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Autore: Diomache    08/01/2006    5 recensioni
Lei. Dolce, solare, irascibile, maledettamente testarda. E poi c'è lui. Bellissimo, scapestrato, intrigante.
"Rose sente un piccolo nodo allo stomaco e per la prima volta percepisce un disagio con Sean, vorrebbe sentirsi ancora gli occhi di quel tipo addosso, le sue parole, i suoi sguardi, il suo sorriso.
Tom continua a fissarla. E per la prima volta, in vita sua, vorrebbe restare ancora a litigare con lei, a poter godere dei suoi occhi, del suo sorriso arrabbiato.
Rose abbassa gli occhi e si gira, continuando a camminare con Sean.
Tom infila il casco e mette in moto.
Era iniziato un giorno come tanti altri.
Ma né lui, né lei, ora, lo pensavano più."
Genere: Romantico, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ciao a tutti,

Ciao a tutti,

vi annuncio che a causa di forza maggiore (la scuola!!) purtroppo gli aggiornamenti saranno un po’ più lenti anche se mi impegno ad inserire uno o due capitoli a settimana e a non mancare a questo mio appuntamento…

grazie a tutti i lettori!!

 

Ciao Rais-SF,

grazie mille dei complimenti!!

Ma no, io non sono cattiva… e poi voglio tanto bene a Rose J.. è vero, gliene faccio passare tante ma alla fine le sue disavventure la ricompenseranno… ;-)

Il titolo di questo capitolo, poi,è tutto un dire..

Mi raccomando, continua a fammi sapere che ne pensi!

Un bacio!!

 

Ciao Miele!!

Ma no, non sei ripetitiva\o, lo sai che a me fa tanto tanto piacere!!!! grazie millissime per  tutti i complimenti!!!!!

La verità è che volevo rendere questa storia dalla trama, effettivamente,molto semplice, particolare per i suoi risvolti, per le situazioni, anche paradossali, che si presentano ai protagonisti e soprattutto alla protagonista… non volevo renderla troppo piatta,così ho cercato di inserire nei cap oltre al romanticismo un po’ di umorismo e azione..

La strega?… be, ora lo scoprirai…

Un bacio!!!

 

Ciao Franca, sei troppo buona!!

Pubblicarla??? Oddio…non credo che il mio “Profumo di Menta” sia all’altezza…

Si, devo ammettere che anche a Rose la vivacità non manca!!

Ha, come si suol dire,‘il destro facile’… sin dal primo capitolo gli ho fatto dare un pugno a Tom.. ;-) e poi non è mica colpa sua, quella tipaccia l’ha provocata!!

No, tranquilla, non è lei la strega..

La strega è una tipa ancora più pericolosa…

Un bacio!!

 

Ciao Diandraflu,

grazie per i complimenti, innanzitutto.

È vero la scena è surreale e paradossale. Volevo rappresentare, paradossalmente, appunto, l’ansia natalizia per i regali e lo stress degli acquisti… mi è personalmente capitato di vedere due donne litigare, anche se verbalmente, per acquistare la stessa cosa!

Mi raccomando, continua a fammi sapere che ne pensi!

Un bacio!!

 

Buona Lettura,

Diomache

 

PROFUMO DI MENTA

 

 

CAPITOLO VI:   ALL I WANT FOR CHRISTMAS IS YOU!!!

 

 

“TOM!!”

Una voce femminile soft e ovattata giunge alle orecchie di entrambi, facendoli voltare.

Si trovano davanti una biondona da paura, tutte curve e occhi blu che sorride sensualmente all’indirizzo di Tom. Poteva avere la stessa età del ragazzo in questione, anche se dimostrava qualche annetto di più.  “Clarisse!!” esclama sorpreso vedendola.

“su, ragazzaccio, abbracciami chi sa da quanto tempo non ci vediamo io e te??” neppure a dirlo, i due si stringono subito in un lungo abbraccio.

*e questa da dove diavolo salta fuori???* pensa Rose, irritata da quella improvvisa comparsa.

Al suo quadruccio fiabesco mancava la strega?  Be, ora sono proprio al completo!!

“oh Tom che bello, non avrei mai creduto ti incontrarti qui al Victoria questa sera…”

“neppure io, è stata una bella sorpresa!” ribatte Tom, sorridendole.

