Salve a tutti, carissimi lettori!
Vogliate perdonare questa indecorosa attesa, ma ho avuto alcuni
problemi e non sono riuscita a scrivere per molto tempo. Ora ho pensato
di iniziare ad aggiornare poco per volta le mie storie. Ho deciso di
scrivere da qui, perchè qualche tempo fa mi era venuta un
pochino di ispirazione per questo Gold Saint. Spero che possa piacervi.
Piccolissima anticipazione: a me Death Mask piace un sacco! Buona
lettura!
Death Mask di Cancer era un uomo o forse era più corretto
definirlo come un mostro. Era mostro per chiunque lo affrontasse, ma
era anche mostro per pensieri ed azioni, oltre che per aspetto.
Il suo nome era stato perso nelle sabbie del Tempo, nessuno
più lo ricordava. Era stato dimenticato di proposito dal
Gold Saint per quell'affinità con creatura celestiale, alla
quale Death Mask si sentiva completamente opposto. Era Angelo il vero
nome di quel guerriero, disperso nella tromba d'aria della sua forza,
dimenticato nel vento impetuoso, che era anche origine del suo potere,
celato in una scura tomba, che portava il nome dei genitori del
giovane.
Occhi crudeli costantemente illuminati da una vena di vaga follia e di
divertimento sadico eran del colore del sangue, sangue che il ragazzo
aveva in giovane età imparato a versare, lago del vermiglio
liquido che il guerriero sapeva far scorrere e che riprendeva
nell'aspetto.
I capelli eran portati corti, spettinati costantemente, ma che
incorniciavano stranamente un viso inelegante, a tratti volgare. Eran
del colore della Luna, del colore argentato di una fonte nascosta,
quietamente illuminati dalla luce del suddetto satellite. Spettinati,
come il campo di battaglia che troppe volte lo aveva visto suo
protagonista.
Il viso era volgare, spesso adombrato da vena di lucida e folle gioia
sadica, un ghigno sempre a deformare il sottile taglio delle labbra.
Non vi era mai un sorriso su quel viso. Non vi era mai gentilezza su
quel bel, virile volto. Vi era solo gioia nel far del male.
Non ricordava neppure un momento in cui non aveva ferito, un momento in
cui la follia aveva smesso per un istante di trucidare. Eppure vi
doveva esser stato quel momento, Era pur sempre stato anche
bambino...un tempo lontano, dimenticato, celato dal vento della
memoria. Non ricordava di esser mai stato bambino, probabilmente anche
all'epoca aveva ferito ed ucciso per sopravvivere.
Death Mask l'uomo, il mostro, l'animale, la cui unica regola era quella
del più forte. La mera sopravvivenza secondo la
più bieca legge della natura: forza è
sopravvivenza, forza è giustizia. Solo la forza è
in grado di stabilire cosa sia la giustizia e darle un volto. Non
può esser debole chi amministra la giustizia. Non esiste che
una bambina debola sia Dea, per questo seguì Saga. Saga era
forza, quindi giustizia.
Il fine giustifica i mezzi era la sua unica filosofia di vita.
Sicuramente nessuno poteva sconfiggerlo e per raggiungere la giustizia
era necessario l'alto numero di vite umane, che lui stesso aveva
stroncato. Inoltre, era particolarmente divertente vedere e schiacciare
esseri umani indegni di tale nomea. Lui era un giustiziere. Lui doveva
portare la forza e la giustizia nel cuore di quei falsi, indegni
esseri, che non la seguivano.
Ogni suo nemico poi era nella sua Casa. La sua Casa, il simbolo della
sua forza, il simbolo della giustizia che aveva portato ovunque nel
Mondo era espresso dal consistente numerose di teste di nemici, appese
ovunque in quelle mura. Erano i suoi trofei. Il nemico veniva da lui
ucciso ed egli lo collezionava. Non vedeva nulla di sbagliato nel
ricordare un nemico, anche uno valoroso.
Non comprendeva perchè lui solo fosse definito il
più sadico tra i Gold Saint, in fondo lui eseguiva gli
ordini. Lui possedeva la Forza della Tromba d'aria, dell'uragano
più maestoso e luminoso. Nessuno accusa un uragano di aver
ucciso innocenti, semplicemente ciò accade per un destino
crudele e medesima sorte toccava a chiunque fosse un suo nemico. Se il
nemico veniva ucciso da lui era perchè non aveva posseduto
la forza per opporsi a quello che era il suo destino. Era, quindi,
giusto che perisse per sua mano e venisse da lui ricordato,
appendendolo nella propria dimora.
