Il
più grande dei soli
Soffi di vento percuotevano i
rami degli alberi, secchi e spogli.
La pioggia si riversava sulle
strade…
Il silenzio era rotto dall’ululare
della tempesta. E non solo…
Dolore, morte…
Cose terribili stavano avvenendo
in quella notte di terrore.
Una piccola luce brillava dietro
la selva oscura.
Una luce benefica, di pace… essa
contrastava quell’orrore.
Passi. Una camminata leggera,
tranquilla…
Un uomo vestito di nero, confuso
nella notte e l’oscurità, si inoltrava tra quelle case devastate dalle urla e
dal fuoco.
Il suo volto contratto in un
ghigno.
Il suo obbiettivo era raggiungere
colui che emetteva quella luce di pace. Racchiusa in un corpo innocente, fatto
di tenerezza.
Il bimbo della profezia, colui
destinato ad ucciderlo.
Non lo avrebbe permesso.
Avrebbe distrutto tutto ciò che
gli avrebbe contrastato il cammino.
Un bambino di certo non poteva
fermarlo. Doveva eliminare quella luce. Quell’ultima speranza di pace.
La casa dei Potter era lì, senza
protezione.
Il destino non li aveva protetti,
avrebbe lasciato vincere Lui.
Anche l’ultimo sogno, l’ultimo
bagliore di speranza sarebbe soffocato sotto la sua ascesa.
Ma Lui non sapeva che la più
piccola delle candele può anche illuminare un cielo senza stelle e diventare un
sole.