*oh anche per me…* pensa Rose al colmo del malumore.

Vicino quella Clarisse lei è subito scomparsa.

“mio Dio quanto sei diventato bello!!- esclama l’ochetta.- in questi tre anni, sembri esserti  trasformato in un altro!!”

“troppo buona.. la verità è che tu sei diventata bella da far paura!!!!”

“ehm ehm!!!” si schiarisce la voce Rose, palesando ai due la sua presenza.

“Oh…Rose, ti presento Clarisse. – inizia Tom.- Clarisse, la mia ..cara amica Rose.”

Quella gallina vestita da donna di classe porge la mano a Rose la quale, con un sorriso di circostanza, finge di essere contenta di fare la sua conoscenza.

È davvero una bella ragazza, con un corpo molto seducente che farebbe invidia ad una modella ma la sua voce è frivola e così superficiale da far accapponare la pelle di ribrezzo.

Comprendendo forse dallo sguardo irritato di Rose  che deve fare i bagagli perché quella è la LORO serata, Clarisse riprende: “Tom, vi lascio alla vostra cena…- Rose tira un sospiro di sollievo.- ma dopo vi inviterei con piacere a bere un drink con me e mio fratello… mi piacerebbe parlare dei vecchi tempi..”

“Volentieri, Clarisse, a dopo.”

Risponde Tom ma Rose, con sollievo, nota che la sua voce non è così entusiasta.

I due si riprendono la loro privacy e si dirigono verso il loro tavolino. Tom, forse per scusarsi dell’interruzione, le sposta la sedia guadagnandosi un bel sorriso da parte della ragazza.

“mm simpatica quella Clarisse…” inizia Rose con voce tagliente. “come la conosci?”

“è una storia lunga e complicata…” il ragazzo evade brillantemente dall’argomento. “cosa ordiniamo?” Rose prende il menù ed inizia a scorrerlo. “non saprei… sembra tutto buonissimo..”

Alla fine ordinano entrambi del pesce arrosto accompagnato da due contorni: patate arrosto ed insalata mista.

“ti piace qui?” domanda Tom, sorridendole con dolcezza mentre aspettano che arrivi la loro portata. Rose non può fare a meno che sospirare e dire sognante: “Tom è il più bel ristorante che io abbia mai visto!! È… semplicemente stupendo!!”

“Sono contento che ti piaccia…. Non ti ci abituare troppo però, eh? Ti va bene che è Natale..”

“ci voleva questo Natale per farmi uscire, finalmente!… è una settimana che non metto il naso fuori casa per colpa della febbre…”

“mm febbre?- chiede Tom mentre sorseggia il vino bianco.- e come l’hai presa?”

Il piede di Rose scatta quasi in maniera del tutto autonoma al di sotto del tavolo dei due, andando a colpire la tibia del ragazzo che ha di fronte. Tom mugugna dal dolore e Rose, con un sorriso vittorioso, esclama. “così impari a fare lo spiritoso! Lo sai benissimo come mi sono presa la febbre, delinquente!!!! Ti ricorda niente Sfregio e company, un freddo bestiale… io senza cappotto…”

Per fortuna in quel mentre arriva ciò che loro hanno ordinato e quell’inizio di conversazione burrascosa, termina subito. Mentre mangiano quell’ottima coda di rospo è di nuovo Tom a prendere parola.

“parlami un po’ di te.. non so molto sul conto di Rose Sandecker..”

“oh.. non c’è molto da sapere..- sorride lei.- in realtà sono un tipo accondiscendente e molto comune.. “

“io non credo proprio.- la contraddice il ragazzo fissandola negli occhi.-  ho molti dubbi riguardo gli aggettivi : accondiscendente e comune. Ad esempio e, perdona se sono indiscreto, che cos’è quel graffio alla base del tuo collo?? E non mi dire che è stato il gatto perché non quello non è un graffio  felino..”

*accidenti mi ha bruciato la risposta!!* “ehm…in realtà… - tanto vale dirlo.- ecco oggi pomeriggio, in un centro commerciale… mi sono attaccata con una…”

Tom scoppia a ridere. “che cosa? E vi siete prese a graffi e morsi!?”

