CAPITOLO 11
La
divinità oscura
Era pronta alla vendetta.
Le mani erano ferme, quella
che si
definisce una fermezza chirurgica, i respiri erano bassi e rilassati,
composti. Era pronta all'agguato, doveva essere qualcosa a cui era
abituata per tenere sul volto un'espressione tanto fiera e seria.
Alzò un dito
della mano sinistra,
pronunciando parole in una lingua sconosciuta, lasciando che la mano
si colorasse di una strana aura violacea. Le dita si scurirono, sotto
quella strana energia oscura, diventando nere come pece. Come un
guanto, dal quale delle lunghe unghie adunche carminee spezzavano il
colore scuro.
Sorrise divertita, gli
occhi rossi le
brillarono nella semioscurità del suo nascondiglio, l'aura
viola
sparì e lasciò spazio a quella che aveva tutta
l'aria di una mano
demoniaca.
-A noi...eletto di
Saluss...e
prescelta della Leggenda...-
Mahel si voltò,
sentendo un brivido
freddo lungo la schiena. Anche Lagharta fermò la sua marcia
per
guardare verso di lei, come aspettandosi qualcosa -Uh?-
-Che...che strano-
borbottò la
ragazza, stringendosi le braccia come colta dal freddo -Ho sentito un
lungo brivido, come se stesse per accadere qualcosa di brutto...-
-Già- rispose
secco Lagharta,
sfoderando lo spadone -Mahel, non starmi tra i piedi-
-Eh?- rispose Mahel,
guardandolo
confusa -Cosa vuol dire?-
-Saluss, dentro l'essenza.
Subito- si
limitò a risponderle lui, avvicinandolesi e spostandola di
lato
-Quando la vedi avvicinarsi a te, scappa nella direzione opposta.
Quella femmina può fare molto male...-
-Femmina...?-
domandò di nuovo Mahel,
sempre più confusa -Ma che diavolo...-
-Arriva!- urlò
Lagharta, prendendo
forza e muovendo la spada verso il vento.
Un penetrante rumore
ferroso sibilò
nell'aria, costringendo Mahel a pararsi le orecchie per schermarsi
dal suono. I suoi occhi fissarono increduli l'elegante figura della
Lilith a mezz'aria, la mano demoniaca che aveva ben salda tra le dita
di una mano la lama della spada, mentre nell'altra stringeva un
pugnale dalla lama ricurva, la cui lama gocciolava una sostanza
verdognola poco rassicurante.
-Lagharta!-
Lagharta, appena vide il
pugnale,
strinse gli occhi per lo sforzo e immettè forza nella spada,
cercando di allontanare la Lilith.
Questa saltò
all'indietro,
lanciandogli contro il pugnale, ma fortunatamente Lagharta
riuscì a
farsi scudo con il piatto della lama, per calciarlo poi lontano.
Impugnò di nuovo bene la spada, correndo verso la Lilith,
che aveva
trasformato anche l'altra mano in una spaventosa visione demoniaca.
Lagharta urlò
rabbioso, colpendo la
ragazza con tutte le sue forze, ma quelle strane mani afferrarono di
nuovo la spada con forza, tenendola ferma.
Il sorriso della Lilith lo
distrasse
un attimo, dio com'era strano quel sorriso, quasi demoniaco,
ma quel breve istante di distrazione le bastò per ferirlo
sul collo.
Era finita.
Lagharta si tirò
indietro, tenendo
alta la lama della spada per sferrare un attacco quando ce ne fosse
stato bisogno. Poi sentì il calore caldo del sangue sul
collo, un
graffietto. Le dita andarono a incrociare il sangue, toccarlo. Il
volto del ragazzo si contrasse in una smorfia di puro terrore
-Dannazione...-
-Oh...salti da tutte le
parti, ma sono
riuscita a colpirti, come vedi- sorrise lei, leccandosi le unghie
rosse -Sai, questo veleno è così raro che dubito
tu abbia modo di
combatterlo...-
-Maledetta. Voi Lilith
siete davvero
una razza temibile...-
-Oh- si inchinò
lei falsa e pomposa
-Ti ringrazio. È da tempo che non ricevevo un complimento
simile...-
-Non era un complimento. E
comunque
questo veleno non sta avendo effetto-
La Lilith alzò
lo sguardo, sorridendo
sadica -Oh...e chi te lo dice che non stia già avendo
effetto...?-
Mahel, ancora ferma in
mezzo al
sentiero sterrato, non aveva avuto tempo di nascondersi. Dopotutto la
Lilith aveva attaccato da subito Lagharta. Era rimasta immobile.
