Il giorno è
arrivato
Era appena l’alba
e il re e i suoi figli si stavano già preparando per
combattimento. Shin e Shade erano nella sala delle armi, il ragazzino
non riusciva a capire il motivo per cui erano entrati li, si guardava
in torno con grande curiosità, sapeva
dell’esistenza di quella sala ma non gli era permesso
entrarci, perciò era la prima volta.
In tutto le pareti,
c’erano appese porta armi di tutti i generi e dimensioni. Le
armi erano tantissime e tutte diverse di stile e grandezza.
C’erano spade di ogni tipo, da quella più corta e
larga a quella più lunga e fine. C’erano archi e
frecce, d’oro, d’argento e bronzo, per non parlare
di centinaia di legno, che certamente erano le più facili da
usare. C’erano c’erano asce dall’era
barbarica fino agli ultimi giorni di fabbricazione di questi.
C’erano addirittura una montagna di scudi, tutti ben abbinati
alle armi e dei piccoli pugnali.
Il principe era
incantato da tutti quegli strumenti che ormai in pochi usavano.
Shi: oh mio dio
papà, se qui entrasse il nemico saremmo tutti fritti-
esclamò a bocca aperta
Sha: be per la
verità, queste armi sono state conservate per secoli. E poi
un mio antenato faceva collezioni di armi, quindi molti dei cimeli che
vedi sono i suoi. Comunque il bello non è qui!- disse
facendogli l’occhiolino e aprendo una porta infondo alla
stanza
Sha: ecco questi
sono i miei veri tesori- disse facendo ammirare, con orgoglio, la
stanza al figlio
Davanti agli occhi
increduli del principino si presentò una vastissima gamma di
fruste di ogni genere. Da quelle più maneggevoli a quelle
più pesanti. Da quelle in cuoio scuro a quelle impreziosite
con diamanti e altre pietre preziose. Ma quella che
rispecchiò davanti a tutte fu soltanto una. La
più bella e splendente, la frusta bianca del potere di
prominance della luna. Era quella riposata con più cura, ed
era l’unica rinchiusa in un piedistallo di vetro.
Shi: non ci posso
credere…queste sono tutte tue?- chiese incredulo
Sha: si Shin, sono
tutti i miei acquisti più cari e tanti regali super graditi
Shi: non ci posso
credere…non pensavo avessi tante fruste
Sha: si, in effetti
solo la famiglia reale della luna sa della sala e di questa armeria
privata
Shi: wow, di certo
non sarai mai a corto- disse ironico
Sha: si hai ragione
figliuolo- rispose sorridendo
Sha: ma
perché mi hai portato qui?
Sha:
perché questa un giorno sarà la tua armeria
privata. Ed è per questo motivo che la tua spada di
Prominance è qui- disse indicando un altro piedistallo
vetrato.
All’interno
la spada brillava. Sembrava volesse dire “prendimi”
Shi: io non
capisco, perché l’hai messa qua?
Sha: questa
è una spada troppo importante. Non potevo lasciarla in bela
vista non credi?
Detto questo si
avvicinò al vetro e lo aprì, prelevando
l’oggetto delicatamente.
Sha: tieni Shin-
disse porgendola
Shi: grazie
papà- rispose riponendola nel suo fianco
Sf: avete finito?-
disse arrivando all’improvviso
Shi: come sapevi
che eravamo qua?- chiese stupito
Sf: questa
è la mia armeria, non dimenticarlo
Sha: è
già diventata la tua?- chiese stupito.
Lui aveva ottenuto
un’armeria tutta sua solo a diciotto anni
Sf: si. Solo che
non è questa stanza, diciamo che ne abbiamo costruita
un’altra per motivi di spazio
Sha: vuoi dire che
ne acquisterai tante da dover costruire un’altra stanza?
Sf: no che dici!
Sei tu quello che ne acquisterà troppe
Shi:
papà?
Sf: si. Credimi nel
tempo le fruste saranno vendute tantissimo
Sha: be. Se
è vero vuol dire che saranno davvero straordinarie,
perché io non compro fruste di poco conto
Sf: si infatti.