“per chi mi hai preso, per una gatta?? Quella stronza mi ha provocato, si è fregata un rossetto che volevo comprare e io dovevo starmene buona buona? Naa.. le ho dato un pugno, alla fine!!!”

Tom scoppia a ridere di cuore e quando si riprende, mormora. “credo che dovresti cambiare la tua descrizione.. abbiamo accurato che non sei un tipo accondiscendente.”

“perché non mi descrivi tu?” Azzarda Rose esibendo un bellissimo sguardo da cerbiatta.

Tom diventa subito serio e non smette un attimo di fissarla, con i suoi occhi blu da ammaliatore.

“io credo che Rose Sandecker sia una ragazza molto bella anche interiormente.- sussurra il ragazzo con voce suadente e quelle parole penetrano lentamente nell’animo e nel cuore di Rose.- una ragazza dolce e sensibile.. assolutamente al di fuori del comune perché non rinnega i suoi principi…una giovane che sa essere generosa ma anche molto combattiva e coraggiosa…- la sua mano raggiunge quella di Rose al centro del tavolo; a Rose sembra quasi di prendere la scossa quando le loro dita, dolcemente, si toccano.- ci sono andato vicino?” domanda infine.

Rose, leggermente arrossita, risponde dolcemente. “penso che tu mi abbia lodato troppo… in realtà ho una caterva di difetti…”

“a me piacciono anche quelli.” Si lascia sfuggire Tom mentre sorseggia il suo vino bianco.

Rose respira irregolarmente, il cuore che sembra essere diventato completamente autonomo e pompa il sangue a chi sa quale velocità. Tra poco andrà in tachicardia.. pensa.

“parliamo di te.. ora.” Riprende Rose, cercando di darsi una calmata. “che cosa facevi prima di diventare un criminale?”

“mi sono laureato in Economia.”

“ e di lavorare seriamente non c’hai pensato mai??- domanda.- che ne so.. come..”

“oh, non sono il tipo. Non fraintendermi, non che io non sopporti la fatica, questo no, a me piace lavorare. Ma sono ancora troppo giovane per mettere la testa a posto. Per ora faccio quello che voglio.. d’altronde la mia attività mi frutta comunque..”

“non dirlo più o mi alzo e vado via.- lo minaccia la ragazza.- se penso che sto al ristorante con un ladro mi viene la pelle d’oca!! Pensa se lo sapesse la mia famiglia!”

“ma tu sei grande e vaccinata, puoi permetterti di fare quello che vuoi, non devi rendere conto alla tua famiglia.. o piuttosto è la tua coscienza che grida allarme rosso??”

“anche.- ammette la giovane.- soprattutto perché da quando ti ho conosciuto sono diventata più violenta anch’io..”

“che ci vuoi fare.. il mio lato oscuro sembra essere contagioso… chi sa, magari dopo questa serata ti unirai a noi!”

“mai!” risponde Rose con tanta determinazione che Tom non può fare a mano di ridere.

“ehi!.- esclama ad un certo punto.- e.. coso .. Sean!!! Che fine ha fatto il tuo damerino???”

Rose gli lancia uno sguardo di rimprovero, poi risponde. “non era un damerino.”

“mm.. era?”

“sì. Ci siamo lasciati. Per la verità mi ha lasciato lui…”

“comincia a starmi più simpatico questo Sean..” commenta Tom.

La cena va avanti nella maniera più spensierata e dolce possibile. Nonostante il leggero imbarazzo che prova, Rose riesce a sciogliersi completamente con Tom e alla fine entrambi ridono a crepapelle, cercando di soffocare le loro risa premendosi una mano sulla bocca: in un ristorante come quello non sono certo gradite le risate da pizzeria!!

“Tom..- sussurra Rose.- tra poco ci cacciano..”

“non mi importa.. – le confida.- finiscimi a raccontare..”

Rose riprende il suo racconto: sta narrando di una sua birichinata del liceo rivolta ad un ragazzo che, stronzo, ci stava provando sia con lei che con la sua amica. “ era un giorno in cui avevamo lezione anche di pomeriggio. Io gli ho detto che ci sarei stata e l’ho pregato di aspettarmi in un’aula di una classe che quel giorno non c’era, a luci spente e completamente nudo, sopra la cattedra. Gli ho giurato che se quando sarei arrivata non era come gli avevo detto io, non se ne sarebbe fatto niente!!!”