Cosa poteva fare? Doveva
fare
qualcosa, qualsiasi cosa!
Tentò di muovere
un passo, ma
Lagharta la fulminò con lo sguardo e anche la Lilith si
voltò verso
di lei, ridacchiando divertita -Vuoi aiutare il tuo amato?-
-Non è il mio
amato- rispose secca
Mahel, sulla difensiva -Anzi, è un completo idiota. Ma devo
comunque
fare qualcosa per lui...- aggiuse, stringendo le mani in pugni.
Lagharta stava fermo nella
sua
posizione, la spada gli cadde a terra. Mahel lo guardò
interrogativa, poi capì -Era un paralizzante...-
-Non esattamente- disse la
Lilith,
avvicinandosi a Lagharta che, in quel momento, rimaneva in piedi
senza riuscire a muoversi -Vedi...questo veleno, come ho detto,
è
molto molto raro. Dapprima inebetisce i nervi ricettivi del cervello,
portando alla paralisi di tutti i muscoli del corpo, tranne quelli
facciali. Quando il muscolo è duro per la paralisi, nel
sangue
prende a circolare una tossina che distrugge i globuli rossi e porta
alla morte nel giro di qualche minuto. Intrigante, vero?-
Mahel sbiancò,
mentre dalla spada
fuoriscì Saluss, furiosa -Brutta sgualdrina!-
La fatina si
lanciò contro la Lilith,
che si schermò con la mano demoniaca. Saluss si
ritrovò come
davanti ad un muro invisibile, incapace di penetrarlo -Che trucchetti
meschini!-
-Oh, non è
perchè ho paura di te,
piccina- disse Alvexia, spostando di lato il capo e guardandola con
sfida -Mi servi viva, e se ti avvicini rischio di farti molto molto
male...-
-Non mi interessa di
morire, se il mio
padrone sparisce- urlò di nuovo, battendo le mani sul muro
invisibile tra lei e la Lilith -Voglio almeno strapparti tutti i
capelli dalla testa, così non farai più tanto la
civettuola,
mostro!-
La Lilith accusò
il colpo, cercando
di trattenere la rabbia dentro di sé. Ma era impossibile,
davanti
all'astio di quei puri occhi rosati.
La mano demoniaca
lasciò andare il
muro invisibile, la fatina le arrivò vicino. Ma questa la
colpì,
facendola volare lontana. Un albero fermò la sua corsa
impazzita,
facendole perdere momentaneamente i sensi.
-Saluss!- gridarono Mahel e
Lagharta,
ancora immobile, mentre la giovane si avvicinava alla fatina e la
prendeva in mano -Ma che diavolo hai nella testa?!-
La Lilith guardò
Mahel con una rabbia
furiosa, tale da zittirla immediatamente -Non ha il diritto di dirmi
“mostro”. Nessuno ne ha. I mostri siete voi umani!-
Lagharta la
guardò a sua volta con
sguardo furioso, cercando di riprendere possesso dei muscoli -Non hai
idea di quello che stai dicendo, donna...-
-Oh, invece ne ho-
sbottò la Lilith,
avvicinandosi a Mahel con astio -Voi umani avete additato la razza
delle donne dagli occhi rossi come mostri, allontanandole. Viviamo
segregate dalla Guerra Antica, nessuno si è dimostrato
solidale con
noi. È più facile allontanare chi è
diverso, senza neanche
capirlo, non è vero?-
-Ma voi siete diverse-
sbottò
Lagharta a sua volta, sentendo una strana debolezza coglierlo
ovunque, per poi cadere a terra sfinito -Guarda le tue mani. Nessun
umano è capace di fare quello che fai tu-
-Questa è
un'arte oscura. Ed io non
sono un'umana. Sono una Lilith. Voi ci avete chiamate così-
rispose
secca lei, arrivando davanti a Mahel -Anche tu non puoi capirmi. Il
tuo aspetto è quello di una divinità, anche se
non emetti nessun
potere...-
-Io sono un essere umano,
fino a prova
contraria- la bloccò Mahel, guardandola con rabbia -Ma anche
tu lo
sei. Se l'aspetto fisico rappresentasse la razza, allora né
io né
Lagharta potremmo essere considerati “umani”-
Lagharta, a terra,
incrociò il suo
sguardo -Mahel, stai zitta. Non sai cosa stai dicendo
-So esattamente cosa sto
dicendo-
riprese lei, alzandosi in piedi e stagliandosi davanti ad Alvexia,
fiera a sua volta -Per il mio aspetto fisico, io sono considerata una
“divinità”, ma lo hai detto tu che non
ho alcun potere magico.