Stranamente fu proprio un ragazzino a dimostrare quanto un essere umano
può essere debole e forte al contempo. Forte,
perchè era stato in grado di sconfiggerlo in poche mosse
relativamente. Debole, in quanto aveva più volte mostrato il
punto debole. Non pensava Death Mask che un amore potesse mai
sconfiggerlo, che quel sentimento da cui lui fuggiva fosse
così potente, ancora più potente di lui. La
tromba d'aria alla fine arrestò la sua corsa e si spense in
un timido sbuffo d'aria, urlando, mentre cadeva in un vortice ancora
più oscuro. Il simbolo della sua forza, tutto quello che per
lui aveva contato, infine si era spezzato e lui era precipitato
nell'oscurità più profonda, per merito di un
essere insignificante.
Hades:
Death Mask era conscio che a spegnere la sua corsa non era stato un
ragazzino, ma bensì un essere ben più leggiadro.
Lui era stato sconfitto dalla preghiera di una donna innamorata. Era
stato gettato nell'oscurità, dopo che aveva ucciso o cercato
di uccidere quella fanciulla innamorata del suo avversario, scatenando
le sue ire. Se non avesse compiuto una simil sciocchezza, non sarebbe
mai morto.
Death Mask, infine, correva per le Scale che conduceva alla Prima Casa,
conscio della nuova missione. Era accompagnato dall'unico essere
somigliante a lui, nonostante d'aspetto non potessero essere
più all'antitesi. Era sicuro che non poteva perdere. Ora
aveva compreso. Lui era sempre tromba d'aria e potente uragano, ma
doveva essere al servizio della Dea, che era forza e giustizia assieme.
Correva coi compagni, ma un muro di cristallo lo fermò.
Ironicamente il suo stesso colpo lo sconfisse. Non aveva mai visto il
Gold Saint dell'Ariete combattere e ne era rimasto sorpreso, ma non
solo sorpreso. Era morto per colpa di Mu dell'Ariete, nonostante fosse
nella condizione di morto apparente. Non era proprio per lui il
compiere buone azioni. Era evidente ogni secondo di più.
Eppure volle lo stesso fare la differenza. Con l'amico, Aphrodite,
corse per andare a parlare con Hades.
Dov'era la sua tanto celebrata forza? Dov'era il suo potere immenso?
Dov'era lui, Death Mask di Cancer? L'uragano si era ordunque mutato in
un timido vento? In una brezza insignificante? Le ali della Viverna
spensero sul nascere il suo vento. L'uragano si infranse contro una
parete ben più dura di una semplice Tromba d'Aria. Non
potè combattere. Non potè affrontare la morte con
coraggio. Fu preso da folle paura, quella particolare sensazione che
innumerevoli volte aveva sopraffatto i suoi nemici. Ora correva per
salvarsi. Era l'unico suo scopo. Doveva salvarsi, ma a nulla valse il
tentativo e nuovamente venne buttato come un peso in un abisso senza
fondo.
Quanto poteva fuggire lontano dalla Morte? Lui aveva sempre dispensato
la morte con facilità, ma ora ne era spaventato, come quando
era più giovane. Non sopportava il pensiero di divenire come
i suoi avversari. Per questo si fermò e la
affrontò. Affrontare la morte e non scappare vigliaccamente
davanti a qualcuno, che la dispensava con la stessa facilità
con cui l'aveva dispensata. Perchè solo ora comprendeva
ciò che era accaduto innumerevoli volte a nemici? Era
scontato scappare da morte, persino lui ne era spaventato,
benchè la conoscesse. Era sempre stato attratto da lei,
eppure ne era sempre spaventato. Era cresciuto nel terrore di venire
sconfitto ed ucciso, per questo era sempre stato lui il più
forte.
