Dalle arti marzialiNon
particolarmente interessata al discorso barboso del preside, Camilla
cominciò a guardarsi intorno cercando di non farsi notare: Fabrizio era
seduto alla sua destra e ascoltava assorto, annuendo di tanto in tanto.
Sorrise fra sè. Era un ragazzo molto studioso: metteva i libri e i voti
al di sopra di tutto... I secchioni di solito erano quelli brutti,
quelli brufolosi o con gli occhiali, coloro che non avevano popolarità,
invece... Fabrizio era uno dei ragazzi più corteggiati della scuola e
secondo Camilla il più bello del pianeta! Come si faceva a non
considerarlo tale? A prescindere dal fatto che ne era innamorata da
tempo immemore, doveva considerarlo da un punto di vista oggettivo:
nonostante fosse un secchione aveva un fisico molto asciutto e muscolo,
segno che faceva anche molto esercizio. Aveva i capelli castani e lisci
che gli ricadevano morbidamente sul colletto della camicia e le ciocche
gli coprivano a tratti quegli splendidi occhi azzurro cielo... Era sexy
da morire! Arrossendo lievemente decise di concentrarsi sul vecchio barbagianni. <<
LASCIANDO DA PARTE LO STUDIO... >> studenti e insegnanti
sgranarono gli occhi ammutoliti a tali parole. << QUEST'ANNO
INIZIERA' IL TORNEO DI ARTI MARZIALI! SIGNORINA MINAMI, POTREBBE
GENTILMENTE RAGGIUNGERMI QUI SUL PULPITO? >> Camilla cercò di
nascondersi meglio sulla sedia, ma, spintonata da Carolina e Fabrizio,
fu costretta ad alzarsi seguita dalle acclamazioni di tutti. Respirando
profondamente raggiunse il preside e gli si affiancò, sfoggiando il
sorriso più convincente che riuscì a trovare. << SIGNORINA,
INUTILE DIRE CHE TUTTI NOI VOGLIAMO CHE SI IMPEGNI AL MASSIMO. >>
La bionda annuì. << Io punto alla vittoria, signor Preside. Non
mi basta impegnarmi. >> rispose con lo sguardo battagliero e il
vecchio sorriso contento. << BENE, MI FA PIACERE SAPERLO! UN
APPLAUSO PER LA CAMPIONESSA DEL MONDO IN CARICA! >> Camilla
gemette piano e chiuse gli occhi, mentre la palestra si riempiva di
fischi e urla di incoraggiamento. Ringraziò e tornò al posto sotto lo
sguardo divertito dei suoi due migliori amici. << Voglio
sprofondare... >> borbottò sbattendosi una mano sulla fronte.
Carolina e Fabrizio risero. << E su, sei una celebrità!
Dovresti essere più contenta! >> la rimproverò l'amico
affettuosamente, sorridendo allo sbuffo che ricevette in risposta. << BENE, CARI RAGAZZI, VI AUGURO UN BUON ANNO! STUDIATE SODO! >> Dopo l'applauso finale la scolaresca si alzò e tornò nelle proprie classi ordinatamente. << Alleluia! E' finito! >> ringraziò Camilla accomodandosi dietro il suo banco. Lei,
Fabrizio e Carolina aveva scelto la fila di fianco alla finestra: le
due ragazze sedute una accanto all'altra e Fabrizio dietro di loro. <<
Guarda, cara mia, che il torneo non ti esonera dallo studio, sai?
>> la rimbeccò il moretto guardandola negli occhi e la bionda gli
fece una linguaccia. << Lo so, lo so. Mi impegnerò. >> poi
rise vedendo i due amici fissarla sarcastici. << Ok, ok! Cavolata
del secolo! >> risero tutti e tre fino a quando un ragazzo non si
avvicinò loro. << Ciao, ragazzi. >> il trio lo fissò:
era Pietro, il rivale diretto di Fabrizio per la popolarità a scuola.
