Ciao
a tutti,
vi
annuncio che a causa di forza maggiore (la scuola!!) purtroppo gli
aggiornamenti saranno un po’ più lenti anche se mi impegno ad inserire uno o
due capitoli a settimana e a non mancare a questo mio appuntamento…
grazie
a tutti i lettori!!
Ciao
Rais-SF,
grazie
mille dei complimenti!!
Ma
no, io non sono cattiva… e poi voglio tanto bene a Rose J.. è vero, gliene faccio passare tante ma
alla fine le sue disavventure la ricompenseranno… ;-)
Il
titolo di questo capitolo, poi,è tutto un dire..
Mi
raccomando, continua a fammi sapere che ne pensi!
Un
bacio!!
Ciao
Miele!!
Ma
no, non sei ripetitiva\o, lo sai che a me fa tanto tanto piacere!!!! grazie
millissime per tutti i complimenti!!!!!
La
verità è che volevo rendere questa storia dalla trama, effettivamente,molto
semplice, particolare per i suoi risvolti, per le situazioni, anche
paradossali, che si presentano ai protagonisti e soprattutto alla protagonista…
non volevo renderla troppo piatta,così ho cercato di inserire nei cap oltre al
romanticismo un po’ di umorismo e azione..
La
strega?… be, ora lo scoprirai…
Un
bacio!!!
Ciao
Franca, sei troppo buona!!
Pubblicarla???
Oddio…non credo che il mio “Profumo di Menta” sia all’altezza…
Si,
devo ammettere che anche a Rose la vivacità non manca!!
Ha,
come si suol dire,‘il destro facile’… sin dal primo capitolo gli ho fatto dare
un pugno a Tom.. ;-) e poi non è mica colpa sua, quella tipaccia l’ha
provocata!!
No,
tranquilla, non è lei la strega..
La
strega è una tipa ancora più pericolosa…
Un
bacio!!
Ciao
Diandraflu,
grazie
per i complimenti, innanzitutto.
È
vero la scena è surreale e paradossale. Volevo rappresentare, paradossalmente,
appunto, l’ansia natalizia per i regali e lo stress degli acquisti… mi è
personalmente capitato di vedere due donne litigare, anche se verbalmente, per
acquistare la stessa cosa!
Mi
raccomando, continua a fammi sapere che ne pensi!
Un
bacio!!
Buona
Lettura,
Diomache
PROFUMO DI MENTA
CAPITOLO
VI: ALL I WANT FOR CHRISTMAS IS YOU!!!
“TOM!!”
Una voce femminile soft e ovattata giunge alle orecchie di
entrambi, facendoli voltare.
Si trovano davanti una biondona da paura, tutte curve e
occhi blu che sorride sensualmente all’indirizzo di Tom. Poteva avere la stessa
età del ragazzo in questione, anche se dimostrava qualche annetto di più. “Clarisse!!” esclama sorpreso vedendola.
“su, ragazzaccio, abbracciami chi sa da quanto tempo non
ci vediamo io e te??” neppure a dirlo, i due si stringono subito in un lungo
abbraccio.
*e questa da dove diavolo salta
fuori???* pensa Rose, irritata da quella improvvisa comparsa.
Al suo quadruccio fiabesco mancava la strega? Be, ora sono proprio al completo!!
“oh Tom che bello, non avrei mai creduto ti incontrarti
qui al Victoria questa sera…”
“neppure io, è stata una bella sorpresa!” ribatte Tom,
sorridendole.
*oh anche per me…* pensa Rose al colmo del malumore.
Vicino quella Clarisse lei è subito scomparsa.
“mio Dio quanto sei diventato bello!!- esclama l’ochetta.-
in questi tre anni, sembri esserti
trasformato in un altro!!”
“troppo buona.. la verità è che tu sei diventata bella da
far paura!!!!”
“ehm ehm!!!” si schiarisce la voce Rose, palesando ai due
la sua presenza.
“Oh…Rose, ti presento Clarisse. – inizia Tom.- Clarisse,
la mia ..cara amica Rose.”
Quella gallina vestita da donna di classe porge la mano a
Rose la quale, con un sorriso di circostanza, finge di essere contenta di fare
la sua conoscenza.