“e lui ti ha ubbidito, ovviamente!- esclama Tom ridendo.- e poi?”

“poi io me la sono filata a lezione e ho terminato il mio piano. Ho detto alla bidella, la cara vecchia Floe, che avevo sentito dei rumori sospetti nel quarto C.. Floe è andata a controllare e.. ha avuto una bella sorpresa!!”

“ma tu sei un mostro!- esclama Tom, fingendosi indignato.- e Jack?”

“Ha cambiato scuola.” Risponde Rose portandosi un cucchiaino di torta al limone in bocca.

“penso che la lista con le tue qualità o difetti che siano, vada ampliata…”

“te l’avevo detto io… su, ora tocca a te: una tua disavventura piccante…”

“ero in un night, ai tempi del  liceo….mi ricordo che, se non sbaglio, c’era pure Clarisse…”

“quindi eravate compagni di classe..” investiga Rose, astutamente.

“si, siamo stati anche compagni di letto, se è per questo..”

L’acqua che la ragazza stava sorseggiando, le va subito di traverso ed inizia a tossire.

Tom continua per la sua storia. “avevo adocchiato una tipa bellissima. C’aveva..”

“sì. Ho capito.” L’interrompe Rose. “sono una donna anch’io, so quello che hanno le donne..”

“comunque era davvero una bonazza. Io ho cominciato a corteggiarla.. abbiamo ballato insieme.. tu pensa che ci siamo anche baciati e io l’ho pure portata nella mia macchina! Poi  abbiamo trovato un luogo appartato…..”

“e poi?”domanda incuriosita.

“e poi stava andando tutto perfettamente… almeno finché non mi sono accorto di quello che aveva in mezzo alle gambe…”

Rose spalanca gli occhi e scoppia a ridere di gusto, con una risata così allegra che contagia anche lo sfortunato narratore. “non ci posso credere.. che schifo…” mormora la giovane

“nemmeno io ci potevo credere.. pensa che era una delle mie prime uscite.. che trauma..”

Ad interrompere l’idillio creatosi, giunge improvvisamente la figura seducente ed inquietante di Clarisse che, con un sorrisino attraente, esclama. “oh, vedo che ve la spassate voi due…”

“ciao Clarisse.” dice Rose senza sforzarsi di non apparire seccata dall’interruzione.

La donna non risponde al suo saluto e, manco fosse trasparente, si rivolge a Tom. “allora accettate il mio invito?? Venite a sedervi un po’ con noi sui divani?”

Tom non può far altro che accettare. “certo. Arriviamo subito.”

Detto ciò paga il conto, molto salato c’è da dire, e poi, accompagnato da una Rose al settimo cielo, si dirigono verso questi ‘divani ’ che si trovano ai lati di una pista ove generalmente si balla valzer o il tango, dopo cena. Il complesso che suona musica dal vivo ora esegue una leggiadra musica di sottofondo effettuata da un violino.

Guidati da Clarisse, arrivano ai divani dove  si trova anche un ragazzo moro  che, vedendoli arrivare, si alza subito. “oh Tom, che piacere rivederti..”

“Paul.. come va?”

“non c’è male, grazie. Quanto tempo è passato, eh?”

“già.- risponde Tom.- sembrano pochi tre anni, ma a volte fanno la differenza.”

“non mi presenti la bella ragazza che ti accompagna?” domanda Paul posando gli occhi su di Rose, la quale sostiene il suo sguardo e si presenta da se. “Rose Sandecker, piacere.” Dice porgendogli la mano.

“gran bella ragazza, Tom, hai sempre avuto gusto in fatto di donne..”

“oh non è la mia ragazza..”risponde lui.

*come si affretta subito a precisarlo..* pensa, risentita, Rose.

“Rose, gradisci dello champagne?” domanda Paul brandendo un bicchiere a calice.

“sì, grazie.” Risponde lei prendendo il bicchiere.

“propongo un brindisi.- esordisce Clarisse.- al nostro incontro, Tom!”

I quattro si siedono. Come aveva immaginato, Tom viene circondato da Clarisse e suo fratello Paul e lei rimane relegata accanto a Paul, senza la possibilità di tenere d’occhio quell’oca!

