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Autore: fragolina03    25/12/2010    4 recensioni
Una ragazza era scesa velocemente per andare alla fermata dell’autobus. Era in ritardo. Tanto per cambiare. E come ogni mattina non le andava proprio. Arrivata lo vide...
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Aoyama Masaya/Mark Aoyama, Ichigo Momomiya/Strawberry, Ryo Shirogane/Ryan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Suonò la campanella, segno che le lezioni, almeno per quel giorno, erano finite.

Ryan era ancora furibondo, e per tutta la lezione non fece altro che guardare Tom, il quale si sentì particolarmente osservato, non capendone il motivo. Mentre stavano mettendo i quaderni nello zaino Mark si avvicinò a Ryan…

 

M: Ryan..

R: che c’è?

M: lo so che sei molto adirato ma devi stare calmo…

R: calmo? Ma lo hai visto? Io gli spacco la faccia!

M: non agitarti Ryan, non c’è niente di male, stava solo parlandoci!

R: ma tu hai visto come la guardava?

M: credo che tu stia creando troppi castelli per aria. Vai da Strawberry e parlale!

R: ovvio che lo farò!

 

Uscirono dall’edificio, un sole caldo faceva capolino dietro una nuvola. È stata una pioggia passeggera quella della mattina. Ryan stava cercando con lo sguardo Strawberry, ma dov’era? Pochi secondi e una testa rossa sbucò dall’angolo della scuola con…Tom! Eh no ma era troppo, Ryan si mosse velocemente verso di loro, rincorso da Mark che gli urlava di stare calmo.

 

R: Strawberry devo parlarti.

S: Oh ciao Ryan…

T: ehi Ryan!

R: e tu cosa vuoi? Andiamo Strawberry è urgente!

S: Ryan ma cosa ti prende? Perché gli rispondi così male?

T: si Ryan, perché mi rispondi male? Cosa ti ho fatto?

R: tu taci. Andiamo Strawberry.

 

La prese per una braccio e la trascinò verso il cancello della scuola, varcato quest’ultimo si diressero in direzione del parco.

 

S: Ryan mi vuoi dire cosa succede? Perché mi hai portato via in quel modo? Sei stato proprio un maleducato! Ma ti vuoi fermare e rispondermi? Oh come sei ostinato, e fermati!

 

Strawberry puntò i piedi a terra cercando di far fermare il biondo, il quale si girò, andandola a fissare.

 

R: ci sediamo?

S: si ma rispondimi!

R: come hai conosciuto Tom?

S: come?

R: hai capito rispondimi…

S: ma che hai? Comunque questa mattina…stavo camminando e lui mi ha bagnato i vestiti con la macchina, così mi ha portato alla lavanderia di sua madre e mi ha lavato i vestiti… ma perché?

R: non sai quanto ha potuto darmi fastidio vederti ridere e scherzare con lui…Strawberry mi manchi…

 

Strawberry non sapeva che dire…certo mancava terribilmente anche a lei…ma tutto quello che era successo…non poteva dimenticarlo…quando stava con lui ogni volta era un problema…non voleva viverla così quella storia…

 

R: Strawberry rispondimi…

S: Io…

R: Vuoi lasciarmi?

S: cosa? Ma che dici? Ma noi non stiamo insieme!

 

All’udire quelle parole il cuore di Ryan smise di battere.

 

R: cosa dici Strawberry? Mi avevi perdonato! Sei stata tu a dirmelo!

S: ecco hai detto bene! Ti ho perdonato! Non ho mica detto che potevamo tornare insieme! Cosa credi eh Ryan? Che sono una che dimentica da un giorno all’altro?

R: ma io… come faccio senza te?

S: Ryan…rimaniamo amici. Ora scusa devo andare.

 

Strawberry si alzò di scatto e incominciò a correre verso casa sua. Nel frattempo il bel biondino aveva lo sguardo perso nel vuoto. Il cuore piangeva. Amici… lei gli aveva detto di restare amici. Ma certo come poterla non biasimare? Dopotutto… ma non poteva essere. E lui come avrebbe fatto? Voleva stringerla a se, voleva guardarla per intere ore senza dire niente, voleva passare del tempo con lei… semplicemente, voleva lei.  Nel frattempo Strawberry arrivata a casa, crollò. Pianse tutta la notte. Lei non voleva dire quello che aveva detto. Ma era la cosa migliore. Di sofferenze ne aveva già avute troppe. Basta. Si ricomincia. Doveva andare via da lì, e pensò che la cosa migliore fosse partire. E la richiesta di sua madre di trasferirsi a Londra cadeva proprio a pennello.

Arrivò mattina, e lei a scuola non ci voleva andare, tanto per cambiare! Era ancora nel letto quando suonò il campanello. Eh no, ma che ore erano? Guardò la sveglia… le 6e47. Ma chi era a quell’ora? Decise che non era il caso di rispondere, ma quel campanello proprio non voleva smettere di suonare. Così scese. Aprì la porta. Mark…

 

M: ma buongiorno Strawberry!