È davvero una bella ragazza, con un corpo molto seducente
che farebbe invidia ad una modella ma la sua voce è frivola e così superficiale
da far accapponare la pelle di ribrezzo.
Comprendendo forse dallo sguardo irritato di Rose che deve fare i bagagli perché quella è la
LORO serata, Clarisse riprende: “Tom, vi lascio alla vostra cena…- Rose tira un
sospiro di sollievo.- ma dopo vi inviterei con piacere a bere un drink con me e
mio fratello… mi piacerebbe parlare dei vecchi tempi..”
“Volentieri, Clarisse, a dopo.”
Risponde Tom ma Rose, con sollievo, nota che la sua voce
non è così entusiasta.
I due si riprendono la loro privacy e si dirigono verso il
loro tavolino. Tom, forse per scusarsi dell’interruzione, le sposta la sedia
guadagnandosi un bel sorriso da parte della ragazza.
“mm simpatica quella Clarisse…” inizia Rose con voce
tagliente. “come la conosci?”
“è una storia lunga e complicata…” il ragazzo evade
brillantemente dall’argomento. “cosa ordiniamo?” Rose prende il menù ed inizia
a scorrerlo. “non saprei… sembra tutto buonissimo..”
Alla fine ordinano entrambi del pesce arrosto accompagnato
da due contorni: patate arrosto ed insalata mista.
“ti piace qui?” domanda Tom, sorridendole con dolcezza
mentre aspettano che arrivi la loro portata. Rose non può fare a meno che
sospirare e dire sognante: “Tom è il più bel ristorante che io abbia mai
visto!! È… semplicemente stupendo!!”
“Sono contento che ti piaccia….
Non ti ci abituare troppo però, eh? Ti va bene che è Natale..”
“ci voleva questo Natale per
farmi uscire, finalmente!… è una settimana che non metto il naso fuori casa per
colpa della febbre…”
“mm febbre?- chiede Tom mentre sorseggia
il vino bianco.- e come l’hai presa?”
Il piede di Rose scatta quasi in
maniera del tutto autonoma al di sotto del tavolo dei due, andando a colpire la
tibia del ragazzo che ha di fronte. Tom mugugna dal dolore e Rose, con un
sorriso vittorioso, esclama. “così impari a fare lo spiritoso! Lo sai benissimo
come mi sono presa la febbre, delinquente!!!! Ti ricorda niente Sfregio e
company, un freddo bestiale… io senza cappotto…”
Per fortuna in quel mentre arriva
ciò che loro hanno ordinato e quell’inizio di conversazione burrascosa, termina
subito. Mentre mangiano quell’ottima coda di rospo è di nuovo Tom a prendere
parola.
“parlami un po’ di te.. non so
molto sul conto di Rose Sandecker..”
“oh.. non c’è molto da sapere..-
sorride lei.- in realtà sono un tipo accondiscendente e molto comune.. “
“io non credo proprio.- la
contraddice il ragazzo fissandola negli occhi.- ho molti dubbi riguardo gli aggettivi : accondiscendente e
comune. Ad esempio e, perdona se sono indiscreto, che cos’è quel graffio alla
base del tuo collo?? E non mi dire che è stato il gatto perché non quello non è
un graffio felino..”
*accidenti mi ha bruciato la
risposta!!* “ehm…in realtà… - tanto vale dirlo.- ecco oggi pomeriggio, in un
centro commerciale… mi sono attaccata con una…”
Tom scoppia a ridere. “che cosa?
E vi siete prese a graffi e morsi!?”
“per chi mi hai preso, per una
gatta?? Quella stronza mi ha provocato, si è fregata un rossetto che volevo
comprare e io dovevo starmene buona buona? Naa.. le ho dato un pugno, alla fine!!!”
Tom scoppia a ridere di cuore e
quando si riprende, mormora. “credo che dovresti cambiare la tua descrizione..
abbiamo accurato che non sei un tipo accondiscendente.”
“perché non mi descrivi tu?”
Azzarda Rose esibendo un bellissimo sguardo da cerbiatta.
Tom diventa subito serio e non
smette un attimo di fissarla, con i suoi occhi blu da ammaliatore.