Inizia la parte più estenuante della serata. Il trio non fa altro che parlare di incontri , vecchi amici, episodi passati di cui erano stati i protagonisti, escludendo in maniera trionfale la povera ragazza che inizia a maturare sempre di più l’idea di alzarsi e andare via. Che diamine, ma si fa così???

Come se non bastasse, ad ogni tentativo, da parte della ragazza, di inserirsi nel discorso, quella strega di Clarisse la estromette iniziando un nuovo discorso, ma in maniera così raffinata, che riesce a percepire l’esclusione solo la diretta interessata.

“oh e ti ricordi…?” inizia Clarisse mettendo una mano sulla spalla di Tom, avvicinandosi di più a lui. Rose stringe tra le mani il piccolo bicchiere con talmente tanta voga che è sicura che entro pochi secondi, sarà ridotto a brandelli. Tom, dal canto suo, non sembra per nulla infastidito dalla presenza appiccicosa di Clarisse.  *stronzo, cafone e deficiente*

 “ricordi, dicevo, di quella volta quando mettemmo in scena l’Edipo Re?!”

*faccio un ultimo tentativo.. l’ultimo.. * pensa la ragazza, prima di dire. “mettere in scena? Quindi voi due recitavate?”

La sua domanda viene completamente ignorata perché Clarisse quasi le parla sopra: “ti ricordi di Brian, no, quello che faceva la parte di…..”

*adesso basta.* senza neppure scusarsi (sarebbe stata capace di fare una scenata, altro che chiedere scusa) si alza e si dirige, altezzosa, al bagno per sfogarsi magari.-pensa.- come nei fumetti, dando testate al muro.

Che rabbia!!!

È appena entrata nel bagno delle donne, quando sente qualcuno tirarla per un braccio. Si volta e, arrabbiata e con le braccia conserte, osserva colui che l’ha trattenuta: Tom.

“Rose…”inizia ma la ragazza non gli permette di dire altro.

“Rose un pezzo di cazzo! Cosa mi hai invitato a fare, eh? Per reggere la candela tra voi due? Dì un po’, vuoi forse che mi allontani con Paul, così da lasciare campo libero ai due amici che finalmente si ritrovano dopo tanto tempo!!” urla gesticolando, e la sua voce armoniosa ma piegata dall’ira rimbomba, quasi, tra le pareti del bagno.

“ma…” riprova a dire Tom, comunque la ragazza lo incalza di nuovo.

“ma un paio di palle, Tom! Prima che arrivasse lei, questa serata andava a gonfie vele! Ora non riesco neppure a spiccicare una parola perché quella specie di gallina imbottita.- Tom fa appello a tutti i santi che conosce per non scoppiare a ridere.- mi parla sopra e non mi risponde se le dico qualcosa! Ma ti giuro, Tom, mi sono trattenuta solamente perché è un ristorante di classe! Se era quello sotto casa mia gli avevo già tirato una pizza in testa!!”

“si ma..”

“sì, cosa? Mi dai ragione? Io la ragione non la voglio! Voglio che quella mi tratti con un minimo di educazione, se qualcuno gliel’ha insegnata, altrimenti provvedo io a farlo e con i miei metodi!!!”

“posso dire una parol..”

“no, devi stare zitto!! Hai civettato anche troppo con quella scrofa e ades….” Non riesce a finire la frase perché Tom, intuito l’unico modo per riuscire a farla stare zitta, l’ha utilizzato: l’ha baciata.

La lascia andare dolcemente e Rose, confusa, non sa cosa dire, cosa pensare.. Era stato solamente un piccolo contatto… ma davvero bollente. “che cosa…”balbetta.

“l’unico modo per farti stare zitta.- le spiega lui.- Clarisse ha esagerato, è vero. Ora andiamo di là, li salutiamo EDUCATAMENTE e riprendiamo la nostra serata, ok?” dato che Rose è troppo scossa dal bacio per rispondere, Tom lo interpreta come un sì. La prende per un polso e sussurra, appena usciti dal bagno (in modo che Rose non possa ribattere con una scenata)

“brutta cosa la gelosia, eh?”

