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Autore: DeaEris    08/11/2010    1 recensioni
Una raccolta sui Guerrieri d'oro! Sul mio modo personale di vedere i dodici eroi e la loro evoluzione nella storia, ovviamente è un mio modo personale di vedere i Dodici Eroi! A cominciare dallo splendido Aphrodite di Pisces, dal suo modo di vedere sè stesso ed il mondo. Al momento il raiting è verde, ma forse potrebbe aumentare..ancora non lo so!
Genere: Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Salve a tutti, carissimi lettori! Vogliate perdonare questa indecorosa attesa, ma ho avuto alcuni problemi e non sono riuscita a scrivere per molto tempo. Ora ho pensato di iniziare ad aggiornare poco per volta le mie storie. Ho deciso di scrivere da qui, perchè qualche tempo fa mi era venuta un pochino di ispirazione per questo Gold Saint. Spero che possa piacervi. Piccolissima anticipazione: a me Death Mask piace un sacco! Buona lettura!

Death Mask di Cancer era un uomo o forse era più corretto definirlo come un mostro. Era mostro per chiunque lo affrontasse, ma era anche mostro per pensieri ed azioni, oltre che per aspetto.
Il suo nome era stato perso nelle sabbie del Tempo, nessuno più lo ricordava. Era stato dimenticato di proposito dal Gold Saint per quell'affinità con creatura celestiale, alla quale Death Mask si sentiva completamente opposto. Era Angelo il vero nome di quel guerriero, disperso nella tromba d'aria della sua forza, dimenticato nel vento impetuoso, che era anche origine del suo potere, celato in una scura tomba, che portava il nome dei genitori del giovane.
Occhi crudeli costantemente illuminati da una vena di vaga follia e di divertimento sadico eran del colore del sangue, sangue che il ragazzo aveva in giovane età imparato a versare, lago del vermiglio liquido che il guerriero sapeva far scorrere e che riprendeva nell'aspetto.
I capelli eran portati corti, spettinati costantemente, ma che incorniciavano stranamente un viso inelegante, a tratti volgare. Eran del colore della Luna, del colore argentato di una fonte nascosta, quietamente illuminati dalla luce del suddetto satellite. Spettinati, come il campo di battaglia che troppe volte lo aveva visto suo protagonista.
Il viso era volgare, spesso adombrato da vena di lucida e folle gioia sadica, un ghigno sempre a deformare il sottile taglio delle labbra. Non vi era mai un sorriso su quel viso. Non vi era mai gentilezza su quel bel, virile volto. Vi era solo gioia nel far del male.
Non ricordava neppure un momento in cui non aveva ferito, un momento in cui la follia aveva smesso per un istante di trucidare. Eppure vi doveva esser stato quel momento, Era pur sempre stato anche bambino...un tempo lontano, dimenticato, celato dal vento della memoria. Non ricordava di esser mai stato bambino, probabilmente anche all'epoca aveva ferito ed ucciso per sopravvivere.
Death Mask l'uomo, il mostro, l'animale, la cui unica regola era quella del più forte. La mera sopravvivenza secondo la più bieca legge della natura: forza è sopravvivenza, forza è giustizia. Solo la forza è in grado di stabilire cosa sia la giustizia e darle un volto. Non può esser debole chi amministra la giustizia. Non esiste che una bambina debola sia Dea, per questo seguì Saga. Saga era forza, quindi giustizia.
Il fine giustifica i mezzi era la sua unica filosofia di vita. Sicuramente nessuno poteva sconfiggerlo e per raggiungere la giustizia era necessario l'alto numero di vite umane, che lui stesso aveva stroncato. Inoltre, era particolarmente divertente vedere e schiacciare esseri umani indegni di tale nomea. Lui era un giustiziere. Lui doveva portare la forza e la giustizia nel cuore di quei falsi, indegni esseri, che non la seguivano.
Ogni suo nemico poi era nella sua Casa. La sua Casa, il simbolo della sua forza, il simbolo della giustizia che aveva portato ovunque nel Mondo era espresso dal consistente numerose di teste di nemici, appese ovunque in quelle mura. Erano i suoi trofei. Il nemico veniva da lui ucciso ed egli lo collezionava. Non vedeva nulla di sbagliato nel ricordare un nemico, anche uno valoroso.
