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Autore: Selenite    03/12/2010    10 recensioni
Mahel è un'allegra ragazza di 16 anni, il cui nome le è stato dato dalla madre, una scrittrice di libri per ragazzi, prendendo ispirazione da un personaggio delle sue stesse storie. Nonostante Mahel odi il suo nome, si ritroverà nell'universo delle fiabe di sua madre, per aiutare il co-protagonista Lagharta alla salvezza del mondo. Sembra una storia fantasy come le altre, ma non lo è... Perchè Lagharta non è un eroe come tutti gli altri. E odia Mahel dal più profondo del suo cuore.
Ho messo rating piuttosto alto, in quanto ci sarà la presenza di alcune scene abbastanza crude. Ringrazio in anticipo per la cortesia che chiunque vorrà riservarmi nel leggere ^^
Genere: Drammatico, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
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CAPITOLO 11
La divinità oscura


Era pronta alla vendetta.
Le mani erano ferme, quella che si definisce una fermezza chirurgica, i respiri erano bassi e rilassati, composti. Era pronta all'agguato, doveva essere qualcosa a cui era abituata per tenere sul volto un'espressione tanto fiera e seria.
Alzò un dito della mano sinistra, pronunciando parole in una lingua sconosciuta, lasciando che la mano si colorasse di una strana aura violacea. Le dita si scurirono, sotto quella strana energia oscura, diventando nere come pece. Come un guanto, dal quale delle lunghe unghie adunche carminee spezzavano il colore scuro.
Sorrise divertita, gli occhi rossi le brillarono nella semioscurità del suo nascondiglio, l'aura viola sparì e lasciò spazio a quella che aveva tutta l'aria di una mano demoniaca.
-A noi...eletto di Saluss...e prescelta della Leggenda...-

Mahel si voltò, sentendo un brivido freddo lungo la schiena. Anche Lagharta fermò la sua marcia per guardare verso di lei, come aspettandosi qualcosa -Uh?-
-Che...che strano- borbottò la ragazza, stringendosi le braccia come colta dal freddo -Ho sentito un lungo brivido, come se stesse per accadere qualcosa di brutto...-
-Già- rispose secco Lagharta, sfoderando lo spadone -Mahel, non starmi tra i piedi-
-Eh?- rispose Mahel, guardandolo confusa -Cosa vuol dire?-
-Saluss, dentro l'essenza. Subito- si limitò a risponderle lui, avvicinandolesi e spostandola di lato -Quando la vedi avvicinarsi a te, scappa nella direzione opposta. Quella femmina può fare molto male...-
-Femmina...?- domandò di nuovo Mahel, sempre più confusa -Ma che diavolo...-
-Arriva!- urlò Lagharta, prendendo forza e muovendo la spada verso il vento.

Un penetrante rumore ferroso sibilò nell'aria, costringendo Mahel a pararsi le orecchie per schermarsi dal suono. I suoi occhi fissarono increduli l'elegante figura della Lilith a mezz'aria, la mano demoniaca che aveva ben salda tra le dita di una mano la lama della spada, mentre nell'altra stringeva un pugnale dalla lama ricurva, la cui lama gocciolava una sostanza verdognola poco rassicurante.
-Lagharta!-

