantomeno di quel baccalà che si ritrova per ragazzo.
 
 Bugia. Balla. Distorsione della verità. Riconoscevo di aver mentito e di continuare a mentire alla mia migliore amica ma proprio non ce la facevo ad ammettere con lei e con Marti di essermi innamorata proprio di lui. I miei sentimenti, per quanto anche Marco adesso sapesse tutto, erano ancora miei: chiusi a doppia mandata nel mio cuore fino a quando non si fossero estinti completamente. Confessarlo alle mie amiche avrebbe reso la cosa troppo reale e allo stesso tempo molto più difficile da cancellare.
 Arrivata sotto casa di Marti suonai il clacson un paio di volte per avvisarla di raggiungermi; non dovetti aspettare più di dieci secondi. Come al solito si era appostata proprio dietro la porta. Era incredibile! A volte la sua mania esasperata per la puntualità mi faceva seriamente paura.
 Entrò in macchina e ovviamente cominciò a sgridarmi per benino, nonostante avessi cercato più di una volta di spiegarle che il mio ritardo era colpa di Amy.
 Mentre guidavo spedita verso il Living, mi voltai un secondo a guardare come era vestita.
 Niente di straordinario, tanto per cambiare. Marti sceglieva sempre indumenti il meno appariscenti possibile, sospettavo che durante le feste cercasse un modo efficace per diventare un tutt’uno con la tappezzeria.
 Indossava degli eleganti pantaloni neri, una camicia bianca e una giacca affiancata color avorio. Borsetta di pelle chiara a tracolla e scarpe nere casual. Capelli lisci, lasciati sciolti, e assolutamente neanche una minima traccia di trucco. Poteva tranquillamente fare un baffo alle ragazze “acqua e sapone” più rinomate.
 Arrivammo al locale con giusto qualche minuto di ritardo.
 Scendemmo dalla macchina e naturalmente io rischiai di schiantarmi a terra a causa dei trampoli che avevo deciso spontaneamente di indossare, ma riuscii ad evitare l’impatto con il suolo aggrappandomi allo sportello dell’auto. Mi guardai intorno per assicurarmi che nessuno si fosse accorto della mia disavventura, e fortunatamente sembrava tutto a posto.
 Ci dirigemmo verso l’entrata e la mia attenzione fu subito attratta da un ragazzo che si guardava intorno alla ricerca di qualcuno.
 Era Marco.
 Dovevo ammettere che quella sera si era impegnato parecchio. I jeans scuri gli conferivano un’aria molto disinvolta, e la camicia nera con due bottoni aperti che lasciavano intravedere il torace lo rendeva indiscutibilmente molto attraente.
 Non sembrava essersi accorto di noi, eppure eravamo a meno di due metri di distanza.
 -Ehm, Marco-, dissi cercando di farmi notare.
 Lui mi guardò e all’improvviso lo vidi spalancare gli occhi sorpreso. La sua reazione mi irritò non poco, sembrava che mi stesse vedendo per la prima volta.
 -Vale?- chiese incredulo.
 Questo mi rese ancora più indisponente.
 -Già-, risposi acida.
 -Wow-, fu l’unico suono che riuscì ad emettere. –Io… sei… tu… Oddio! Cioè… mamma… io…-
 A quel punto mi sentii in diritto di bloccare quel disco rotto.
 -La smetti di parlare come un telegramma e ti decidi a dirmi che ti prende?- incrociai le braccia infuriata.
 Marco mi squadrò un attimo dalla testa ai piedi.
 Arrossii senza poterlo impedire.
 -S-sei uno schianto-, balbettò. –Un vero schianto- adesso la sua voce era più decisa.
 Sentii un calore improvviso invadere le mie guance e raggiungere persino le orecchie.
 -Smettila di fare l’idiota!- brontolai fissando il mio sguardo a terra. Odiavo essere presa in giro a quel modo.
 -Sto dicendo la verità. Cioè… è bello vedere che anche tu hai delle gambe.-
 Alzai lo sguardo scandalizzata.