“io credo che Rose Sandecker sia
una ragazza molto bella anche interiormente.- sussurra il ragazzo con voce
suadente e quelle parole penetrano lentamente nell’animo e nel cuore di Rose.-
una ragazza dolce e sensibile.. assolutamente al di fuori del comune perché non
rinnega i suoi principi…una giovane che sa essere generosa ma anche molto
combattiva e coraggiosa…- la sua mano raggiunge quella di Rose al centro del
tavolo; a Rose sembra quasi di prendere la scossa quando le loro dita,
dolcemente, si toccano.- ci sono andato vicino?” domanda infine.
Rose, leggermente arrossita,
risponde dolcemente. “penso che tu mi abbia lodato troppo… in realtà ho una
caterva di difetti…”
“a me piacciono anche quelli.” Si
lascia sfuggire Tom mentre sorseggia il suo vino bianco.
Rose respira irregolarmente, il
cuore che sembra essere diventato completamente autonomo e pompa il sangue a
chi sa quale velocità. Tra poco andrà in tachicardia.. pensa.
“parliamo di te.. ora.” Riprende
Rose, cercando di darsi una calmata. “che cosa facevi prima di diventare un
criminale?”
“mi sono laureato in Economia.”
“ e di lavorare seriamente non
c’hai pensato mai??- domanda.- che ne so.. come..”
“oh, non sono il tipo. Non
fraintendermi, non che io non sopporti la fatica, questo no, a me piace
lavorare. Ma sono ancora troppo giovane per mettere la testa a posto. Per ora
faccio quello che voglio.. d’altronde la mia attività mi frutta comunque..”
“non dirlo più o mi alzo e vado
via.- lo minaccia la ragazza.- se penso che sto al ristorante con un ladro mi
viene la pelle d’oca!! Pensa se lo sapesse la mia famiglia!”
“ma tu sei grande e vaccinata,
puoi permetterti di fare quello che vuoi, non devi rendere conto alla tua
famiglia.. o piuttosto è la tua coscienza che grida allarme rosso??”
“anche.- ammette la giovane.-
soprattutto perché da quando ti ho conosciuto sono diventata più violenta
anch’io..”
“che ci vuoi fare.. il mio lato
oscuro sembra essere contagioso… chi sa, magari dopo questa serata ti unirai a
noi!”
“mai!” risponde Rose con tanta
determinazione che Tom non può fare a mano di ridere.
“ehi!.- esclama ad un certo
punto.- e.. coso .. Sean!!! Che fine ha fatto il tuo damerino???”
Rose gli lancia uno sguardo di
rimprovero, poi risponde. “non era un damerino.”
“mm.. era?”
“sì. Ci siamo lasciati. Per la
verità mi ha lasciato lui…”
“comincia a starmi più simpatico
questo Sean..” commenta Tom.
La cena va avanti nella maniera
più spensierata e dolce possibile. Nonostante il leggero imbarazzo che prova,
Rose riesce a sciogliersi completamente con Tom e alla fine entrambi ridono a
crepapelle, cercando di soffocare le loro risa premendosi una mano sulla bocca:
in un ristorante come quello non sono certo gradite le risate da pizzeria!!
“Tom..- sussurra Rose.- tra poco
ci cacciano..”
“non mi importa.. – le confida.-
finiscimi a raccontare..”
Rose riprende il suo racconto:
sta narrando di una sua birichinata del liceo rivolta ad un ragazzo che,
stronzo, ci stava provando sia con lei che con la sua amica. “ era un giorno in
cui avevamo lezione anche di pomeriggio. Io gli ho detto che ci sarei stata e
l’ho pregato di aspettarmi in un’aula di una classe che quel giorno non c’era,
a luci spente e completamente nudo, sopra la cattedra. Gli ho giurato che se
quando sarei arrivata non era come gli avevo detto io, non se ne sarebbe fatto
niente!!!”
“e lui ti ha ubbidito,
ovviamente!- esclama Tom ridendo.- e poi?”
“poi io me la sono filata a
lezione e ho terminato il mio piano. Ho detto alla bidella, la cara vecchia
Floe, che avevo sentito dei rumori sospetti nel quarto C.. Floe è andata a
controllare e.. ha avuto una bella sorpresa!!”
“ma tu sei un mostro!- esclama
Tom, fingendosi indignato.- e Jack?”