Lagharta, appena vide il pugnale, strinse gli occhi per lo sforzo e immettè forza nella spada, cercando di allontanare la Lilith.
Questa saltò all'indietro, lanciandogli contro il pugnale, ma fortunatamente Lagharta riuscì a farsi scudo con il piatto della lama, per calciarlo poi lontano. Impugnò di nuovo bene la spada, correndo verso la Lilith, che aveva trasformato anche l'altra mano in una spaventosa visione demoniaca.
Lagharta urlò rabbioso, colpendo la ragazza con tutte le sue forze, ma quelle strane mani afferrarono di nuovo la spada con forza, tenendola ferma.
Il sorriso della Lilith lo distrasse un attimo, dio com'era strano quel sorriso, quasi demoniaco, ma quel breve istante di distrazione le bastò per ferirlo sul collo.
Era finita.
Lagharta si tirò indietro, tenendo alta la lama della spada per sferrare un attacco quando ce ne fosse stato bisogno. Poi sentì il calore caldo del sangue sul collo, un graffietto. Le dita andarono a incrociare il sangue, toccarlo. Il volto del ragazzo si contrasse in una smorfia di puro terrore -Dannazione...-
-Oh...salti da tutte le parti, ma sono riuscita a colpirti, come vedi- sorrise lei, leccandosi le unghie rosse -Sai, questo veleno è così raro che dubito tu abbia modo di combatterlo...-
-Maledetta. Voi Lilith siete davvero una razza temibile...-
-Oh- si inchinò lei falsa e pomposa -Ti ringrazio. È da tempo che non ricevevo un complimento simile...-
-Non era un complimento. E comunque questo veleno non sta avendo effetto-
La Lilith alzò lo sguardo, sorridendo sadica -Oh...e chi te lo dice che non stia già avendo effetto...?-

Mahel, ancora ferma in mezzo al sentiero sterrato, non aveva avuto tempo di nascondersi. Dopotutto la Lilith aveva attaccato da subito Lagharta. Era rimasta immobile.
Cosa poteva fare? Doveva fare qualcosa, qualsiasi cosa!
Tentò di muovere un passo, ma Lagharta la fulminò con lo sguardo e anche la Lilith si voltò verso di lei, ridacchiando divertita -Vuoi aiutare il tuo amato?-
-Non è il mio amato- rispose secca Mahel, sulla difensiva -Anzi, è un completo idiota. Ma devo comunque fare qualcosa per lui...- aggiuse, stringendo le mani in pugni.
Lagharta stava fermo nella sua posizione, la spada gli cadde a terra. Mahel lo guardò interrogativa, poi capì -Era un paralizzante...-
-Non esattamente- disse la Lilith, avvicinandosi a Lagharta che, in quel momento, rimaneva in piedi senza riuscire a muoversi -Vedi...questo veleno, come ho detto, è molto molto raro. Dapprima inebetisce i nervi ricettivi del cervello, portando alla paralisi di tutti i muscoli del corpo, tranne quelli facciali. Quando il muscolo è duro per la paralisi, nel sangue prende a circolare una tossina che distrugge i globuli rossi e porta alla morte nel giro di qualche minuto. Intrigante, vero?-
Mahel sbiancò, mentre dalla spada fuoriscì Saluss, furiosa -Brutta sgualdrina!-
La fatina si lanciò contro la Lilith, che si schermò con la mano demoniaca. Saluss si ritrovò come davanti ad un muro invisibile, incapace di penetrarlo -Che trucchetti meschini!-
-Oh, non è perchè ho paura di te, piccina- disse Alvexia, spostando di lato il capo e guardandola con sfida -Mi servi viva, e se ti avvicini rischio di farti molto molto male...-