Comunque sarebbe meglio andare adesso. La strada è tanta e
non so cosa troveremo per la strada
Sha: si hai
ragione, voi aspettatemi fuori
Detto questo i due
uscirono e Shade prese la sua preziosissima frusta.
Sha: spero solo che
mi possa aiutare. Ho un pessimo presentimento- pensò
riponendo l’oggetto nel suo fianco.
Uscito dalla stanza
ad aspettarlo c’erano i figli
Sf: ehi,
è così strano avere nello stesso posto tre
oggetti di prominance- esclamò un po’ rigido
Shi: non capisco,
papà non la usa?
Sf: stai
scherzando? Papà usa la frusta del potere lunare solo quando
è alle strette. Ed è difficile metterlo in quella
posizione
Sha: è
normale che sia così. Il potere della luna è
molto meno di quello solare. Se la spreco per ogni cosa il potere in
poco tempo sparirà- disse guardando in cagnesco la spada del
figlio più grande
Sf: io non uso il
suo potere. Ormai so controllarlo alla perfezione. Uso questa spada
solo perché è davvero formidabile
nell’usarla. L’impugnatura è morbida e
la lama è fine e maneggevole
Sha:
sarà, ma non mi sento molto tranquillo
Sf: si questo lo
so. Me lo ripeti spesso
Sha: adesso
però passiamo alle cose importanti.- cominciò
diventando serio
Sha: sappiamo
benissimo che Mazoon ci attende con una trappola. Conoscendolo
sarà per me, voi vi occuperete di Dix, io del padre. Sono
troppo furioso per aver preso mia figlia e mia moglie, devo fargliela
pagare.
Shi:
papà, tu sei sicuro di superare la trappola? Sono sicuro che
userà la mamma
Sha: forse hai
ragione. Non so cosa farò, ma sta tranquillo che me la
caverò- disse sorridendogli incoraggiandolo
Sha: tu cercherai
di convincere Dix- aggiunse rivolgendosi al figlio più grande
Sf: va bene. Ma
dimmi, la donna dell’altra sera era Ginevra vero?
Sha: si Shin era
lei?
Sf:perché
l’hai chiamata?
Sha: speravo che ci
aiutasse a far capire a Dix che il padre non è quello che
crede. Ma non credo che verrà, anche se io ci conto
Shi: Ginevra
è la madre di Dix vero?- chiese curioso
Sf: si.
È sempre stata una donna molto gentile e vuole molto bene al
figlio. Lei e la mamma sono molto simili, vogliono proteggere i figli a
costo della vita. Solo che mamma ha il sostegno del marito e Ginevra no
Sha: si ho visto
molto di tua madre in quella donna. Comunque dopo tutti questi anni non
si è risposata?
Sf: No. Ginevra
è una donna che non si innamora facilmente. Però
sono sicuro che troverà qualcuno un giorno
Lo spero anche io,
è una donna straordinaria. Comunque adesso è
meglio andare. Sono davvero preoccupato per vostra madre, ho come la
sensazione che gli accadrà qualcosa
A quelle parole i
principi annuirono. Anche loro avevano lo stesso presentimento, anche
se forse il padre era molto più preoccupato
perché gli mancava.
L’unica
cosa da fare adesso però era concentrarsi e andare
all’appuntamento.
Intanto Fine e le
sue figlie dormivano placidamente in un morbido letto di seta che
nonostante la comodità non riuscivano a sentire loro.
A guardare quella
dolce scena di pace momentanea c’era un ragazzo molto scosso
dagli ultimi eventi
D: non so
perché abbia rapito la principessa e la regina, io non
volevo questo. Volevo solo poter stare con mio padre- pensò
avvicinandosi alla regina
D: regina Fine, si
svegli è ora di andare- disse strattonandola leggermente
F: oh Dix. Cosa
succede?- chiese aprendo stancamente gli occhi
D: è ora
di andare all’appuntamento, svegli le sue figlie
Avvisatola si
avviò verso la porta, mentre Fine si mise a sedere
F: credi davvero
che Mazoon sia un degno padre?- chiese fermando il ragazzo
all’uscio della porta
D: non so se lo
sia, ma non perdonerò mai Shin di avergli fatto del male, se
è questo che vuole sapere
F: eppure tu non mi
sembri come lui. Tu sei solo un buon ragazzo che si sta nascondendo
dietro la sua voglia di vendetta
D: e anche se
fosse? Voglio solo riuscire a salvare mio padre e avere una vita
insieme a lui
F: e per farlo
dovevi per forza rinunciare ai tuoi amici?