“Ha cambiato scuola.” Risponde
Rose portandosi un cucchiaino di torta al limone in bocca.
“penso che la lista con le tue
qualità o difetti che siano, vada ampliata…”
“te l’avevo detto io… su, ora
tocca a te: una tua disavventura piccante…”
“ero in un night, ai tempi del liceo….mi ricordo che, se non sbaglio, c’era
pure Clarisse…”
“quindi eravate compagni di
classe..” investiga Rose, astutamente.
“si, siamo stati anche compagni
di letto, se è per questo..”
L’acqua che la ragazza stava
sorseggiando, le va subito di traverso ed inizia a tossire.
Tom continua per la sua storia.
“avevo adocchiato una tipa bellissima. C’aveva..”
“sì. Ho capito.” L’interrompe
Rose. “sono una donna anch’io, so quello che hanno le donne..”
“comunque era davvero una
bonazza. Io ho cominciato a corteggiarla.. abbiamo ballato insieme.. tu pensa
che ci siamo anche baciati e io l’ho pure portata nella mia macchina! Poi abbiamo trovato un luogo appartato…..”
“e poi?”domanda incuriosita.
“e poi stava andando tutto
perfettamente… almeno finché non mi sono accorto di quello che aveva in mezzo
alle gambe…”
Rose spalanca gli occhi e scoppia
a ridere di gusto, con una risata così allegra che contagia anche lo sfortunato
narratore. “non ci posso credere.. che schifo…” mormora la giovane
“nemmeno io ci potevo credere..
pensa che era una delle mie prime uscite.. che trauma..”
Ad interrompere l’idillio
creatosi, giunge improvvisamente la figura seducente ed inquietante di Clarisse
che, con un sorrisino attraente, esclama. “oh, vedo che ve la spassate voi
due…”
“ciao Clarisse.” dice Rose senza
sforzarsi di non apparire seccata dall’interruzione.
La donna non risponde al suo
saluto e, manco fosse trasparente, si rivolge a Tom. “allora accettate il mio
invito?? Venite a sedervi un po’ con noi sui divani?”
Tom non può far altro che
accettare. “certo. Arriviamo subito.”
Detto ciò paga il conto, molto
salato c’è da dire, e poi, accompagnato da una Rose al settimo cielo, si
dirigono verso questi ‘divani ’ che si trovano ai lati di una pista ove
generalmente si balla valzer o il tango, dopo cena. Il complesso che suona
musica dal vivo ora esegue una leggiadra musica di sottofondo effettuata da un
violino.
Guidati da Clarisse, arrivano ai
divani dove si trova anche un ragazzo
moro che, vedendoli arrivare, si alza
subito. “oh Tom, che piacere rivederti..”
“Paul.. come va?”
“non c’è male, grazie. Quanto
tempo è passato, eh?”
“già.- risponde Tom.- sembrano
pochi tre anni, ma a volte fanno la differenza.”
“non mi presenti la bella ragazza
che ti accompagna?” domanda Paul posando gli occhi su di Rose, la quale
sostiene il suo sguardo e si presenta da se. “Rose Sandecker, piacere.” Dice
porgendogli la mano.
“gran bella ragazza, Tom, hai
sempre avuto gusto in fatto di donne..”
“oh non è la mia
ragazza..”risponde lui.
*come si affretta subito a
precisarlo..* pensa, risentita, Rose.
“Rose, gradisci dello champagne?”
domanda Paul brandendo un bicchiere a calice.
“sì, grazie.” Risponde lei
prendendo il bicchiere.
“propongo un brindisi.- esordisce
Clarisse.- al nostro incontro, Tom!”
I quattro si siedono. Come aveva
immaginato, Tom viene circondato da Clarisse e suo fratello Paul e lei rimane
relegata accanto a Paul, senza la possibilità di tenere d’occhio quell’oca!
Inizia la parte più estenuante
della serata. Il trio non fa altro che parlare di incontri , vecchi amici,
episodi passati di cui erano stati i protagonisti, escludendo in maniera
trionfale la povera ragazza che inizia a maturare sempre di più l’idea di
alzarsi e andare via. Che diamine, ma si fa così???