 -Prego?-
 -Non ti avevo mai vista con un vestito e ti posso assicurare che le tue gambe sono fantastiche, molto sensuali e terribilmente belle.-
 Socchiusi gli occhi con fare minaccioso.
 -Vuoi che ti spacchi il naso qui o preferisci aspettare che siamo dentro?-
 -Non fraintendere-, disse sulla difensiva. –Il mio è un commento puramente amichevole, ti posso garantire che non provo niente oltre lo stupore.-
 Non ero sicura di potergli credere, stava ricominciando a fissarmi in quel modo strano: come mi guardava poco più di un mese prima quando era innamorato di me.
 -E se posso aggiungere… Devo ammettere che il tuo viso è splendente. Sei bellissima, e quella pettinatura ti fa sembrare… Lo so che adesso mi ucciderai, ma l’unica parola che mi viene in mente per poterti descrivere è sexy.-
 Sexy... Sexy?! Guardandomi allo specchio in camera mia mi ero accorta di essere sexy, ma sentirselo dire da un ragazzo, anche se era il mio migliore amico, era tutta un’altra cosa. Era imbarazzante e gratificante allo stesso tempo.
 Diverse emozioni mi invasero in quel momento: paura, timidezza, repulsione, gioia, consapevolezza, ma più di tutte sentivo la speranza. Sì, speravo di poter competere con Delia, anche se fosse stato solo per quella volta, una volta soltanto mi sarebbe bastata per smettere di sentirmi in soggezione quando c’era lei nei paraggi.  
 Non pretendevo che Draco cadesse ai miei piedi, mi sarei accontentata di vedere anche nei suoi occhi la scintilla di sorpresa e ammirazione che avevo notato in quelli di Marco.
 Solo per una volta
 Eppure, davvero mi sarebbe bastato? Davvero se avessi visto Massimiliano guardarmi in quel modo non avrei più avuto problemi nel dimenticarlo? E se fosse successo il contrario? Se quello sguardo mi avesse fatto desiderare ancora di più di averlo al mio fianco, di stringerlo a me, di baciarlo?
 -Andiamo?-
 La voce di Marco, per fortuna, interruppe i miei pensieri proprio prima che mi facessero sprofondare in un baratro di solitudine e depressione.
 Marti ed io lo seguimmo senza dire una parola, entrambe troppo prese dai nostri pensieri per capire fino in fondo quello che stava succedendo.
 Mentre io mi perdevo in tutti i miei problemi con Delia e Massi, ero praticamente certa che Marti stesse desiderando con tutte le due forze di fuggire in un altro continente. La musica si faceva sempre più alta man mano che proseguivamo e questo la rendeva sempre più nervosa.
 Entrammo nella grande sala del Living.
 Una discoteca come tante altre: luci colorate, musica assordante e una pista da ballo enorme. Il bancone del bar era a dir poco sommerso di gente che faceva la fila per prendere il suo superalcolico abituale, e la pista era piena di ragazzi che si dimenavano seguendo il ritmo della musica.
 Considerando che non erano ancora le dieci, il locale era già più affollato di quanto avrei creduto.
 -Venite-, disse (o per meglio dire urlò) Marco sorridendo. –La festa è nel privè.-
 Lo seguimmo sempre senza spiccicare parola.
 Il privè era molto simile alla sala che ci eravamo lasciati alle spalle solo che era grande la metà- e questo non significa che fosse piccolo, anzi ci sarebbero entrate comodamente più di duecento persone.
 Lì la musica era meno alta, forse per consentire agli ospiti di quella festa un minimo di conversazione prima che cominciasse il party vero e proprio.
 Individuai subito quello che doveva essere il festeggiato, circondato com’era da un folto capannello di ragazzi che stavano provando a mettergli in testa il fiocco di uno dei regali che aveva scartato.
 Se la ridevano come dei matti.
 Marco mi fece l’occhiolino e prendendomi per mano, cosa che non gradii particolarmente, mi condusse dal suo amico. Sentivo Marti al mio fianco che cercava in tutti i modi di eclissarsi.