Non comprendeva perchè lui solo fosse definito il più sadico tra i Gold Saint, in fondo lui eseguiva gli ordini. Lui possedeva la Forza della Tromba d'aria, dell'uragano più maestoso e luminoso. Nessuno accusa un uragano di aver ucciso innocenti, semplicemente ciò accade per un destino crudele e medesima sorte toccava a chiunque fosse un suo nemico. Se il nemico veniva ucciso da lui era perchè non aveva posseduto la forza per opporsi a quello che era il suo destino. Era, quindi, giusto che perisse per sua mano e venisse da lui ricordato, appendendolo nella propria dimora.
Stranamente fu proprio un ragazzino a dimostrare quanto un essere umano può essere debole e forte al contempo. Forte, perchè era stato in grado di sconfiggerlo in poche mosse relativamente. Debole, in quanto aveva più volte mostrato il punto debole. Non pensava Death Mask che un amore potesse mai sconfiggerlo, che quel sentimento da cui lui fuggiva fosse così potente, ancora più potente di lui. La tromba d'aria alla fine arrestò la sua corsa e si spense in un timido sbuffo d'aria, urlando, mentre cadeva in un vortice ancora più oscuro. Il simbolo della sua forza, tutto quello che per lui aveva contato, infine si era spezzato e lui era precipitato nell'oscurità più profonda, per merito di un essere insignificante.
Hades:
Death Mask era conscio che a spegnere la sua corsa non era stato un ragazzino, ma bensì un essere ben più leggiadro. Lui era stato sconfitto dalla preghiera di una donna innamorata. Era stato gettato nell'oscurità, dopo che aveva ucciso o cercato di uccidere quella fanciulla innamorata del suo avversario, scatenando le sue ire. Se non avesse compiuto una simil sciocchezza, non sarebbe mai morto.
Death Mask, infine, correva per le Scale che conduceva alla Prima Casa, conscio della nuova missione. Era accompagnato dall'unico essere somigliante a lui, nonostante d'aspetto non potessero essere più all'antitesi. Era sicuro che non poteva perdere. Ora aveva compreso. Lui era sempre tromba d'aria e potente uragano, ma doveva essere al servizio della Dea, che era forza e giustizia assieme. Correva coi compagni, ma un muro di cristallo lo fermò.
Ironicamente il suo stesso colpo lo sconfisse. Non aveva mai visto il Gold Saint dell'Ariete combattere e ne era rimasto sorpreso, ma non solo sorpreso. Era morto per colpa di Mu dell'Ariete, nonostante fosse nella condizione di morto apparente. Non era proprio per lui il compiere buone azioni. Era evidente ogni secondo di più. Eppure volle lo stesso fare la differenza. Con l'amico, Aphrodite, corse per andare a parlare con Hades.
Dov'era la sua tanto celebrata forza? Dov'era il suo potere immenso? Dov'era lui, Death Mask di Cancer? L'uragano si era ordunque mutato in un timido vento? In una brezza insignificante? Le ali della Viverna spensero sul nascere il suo vento. L'uragano si infranse contro una parete ben più dura di una semplice Tromba d'Aria. Non potè combattere. Non potè affrontare la morte con coraggio. Fu preso da folle paura, quella particolare sensazione che innumerevoli volte aveva sopraffatto i suoi nemici. Ora correva per salvarsi. Era l'unico suo scopo. Doveva salvarsi, ma a nulla valse il tentativo e nuovamente venne buttato come un peso in un abisso senza fondo.
Quanto poteva fuggire lontano dalla Morte? Lui aveva sempre dispensato la morte con facilità, ma ora ne era spaventato, come quando era più giovane. Non sopportava il pensiero di divenire come i suoi avversari. Per questo si fermò e la affrontò. Affrontare la morte e non scappare vigliaccamente davanti a qualcuno, che la dispensava con la stessa facilità con cui l'aveva dispensata. Perchè solo ora comprendeva ciò che era accaduto innumerevoli volte a nemici? Era scontato scappare da morte, persino lui ne era spaventato, benchè la conoscesse. Era sempre stato attratto da lei, eppure ne era sempre spaventato. Era cresciuto nel terrore di venire sconfitto ed ucciso, per questo era sempre stato lui il più forte.