-Non mi interessa di morire, se il mio padrone sparisce- urlò di nuovo, battendo le mani sul muro invisibile tra lei e la Lilith -Voglio almeno strapparti tutti i capelli dalla testa, così non farai più tanto la civettuola, mostro!-
La Lilith accusò il colpo, cercando di trattenere la rabbia dentro di sé. Ma era impossibile, davanti all'astio di quei puri occhi rosati.
La mano demoniaca lasciò andare il muro invisibile, la fatina le arrivò vicino. Ma questa la colpì, facendola volare lontana. Un albero fermò la sua corsa impazzita, facendole perdere momentaneamente i sensi.
-Saluss!- gridarono Mahel e Lagharta, ancora immobile, mentre la giovane si avvicinava alla fatina e la prendeva in mano -Ma che diavolo hai nella testa?!-
La Lilith guardò Mahel con una rabbia furiosa, tale da zittirla immediatamente -Non ha il diritto di dirmi “mostro”. Nessuno ne ha. I mostri siete voi umani!-
Lagharta la guardò a sua volta con sguardo furioso, cercando di riprendere possesso dei muscoli -Non hai idea di quello che stai dicendo, donna...-
-Oh, invece ne ho- sbottò la Lilith, avvicinandosi a Mahel con astio -Voi umani avete additato la razza delle donne dagli occhi rossi come mostri, allontanandole. Viviamo segregate dalla Guerra Antica, nessuno si è dimostrato solidale con noi. È più facile allontanare chi è diverso, senza neanche capirlo, non è vero?-
-Ma voi siete diverse- sbottò Lagharta a sua volta, sentendo una strana debolezza coglierlo ovunque, per poi cadere a terra sfinito -Guarda le tue mani. Nessun umano è capace di fare quello che fai tu-
-Questa è un'arte oscura. Ed io non sono un'umana. Sono una Lilith. Voi ci avete chiamate così- rispose secca lei, arrivando davanti a Mahel -Anche tu non puoi capirmi. Il tuo aspetto è quello di una divinità, anche se non emetti nessun potere...-
-Io sono un essere umano, fino a prova contraria- la bloccò Mahel, guardandola con rabbia -Ma anche tu lo sei. Se l'aspetto fisico rappresentasse la razza, allora né io né Lagharta potremmo essere considerati “umani”-
Lagharta, a terra, incrociò il suo sguardo -Mahel, stai zitta. Non sai cosa stai dicendo
-So esattamente cosa sto dicendo- riprese lei, alzandosi in piedi e stagliandosi davanti ad Alvexia, fiera a sua volta -Per il mio aspetto fisico, io sono considerata una “divinità”, ma lo hai detto tu che non ho alcun potere magico. Quindi sono un'essere umano-
Alvexia la guardò bieca, afferrandole una ciocca di capelli e tirandola verso di sé -Hai la minima idea di cosa accadrebbe se tirassi via i tuoi capelli, bambina?-
-No- rispose lei, seria -Non ne ho idea. È importante?-
-Possiamo provare- sorridette sadica Alvexia, tirandolo forte verso di sé. Mahel piegò dapprima il capo verso di lei, per poi piegare le ginocchia dal dolore -Non succederà niente se mi strappi i capelli, stupida!-
-Potrei morire per via del tuo potere divino- rispose lei scuotendo le spalle -Oppure potrei semplicemente veder cadere a terra una ciocca di questi splendidi capelli-
Mahel la guardò negli occhi, per quanto forte fosse il dolore dei capelli che si stavano strappando, e li vide.
Quegli occhi rossi, spaventosi e profondi, oscuri.