Come se non bastasse, ad ogni
tentativo, da parte della ragazza, di inserirsi nel discorso, quella strega di
Clarisse la estromette iniziando un nuovo discorso, ma in maniera così
raffinata, che riesce a percepire l’esclusione solo la diretta interessata.
“oh e ti ricordi…?” inizia Clarisse mettendo una mano
sulla spalla di Tom, avvicinandosi di più a lui. Rose stringe tra le mani il
piccolo bicchiere con talmente tanta voga che è sicura che entro pochi secondi,
sarà ridotto a brandelli. Tom, dal canto suo, non sembra per nulla infastidito
dalla presenza appiccicosa di Clarisse.
*stronzo, cafone e deficiente*
“ricordi, dicevo, di quella volta quando mettemmo in scena l’Edipo
Re?!”
*faccio un ultimo tentativo..
l’ultimo.. * pensa la ragazza, prima di dire. “mettere in scena? Quindi voi due
recitavate?”
La sua domanda viene
completamente ignorata perché Clarisse quasi le parla sopra: “ti ricordi di
Brian, no, quello che faceva la parte di…..”
*adesso basta.* senza neppure
scusarsi (sarebbe stata capace di fare una scenata, altro che chiedere scusa)
si alza e si dirige, altezzosa, al bagno per sfogarsi magari.-pensa.- come nei
fumetti, dando testate al muro.
Che rabbia!!!
È appena entrata nel bagno delle
donne, quando sente qualcuno tirarla per un braccio. Si volta e, arrabbiata e
con le braccia conserte, osserva colui che l’ha trattenuta: Tom.
“Rose…”inizia ma la ragazza non
gli permette di dire altro.
“Rose un pezzo di cazzo! Cosa mi
hai invitato a fare, eh? Per reggere la candela tra voi due? Dì un po’, vuoi
forse che mi allontani con Paul, così da lasciare campo libero ai due amici che
finalmente si ritrovano dopo tanto tempo!!” urla gesticolando, e la sua voce
armoniosa ma piegata dall’ira rimbomba, quasi, tra le pareti del bagno.
“ma…” riprova a dire Tom,
comunque la ragazza lo incalza di nuovo.
“ma un paio di palle, Tom! Prima
che arrivasse lei, questa serata andava a gonfie vele! Ora non riesco neppure a
spiccicare una parola perché quella specie di gallina imbottita.- Tom fa
appello a tutti i santi che conosce per non scoppiare a ridere.- mi parla sopra
e non mi risponde se le dico qualcosa! Ma ti giuro, Tom, mi sono trattenuta
solamente perché è un ristorante di classe! Se era quello sotto casa mia gli
avevo già tirato una pizza in testa!!”
“si ma..”
“sì, cosa? Mi dai ragione? Io la
ragione non la voglio! Voglio che quella mi tratti con un minimo di educazione,
se qualcuno gliel’ha insegnata, altrimenti provvedo io a farlo e con i miei
metodi!!!”
“posso dire una parol..”
“no, devi stare zitto!! Hai
civettato anche troppo con quella scrofa e ades….” Non riesce a finire la frase
perché Tom, intuito l’unico modo per riuscire a farla stare zitta, l’ha
utilizzato: l’ha baciata.
La lascia andare dolcemente e
Rose, confusa, non sa cosa dire, cosa pensare.. Era stato solamente un piccolo
contatto… ma davvero bollente. “che cosa…”balbetta.
“l’unico modo per farti stare
zitta.- le spiega lui.- Clarisse ha esagerato, è vero. Ora andiamo di là, li
salutiamo EDUCATAMENTE e riprendiamo la nostra serata, ok?” dato che Rose è
troppo scossa dal bacio per rispondere, Tom lo interpreta come un sì. La prende
per un polso e sussurra, appena usciti dal bagno (in modo che Rose non possa
ribattere con una scenata)
“brutta cosa la gelosia, eh?”
Sente la ragazza fremere di
rabbia alle sue spalle e poi, purtroppo, sente anche un pizzicotto piccolo e doloroso – di quelli fatti proprio con le
unghie.- direttamente dietro il suo braccio.
“così impari: io non sono
gelosa!!!”
Clarisse viene loro incontro e
prima che qualcuno potesse dire qualcosa, esclama: “Oh Tom, stanno suonando un
tango.. ce lo balliamo?”