 Mi passò per la testa la mezza idea di tirare una gomitata nello stomaco a Marco e riprendermi la mia mano, eppure decisi di non farlo. Nonostante i miei sentimenti per lui fossero sempre ancorati nella sfera dell’amicizia la sua vicinanza mi faceva sentire meglio, mi ridava forza e mi permetteva di continuare a camminare senza lasciarmi andare al dolore, senza sciogliermi in lacrime.
 Sapevo che non avrei dovuto incoraggiare quella farsa, ma fu quasi un gesto automatico stringere la sua mano a mia volta come per fargli capire che lo stavo ringraziando.
 Lui si voltò un secondo a fissarmi: nel suo sguardo c’era gioia allo stato puro.
 Sperai con tutto il cuore che non avesse frainteso le mie intenzioni.
 -Marco!- esclamò il festeggiato quando ci avvicinammo a lui.
 -Giacomo, auguri-, rispose Marco con il suo sorriso più smagliante.
 -E chi sono questi due raggi di sole?- chiese Giacomo con una scintilla di ammirazione negli occhi.
 Dovetti fare uno sforzo enorme per non vomitare. Nessuno mi aveva mai chiamato raggio di sole e di certo non mi piaceva sentirlo dire in un modo così zuccheroso.
 Ero certa che Marti stesse provando il mio stesso disgusto. La guardai di sfuggita e lessi una distinta smorfia di disappunto sul suo volto. Era ufficiale. Marti avrebbe di gran lunga preferito essere rapita dai nazifascisti piuttosto che restare un minuto di più a quella festa.
 Le sfiorai la mano con la mia per darle un po’ di coraggio.
 Lei ricambiò il mio sguardo e capii che avrebbe provato a resistere.
 -Lei è Valeria-, disse Marco guardandomi. –La mia migliore amica.-
 Le nostre mani erano ancora appiccicate, quindi non mi stupii più di tanto per l’affermazione di Giacomo, chiunque avrebbe potuto fraintendere.
 -Amica?- chiese con un sorriso. –Se lo dici tu… Aspetta, quindi tu sei la famosa Vale. Ti immaginavo diversa, sei molto più bella di quanto pensassi.-
 Famosa? Ero sicura di poter essere tutto nella mia vita ma famosa era un aggettivo che proprio non mi si addiceva.
 Stavo per chiedere spiegazioni quando Marco riuscì a cambiare improvvisamente discorso.
 -La sua amica si chiama Martina.-
 -Martina, eh? Un nome molto dolce, come i tuoi occhi.-
 Mi meravigliai che non le prendesse la mano per baciargliela. Tanto meglio dato che Marti era allergica ai complimenti e già quella frase doveva averle causato uno shock anafilattico. Di certo per quella sera poteva anche bastare.
 Adesso capivo che cosa aveva voluto dire Marco con le parole è “un tantino fissato anche se del tutto innocuo”. Giacomo non poteva fare a meno di provarci con qualsiasi ragazza incrociasse la sua strada. Magari non se ne rendeva conto ma era spaventosamente pesante.
 Marti non si azzardò neanche a rispondere a quel complimento, se lo avesse fatto mi sarei stupita parecchio. Si limitò ad arrossire e a rivolgere lo sguardo da un’altra parte.
 -Timida? Tranquilla questa sera riuscirò a far sciogliere tutti come si deve…-
 Alzai un sopracciglio scettica. L’unico modo per far sciogliere ragazze come me e Marti era alzare il riscaldamento al massimo.
 -Non ci credi, Vale?- mi chiese sorridendo.
 -Siceramente, no. Sono un po’ scettica su questo punto.-
 Marco scoppiò a ridere, e io lo fulminai con lo sguardo.
 -Che c’è da ridere? Non mi sembra di aver detto niente di divertente.-
 -Non conosci le feste di Giacomo-, mi rispose con il tono che si usa con una neonata, c’era comprensione e pazienza. –Si inventa sempre intrattenimenti strani e quasi tutti finalizzati alla formazione di coppie. Molta della gente che è qui si è innamorata proprio ad uno dei party di Giacomo; è molto conosciuto nell’ambito delle feste, non sai quante ragazze gli hanno chiesto di combinare uno dei suoi giochetti con il ragazzo che amavano in modo da farlo cadere ai loro piedi.-
 Marco mi guardava con dolcezza, mentre cercavo di capire se per caso non sperasse che quella sera avvenisse qualcosa tra noi. Eppure diceva di non amarmi più… Che mi avesse mentito?
