Suonò
la campanella, segno che le lezioni, almeno per quel giorno,
erano finite.
Ryan
era
ancora furibondo, e per tutta la lezione non fece altro che guardare
Tom, il
quale si sentì particolarmente osservato, non capendone il
motivo. Mentre
stavano mettendo i quaderni nello zaino Mark si avvicinò a
Ryan…
M:
Ryan..
R:
che c’è?
M:
lo so che
sei molto adirato ma devi stare calmo…
R:
calmo? Ma
lo hai visto? Io gli spacco la faccia!
M:
non
agitarti Ryan, non c’è niente di male, stava solo
parlandoci!
R:
ma tu hai
visto come la guardava?
M:
credo che
tu stia creando troppi castelli per aria. Vai da Strawberry e parlale!
R:
ovvio che
lo farò!
Uscirono
dall’edificio, un sole caldo faceva capolino dietro una
nuvola. È stata una
pioggia passeggera quella della mattina. Ryan stava cercando con lo
sguardo
Strawberry, ma dov’era? Pochi secondi e una testa rossa
sbucò dall’angolo della
scuola con…Tom! Eh no ma era troppo, Ryan si mosse
velocemente verso di loro,
rincorso da Mark che gli urlava di stare calmo.
R:
Strawberry devo parlarti.
S: Oh ciao Ryan…
T: ehi Ryan!
R:
e tu cosa
vuoi? Andiamo Strawberry è urgente!
S:
Ryan ma
cosa ti prende? Perché gli rispondi così male?
T:
si Ryan, perché
mi rispondi male? Cosa ti ho fatto?
R:
tu taci.
Andiamo Strawberry.
La
prese per
una braccio e la trascinò verso il cancello della scuola,
varcato quest’ultimo
si diressero in direzione del parco.
S:
Ryan mi
vuoi dire cosa succede? Perché mi hai portato via in quel
modo? Sei stato
proprio un maleducato! Ma ti vuoi fermare e rispondermi? Oh come sei
ostinato,
e fermati!
Strawberry
puntò i piedi a terra cercando di far fermare il biondo, il
quale si girò,
andandola a fissare.
R:
ci
sediamo?
S:
si ma
rispondimi!
R:
come hai
conosciuto Tom?
S:
come?
R:
hai
capito rispondimi…
S:
ma che
hai? Comunque questa mattina…stavo camminando e lui mi ha
bagnato i vestiti con
la macchina, così mi ha portato alla lavanderia di sua madre
e mi ha lavato i
vestiti… ma perché?
R:
non sai
quanto ha potuto darmi fastidio vederti ridere e scherzare con
lui…Strawberry
mi manchi…
Strawberry
non sapeva che dire…certo mancava terribilmente anche a
lei…ma tutto quello che
era successo…non poteva dimenticarlo…quando stava
con lui ogni volta era un
problema…non voleva viverla così quella
storia…
R:
Strawberry rispondimi…
S:
Io…
R:
Vuoi
lasciarmi?
S:
cosa? Ma che
dici? Ma noi non stiamo insieme!
All’udire
quelle parole il cuore di Ryan smise di battere.
R:
cosa dici
Strawberry? Mi avevi perdonato! Sei stata tu a dirmelo!
S:
ecco hai
detto bene! Ti ho perdonato! Non ho mica detto che potevamo tornare
insieme! Cosa
credi eh Ryan? Che sono una che dimentica da un giorno
all’altro?
R:
ma io…
come faccio senza te?
S:
Ryan…rimaniamo
amici. Ora scusa devo andare.
Strawberry
si alzò di scatto e incominciò a correre verso
casa sua. Nel frattempo il bel
biondino aveva lo sguardo perso nel vuoto. Il cuore piangeva.
Amici… lei gli
aveva detto di restare amici. Ma certo come poterla non biasimare?
Dopotutto…
ma non poteva essere. E lui come avrebbe fatto? Voleva stringerla a se,
voleva
guardarla per intere ore senza dire niente, voleva passare del tempo
con lei…
semplicemente, voleva lei. Nel
frattempo
Strawberry arrivata a casa, crollò. Pianse tutta la notte.
Lei non voleva dire
quello che aveva detto. Ma era la cosa migliore. Di sofferenze ne aveva
già
avute troppe. Basta. Si ricomincia. Doveva andare via da lì,
e pensò che la
cosa migliore fosse partire. E la richiesta di sua madre di trasferirsi
a
Londra cadeva proprio a pennello.
Arrivò
mattina,
e lei a scuola non ci voleva andare, tanto per cambiare! Era ancora nel
letto
quando suonò il campanello. Eh no, ma che ore erano?
Guardò la sveglia… le
6e47. Ma chi era a quell’ora? Decise che non era il caso di
rispondere, ma quel
campanello proprio non voleva smettere di suonare. Così
scese. Aprì la porta. Mark…
M:
ma
buongiorno Strawberry!
S:
Mark ma
cosa ci fai qui? Non sono nemmeno le 7? E a che ora ti sei svegliato
tu???