Rose ripiomba nello sconforto;
ma, fortunatamente, accade l’inaspettato.
“mi dispiace Clarisse.- risponde
questo con un sorriso.- questo tango voglio ballarlo con Rose…”
La giovane lo guarda piacevolmente
stupita. Clarisse si volta verso di lei, quasi si accorgesse per la prima volta
della sua presenza. “ah..” dice imponendosi la calma anche se è visibilmente
furibonda.
“andiamo, Rose?” domanda Tom
porgendole la mano.
“sì, subito.- risponde lei, al
settimo cielo.- ah Clarisse.- dice voltandosi.- non ti dispiace, vero, tenermi
il bicchiere di champagne?”
Sotto lo sguardo di Tom, Clarisse
non può far altro che prendere in mano il bicchiere di champagne di Rose,
mentre freme di rabbia.
“grazie…” sussurra Rose, con uno
sguardo vincitrice. .
Rose e Tom, mano nella mano, si
dirigono verso la pista, ora completamente vuota.
“ti annuncio che sono
bravissimo….” Sussurra Tom, arrivati al centro della pista.
“ho trovato pane per i miei denti, allora…”risponde lei.
“Il tango è il mio ballo da sala preferito..”
“mm, vedremo di cosa sei capace..”
Tom la stringe e i due si mettono in posa. Rose lo fissa
con i suoi occhi smeraldo. “potrei dire la stessa cosa io…”
I giovani, proprio come una giovane coppia di ballerini
professionisti ad una gara, iniziano a ballare al ritmo di musica, con
movimenti precisi, sensuali e veloci , propri del tango.
Tom fa volteggiare la sua dama in due veloci piroette, poi
i due si trovano vicini e Tom ha l’occasione di sussurrarle. “te la cavi..”
Rose svolta velocemente con il capo e gira. “oh, grazie
maestro..” dice inarcando un sopracciglio.
Deve ammettere che anche Tom se la cava molto bene, la
guida in maniera eccellente e i loro movimenti rimangono fluidi e perfettamente
in armonia. Se non fosse per il ballo veloce, la musica sensuale, la vicinanza
pericolosissima di Tom e le sue mani, i loro profumi che si confondono insieme,
rischierebbero di mandarla fuori di testa.
Lo spazio che li separa è talmente breve che il loro
respiro sembra intrecciarsi e confondersi, quasi uscisse dallo stesso corpo.
Rose è completamente in estasi,
come se stesse volteggiando in un sogno, ballando sulle nuvole.
“mi dispiace per il comportamento
di Clarisse- le sussurra Tom, toccando con le labbra il suo orecchio. Un
brivido attraversa la schiena della ragazza.- non avrei dovuto accettare il suo
invito.”
“non preoccuparti. – risponde
Rose e la sua voce rimane proprio come un sussurro.- sono io che ho
esagerato..” Tom la guarda con uno sguardo che sembra dirle ‘gelosona..’ e
Rose, in risposta, gli pesta rabbiosamente il piede. “te lo ripeto per l’ultima
volta: non ho reagito così per gelosia ma per.. rabbia…sono stata chiara?”
sussurra infine, più tagliente.
Tom la abbassa per un casché, poi
la riporta velocemente in posizione normale, con uno slancio così energico, che
la donna si ritrova ad un passo dalle labbra di lui. “trasparente.”
Tom la fa volteggiare e la
stringe a se per gli ultimi istanti di musica: la seduzione e la disinvoltura
del corpo della sua bellissima Rose, lo fa agitare ed emozionare come non
avrebbe mai creduto.
La musica termina e la loro
piccola esibizione si conclude con l’improvviso applauso degli altri clienti
dell’hotel che hanno assistito al ballo.
Tom sbianca leggermente davanti a
quella reazione; Rose, ben più abituata ad essere applaudita, sorride con
disinvoltura, contagiando anche Tom che, dopo pochi secondi, sorride anche lui,
con quel sorriso che –pensa la ragazza.- farebbe sciogliere qualunque
ghiacciaio.