Sente la ragazza fremere di rabbia alle sue spalle e poi, purtroppo, sente anche un pizzicotto piccolo  e doloroso – di quelli fatti proprio con le unghie.- direttamente dietro il suo braccio.

“così impari: io non sono gelosa!!!”

Clarisse viene loro incontro e prima che qualcuno potesse dire qualcosa, esclama: “Oh Tom, stanno suonando un tango.. ce lo balliamo?”

Rose ripiomba nello sconforto; ma, fortunatamente, accade l’inaspettato.

“mi dispiace Clarisse.- risponde questo con un sorriso.- questo tango voglio ballarlo con Rose…”

La giovane lo guarda piacevolmente stupita. Clarisse si volta verso di lei, quasi si accorgesse per la prima volta della sua presenza. “ah..” dice imponendosi la calma anche se è visibilmente furibonda.

“andiamo, Rose?” domanda Tom porgendole la mano.

“sì, subito.- risponde lei, al settimo cielo.- ah Clarisse.- dice voltandosi.- non ti dispiace, vero, tenermi il bicchiere di champagne?”

Sotto lo sguardo di Tom, Clarisse non può far altro che prendere in mano il bicchiere di champagne di Rose, mentre freme di rabbia.

“grazie…” sussurra Rose, con uno sguardo vincitrice. .

Rose e Tom, mano nella mano, si dirigono verso la pista, ora completamente vuota.

“ti annuncio che sono bravissimo….” Sussurra Tom, arrivati al centro della pista.

“ho trovato pane per i miei denti, allora…”risponde lei. “Il tango è il mio ballo da sala preferito..”

“mm, vedremo di cosa sei capace..”

Tom la stringe e i due si mettono in posa. Rose lo fissa con i suoi occhi smeraldo. “potrei dire la stessa cosa io…”

I giovani, proprio come una giovane coppia di ballerini professionisti ad una gara, iniziano a ballare al ritmo di musica, con movimenti precisi, sensuali e veloci , propri del tango.

Tom fa volteggiare la sua dama in due veloci piroette, poi i due si trovano vicini e Tom ha l’occasione di sussurrarle. “te la cavi..”

Rose svolta velocemente con il capo e gira. “oh, grazie maestro..” dice inarcando un sopracciglio.

Deve ammettere che anche Tom se la cava molto bene, la guida in maniera eccellente e i loro movimenti rimangono fluidi e perfettamente in armonia. Se non fosse per il ballo veloce, la musica sensuale, la vicinanza pericolosissima di Tom e le sue mani, i loro profumi che si confondono insieme, rischierebbero di mandarla fuori di testa.

Lo spazio che li separa è talmente breve che il loro respiro sembra intrecciarsi e confondersi, quasi uscisse dallo stesso corpo.

Rose è completamente in estasi, come se stesse volteggiando in un sogno, ballando sulle nuvole.

“mi dispiace per il comportamento di Clarisse- le sussurra Tom, toccando con le labbra il suo orecchio. Un brivido attraversa la schiena della ragazza.- non avrei dovuto accettare il suo invito.”

“non preoccuparti. – risponde Rose e la sua voce rimane proprio come un sussurro.- sono io che ho esagerato..” Tom la guarda con uno sguardo che sembra dirle ‘gelosona..’ e Rose, in risposta, gli pesta rabbiosamente il piede. “te lo ripeto per l’ultima volta: non ho reagito così per gelosia ma per.. rabbia…sono stata chiara?” sussurra infine, più tagliente.

Tom la abbassa per un casché, poi la riporta velocemente in posizione normale, con uno slancio così energico, che la donna si ritrova ad un passo dalle labbra di lui. “trasparente.”

Tom la fa volteggiare e la stringe a se per gli ultimi istanti di musica: la seduzione e la disinvoltura del corpo della sua bellissima Rose, lo fa agitare ed emozionare come non avrebbe mai creduto.

La musica termina e la loro piccola esibizione si conclude con l’improvviso applauso degli altri clienti dell’hotel che hanno assistito al ballo.

Tom sbianca leggermente davanti a quella reazione; Rose, ben più abituata ad essere applaudita, sorride con disinvoltura, contagiando anche Tom che, dopo pochi secondi, sorride anche lui, con quel sorriso che –pensa la ragazza.- farebbe sciogliere qualunque ghiacciaio.  