M:
sono solo
venuto a svegliarti visto che fai sempre tardi la mattina! Dai aspetto
che ti
vesti e andiamo a scuola! Ma che hai fatto alla faccia?
S:
ho
dormito poco…
M:
ah si? Sarà…dai
su muoviti!
S:
si si ok!
Mark
guardo
Strawberry dirigersi in bagno per poi sparire. Lei aveva pianto. Lo
sapeva che
non era l’unica a stare male. Quando la sera prima Ryan lo
aveva chiamato e
raccontato tutto lui non poteva crederci. Decise di fare finta di
niente, fino
a che la rossa non fosse stata la prima a parlargliene, anche se sapeva
che non
sarebbe mai successo. Conoscendola!
Mezz’ora
dopo Strawberry era pronta e si stavano diringendo a scuola. Nel
tragitto incontrarono
Tom, il quale salutò la ragazza con così tanto
entusiamo e piacere, che anche a
Mark non potè non dare fastidio. Insomma, la conosceva solo
da un giorno! Arrivati
a scuola, c’era Ryan appoggiato al cancello. Non appena vide
Strawberry, Mark e…Tom!
Ma che diamine ci faceva con loro? Oh accidenti! La rossa
salutò i due ragazzi
e si diresse verso la sua classe. Intanto Ryan si avvicinò a
Mark e Tom.
R:
Ma
buongiorno…
T:
Buongiorno Ryan!
M:
ehy Ryan!
Ryan
era
veramente nero. Aveva una voglia matta di saltare addosso a quello
lì, ma per
non cacciarsi nei guai si voltò e andò via. Con
Tom che chiedeva a Mark cosa
avesse Ryan…
Quel
giorno
passò una circolare, la quale diceva che ci sarebbe stato un
ballo di fine
anno. E che tutti gli studenti dovevano essere accompagnati da un
compagno/a.
Ryan pensò che questa poteva essere l’occasione di
cercare di riconquistare
Strawberry, così decise di andarla a trovare a ricreazione.
Suonò
la
campanella e si avviò in classe della ragazza.
Entrò e la trovò distesa sul
banco, assorta nei suoi pensieri.
R:
ehy ciao…
Strawberry
sussultò. Eccolo, lì davanti a lei, che la
fissava. Il suo cuore iniziò a
battere, si gli mancava, ma si era promessa di lasciarsi tutto alle
spalle.
S:
Ryan…ciao!
R:
come và?
S:
bene…tu?
R:
bene
grazie…
S:
…
R:
…
S:
sei
venuto per qualcosa?
R:
veramente
si…
S:
dimmi…
R:
hai
sentito del ballo di fine anno?
S
: oh si,
io adoro questi eventi!
R:
lo so…infatti
sono qui per invitarti! Come amici si intende…
S: oh…
R: oh..cosa?
S:
ecco vedi…io…sono
già stata invitata da un altro…
R:
cosa? Ma quando?
E come? La circolare è passata solo questa mattina!
S:
già…ma
sai con la tecnologia! Un messaggio e puff…il gioco
è fatto!
R:
e posso
sapere chi sarebbe il…fortunato?
S:
ecco…
R:
lo
conosco?
S:
si…Tom..
Eh no. Eh no. EH
NO! Tutti ma
lui proprio no! È stato furbo il ragazzo…con un
messaggio! Era così impaziente!
Ora si che avrebbe veramente voluto sbatterlo al muro e ucciderlo.
Questa poteva
essere un’occasione per riconquistare Strawberry e lui cosa
fa? Si mette in
mezzo!!! Ma perché Strawberry aveva accettato? Possibile che
non aveva nemmeno
preso in considerazione l’idea che forse poteva andarci con
il biondo? Eh no…
voleva sapere di più e così chiese! Strawberry
imbarazzata rispose…
S:
bè ecco…
non avevo nessuno con cui andarci ed ho accettato…
R:
ah certo…
va bè ci se vede in giro!
Ryan
lasciò
l’aula. Strawberry aveva tanta voglia di
piangere…lei voleva Ryan. Ma la paura
di rivivere quelle situazioni passate era più
forte…prendeva il sopravvento sul
cuore di Strawberry.
Intanto
Ryan
era andato a sfogarsi con Mark…
R:
è proprio
malefico quel ragazzo Mark te lo dico io! L’ha subito
invitata al ballo
capisci?
M:
Ryan io
credo che tu stia dando fuori di testa. A Tom piace Strawberry
è evidente, ma
non lo fa per fare dispetto a te capisci?
R:
oh si
invece! Si si si e si!
M:
Ryan e
datti una calmata santo cielo!
R:
che devo
fare? Ora vado a spaccargli la faccia…
M:
no. Ryan
ho un’idea. Perché non inviti anche tu
un’altra ragazza?
R:
ma che
dici? Io non voglio!
M:
lo so. Ma
così potresti far ingelosire Strawberry…
R:
Sai Mark,
non credevo fossi un genio…mi stupisci!
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