D: si.
Perché il mio amico a ucciso mio padre- rispose freddamente
andandosene
La regina della
luna lo guardava andarsene. Quel ragazzo doveva aver sofferto molto la
mancanza di un padre. Lei conosceva bene la sensazione di abbandono
che, anche il figlio, aveva provato. Se per il principe, che aveva
tutto, era stato difficile, per un ragazzo con poche persone in torno,
doveva essere peggio.
Senza perdere altro
tempo svegliò la più grande delle figlie
F: bambina mia,
sveglia è ora di andare- disse dolcemente strattonandola
gentilmente
Ff:
mmm…cosa succede? Stavo sognando una tortina alle fragole-
protestò aprendo controvoglia i suoi occhietti cobalto
F: lo so che hai
voglia di dormire un altro po’, ma è finalmente
arrivato il momento di rincontrare papà e Shin.
A quelle parole la
principessina si tirò su velocemente. Finalmente avrebbe
rivisto il suo fratellone e non vedeva l’ora di saltargli al
collo
Ff: dai mamma
allora andiamo!!- esclamò avviandosi di corsa alla porta
F: non credi che
prima dovremmo vestirci a dovere?- chiese sorridendole
Ff: oh si
è vero!- rispose imbarazzata
Detto questo di
gran fretta la piccola si infilò il suo abito preferito.
Rosso con bordi bianchi e le ballerine anch’esse rosse. Fine
invece con la massima calma indossò il suo abito migliore e
finito di prepararsi, stando attenta a non svegliarla,
cambiò anche la piccolina che dormiva pacificamente in
quella culla messa lì apposta per lei.
Ff: mamma- la
chiamò titubante dopo essersi vestita e lavata
F: si cara
Ff: mi sistemeresti
i capelli? Voglio essere bellissima per il fratellone e
papà- spiegò arrossendo un po’
F: ma certo piccola
mia.
Sorridendo la
regina prese la spazzola e cominciò a pettinare i morbidi
capelli della figlia. Dopo averli pettinati, le fece i suoi due codini
alti, che tanto le piacevano. Finito con la figlia pettinò
anche i suoi e li acconciò facendo un ordinatissimo scignon.
Ff: sei bellissima
mamma!
F: grazie piccola
mia, anche tu sei bellissima- ringraziò baciandole la guancia
Ff: dobbiamo andare
vero?- chiese con un pizzico di timore nella voce
F: si bambina mia.
Ma stai tranquilla non ti succederà niente, ti proteggo io
Ormai erano pronte.
Si erano fatte belle per poter riabbracciare la loro famiglia al meglio
possibile e si erano fatte coraggio andando incontro a una giornata
sconosciuta.
Arrivate
all’entrata del castello, trovarono ad aspettarle Mazoon e il
figlio
M: ma guarda! Vi
siete fatta bella per la mia vittoria?- chiese maligno verso la regina
F: non lo farei
mai. Mi sono preparata a dovere per poter essere al meglio per mio
marito
M: oh ma certo!
Come ho fatto a non pensarci. Di certo sarà contento di aver
visto la moglie farsi bella per lui prima di morire
F: sei davvero un
illuso se credi di poter sconfiggere i miei figli e Shade
M: oh su questo ho
i miei dubbi. Intanto la prego di avvicinarsi
F: ma certo-
rispose con astio
Avvicinatasi
qualche passo di distanza dall’uomo, davanti ai suoi occhi si
aprì lo stesso portale che l’aveva trasportata in
quel luogo oscuro
M: prima le
signore- disse inchinandosi mostrando l’entrata
Fine fece una
smorfia a quelle parole. Nonostante lo avesse chiesto esplicitamente,
Mazoon continuava a rivolgerle attenzioni false.
Nonostante il suo
disappunto entrò dentro il portale, tenendo saldamente per
la mano desta la figlia più grande e con l’altro
braccio quella più piccola.