 

La jaguar si arresta con una frenata lenta e a singhiozzo ( a causa della neve e del ghiaccio) davanti al cancello verde di casa Sandecker. Rose sospira e prende parola. “Grazie Tom, per avermi accompagnato alla Messa. Trascorrere un Natale senza andarci sarebbe stato triste…”

“non devi ringraziarmi! Andare a Messa non può avermi fatto che bene… chi sa da quanto non ci andavo..”Rose gli rivolge uno sguardo di dolce rimprovero, apre lo sportello ed esce dall’auto, imitata anche da Tom.

La neve non cade ora, ma le strade sono completamente invase e le poche auto che transitano, camminano a passo d’uomo, con le catene alle ruote. Rose osserva, incantata, il fascino del paesaggio innevato..

“è stata una serata stupenda.- riprende.- un Natale meraviglioso, davvero!mi sarei depressa chiusa in casa, da sola. Hai avuto davvero una bella idea, Tom… - sorride dolcemente.- sei stato davvero molto carino a pensare a me.”

Gli occhi blu di lui si perdono nei dolci abissi dei suoi occhi smeraldini.. Tom cerca di dire qualcosa ma l’emozione di quei momenti gli blocca la voce. Così, Rose prende parola l’ennesima volta in quello che sembra un monologo. “e poi anche il vestito! Chi sa quanto ti sarà costato,tu sei pazzo! È bellissimo…”

“e ti sta anche divinamente.” Riesce a dire il ragazzo, intimorito dal coinvolgimento che prova.

Non si è mai sentito così in tutta la sua vita.

Rose arrossisce leggermente. “grazie. Ma non nego che mi hai messo un po’ in imbarazzo con il regalo … io non ti ho fatto niente.. ma su voglio rimediare.. dì, cosa vorresti per Natale?”

Tom la guarda con uno sguardo tremendamente affascinante, profondo.

Si fa vicinissimo a lei. Le porta una ciocca di capelli dietro l’orecchio e le sussurra dolcemente. “Tutto quello che voglio per Natale sei tu.” Le accarezza il viso e le sue labbra carnose, quindi le bacia, prima dolcemente, poi più appassionatamente.

Rose sembra essere piombata nel caos.. sentimenti diversi si alternano in lei, mentre risponde , timidamente, al bacio del ragazzo. Da una parte la gioia incredibile per quel bacio che finalmente è accaduto, dall’altra la paura.. paura che Tom voglia solo prenderla in giro, giocare, flirtare, aggiungerla alla lista innumerabile delle sue conquiste..

Il terrore di essere solo uno svago, un’avventura last minute, la invade e la porta a reagire bruscamente. Si stacca brutalmente da lui, con le labbra gonfie e il viso arrossato dalla confusione e dal desiderio. Tom la osserva, turbato dalla sua ribellione. Inaspettatamente, Rose gli mola uno schiaffo in pieno viso. “sei un bastardo!” ringhia voltandosi e dirigendosi verso casa sua. Tom, ripresosi velocemente dallo stupore per quel gesto, la blocca prendendola per un polso. “ehi, Rose..”

La donna si volta e Tom nota che i suoi bellissimi occhi verdi sono lucidi di lacrime.

“è tutto un gioco per te, non è vero?- sibila la donna, ferita.- pensi forse che io sia una delle puttane che frequenti? Be, ti sbagli di grosso..”

Tom si affretta a negare. “no io.. perché pensi questo?”

“perché non fai altro che giocare con i miei sentimenti!!! – ribatte la ragazza in lacrime.- credi che quello che fai non abbia conseguenze su di me, invece ti sbagli!!”

“Rose non è come credi.- ribatte velocemente Tom, avvicinandosi a lei. Le prende il volto tra le mani e le asciuga le guancia rigate di lacrime.- io non potrei mai giocare con te, mai. Non voglio farti soffrire, credimi…”le sussurra con dolcezza.

Gli occhi verdi ed emozionati della ragazza fissano dolcemente quelli di Tom, vicinissimi ai suoi.

Il suo cuore batte a velocità stratosferica nel suo petto, mentre il suo respiro si fa irregolare.

“e allora spiegamelo, Tom.- ribatte mormorando.- perché questo bacio?”