Quindi sono un'essere umano-
Alvexia la
guardò bieca, afferrandole
una ciocca di capelli e tirandola verso di sé -Hai la minima
idea di
cosa accadrebbe se tirassi via i tuoi capelli, bambina?-
-No- rispose lei, seria
-Non ne ho
idea. È importante?-
-Possiamo provare-
sorridette sadica
Alvexia, tirandolo forte verso di sé. Mahel piegò
dapprima il capo
verso di lei, per poi piegare le ginocchia dal dolore -Non
succederà
niente se mi strappi i capelli, stupida!-
-Potrei morire per via del
tuo potere
divino- rispose lei scuotendo le spalle -Oppure potrei semplicemente
veder cadere a terra una ciocca di questi splendidi capelli-
Mahel la guardò
negli occhi, per
quanto forte fosse il dolore dei capelli che si stavano strappando, e
li vide.
Quegli occhi rossi,
spaventosi e
profondi, oscuri.
Un demonio.
Lagharta non aveva avuto il
coraggio
di dire a Mahel quella parola, mentre parlava. Lo aveva definito
“umano” ma la verità è che
c'erano troppe cose che Mahel non
sapeva.
Troppe.
E magari era giunto il
momento di iniziare a parlare.
Seppur senza poteri, senza
abilità
nel combattimento, Mahel si era stagliata di fronte ad Alvexia con
tutta la sua umanità, nella sua totale imperfezione. Con
tutta la
sua paura per sé stessa, per Saluss e anche per lui.
Si sentiva così
tremendamente stupido
e infantile...
Dopo un po' che ci provava,
finalmente
il veleno cominciò a diluirsi nelle sue vene. Per quanto
raro
potesse essere, ormai lui aveva sviluppato una discreta e generale
tolleranza verso tutti i tipi di veleno, grazie alle ninfe del Lago
del Cielo.
Sentì di nuovo
le gambe rispondere ai
comandi, le dita, si preparò a rialzarsi. Finchè
un urlo di dolore
da parte di Mahel non lo portò a guardarla, terrorizzato.
Eccolo, lo strappo.
Doloroso più di
quanto aveva immaginato, così secco. Forse usciva anche del
sangue,
ma non aveva il coraggio di guardare.
Doveva stringere Saluss,
doveva
proteggerla per quanto le era possibile.
La Lilith rise, mentre la
ciocca di
capelli cadeva a terra, priva di vita. Si illuminarono per pochi
secondi di una luce bianca brillante, ma niente che potesse essere
considerata una minaccia.
La risata della Lilith era
così
irritante, così penetrante, che quando Mahel dal dolore si
piegò
sulle ginocchia e cadde a terra, la testa iniziò a girarle.