Un demonio.
Lagharta non aveva avuto il coraggio di dire a Mahel quella parola, mentre parlava. Lo aveva definito “umano” ma la verità è che c'erano troppe cose che Mahel non sapeva.
Troppe. E magari era giunto il momento di iniziare a parlare.
Seppur senza poteri, senza abilità nel combattimento, Mahel si era stagliata di fronte ad Alvexia con tutta la sua umanità, nella sua totale imperfezione. Con tutta la sua paura per sé stessa, per Saluss e anche per lui.
Si sentiva così tremendamente stupido e infantile...
Dopo un po' che ci provava, finalmente il veleno cominciò a diluirsi nelle sue vene. Per quanto raro potesse essere, ormai lui aveva sviluppato una discreta e generale tolleranza verso tutti i tipi di veleno, grazie alle ninfe del Lago del Cielo.
Sentì di nuovo le gambe rispondere ai comandi, le dita, si preparò a rialzarsi. Finchè un urlo di dolore da parte di Mahel non lo portò a guardarla, terrorizzato.

Eccolo, lo strappo. Doloroso più di quanto aveva immaginato, così secco. Forse usciva anche del sangue, ma non aveva il coraggio di guardare.
Doveva stringere Saluss, doveva proteggerla per quanto le era possibile.
La Lilith rise, mentre la ciocca di capelli cadeva a terra, priva di vita. Si illuminarono per pochi secondi di una luce bianca brillante, ma niente che potesse essere considerata una minaccia.
La risata della Lilith era così irritante, così penetrante, che quando Mahel dal dolore si piegò sulle ginocchia e cadde a terra, la testa iniziò a girarle.
-Smettila di ridere...come vedi non è successo proprio niente...-
-Oh...- continuava a ridere lei, colta da una profonda e terrificante follia -Non correvo pericolo neanche prima, ma il sapere che vali tanto poco mi fa ridere. La prescelta della Leggenda è un'insulsa umana senza alcun motivo d'esistere, non ci posso credere...-
Mahel strinse gli occhi, scontrandosi di nuovo con quel pensiero, che l'aveva accompagnata durante i suoi primi giorni a Gaia -Lo so anche io, cosa credi...-
La Lilith smise di ridere e la guardò, interrogativa -Cosa stai dicendo?-
-Lo so che sono un essere umano del tutto inutile. Non c'è un motivo apparente alla mia presenza qua, oltre alla Leggenda. Ma di una cosa sono sicura: tu non sei in diritto di dirmi assolutamente niente- rispose Mahel fredda, alzando di nuovo lo sguardo e incrociando gli occhi rossi della Lilith -Se io qua non ho motivo di esistere, allora...una “razza” come la tua, capace di portare solo morte, che motivo ha di essere qui?-
La Lilith spalancò gli occhi, prendendo pian piano a tremare dalla rabbia. Prese Mahel per la gola, sollevandola in aria senza alcuna difficoltà, mentre la ragazza faticava a respirare e cercava di tenere al sicuro Saluss tra le sue mani -Con che diritto mi dici una cosa del genere, ragazzina? Non hai la minima idea di cosa si celi dietro il volto apparentemente limpido di Gaia. Tu non sei di questo mondo, non puoi capire come mi sento!-
-Perchè tu puoi sentire come mi sento io...?- fu tutto ciò che ebbe la forza di dire Mahel, prima di sentire la testa farsi pensate ed il respiro venir meno.
La Lilith impazzì, sbattendola contro un albero, lasciandola a terra col fiato corto -Non hai il diritto di parlarmi così. Sei un'estranea in un mondo di cui non sai niente, che non ti vuole. Ti farò pagare caro il tuo affronto, ragazzina...-
Mahel teneva gli occhi aperti a fatica, il dolore sulla nuca dove la ciocca era stata strappata ed il colpo alla schiena la inebetivano. Ma il poco che vide, sfocato e confuso, non la rassicurò per niente.

La Lilith si illuminò, sollevandosi da terra di quasi un metro.
Venne avvolta completamente dall'aura viola che, poco prima, aveva trasformato solo la sua mano. I suoi occhi si illuminarono, diventando lucenti come pietre preziose. Le pagliuzze argentate si persero dentro quel colore demoniaco, che assumeva di fondo una tenebra oscura.
I suoi vestiti sparirono all'improvviso, mentre la sua pelle diventava nera e lucente, come un'armatura aderente al corpo, probabilmente dura come acciaio. Strani simboli rossi apparirono sulle cosce, estendendosi fino alle caviglie, sul ventre, fino a sopra le spalle, che si allungarono come spallacci di un'armatura.
I capelli divennero lunghi e corvini, raccolti in una lunga treccia che le cadeva fino alle caviglie, iniziarono a comparire strani segni anche attorno agli occhi, sulle guance, fino al collo.
Le mani adesso erano una perfetta continuazione del braccio, di quel corpo che di umano aveva perso ogni parvenza, diventando più vicino all'essenza di demone.
Urlando di una voce metallica e profonda, due ali da pipistrello enormi spuntarono sulla schiena della Lilith, che si riconosceva in quell'essere solo per la fisionomia del volto, così simile, dagli occhi carmini e dalle piene e rosse labbra.
-Ti pentirai di aver risvegliato la mia dinività oscura- sibilò la Lilith, avvicinandosi a Mahel con tutta l'intenzione di ucciderla -Muori!-

Mahel socchiuse gli occhi solo un momento, vedendola avvicinare, colta da una paura e da un rimorso che non avevano significato.
Quella davanti a lei non era più l'irritante civetta della locanda, né la pericolosa assassina Lilith...ma era solo un demone, anzi, come si era definita lei stessa, una divinità oscura.
Nel buio dell'interno della sua mente, le sue ultime parole furono tutto ciò che non si sarebbe mai aspettato.
-Scusami, Lagharta...-


***

Dedicato a Lete, perché nonostante tutto la dolcezza si misura anche da poche parole.
Grazie a te ho fatto un sorriso in una giornata davvero buia, non sai quanto te ne sia grata.
Grazie davvero.