 Conoscevo Marco abbastanza da sapere che niente gli avrebbe impedito di ricorrere a qualche strano stratagemma per raggiungere il suo obbiettivo.
 Cercai di allontanare quei pensieri dalla mia mente. Aveva detto di avermi dimenticata, che eravamo nati per essere amici e volevo fidarmi di quelle parole. Sentivo che c’era sotto qualcosa anche se non riuscivo a capire cosa.
 -Non credo di essere il tipo che s’innamora in una sera-, dissi per cercare di mettere in chiaro le cose, anche se in quel momento, pensando a chi appartenesse il mio cuore mi ritrovai a sperare di sbagliarmi. Sarebbe stato così difficile innamorarmi di un altro subito? Se Massi fosse uscito dalla mia mente velocemente alla fine sarebbe stata la cosa migliore per tutti. Io avrei smesso di soffrire e sarei stata felice tra le braccia di qualcun altro.
 -I miei giochetti sono molto efficaci-, rispose Giacomo con una punta di orgoglio nella voce. –In genere la gente si è già innamorata prima di rendersi realmente conto di quello che le sta succedendo.-
 -Con me non funzionerà-, era quello che avrei voluto dire io eppure non furono le mie labbra a pronunciare quelle parole.
 Marti, al mio fianco, fissava Giacomo visibilmente seccata.
 -Ne sei sicura?- chiese lui sorpreso da tanta determinazione.
 -Non ho mai creduto ai colpi di fulmine o altre sciocchezze del genere. Se devo essere sincera fino in fondo non sono neanche sicura di credere nell’amore, almeno non alla nostra età. I nostri cuori e le nostre menti sono facilmente soggetti a distrazioni e questo ci rende troppo vulnerabile per poter essere veramente fedeli ad una sola persona, quindi l’amore vero non può esistere per noi… Almeno non ora.-
 -Hai un’opinione piuttosto severa-, disse Giacomo serio.
 Marti lo fissò per un momento. Era la prima volta che la sentivo fare un discorso del genere e con uno sconosciuto poi… Le feste di quel fissato erano davvero magiche.  
 -Severa? Direi più che altro realista-, rispose la mia amica prima di incrociare le braccia e richiudersi nel suo silenzio.
 L’aria si fece abbastanza imbarazzante e per fortuna Marco decise di intervenire.
 -Che cosa hai ideato per la tua festa? Mi hai detto che stavolta sarebbe stato qualcosa di eccezionale.-
 Giacomo sorrise compiaciuto.
 -In realtà non è niente di così fantastico, però credo che darà a molti la possibilità di conoscersi o magari di approfondire le loro amicizie.-
 Marco arrossì mentre stringeva impercettibilmente la mia mano. Socchiusi gli occhi sospettosa. Più si andava avanti e più il mio sesto senso mi suggeriva che Marco e Giacomo stavano tramando qualcosa. Oppure stavo impazzendo e vedevo complotti inesistenti.
  -Non posso spiegarvi tutto adesso altrimenti vi rovinerò la sorpresa-, disse con un ghigno furbo. –Però c’è una cosa che dovete fare. Federica, mi porti il contenitore?-
 Pochi secondi dopo una ragazza bassa ma molto carina gli mise tra le mani una bolla di vetro con dentro dei foglietti ripiegati.
 -Grazie, sorellina. Bene prendetene uno.-
 Dovevamo pescare uno di quei foglietti? Che cosa strana, chissà a che servivano.
 Non ero molto sicura di volermi fidare di quel ragazzo però al massimo se andando avanti la situazione non mi fosse piaciuta, grazie a Dio, avevo una macchina e potevo andare via in qualsiasi momento.
 Marco fu il primo ad estrarre uno di quei foglietti, lo aprì e la sua espressione confusa non mi tranquillizzò per niente.
 -Avanti-, disse Giacomo incoraggiante sorridendomi.