In un solo istante
si ritrovò in quel castello, che un anno prima
l’aveva vista legata ad un una sedia che per lei di certo non
si poteva definire trono.
M: bene regina
Fine, mi segua- disse prendendola con forza per il gomito
F: toglimi subito
le mani di dosso!
M: non si scordi
che lei è nel mio regno e deve fare quello che voglio io
F: non ho mai fatto
quello che volevano gli altri, non ci comincerò adesso-
ribatté
M: allora non mi
lascia altra scelta- disse alzando un braccio con gesto di picchiarla
D: aspetta
papà- lo interruppe un po’ agitato
M: non mi piace
essere interrotto e tanto meno contraddetto
D: si scusami,
volevo solo chiederti di far fare a me questo lavoro
M: oh certo! Che
stupido sono- acconsentì sorridendo malvagiamente
A quel punto Mazoon
lasciò il braccio della regina e Dix si avvicinò
al suo posto.
D: la prego di
seguirmi- le disse con tono gentile
Fine rimase un
po’ stupita da quel gesto. Sembrava le chiedesse di
collaborare per non farsi del male. Il suo istinto femminile aveva
avuto ragione fin dall’inizio. Quello non era un ragazzo
cattivo. Era solo un ragazzo che aveva bisogno di un sostegno e di
qualche carezza in più.
D: non si
preoccupi, farò in modo che alle principessine non accada
niente- le sussurrò avvicinandosi
F: ti ringrazio Dix
D: non lo faccia.
Sto solo ricambiando la sua clemenza- disse freddamente
Non camminarono per
molto. Arrivarono in un altare dove al centro un pilone di marmo si
alzava maestoso. La regina lo guardava un po’ intimorita e
confusa
F: cosa dovremmo
fare qui?- chiese
D: mi dispiace
davvero- proferì spingendola verso la fredda pietra e
legandola
F: non posso
crederci! Cosa avete intenzione di fare?- chiese scuotendosi
M: la prego di
stare ferma mia regina- intervenne in quel momento
F: cosa vuoi fare?-
chiese infuriata
M: è
l’unico modo per far indebolire Shade, ma se non le va bene
faccio in modo che le sue figlie le facciano compagnia
F: non ti azzardare
a toccare le mie figlie!- lo minacciò
D: non minacci la
prego. Con questo suo atteggiamento mi complica solo le cose-
sbuffò finendo di legarla
F: ti prego Dix
dimmi cosa farete alle mie figlie
D: non si
preoccupi, se fanno le brave staranno qui sedute accanto a lei- rispose
guardando la Felicity più grande, che impaurita teneva
abbracciata quella più piccola
Ff: mamma stai
bene?- chiese preoccupata
F: si tesoro. Ma tu
devi fare quello che ti dice Dix, stammi vicino senza fare rumore- le
disse altrettanto preoccupata
La principessa
annuì e si sedette ai piedi della madre che guardava, uno
sghignazzante Mazoon, in malo modo.
F: Filicity, stammi
vicino e non lasciare per nessun motivo la piccola. Tienila sempre
stretta- le sussurrò cercando di tranquillizzarla
Ormai non
c’era più tempo. Non riusciva a trovare una scusa
per farsi liberare. Era stata imprudente, non doveva permettere che la
legassero, in quel modo non sarebbe riuscita a proteggere le figlie.
Era stata una stupida a cascarci un’altra volta. Anche
l’hanno prima Mazoon l’aveva legata come un salame,
ma questa volta in ballo non c’era solo la sua vita, ma anche
quella delle sue preziose figlie.
All’improvviso
a interrompere i suoi pensieri, dall’oscurità
della stanza, entrarono tre figure tutt’altro che amichevoli.
Il clima tutto
intorno era diventato pesante e elettrizzato, segno che lo scontro
stava per iniziare.
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ecco a voi un'altro
cap!
scusate l'enorme
ritardo ma devo ammettere con imbarazzo che avevo dimenticato di avere
da completare questa storia...quindi spero davvero che mi perdonerete e
che mi direte cosa ne pensate di questo capitolo!
grazie a tt per le
recensioni che mi date e anche a chi solamente legge, mi fa molto
piacere sapere che un pò apprezzate questa ficcy!
a presto, un grosso
kiss a tt!
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