La jaguar si arresta con una
frenata lenta e a singhiozzo ( a causa della neve e del ghiaccio) davanti al
cancello verde di casa Sandecker. Rose sospira e prende parola. “Grazie Tom,
per avermi accompagnato alla Messa. Trascorrere un Natale senza andarci sarebbe
stato triste…”
“non devi ringraziarmi! Andare a
Messa non può avermi fatto che bene… chi sa da quanto non ci andavo..”Rose gli
rivolge uno sguardo di dolce rimprovero, apre lo sportello ed esce dall’auto,
imitata anche da Tom.
La neve non cade ora, ma le
strade sono completamente invase e le poche auto che transitano, camminano a
passo d’uomo, con le catene alle ruote. Rose osserva, incantata, il fascino del
paesaggio innevato..
“è stata una serata stupenda.-
riprende.- un Natale meraviglioso, davvero!mi sarei depressa chiusa in casa, da
sola. Hai avuto davvero una bella idea, Tom… - sorride dolcemente.- sei stato
davvero molto carino a pensare a me.”
Gli occhi blu di lui si perdono
nei dolci abissi dei suoi occhi smeraldini.. Tom cerca di dire qualcosa ma
l’emozione di quei momenti gli blocca la voce. Così, Rose prende parola
l’ennesima volta in quello che sembra un monologo. “e poi anche il vestito! Chi
sa quanto ti sarà costato,tu sei pazzo! È bellissimo…”
“e ti sta anche divinamente.”
Riesce a dire il ragazzo, intimorito dal coinvolgimento che prova.
Non si è mai sentito così in
tutta la sua vita.
Rose arrossisce leggermente.
“grazie. Ma non nego che mi hai messo un po’ in imbarazzo con il regalo … io
non ti ho fatto niente.. ma su voglio rimediare.. dì, cosa vorresti per
Natale?”
Tom la guarda con uno sguardo
tremendamente affascinante, profondo.
Si fa vicinissimo a lei. Le porta
una ciocca di capelli dietro l’orecchio e le sussurra dolcemente. “Tutto quello
che voglio per Natale sei tu.” Le accarezza il viso e le sue labbra carnose,
quindi le bacia, prima dolcemente, poi più appassionatamente.
Rose sembra essere piombata nel
caos.. sentimenti diversi si alternano in lei, mentre risponde , timidamente,
al bacio del ragazzo. Da una parte la gioia incredibile per quel bacio che
finalmente è accaduto, dall’altra la paura.. paura che Tom voglia solo
prenderla in giro, giocare, flirtare, aggiungerla alla lista innumerabile delle
sue conquiste..
Il terrore di essere solo uno
svago, un’avventura last minute, la invade e la porta a reagire bruscamente. Si
stacca brutalmente da lui, con le labbra gonfie e il viso arrossato dalla
confusione e dal desiderio. Tom la osserva, turbato dalla sua ribellione.
Inaspettatamente, Rose gli mola uno schiaffo in pieno viso. “sei un bastardo!”
ringhia voltandosi e dirigendosi verso casa sua. Tom, ripresosi velocemente
dallo stupore per quel gesto, la blocca prendendola per un polso. “ehi, Rose..”
La donna si volta e Tom nota che
i suoi bellissimi occhi verdi sono lucidi di lacrime.
“è tutto un gioco per te, non è
vero?- sibila la donna, ferita.- pensi forse che io sia una delle puttane che
frequenti? Be, ti sbagli di grosso..”
Tom si affretta a negare. “no
io.. perché pensi questo?”
“perché non fai altro che giocare
con i miei sentimenti!!! – ribatte la ragazza in lacrime.- credi che quello che
fai non abbia conseguenze su di me, invece ti sbagli!!”
“Rose non è come credi.- ribatte
velocemente Tom, avvicinandosi a lei. Le prende il volto tra le mani e le
asciuga le guancia rigate di lacrime.- io non potrei mai giocare con te, mai.
Non voglio farti soffrire, credimi…”le sussurra con dolcezza.
Gli occhi verdi ed emozionati
della ragazza fissano dolcemente quelli di Tom, vicinissimi ai suoi.
Il suo cuore batte a velocità
stratosferica nel suo petto, mentre il suo respiro si fa irregolare.
“e allora spiegamelo, Tom.-
ribatte mormorando.- perché questo bacio?”