S: Mark ma cosa ci fai qui? Non sono nemmeno le 7? E a che ora ti sei svegliato tu???

M: sono solo venuto a svegliarti visto che fai sempre tardi la mattina! Dai aspetto che ti vesti e andiamo a scuola! Ma che hai fatto alla faccia?

S: ho dormito poco…

M: ah si? Sarà…dai su muoviti!

S: si si ok!

 

Mark guardo Strawberry dirigersi in bagno per poi sparire. Lei aveva pianto. Lo sapeva che non era l’unica a stare male. Quando la sera prima Ryan lo aveva chiamato e raccontato tutto lui non poteva crederci. Decise di fare finta di niente, fino a che la rossa non fosse stata la prima a parlargliene, anche se sapeva che non sarebbe mai successo. Conoscendola!

Mezz’ora dopo Strawberry era pronta e si stavano diringendo a scuola. Nel tragitto incontrarono Tom, il quale salutò la ragazza con così tanto entusiamo e piacere, che anche a Mark non potè non dare fastidio. Insomma, la conosceva solo da un giorno! Arrivati a scuola, c’era Ryan appoggiato al cancello. Non appena vide Strawberry, Mark e…Tom! Ma che diamine ci faceva con loro? Oh accidenti! La rossa salutò i due ragazzi e si diresse verso la sua classe. Intanto Ryan si avvicinò a Mark e Tom.

 

R: Ma buongiorno…

T: Buongiorno Ryan!

M: ehy Ryan!

 

Ryan era veramente nero. Aveva una voglia matta di saltare addosso a quello lì, ma per non cacciarsi nei guai si voltò e andò via. Con Tom che chiedeva a Mark cosa avesse Ryan…

Quel giorno passò una circolare, la quale diceva che ci sarebbe stato un ballo di fine anno. E che tutti gli studenti dovevano essere accompagnati da un compagno/a. Ryan pensò che questa poteva essere l’occasione di cercare di riconquistare Strawberry, così decise di andarla a trovare a ricreazione.

Suonò la campanella e si avviò in classe della ragazza. Entrò e la trovò distesa sul banco, assorta nei suoi pensieri.

 

R: ehy ciao…

 

Strawberry sussultò. Eccolo, lì davanti a lei, che la fissava. Il suo cuore iniziò a battere, si gli mancava, ma si era promessa di lasciarsi tutto alle spalle.

 

S: Ryan…ciao!

R: come và?

S: bene…tu?

R: bene grazie…

S: …

R: …

S: sei venuto per qualcosa?

R: veramente si…

S: dimmi…

R: hai sentito del ballo di fine anno?

S : oh si, io adoro questi eventi!

R: lo so…infatti sono qui per invitarti! Come amici si intende…

S: oh…

R: oh..cosa?

S: ecco vedi…io…sono già stata invitata da un altro…

R: cosa? Ma quando? E come? La circolare è passata solo questa mattina!

S: già…ma sai con la tecnologia! Un messaggio e puff…il gioco è fatto!

R: e posso sapere chi sarebbe il…fortunato?

S: ecco…

R: lo conosco?

S: si…Tom..

 

Eh no. Eh no. EH NO! Tutti ma lui proprio no! È stato furbo il ragazzo…con un messaggio! Era così impaziente! Ora si che avrebbe veramente voluto sbatterlo al muro e ucciderlo. Questa poteva essere un’occasione per riconquistare Strawberry e lui cosa fa? Si mette in mezzo!!! Ma perché Strawberry aveva accettato? Possibile che non aveva nemmeno preso in considerazione l’idea che forse poteva andarci con il biondo? Eh no… voleva sapere di più e così chiese! Strawberry imbarazzata rispose…

 

S: bè ecco… non avevo nessuno con cui andarci ed ho accettato…

R: ah certo… va bè ci se vede in giro!

 

Ryan lasciò l’aula. Strawberry aveva tanta voglia di piangere…lei voleva Ryan. Ma la paura di rivivere quelle situazioni passate era più forte…prendeva il sopravvento sul cuore di Strawberry.

Intanto Ryan era andato a sfogarsi con Mark…

 

R: è proprio malefico quel ragazzo Mark te lo dico io! L’ha subito invitata al ballo capisci?

M: Ryan io credo che tu stia dando fuori di testa. A Tom piace Strawberry è evidente, ma non lo fa per fare dispetto a te capisci?

R: oh si invece! Si si si e si!

M: Ryan e datti una calmata santo cielo!

R: che devo fare? Ora vado a spaccargli la faccia…

M: no. Ryan ho un’idea. Perché non inviti anche tu un’altra ragazza?

R: ma che dici? Io non voglio!

M: lo so. Ma così potresti far ingelosire Strawberry…

R: Sai Mark, non credevo fossi un genio…mi stupisci!

  
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