 Continuavo a non essere per niente convinta ma con calma infilai la mano in quella bolla trasparente. Rivoltai un attimo i foglietti prima di afferrarne uno.
 Mentre lo dispiegavo Marti aveva già preso il suo.
 -Non ditemi assolutamente che numero vi è capitato-, ci ammonì Giacomo con sguardo solenne. –Non voglio essere accusato di truccare il sorteggio.-
 Sul mio bigliettino c’era un numero, anzi il mio numero: il diciannove. Mi era sempre piaciuto, non solo perché era il giorno della mia nascita ma anche per altri motivi. Era formato da uno e nove altri due numeri che mi piacevano, il diciannove settembre avevo passato l’esame della patente, il diciannove giugno si erano tenuti anni prima i miei esami alle medie che erano andati alla grande, e il diciannove giugno prossimo si sarebbero tenuti gli esami di maturità con la speranza che andassero altrettanto bene. Insomma il diciannove ricorreva nella mia vita, e mi ricordava solo cose piacevoli quindi lo adoravo.
 Mi stavo ancora chiedendo cose avesse in mente Giacomo quando all’improvviso mi sentii rabbrividire. Una risata aveva invaso la mia mente, e senza accorgermene avevo stretto con più vigore la mano di Marco che non avevo lasciato andare neanche per un attimo.
 Quella risata non avrei mai potuto confonderla con nessun‘altra: cristallina e tremendamente acuta, quasi fino a fonderti il cervello per il fastidio.
 Voltai con calma lo sguardo e quando raggiunsi la porta da cui eravamo entrati poco prima sentii il cuore cadere e raggiungere il fondo del mio stomaco.
 Delia aveva appena fatto il suo ingresso seguita da uno stuolo di ochette. Subito dietro di loro intravidi la chioma bionda e indomabile di Massimiliano.








***L'Autrice***
 Ho aggiornato prima del previsto, lo so... xD Sono a casa con febbre alta e mal di gola, e visto che non mi va neanche di provare ad aprire un libro per studiare ho deciso di fare qualcosa di più costruttivo e quindi eccomi qua con questo nuovo capitolo.
 Lo so che non ci sono parti Massi/Vale ma vi assicuro che ci saranno nel prossimo capitolo... xD Promesso! Comunque spero davvero che il capitolo vi sia piaciuto. Da questo capitolo in poi ne succederanno davvero così tante che probabilmente perderete il filo... xD Se per il momento l'unico dubbio è "perchè Massi e Delia stanno insieme?" dal prossimo capitolo i dubbi si moltiplicheranno a vista d'occhio, e sarà sempre così. xD
 Per chi frequenta il Forum o il mio profilo di Facebook saprà già quello che sto per dire, ma lo ripeto anche qui. ^^ Il 19 febbraio 2011 (giorno del mio compleanno) comincerò a pubblicare "Verso La Maturità", il sequel di questa storia. Se volete sapere com'è strutturata la storia, potete andare sul forum o sulla pagina de Il Figlio della Prof che troverete su Facebook. Comunque ve lo spiegherò qui in due parole: la saga è formata da quattro libri. "Il Figlio della Prof" è il primo, "La Ragazza delle Macchinette" è il secondo, "Verso la Maturità" è il terzo ed è il sequel de Il Figlio della Prof, mentre "Verso Lei" è il quarto ed è il sequel de La Ragazza Delle Macchinette. Spero di essere stata chiara, comunque se avete dei dubbi chiedete pure.
 Ricordo sempre che potete trovare altre informazioni su questa storia visitando il forum, il gruppo su facebook, la pagina su Facebook, e anche il mio profilo su Facebook (Scarcy Novanta) aggiungetemi se volete...


