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di Gringoire
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Non sono tanto normale, ma un angolino devo pur averlo anche io:
Seconda volta che appaio ad inizio capitolo, e sempre per avvisarvi di ascoltare una canzone mentre leggete, la canzone che ha dato il via al tutto (ed il fatto che sia cantata per metà – anche un buon tre quarti – da uno dei miei mille amori sparsi per il mondo non c’entra per niente, nono ù_ù) e da cui sono prese le frasi in corsivo tra i paragrafi: questa.
Ottimo, buona lettura, gente :)
- J

 

 

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Puntò la pistola verso il giaccone a terra, dove lampeggiava ancora la bomba.
Fissò John.
Cenno di assenso.
Premette il grilletto.


And they say that a hero could save us
I’m not gonna stand here and wait


Scattò non appena partì il proiettile, spingendo John fuori dalla porta.
E mentre la piscina saltava in aria alle loro spalle, Sherlock buttò l’altro a terra, stringendoselo al petto e costringendolo ad affondare il viso nella sua camicia.
Avvertì lo scoppio d’aria alle sue spalle, che spinse contro di lui finchè non riuscì a farli volare entrambi parecchi metri più avanti.
Doveva proteggerlo.
Strinse maggiormente John quando avvertì il suolo sotto le ginocchia - cercando di ribaltarsi sulla schiena per impedirgli l’impatto - e strinse gli occhi, affondando il viso tra i suoi capelli, quando la prima scheggia gli penetrò nella schiena.


And they say that a hero could save us
I’m not gonna stand here and wait




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