-Smettila di ridere...come
vedi non è
successo proprio niente...-
-Oh...- continuava a ridere
lei, colta
da una profonda e terrificante follia -Non correvo pericolo neanche
prima, ma il sapere che vali tanto poco mi fa ridere. La prescelta
della Leggenda è un'insulsa umana senza alcun motivo
d'esistere, non
ci posso credere...-
Mahel strinse gli occhi,
scontrandosi
di nuovo con quel pensiero, che l'aveva accompagnata durante i suoi
primi giorni a Gaia -Lo so anche io, cosa credi...-
La Lilith smise di ridere e
la guardò,
interrogativa -Cosa stai dicendo?-
-Lo so che sono un essere
umano del
tutto inutile. Non c'è un motivo apparente alla mia presenza
qua,
oltre alla Leggenda. Ma di una cosa sono sicura: tu non sei in
diritto di dirmi assolutamente niente- rispose Mahel fredda, alzando
di nuovo lo sguardo e incrociando gli occhi rossi della Lilith -Se io
qua non ho motivo di esistere, allora...una “razza”
come la tua,
capace di portare solo morte, che motivo ha di essere qui?-
La Lilith
spalancò gli occhi,
prendendo pian piano a tremare dalla rabbia. Prese Mahel per la gola,
sollevandola in aria senza alcuna difficoltà, mentre la
ragazza
faticava a respirare e cercava di tenere al sicuro Saluss tra le sue
mani -Con che diritto mi dici una cosa del genere, ragazzina? Non hai
la minima idea di cosa si celi dietro il volto apparentemente limpido
di Gaia. Tu non sei di questo mondo, non puoi capire come mi sento!-
-Perchè tu puoi
sentire come mi sento
io...?- fu tutto ciò che ebbe la forza di dire Mahel, prima
di
sentire la testa farsi pensate ed il respiro venir meno.
La Lilith
impazzì, sbattendola contro
un albero, lasciandola a terra col fiato corto -Non hai il diritto di
parlarmi così. Sei un'estranea in un mondo di cui non sai
niente,
che non ti vuole. Ti farò pagare caro il
tuo affronto,
ragazzina...-
Mahel teneva gli occhi
aperti a
fatica, il dolore sulla nuca dove la ciocca era stata strappata ed il
colpo alla schiena la inebetivano. Ma il poco che vide, sfocato e
confuso, non la rassicurò per niente.
La Lilith si
illuminò, sollevandosi
da terra di quasi un metro.
Venne avvolta completamente
dall'aura
viola che, poco prima, aveva trasformato solo la sua mano. I suoi
occhi si illuminarono, diventando lucenti come pietre preziose. Le
pagliuzze argentate si persero dentro quel colore demoniaco, che
assumeva di fondo una tenebra oscura.
I suoi vestiti sparirono
all'improvviso, mentre la sua pelle diventava nera e lucente, come
un'armatura aderente al corpo, probabilmente dura come acciaio.
Strani simboli rossi apparirono sulle cosce, estendendosi fino alle
caviglie, sul ventre, fino a sopra le spalle, che si allungarono come
spallacci di un'armatura.
I capelli divennero lunghi
e corvini,
raccolti in una lunga treccia che le cadeva fino alle caviglie,
iniziarono a comparire strani segni anche attorno agli occhi, sulle
guance, fino al collo.
Le mani adesso erano una
perfetta
continuazione del braccio, di quel corpo che di umano aveva perso
ogni parvenza, diventando più vicino all'essenza di demone.
Urlando di una voce
metallica e
profonda, due ali da pipistrello enormi spuntarono sulla schiena
della Lilith, che si riconosceva in quell'essere solo per la
fisionomia del volto, così simile, dagli occhi carmini e
dalle piene
e rosse labbra.
-Ti pentirai di aver
risvegliato la
mia dinività oscura- sibilò la Lilith,
avvicinandosi a Mahel con
tutta l'intenzione di ucciderla -Muori!-
Mahel socchiuse gli occhi
solo un
momento, vedendola avvicinare, colta da una paura e da un rimorso che
non avevano significato.
Quella davanti a lei non
era più
l'irritante civetta della locanda, né la pericolosa
assassina
Lilith...ma era solo un demone, anzi, come si era definita lei
stessa, una divinità oscura.
Nel buio dell'interno della
sua mente,
le sue ultime parole furono tutto ciò che non si sarebbe mai
aspettato.