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 Ringraziamenti:
 Lione94: Tranquilla per la recensione sintetica, lo so che nella vita si è sempre pieni di impegni... xD Sì, Vale ha scelto la strada più difficile, ma è anche l'unica per lei. E' orgogliosa, quindi per il momento l'idea di dire tutto a Massi non la sfiora minimamente, senza contare che è sicura di non essere la ragazza adatta a lui o una per cui Massi potrebbe mai provare qualcosa. E' per questo che decide di dimenticarlo. Marco è un personaggio molto importante all'interno della storia, ma chissà se riuscirà ad aiutare Vale... xD Come al solito adoro leggere le vostre teorie, chi lo sa se qualcuno di voi ci ha preso o no, ma ti assicuro che non è così semplice come può sembrare... xD Spero di aver aggiornato abbastanza in fretta... xD Grazie mille per aver trovato il tempo per recensire... Un bacio!
 _Caline: In effetti Massi sa essere proprio un bambino capriccioso quando ci si mette, però credo che anche questo faccia parte del suo fascino... xD E per inciso, anche io lo avrei picchiato a sangue... ahahah xD Be' diciamo che con Massi non è così semplice tagliare totalmente i rapporti, visto che comunque basta un suo sguardo a far imbestialire Vale e a farla reagire... xD Sì, Vale ha molta fiducia in Marco, lo dimostra proprio il fatto che si sia confidata con lui prima che con altri, ma è nel carattere di Marco ispirare così tanta fiducia nelle altre persone, è proprio una sua caratteristica. ^^ Sai una cosa? Non mi sono mai piaciute le storie troppo sdolcinate o piene di mielosi discorsi, preferisco di gran lunga impegnare i miei neuroni in qualcosa di complicato che rischi di far uscire fuori di testa anche me che scrivo... xD Grazie mille per quello che hai detto, è il complimento più bello che mi abbiamo mai fatto... *-* Sono contenta che la storia ti stia piacendo così tanto... Un bacio!
 Nana5974: Sono contentissima che la storia ti stia coinvolgendo sempre di più... xD Grazie infinite per la recensione e per tutti i complimenti. *-* Un bacio!
 Adaliah: Be' per una vera svolta ci vorrà ancora un po', ma questo non significa che nel frattempo non possa comunque succedere qualcosa... xD Il Pov di Massi continuerò a pubblicarlo quando sarò verso la fine de "Il Figlio della Prof", se continuassi adesso ci sarebbero davvero troppi spoiler... ^^ Prima o poi si chiarirà anche il comportamento di Massi verso Vale, in effetti in questi capitoli la sta ferendo davvero tanto. Hai detto bene, i ragazzi sono tonti! e non capiscono niente... xD E ti posso garantire che anche Vale lo avrebbe ammazzato volentieri, ma si è trattenuta... xD Be' spero che anche questo aggiornamento improvviso ti abbia fatto piacere. xD Grazie mille per la recensione e per tutti i complimenti... *-* Un bacio!
 sassenach: Sì, è vero. Vale ha fatto un enorme passo avanti, soprattutto se si considera quanto è orgogliosa e restia ad ammettere i suoi sentimenti... ^^' Be', credimi, Vale e Massi saranno sempre così, non riescono proprio a comportarsi diversamente... xD I ragazzi possono diventare davvero molto molto ma molto infantili quando non capiscono quello che provano. Sono molto istintivi e non capiscono mai un cavolo... xD Grazie mille per la recensione e per tutti i complimenti. *-* Un bacio!
 alina 95: Ma ti pare che me la prendo perchè non recensisci? ^^' Sei sempre meravigliosa, anche ad occuparti per il forum, e poi a me le recensioni piacciono ma non sono di vitale importanza, basta che continui a leggere (anzi a rileggere) la storia... xD Sono sempre contentissima quando mi dici che riesci ad immedesimarti in Vale così bene... xD Vabbe' se vuoi odiare Delia, non posso di certo impedirtelo, di sicuro in questi primi capitoli rompe parecchio le scatole.... ^^ Dai, giusto per non farti soffrire fino a febbraio, quella frase spoiler non riguarda Riccardo, tranquilla. E' assolutamente una frase Massi/Vale... xD Quelle su Riccardo le devo ancora scrivere... ^^ Grazie davvero per la recensione, sei stata meravigliosa. Un bacio!