***

Spero che questo capitolo lasci con il fiato sospeso tanto quanto ha lasciato me. Ovviamente le scene di combattimento fanno pena, questa storia è venuta fuori proprio come una sfida per le mie rappresentazioni di battaglia. E' venuto fuori da solo, come se i personaggi si aspettassero che li avrei disturbati quasi subito. Spero che Lagharta non me ne voglia se gli ho tenuto l'effetto del veleno più di quanto fosse necessario, ma purtroppo doveva starsene buonino e fermino U-U quando le donne discutono gli uomini devono solo stare zitti.
Ma lasciamo perdere tutto quanto e procediamo ai miei amatissimi RINGRAZIAMENTI!!!
Lirin Lawliet: sono contenta che la dedica ti sia piaciuta ^-^ e un pò di abbattimento per la critica c'è, credo valga per tutti, ma tranquilla: ho la capacità di abbattermi e risollevarmi facilmente, sono un pò lunatica xD qua la Lilith mostra il suo verso volto, anche se il suo potere è un pò particolare. Vedremo se riuscirò a spiegarlo nel prossimo capitolo. Per adesso grazie per aver spostato la storia tra le preferite *////* me ti bacia *smack smack smack* e ti abbraccia *strizz* e me spera ardentemente di rimanere all'altezza di questo onore ^-^ grazie davvero =*
Genis: nii-nii, a te sproloqui così tanto su msn che ormai dovresti sapere che l'avermi commentato anche qua mi ha fatto ridere ^-^ perchè a volte la tua dolcezza non ha pari e spero proprio che mi farai l'onore di rimanermi accanto ancora per un pò (anche per sempre u.u) perchè l'averti vicino mi risolleva quando davvero non so cosa fare. Come vedi la Lilith non è una trota, è peggio xD ma c'è tutto un bel perchè. E l'aver trasformato Alvexia in un vero e proprio demone (come il termine Lilith suggerisce u.u) non mi è sembrato originale, ma ha il suo perchè. Fammi sapere cosa ne pensi del nuovo capitolo. Ti voglio bene nii-nii =*
Fairy_chan88: come sempre, il tuo commento è quello che mi sganascio di più a leggere XD parto già col presupposto di ridere, visto che so che hai un tuo modo particolare di rapportarti ad Alvexia (la befana xD), Lagharta (il ciccio che si deve svegliare xD), Mahel e Saluss. Vedremo cosa mi dirai dopo questo capitolo un pò così, dove la Lilith dimostra quanto può essere malvagia. Mi farai sapere. Oltretutto la povera Saluss è ancora svenuta, povera cara ç_ç tranquilla che si riprende, e come se si riprende. Vedrai quanto sarà incavolata xD e anche lei riusciurà a dirgliene quattro alla Lilith. E comunque son contenta che Lagharta continui a starti a cuore...pensa che è come se fosse un mio figlioccio, anche se teoricamente tra me e lui ci corre qualcosa come...3 anni? Beh xD sembra più infantile di quanto non sia xD ci vediamo al prossimo capitolo ^-^ un bacione =*
fruttina89: premetto con lo scusarmi della pessima recensione lasciata, ma sono in condizioni penose e ho voluto aggiornare solo per cocciutaggine >.< vedrò di farti un bel commento pomposo al prossimo capitolo, te lo meriti. Per il resto, grazie delle tue sempre splendide recensioni e delle parole davvero dolci, questo periodaccio mi porta ad essere sempre un pò giù di morale perciò mi aiutano a fare almeno un sorriso e pensare che c'è di peggio nella vita e che bisogna abbracciare le cose belle. Mi dai davvero un non so che di dolcino/carino/puccioso, la tua recensione mi infonde sempre tanta tanta pace ^-^ quindi ti ringrazio di cuore. Spero che mi farai sapere cosa ne pensi della Lilith e di questo capitolo, perchè mi farebbe molto piacere. Come sempre, meritatissimo, un bacione =*