-Scusami, Lagharta...-
***
Dedicato a Lete,
perché nonostante tutto la dolcezza si misura anche da poche
parole.
Grazie a te ho fatto un sorriso in una giornata davvero buia, non sai
quanto te ne sia grata.
Grazie davvero.
Spero che questo capitolo lasci con il fiato sospeso tanto quanto ha
lasciato me. Ovviamente le scene di combattimento fanno pena, questa
storia è venuta fuori proprio come una sfida per le mie
rappresentazioni di battaglia. E' venuto fuori da solo, come se i
personaggi si aspettassero che li avrei disturbati quasi subito. Spero
che Lagharta non me ne voglia se gli ho tenuto l'effetto del veleno
più di quanto fosse necessario, ma purtroppo doveva starsene
buonino e fermino U-U quando le donne discutono gli uomini devono solo
stare zitti.
Ma lasciamo perdere tutto quanto e procediamo ai miei amatissimi
RINGRAZIAMENTI!!!
Lirin Lawliet:
sono contenta che la dedica ti sia piaciuta ^-^ e un pò di
abbattimento per la critica c'è, credo valga per tutti, ma
tranquilla: ho la capacità di abbattermi e risollevarmi
facilmente, sono un pò lunatica xD qua la Lilith mostra il
suo verso volto, anche se il suo potere è un pò
particolare. Vedremo se riuscirò a spiegarlo nel prossimo
capitolo. Per adesso grazie per aver spostato la storia tra le
preferite *////* me ti bacia *smack smack smack* e ti abbraccia
*strizz* e me spera ardentemente di rimanere all'altezza di questo
onore ^-^ grazie davvero =*
Genis:
nii-nii, a te sproloqui così tanto su msn che ormai dovresti
sapere che l'avermi commentato anche qua mi ha fatto ridere ^-^
perchè a volte la tua dolcezza non ha pari e spero proprio
che mi farai l'onore di rimanermi accanto ancora per un pò
(anche per sempre u.u) perchè l'averti vicino mi risolleva
quando davvero non so cosa fare. Come vedi la Lilith non è
una trota,
è peggio xD ma c'è tutto un bel
perchè. E l'aver trasformato Alvexia in un vero e proprio
demone (come il termine Lilith suggerisce u.u) non mi è
sembrato originale, ma ha il suo perchè. Fammi sapere cosa
ne pensi del nuovo capitolo. Ti voglio bene nii-nii =*
Fairy_chan88:
come sempre, il tuo commento è quello che mi sganascio di
più a leggere XD parto già col presupposto di
ridere, visto che so che hai un tuo modo particolare di rapportarti ad
Alvexia (la befana
xD), Lagharta (il ciccio
che si deve svegliare xD), Mahel e Saluss. Vedremo cosa mi dirai dopo
questo capitolo un pò così, dove la Lilith
dimostra quanto può essere malvagia. Mi farai sapere.
Oltretutto la povera Saluss è ancora svenuta, povera cara
ç_ç tranquilla che si riprende, e come se si
riprende. Vedrai quanto sarà incavolata xD e anche lei
riusciurà a dirgliene quattro alla Lilith. E comunque son
contenta che Lagharta continui a starti a cuore...pensa che
è come se fosse un mio figlioccio, anche se teoricamente tra
me e lui ci corre qualcosa come...3 anni? Beh xD sembra più
infantile di quanto non sia xD ci vediamo al prossimo capitolo ^-^ un
bacione =*
fruttina89:
premetto con lo scusarmi della pessima recensione lasciata, ma sono in
condizioni penose e ho voluto aggiornare solo per cocciutaggine
>.< vedrò di farti un bel commento pomposo al
prossimo capitolo, te lo meriti. Per il resto, grazie delle tue sempre
splendide recensioni e delle parole davvero dolci, questo periodaccio
mi porta ad essere sempre un pò giù di morale
perciò mi aiutano a fare almeno un sorriso e pensare che
c'è di peggio nella vita e che bisogna abbracciare le cose
belle. Mi dai davvero un non so che di dolcino/carino/puccioso, la tua
recensione mi infonde sempre tanta tanta pace ^-^ quindi ti ringrazio
di cuore. Spero che mi farai sapere cosa ne pensi della Lilith e di
questo capitolo, perchè mi farebbe molto piacere. Come
sempre, meritatissimo, un bacione =*
Milou_: il
padrone di Alvexia apparirà più avanti, e
sarà la persona che meno ti aspetteresti. Qua, poi, la
Lilith si è prodigata in un bel casino, vedremo come la
risolveranno i nostri protagonisti nel prossimo capitolo. Come sempre,
auguri per la scuola (ormai manca poco alle vacanze di Natale, susu!) e
buona fortuna per tutto. Anche a te, con tutto il cuore, va un bacione
enorme =*
Dust_and_Diesel:
aggiornato già, come predetto xD e si, qualcosa
succederà. Mahel non è il tipo di persona che non
dice o non fa qualcosa di così eclatante da scatenare il
fuoco del moccioso lì, quello che si fa strusciare.