 EnergyAir: Diciamo che questa è la storia delle sorprese, succede sempre quello che uno non si aspetterebbe mai... xD O almeno spero che sia così, visto che è sempre il mio obiettivo... xD Be' il Massi di questi primi capitoli si capirà molto meglio quando pubblicherò il suo Pov, per il momento posso solo dirti che non intendeva ferire Vale, lui non sa che lei è innamorata... Ha tirato fuori un argomento come un altro... ^^ Per il bacio che da a Delia invece c'è tutto un altro discorso, quello lo fa perchè Vale lo ha fatto arrabbiare... Gli uomini sono fatti così, che ci vuoi fare? ^^' Oddio, grazie davvero per tutti i complimenti che mi hai fatto Minù... *-* Sono così contenta che la storia ti stia piacendo, non vorrei mai che ti deludesse... Grazie! Un bacio!
 _Manto_: Tranquilla per lo scorso capitolo, l'importante è che tu alla fine abbia visto l'aggiornamento... ^^ Be' prima o poi il motivo per cui Delia e Massi stanno insieme verrà fuori, ma non posso anticiparti quando... ahahah Succederà e ti posso assicurare che non è un motivo così semplice come possa sembrare... ^^ Lo so che può sembrare strano ma Massi è un tipo molto educato, è per questo che ha deciso di andare a salutare Vale dopo che lei lo aveva sgridato la sera prima... ^^ Per Marco ed Amy, no comment... ahahah xD Vedremo come andrà avanti anche tra loro... ^^ Diciamo che ancora la storia è costellata di dubbi... xD Tutte le domande che hai fatto solo lecite, in effetti sono brava a far scervellare la gente con le mie storie... ahaahhaha Non si capisce mai dove vogliano andare a parare, ma ti assicuro che ci sarà un perchè per tutto quanto... ^^ E comunque, no. Massi non era nascosto nell'aula... xD Anche se non era male come idea... ahahah xD Spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto. xD Grazie mille per la recensione e per tutti i complimenti. *-* Un bacio!
 4lb1c0cc4: In effetti Vale si illude parecchio, pensa che sia semplice dimenticare ma vedrai che anche lei scoprirà quanto possa essere difficile se non addirittura impossibile...^^ Massi è parecchio infantile in questi primi capitoli, è orgoglioso e reagisce sempre a qualsiasi provocazione...^^ Ma credo che anche questo faccia parte del suo fascino... xD Mi dispiace che in questo capitolo non ci siano scene Massi/Vale, ma ti assicuro che mi rifarò con il prossimo capitolo... ^^ Grazie mille per la recensione e per tutti i complimenti. *-* Un bacio!
 sTar__: Molto spesso l'orgoglio ci impedisce di agire e di provare a risolvere una marea di situazioni con un po' di sincerità si sistemerebbero subito... ^^ Ma Vale è fatta così, che ci vuoi fare? Grazie mille per la recensione. *-* Un bacio!      
 momi87: Diciamo che il "Taglio Netto" lo vorrebbe dare Vale al suo amore per Massi e ad un qualsiasi tipo di rapporto con lui... ^^ Ovviamente è solo una sua intenzione, questo non vuol dire che accadrà veramente, e ti posso assicurare che nel prossimo capitolo col cavolo che Vale seguirà la sua intenzione di tagliare i rapporti con Massi... ahahhaha xD Be' tutte le motivazioni di Massi si chiariranno molto di più verso la fine della storia, ma soprattutto dopo che avrò pubblicato il suo Pov... xD Per quanto riguarda Marco, vedremo se e quando si innamorerà di qualcuno.... xD Forse hai ragione tu o forse no, chi lo sa... xD Grazie mille per la recensione e per tutti i complimenti che mi hai fatto... *-* Spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto. Un bacio!
 Fratellone Lontano: Prima di tutto, grazie mille per i complimenti... *-* Sono contenta che la storia ti piaccia tanto. Per quanto riguarda il tuo invito ad aggiornare più spesso, non posso esaudirlo più di tanto... xD Il fatto è che sto scrivendo anche il seguito di questa storia che comincerò a pubblicare dal 19 febbraio. Se pubblicassi tutti i capitoli della prima parte adesso, poi dovresti aspettare fino a febbraio per avere il seguito... xD Ho cercato di distribuire i capitoli, in modo da non farvi aspettare troppo per il seguito... xD Comunque ti ringrazio davvero per tutti i complimenti e per la recensione...*-* Spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto. Un bacio!