Death Mask di Cancer era un Uragano, ma era sempre stato fermato da
qualcosa. L'uragano ha bisogno di spazio per poter combattere e
mostrare la sua forza. Ebbe molto spazio, infine, quando fu davanti al
Muro del Lamento. Era assieme a tutti coloro con cui era cresciuto,
amici lontani ed amici più vicini. Persone opposte rispetto
a lui e persone che invece somigliavano caratterialmente. La tempesta,
l'uragano, la tromba d'aria potè scatenare la sua immensa
potenza d'oro contro quel pezzo di marmo. Non si voltò mai,
neppure per un momento, mentre la luce di un nuovo Sole lo avvolgeva.
Era la prima volta che si fermava a riflettere. Era la prima volta che
affrontava la morte senza timore di quest'ultima, perchè
ogni cosa che compiva era per sfuggire da morte. Death Mask era sempre
stato ossessionato dalla Nera Signora, che ora lo accoglieva con
calore. Non era Nera, ma del colore del Sole, del suo Cosmo.
L'uragano si ferma sempre davanti alla potenza del Sole, ovunque si
trovi. Death Mask si arrestò, infine, davanti alla potenza
di un Sole finto, di un Sole che risplendeva del suo Cosmo, unito alla
potenza mitica dei suoi compagni d'arme.
Note dell'autrice:
Death Mask...che dire
è un personaggio ben complesso o forse sono io che lo
avverto come tale, visto che per me è qualcuno di
apparentemente semplice, che si rivela ben più difficile.
Devo dire che secondo me è spaventato a morte da quella che
è la morte. Ogni cosa che è collegata a lui
è collegata alla morte in modo quasi psicotico. Questo ha il
significato che in realtà ne è ossessionato. Ha
timore della morte, specie quella in battaglia ed ogni sua frase mi
convince di ciò. E' forse quello più spaventato
dalla morte tra i suoi colleghi, certo questo è secondo me.
Poi, ovviamente ognuno ha la sua visione. Colgo l'occasione per dire
che questo capitolo è dedicato a: Tsukuyomi e Sakura2480,
che sono entrambe due grandissime fan di questo personaggio e a cui
spero piaccia tantissimo questo capitolo. Ho fatto del mio meglio per
scrivere di Death. Fatemi sapere se vi è piaciuto, mie care!
Rispose alle Recensioni:
KanondiGemini96:
Ma ciao!! Ti trovo anche qui pronta a recensire! XD! Dai che bello..mi
fa molto piacere. Veniamo a noi...come hai letto io odio Aiolia. E'
antipatico e mi è antipatico Seiya, quindi mi è
antipatico anche Aiolia, che lo avverto come troppo simile.
Personalmente non mi piace neppure fisicamente...mi piacciono i Gold
coi capelli lunghi o stronzi u.u! Li preferisco non ci posso far
niente! XDXD! Capisco perfettamente tua sorella...a me ogni tanto
capita, quando leggo o sento la "Mamma di Crystal" parodia che amo alla
follia e ho fatto pure la rima XD! Sì...ed ora
c'è Saga e Kanon, che mi sa che alla fine li unisco,
perchè non si può scrivere di uno senza scrivere
dell'altro ed anzi ho già qualche idea! E poi mi piace
troppo il modo che hanno di vedersi reciprocamente...beh
studierò come scrivere, il che vuol dire che
aggiornerò a Pasqua del 2050...penso! XD! Un bacione! Ciau!
Camus:
Ciao cara! Come va'? L'università? Ora che ho chiesto le
notizie..passiamo ad altro. Aiolia non so neppure io perchè
mi sta antipatico....ma mi sta antipatico e non faccio nulla per
nasconderlo. Forse è perchè trova simpatico Seiya
e quindi per una sorta di proprietà cumulativa a me sta
antipatico pure lui. L'ho semplicemente odiato quando ha detto: "Lo
farei a pezzi davanti a voi" riferito al MIO Milo! Cretino...ma chi ti
credi di essere? Milo è Cavaliere d'oro come lui! Dio se lo
odio...ecco la mia antipatia nasce da questa frase!
Ringrazio coloro che hanno messo
la storia tra le Preferite: aoede,
Camus e shaina_hiwatari
E ringrazio anche coloro che
hanno messo la storia tra le seguite:
Alcyon85, aoede, Himechan, KanondiGemini96, LoVe_PeAcE
Un
bacio ragazze ed al prossimo aggiornamento....quando
sarà!
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