Milou_: il padrone di Alvexia apparirà più avanti, e sarà la persona che meno ti aspetteresti. Qua, poi, la Lilith si è prodigata in un bel casino, vedremo come la risolveranno i nostri protagonisti nel prossimo capitolo. Come sempre, auguri per la scuola (ormai manca poco alle vacanze di Natale, susu!) e buona fortuna per tutto. Anche a te, con tutto il cuore, va un bacione enorme =*
Dust_and_Diesel: aggiornato già, come predetto xD e si, qualcosa succederà. Mahel non è il tipo di persona che non dice o non fa qualcosa di così eclatante da scatenare il fuoco del moccioso lì, quello che si fa strusciare. Purtroppo per lei Lagharta è ancora troppo infantile per rendersi conto che è specialissima, dovrà faticare un pò. E la Lilith è quello che è, ha comunque un suo perchè nelle cose che fa. Come tutti, del resto. E altamente psicotica, comunque, quindi lei può essere a tratti dolce, a tratti crudele, e di nuovo dolce. Solo la tua testa nasconde la risposta, ma prima o poi ci arriverò xD e per quanto riguarda la psicologia fai da te, prego xD qua son tutti da ricoverare, mi sa. Ma se vedi come son messa io, penso sia il minimo MWAHAHAHAH! Scherzi a parte, spero che questo capitolo ti abbia fatto nascere curiosità nel prossimo, e non finirò mai di ringraziarti per aver segnalato la storia. Spero che prendano in esame anche la tua. Come sempre un bacione (PS: spero che tua mamma stia bene!) =*
Lete: spero che ti abbia fatto piacere. Spero che riuscirai a leggerlo prima del prossimo aggiornamento. E comunque la mia non voleva essere una ramanzina, per carità non mi permetto °-°, ma solo è una mia idea. Ovvio che vedere tanti commenti fa piacere, ma se uno lo fa con passione è ancora più piacevole. Se la cose non è un obbligo per te, allora sono contenta che continui a lasciarmi un tuo passaggio ^-^ e spero che continuerai a farlo. Per adesso, questo capitolo te lo dedico e spero che continuerai ad amare Lagharta (io pensavo che Lagharta suonasse duro come suono, il fatto che lo trovi dolce mi ha reso così felice ^///^) e che lo seguirai fino alla fine. Perciò, un bacione anche a te =*
Visto che il mio nii-nii Gennino si è preso la briga di commentarmi qua, questo spazio è tutto per il mio Luca, il mio amore. Nonostante litighiamo sempre e per tutte le più assurde stupidaggini, ti ringrazio di essere sempre qua con me. Ti Amo <3
Grazie, inoltre, alle 15 persone che hanno aggiunto la storia fra le preferite (grazie quindi a 
Dark_BlameDust_and_Diesel, Elbeth, Fairy_chan88, Genis, hinayuki, Kuroshi Tsukishiro, ladyvonmark, LinusVanPelt, Lirin Lawliet, MerythGreen, Milou_, _stellina999, _TiNk3r_b3LL_, __Khozen), alle 15 che l'hanno aggiunta fra le seguire (grazie quindi a Alies, Caos, cicha, Clara_88, Dust_and_Diesel, FleurDeLys, fruttina89, just my immagination, Justinian, kuro, Lete, MerythGreen, miiRU, Tempest_the_Avatar, yury_chan
) ed a Elyion che l'ha messa tra quelle da ricordare. Grazie a tutti coloro che leggono solamente (purtroppo non ho modo di sapere i vostri nomi, sennò farei anche qua l'elenco), spero che continuerete a farmi compagnia fino alla fine.
Un grazie a tutti quanti, ci vediamo al prossimo capitolo =*
  
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