“Rose…-
inizia Tom prendendo a coraggio a piene mani.- non è facile per me. Ma credo di
essermi innamorato di te.” le sue parole sono un sussurro eppure sono così
cariche d’emozione, così appassionate che hanno lo stesso effetto sconquassante
di un grido. “ e credimi, non sono mai stato tanto sicuro in tutta la mia vita…
io ti amo.”
Rose non
riesce a credere a quello che ha udito… Tom la ama, la ama!!!
Non
poteva mai credere che potesse provare questo sentimento per lei!!
La
felicità la invade, una felicità cieca, assoluta: TOM LA AMA!
Non ci
avrebbe scommesso un dollaro che il tenebroso, delinquente, intrigante Tom
avesse potuto amare una ragazza con tanti grilli per la testa, una ragazza
semplice, solare e incredibilmente testarda come lei… E invece sì. Tom
contraccambia il suo amore. Gli occhi le ritornano ancora lucidi e, per la
felicità, lo abbraccia con slancio.
Tom,
piacevolmente stupito, contraccambia con fervore l’abbraccio della ragazza.
Rose si
stacca leggermente da lui ed osservandolo negli occhi sussurra. “anch’io credo
di essermi innamorata di te… perdonami per prima.. credevo che mi stessi
prendendo in giro.. non pensavo che un ladro come te potesse amare…”
“mm… lo
prendo come un complimento..” mormora Tom, prendendole il viso tra le mani.
Decide
di fare il galante. “posso ora?” dice ad un passo dalle sue labbra.
Rose gli
sorride, maliziosa. Tom pensa che quello sia il sorriso più affascinante che
abbia mai visto.
“sì, sì,
sì”
Finalmente
le loro labbra si uniscono in un ardente bacio. Bacio sospirato, agognato,
temuto anche, in parte. Un bacio vero e consapevole. Il ragazzo le mette una
mano dietro la nuca, stringendola a se con passione crescente e Rose non può
fare altro che contraccambiare la passione dell’innamorato. La neve inizia a
cadere lentamente dal cielo, depositandosi sui ragazzi. Rose passa una mano tra i capelli del
ragazzo mentre Tom infila leggiadramente le mani sotto la sottile ed aderente
pelliccia di lei, accarezzandole la schiena e la sua pelle soffice, appena
velata dal vestito rosso.
Si
stringono, ora, con più passione, veemenza e solo molti minuti dopo hanno il
coraggio di staccarsi e tornare a fissarsi di nuovo negli occhi.
“wow..”sussurra Tom lasciandole un piccolo bacio stampo sulla sua fronte. Rose
sorride, sognante: cielo, Tom bacia da Dio.
Ecco, il
loro primo vero bacio: proprio come lo aveva sognato di notte o immaginato poco
prima di addormentarsi. Un bacio romantico e passionale allo stesso tempo.
La neve
inizia a cadere in maniera preoccupante e un vento gelido fa rabbrividire
entrambi, all’unisono.
“freschetto,
eh?” ride Tom rabbrividendo.
“già-
ammette Rose notando che il tempo non promette niente di buono.- non per essere
pessimista… ma ce la farai a tornare a casa? Non mi sembra che tu abbia le
catene o le gomme chiodate..”
“mm come
sei acuta..” la prende dolcemente in giro Tom, constatando mentalmente,però,
che ha ragione da vendere. “vorrà dire che mi ospiterai a casa tua…” la provoca
dolcemente.
Rose
inarca un sopracciglio. “ho un divano comodissimo, se ti va.”
“dici
sul serio?”
“certo!
Formy ci dormirebbe ventiquattro ore su ventiquattro.”
“no, sul
serio, mi ospiteresti a casa tua?”
“sul
serio.- risponde Rose avvicinandosi a lui e sfiorando le sue labbra con le
proprie.- ma sul divano, ovviamente.”
“ovviamente.”
Ribadisce Tom.
“e a
patto che non ti fai venire strane idee: stiamo insieme da dieci minuti!”
Tom ride
ma le assicura: “giuro sul mio onore.”
“bene,
andiamo”
I due,
mano nella mano, si dirigono verso l’abitazione di Rose.
Hanno
già posto le condizioni: lui sul divano, lei in camera sua e niente idee strane
eppure, sono entrambi animati da un crescente batticuore.
Fine sesto capitolo