“Rose…- inizia Tom prendendo a coraggio a piene mani.- non è facile per me. Ma credo di essermi innamorato di te.” le sue parole sono un sussurro eppure sono così cariche d’emozione, così appassionate che hanno lo stesso effetto sconquassante di un grido. “ e credimi, non sono mai stato tanto sicuro in tutta la mia vita… io ti amo.”

Rose non riesce a credere a quello che ha udito… Tom la ama, la ama!!!

Non poteva mai credere che potesse provare questo sentimento per lei!!

La felicità la invade, una felicità cieca, assoluta: TOM LA AMA!

Non ci avrebbe scommesso un dollaro che il tenebroso, delinquente, intrigante Tom avesse potuto amare una ragazza con tanti grilli per la testa, una ragazza semplice, solare e incredibilmente testarda come lei… E invece sì. Tom contraccambia il suo amore. Gli occhi le ritornano ancora lucidi e, per la felicità, lo abbraccia con slancio.

Tom, piacevolmente stupito, contraccambia con fervore l’abbraccio della ragazza.

Rose si stacca leggermente da lui ed osservandolo negli occhi sussurra. “anch’io credo di essermi innamorata di te… perdonami per prima.. credevo che mi stessi prendendo in giro.. non pensavo che un ladro come te potesse amare…”

“mm… lo prendo come un complimento..” mormora Tom, prendendole il viso tra le mani.

Decide di fare il galante. “posso ora?” dice ad un passo dalle sue labbra.

Rose gli sorride, maliziosa. Tom pensa che quello sia il sorriso più affascinante che abbia mai visto.

“sì, sì, sì”

Finalmente le loro labbra si uniscono in un ardente bacio. Bacio sospirato, agognato, temuto anche, in parte. Un bacio vero e consapevole. Il ragazzo le mette una mano dietro la nuca, stringendola a se con passione crescente e Rose non può fare altro che contraccambiare la passione dell’innamorato. La neve inizia a cadere lentamente dal cielo, depositandosi sui ragazzi.  Rose passa una mano tra i capelli del ragazzo mentre Tom infila leggiadramente le mani sotto la sottile ed aderente pelliccia di lei, accarezzandole la schiena e la sua pelle soffice, appena velata dal vestito rosso.

Si stringono, ora, con più passione, veemenza e solo molti minuti dopo hanno il coraggio di staccarsi e tornare a fissarsi di nuovo negli occhi. “wow..”sussurra Tom lasciandole un piccolo bacio stampo sulla sua fronte. Rose sorride, sognante: cielo, Tom bacia da Dio.

Ecco, il loro primo vero bacio: proprio come lo aveva sognato di notte o immaginato poco prima di addormentarsi. Un bacio romantico e passionale allo stesso tempo.

La neve inizia a cadere in maniera preoccupante e un vento gelido fa rabbrividire entrambi, all’unisono.

“freschetto, eh?” ride Tom rabbrividendo.

“già- ammette Rose notando che il tempo non promette niente di buono.- non per essere pessimista… ma ce la farai a tornare a casa? Non mi sembra che tu abbia le catene o  le gomme chiodate..”

“mm come sei acuta..” la prende dolcemente in giro Tom, constatando mentalmente,però, che ha ragione da vendere. “vorrà dire che mi ospiterai a casa tua…” la provoca dolcemente.

Rose inarca un sopracciglio. “ho un divano comodissimo, se ti va.”

“dici sul serio?”

“certo! Formy ci dormirebbe ventiquattro ore su ventiquattro.”

“no, sul serio, mi ospiteresti a casa tua?”

“sul serio.- risponde Rose avvicinandosi a lui e sfiorando le sue labbra con le proprie.- ma sul divano, ovviamente.”

“ovviamente.” Ribadisce Tom.

“e a patto che non ti fai venire strane idee: stiamo insieme da dieci minuti!”

Tom ride ma le assicura: “giuro sul mio onore.”

“bene, andiamo”

I due, mano nella mano, si dirigono verso l’abitazione di Rose.

Hanno già posto le condizioni: lui sul divano, lei in camera sua e niente idee strane eppure, sono entrambi animati da un crescente batticuore.

 

Fine sesto capitolo

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  
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