 ShadowOfTheWind: Tranquilla, l'importante è che continui a leggere non fa niente se recensisci dopo... xD Be', sì... Marco è davvero un grande, è uno dei personaggi più importanti per la continuazione della storia... ^^ Spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto... Grazie mille per la recensione e per tutti i complimenti. Un bacio!*-*
 Penny Black: Uhmm... diciamo che Massi è un po' più complesso di quanto possa sembrare... Ma si capirà molto di più andando avanti e una volta che avrò pubblicato il POV di Massi... ^^ E anche per le spiegazioni sul fidanzamento di Massi e Delia bisognerà aspettare ancora un po'... xD Davide è un ragazzo molto dolce, ma Marti non si accorferà tanto presto di lui. Come spesso accade i ragazzi troppo dolci tendono a diventare amici più che fidanzati... ^^' Infatti, Vale è stata molto brava a sviare tutta la conversazione, ma lei è un asso in queste cose. Pur di non dare troppe spiegazioni riuscirebbe ad inventarsi di tutto. ^^ Il capitolo vero e proprio della festa arriverà con il prossimo, e in effetti ne succederanno davvero tante... xD Ci hai preso completamente su Christian, è esattamente come l'hai descritto tu se non addirittura peggio...-_-' Tranquilla, prima o poi Vale riuscirà a dire tutto anche Marti e Amy, su questo non ci sono dubbi... Non può continuare a mentire alle sue due amiche... ^^ In effetti hai reso molto l'idea del carattere di Vale. Tranquilla, la tua recensione mi è piaciuta come tutte le altre... Sono sempre contenta di avere la tua opinione, quindi scrivi quello che ti senti... ^^ Grazie mille per tutti i complimenti che mi hai fatto. *-* Un bacio! 
 paperacullen: Grazie mille, sono contenta che la storia ti stia piacendo così tanto... *-* Siamo tutte molto solidali con Vale, bene o male molte di noi si sono trovate in una situazione del genere, e Massi non le rende di certo le cose più facili... ^^' Purtroppo dimenticare una persona che si ama non è semplice, spesso è quasi impossibile, e Vale lo imparerà presto... ^^ Per il sequel, mi sto dando da fare, e spero che quando lo pubblicherò ti piaccia almeno quanto questo primo libro... xD Grazie mille per tutti i complimenti che mi hai fatto e per la tua meravigliosa recensione... *-* Un bacio!
 chiara84: Vale ha fatto quello che avrebbero fatto molte altre ragazze al suo posto... xD Spesso pensiamo che sia molto più semplice provare a dimenticare piuttosto che affrontare i propri sentimenti, ma anche Vale scoprirà quanto la sua decisione possa essere difficile da portare avanti... ^^' Anche il rapporto tra Massi e Delia avrà il suo perchè prima o poi... xD Grazie mille per la recensione... Un bacio!
 kribja: Sono contenta che il capitolo ti sia piaciuto... xD Quello che blocca Vale è certamente l'orgoglio, ma anche il comportamento di Massi non le rende le cose semplici... ^^' I motivi per cui Massi sta insieme a Delia non sono così semplici come possono sembrare, lo so che la gelosia è al primo posto ma non è esattamente così che stanno le cose... E' molto molto molto più complicato... xD Le risposte di Vale non so neanche io da dove vengono fuori, risponde e basta, di getto... xD Ma sono contentissima che ti piacciano così tanto... xD Grazie mille per la tua meravigliosa recensione e per tutti i complimenti che mi hai fatto... *-* Un bacio!
 InfinityKiss: Oh, sono così contenta che la mia storia ti piaccia! *-* E non sei la prima a diventare Massi-dipendente, lo sono anch'io... xD Tranquilla, non smetterò di pubblicare questa storia... xD Grazie davvero per tutto quello che hai detto, mi sono commossa...ç__ç Grazie grazie grazie... Un bacio! 
   
 
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