L'ultima pagina del diario

di MusicDanceRomance
(/viewuser.php?uid=115047)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


24 Febbraio 1944
 
Una pallida muraglia mi circonda. I suoi mattoni corpi senz’ anima e riposo.
Gelo e dolore intorno a me.
Un bambino vede la donna accanto a lui cadere a terra. Continua a camminare, sa che la sua mamma non si rialzerà più.
Uno sparo. Una ragazza finisce a terra. Sapeva che non si possono difendere i vecchi che vengono bastonati per gioco da loro.
La morte è gentile, ti porta via e basta, loro no. Loro ti umiliano e ti tolgono la dignità, prima e dopo la tua morte. Perché il cielo grigio sopra di me non mi cade addosso schiacciando tutto, anche questo orrore?
Perché anche il sole è pallido come la muraglia dei cadaveri?
Cara Kitty, sono tanto lontana da te, e questa è l’ultima vera lettera che ti scrivo. La strapperò appena l’avrò terminata, perché loro vietano la scrittura, vietano la vita, consentono solo alla disperazione e alla morte di subentrare tra i cancelli del lager.
Ma se qualcuno nel cielo ora grigio mi ascolta, voglio urlare questo, Kitty.
Fa’ che questo strazio non venga mai dimenticato.
Tua Anne M. Frank.  




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=605751