Death Mask di Cancer era un Uragano, ma era sempre stato fermato da qualcosa. L'uragano ha bisogno di spazio per poter combattere e mostrare la sua forza. Ebbe molto spazio, infine, quando fu davanti al Muro del Lamento. Era assieme a tutti coloro con cui era cresciuto, amici lontani ed amici più vicini. Persone opposte rispetto a lui e persone che invece somigliavano caratterialmente. La tempesta, l'uragano, la tromba d'aria potè scatenare la sua immensa potenza d'oro contro quel pezzo di marmo. Non si voltò mai, neppure per un momento, mentre la luce di un nuovo Sole lo avvolgeva. Era la prima volta che si fermava a riflettere. Era la prima volta che affrontava la morte senza timore di quest'ultima, perchè ogni cosa che compiva era per sfuggire da morte. Death Mask era sempre stato ossessionato dalla Nera Signora, che ora lo accoglieva con calore. Non era Nera, ma del colore del Sole, del suo Cosmo.
L'uragano si ferma sempre davanti alla potenza del Sole, ovunque si trovi. Death Mask si arrestò, infine, davanti alla potenza di un Sole finto, di un Sole che risplendeva del suo Cosmo, unito alla potenza mitica dei suoi compagni d'arme.

Note dell'autrice:
Death Mask...che dire è un personaggio ben complesso o forse sono io che lo avverto come tale, visto che per me è qualcuno di apparentemente semplice, che si rivela ben più difficile. Devo dire che secondo me è spaventato a morte da quella che è la morte. Ogni cosa che è collegata a lui è collegata alla morte in modo quasi psicotico. Questo ha il significato che in realtà ne è ossessionato. Ha timore della morte, specie quella in battaglia ed ogni sua frase mi convince di ciò. E' forse quello più spaventato dalla morte tra i suoi colleghi, certo questo è secondo me. Poi, ovviamente ognuno ha la sua visione. Colgo l'occasione per dire che questo capitolo è dedicato a: Tsukuyomi e Sakura2480, che sono entrambe due grandissime fan di questo personaggio e a cui spero piaccia tantissimo questo capitolo. Ho fatto del mio meglio per scrivere di Death. Fatemi sapere se vi è piaciuto, mie care!
Rispose alle Recensioni:
KanondiGemini96:
Ma ciao!! Ti trovo anche qui pronta a recensire! XD! Dai che bello..mi fa molto piacere. Veniamo a noi...come hai letto io odio Aiolia. E' antipatico e mi è antipatico Seiya, quindi mi è antipatico anche Aiolia, che lo avverto come troppo simile. Personalmente non mi piace neppure fisicamente...mi piacciono i Gold coi capelli lunghi o stronzi u.u! Li preferisco non ci posso far niente! XDXD! Capisco perfettamente tua sorella...a me ogni tanto capita, quando leggo o sento la "Mamma di Crystal" parodia che amo alla follia e ho fatto pure la rima XD! Sì...ed ora c'è Saga e Kanon, che mi sa che alla fine li unisco, perchè non si può scrivere di uno senza scrivere dell'altro ed anzi ho già qualche idea! E poi mi piace troppo il modo che hanno di vedersi reciprocamente...beh studierò come scrivere, il che vuol dire che aggiornerò a Pasqua del 2050...penso! XD! Un bacione! Ciau!
Camus: Ciao cara! Come va'? L'università? Ora che ho chiesto le notizie..passiamo ad altro. Aiolia non so neppure io perchè mi sta antipatico....ma mi sta antipatico e non faccio nulla per nasconderlo. Forse è perchè trova simpatico Seiya e quindi per una sorta di proprietà cumulativa a me sta antipatico pure lui. L'ho semplicemente odiato quando ha detto: "Lo farei a pezzi davanti a voi" riferito al MIO Milo! Cretino...ma chi ti credi di essere? Milo è Cavaliere d'oro come lui! Dio se lo odio...ecco la mia antipatia nasce da questa frase!
Ringrazio coloro che hanno messo la storia tra le Preferite: aoede, Camus e shaina_hiwatari
E ringrazio anche coloro che hanno messo la storia tra le seguite: Alcyon85, aoede, Himechan, KanondiGemini96, LoVe_PeAcE
Un bacio ragazze ed al prossimo aggiornamento....quando sarà! 
  
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