Purtroppo per lei Lagharta è ancora troppo infantile per
rendersi conto che è specialissima, dovrà
faticare un pò. E la Lilith è quello che
è, ha comunque un suo perchè nelle cose che fa.
Come tutti, del resto. E altamente psicotica, comunque, quindi lei
può essere a tratti dolce, a tratti crudele, e di nuovo
dolce. Solo la tua testa nasconde la risposta, ma prima o poi ci
arriverò xD e per quanto riguarda la psicologia fai da te,
prego xD qua son tutti da ricoverare, mi sa. Ma se vedi come son messa
io, penso sia il minimo MWAHAHAHAH! Scherzi a parte, spero che questo
capitolo ti abbia fatto nascere curiosità nel prossimo, e
non finirò mai di ringraziarti per aver segnalato la storia.
Spero che prendano in esame anche la tua. Come sempre un bacione (PS:
spero che tua mamma stia bene!) =*
Lete: spero
che ti abbia fatto piacere. Spero che riuscirai a leggerlo prima del
prossimo aggiornamento. E comunque la mia non voleva essere una
ramanzina, per carità non mi permetto °-°,
ma solo è una mia idea. Ovvio che vedere tanti commenti fa
piacere, ma se uno lo fa con passione è ancora
più piacevole. Se la cose non è un obbligo per
te, allora sono contenta che continui a lasciarmi un tuo passaggio ^-^
e spero che continuerai a farlo. Per adesso, questo capitolo te lo
dedico e spero che continuerai ad amare Lagharta (io pensavo che
Lagharta suonasse duro come suono, il fatto che lo trovi dolce mi ha
reso così felice ^///^) e che lo seguirai fino alla fine.
Perciò, un bacione anche a te =*
Visto che il mio
nii-nii Gennino si è preso la briga di commentarmi qua,
questo spazio è tutto per il mio Luca, il mio amore.
Nonostante litighiamo sempre e per tutte le più assurde
stupidaggini, ti ringrazio di essere sempre qua con me. Ti Amo <3
Grazie, inoltre, alle 15 persone che hanno aggiunto la
storia fra le preferite (grazie quindi a Dark_Blame, Dust_and_Diesel, Elbeth, Fairy_chan88, Genis, hinayuki, Kuroshi Tsukishiro, ladyvonmark, LinusVanPelt, Lirin Lawliet, MerythGreen, Milou_, _stellina999, _TiNk3r_b3LL_, __Khozen), alle 15 che l'hanno
aggiunta fra le seguire (grazie quindi a Alies, Caos, cicha, Clara_88, Dust_and_Diesel, FleurDeLys, fruttina89, just my immagination,
Justinian, kuro, Lete, MerythGreen, miiRU, Tempest_the_Avatar, yury_chan) ed a Elyion che l'ha messa tra quelle da
ricordare. Grazie a tutti coloro che leggono solamente (purtroppo non
ho modo di sapere i vostri nomi, sennò farei anche qua
l'elenco), spero che continuerete a farmi compagnia fino alla fine.
Un grazie a tutti quanti, ci vediamo al prossimo capitolo =*
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