Pietro non era bravo nello studio, ma in compenso era un asso in tutti
gli sport. Era alto come Fabrizio, aveva i capelli biondi e gli occhi
grigio perla. << Ciao Pietro... >> balbettò Carolina
diventando rossa come i capelli e Camilla ghignò. << Chi non
muore si rivede! >> lo salutò sorridendo e Pietro si sedette
vicino a Fabrizio. << Che vuoi che ti dica... Non ho intenzione
di diventare cibo per vermi solo perchè lo vuoi tu, mia cara! >>
rispose malizioso e la bionda sbuffò. << Guastafeste... >>
brontolò e Fabrizio scosse la testa. Quei due erano come cane e gatto,
ma si volevano molto bene... E quella considerazione non gli andava
molto a genio... Voltò la testa fissando la finestra fuori. Chissà
perchè... Forse per il fatto che conosceva Camilla da molto più tempo e
la considerava la sua migliore amica? Con lei parlava di tutto, non
avevano segreti l'una per l'altro... Sì, era sicuramente quello. Era un
po' geloso del rapporto che Pietro aveva con lei, ma bastava farci
l'abitudine... Dopotutto il biondo era anche amico suo. Più o meno... <<
Come sono andate le vacanze? >> gli chiese curioso e lui fece un
sorriso a trentadue denti. << Non lo puoi immaginare! Siamo
andati a Roma, in Italia! Ragazzi, è fantastica! Che donne! >>
aveva uno sguardo talmente adorante che Fabrizio temeva gli potesse
uscire della bava dalla bocca... Carolina abbassò lo sguardo
girandosi verso la lavagna. Che donne, mh? Già, Pietro era un vero
playboy... Che cosa poteva aspettarsi da un tipo come lui...? Sospirò
torcendo la gonna dal nervoso. Che speranze poteva avere lei...? Lei
non era altro che la migliore amica della ragazza più popolare della
scuola... Era... comune... Non spiccava certo per bellezza! Era solo
brava a scuola! Guardò Camilla di sott'ecchi. Cosa avrebbe dato per
essere come lei! Camilla non aveva timore di conversare con i maschi,
le veniva spontaneo! A parte quando aveva di fianco Fabrizio, ma quello
era normale. Avrebbe voluto anche lei avere la sua forza e la sua
determinazione... Per non parlare del successo che aveva con il sesso
maschile. Era popolare a scuola solo perchè era il capitano della
squadra di pallavolo e perchè Camilla Minami era la sua migliore amica! A
essere sincera cominciava a essere stufa di vivere nella sua ombra...
Voleva un bene dell'anima a Camilla, ma quella situazione cominciava a
farle venire i nervi! Scosse la testa, rimproverandosi. Camilla
era la sua migliore amica, come poteva pensare quello? Di certo non
aveva chiesto lei di essere così famosa! Faceva solo quello amava:
combattere. Sorrise. Anche lei doveva fare quello che amava... La
pallavolo. Era quello l'importante! Per i ragazzi ci sarebbe stato
tempo! Meglio soli che male accompagnati, no? Le sue riflessioni vennero interrotte dall'arrivo dell'insegnante.
Respirò
a fondo. Era andata in segreteria ad iscriversi al torneo, l'indomani
sarebbe andata in banca a spedire i soldi dell'iscrizione. Sorrise.
Fremeva dalla voglia di allenarsi! Il suo corpo reclamava il
combattimento! Era essenziale! Come respirare, camminare... Era il suo
ossigeno! << Cami! >> sua sorella le corse incontro
tutta trafelata e Camilla la guardò curiosa. << Sabry. Cosa c'è?
Perchè vai così di fretta? >> << Una rissa nel cortile!
Un ragazzo dell'ultimo anno sta picchiando un mio compagno! >>
prese la sorella per la manica e cominciò a correre in direzione del
disastro. << Ehi, aspetta... >> A Camilla non rimase
altro che seguirla e, arrivati sul posto, sospirò. Sempre lui...
Quell'imbecille credeva di poter comandare su tutti solo perchè era
all'ultimo anno... Ma stavolta intendeva dargli una lezione. Spostò la
sorella e la folla si fece da parte per farla passare. Con le mani
nelle tasche della divisa si avvicinò ai due con passo sicuro. <<
Non ti sei ancora stufato di fare il galletto, Giulio? >> chiese
al suo senpai. Questo smise di pestare la matricola che ne approfittò
per scappare, e si avvicinò alla ragazza squadrandola dall'alto in
basso. << Ma guarda chi c'è... Minami WonderWoman! Che paura che
ho! >> la sbeffò tirandole uno spintone. Camilla sorrise
diabolicamente. Non cominciava perchè sennò erano guai... Ma ora era
legittima difesa! << Che diavolo state facendo voi due?
Giulio, figliolo! >> I due si girarono verso l'insegnante che era
accorso e Giulio sputò per terra. << Cosa faccio? Prendo a
schiaffi la campionessa, brutto imbecille! >> Il professore
spalancò gli occhi di fronte a quella umiliazione. << Come ti
permetti, ragazzino? >> << Ma fottiti! >> grugnì e
cercò di tirare uno schiaffo a Camilla che, prontamente, bloccò a
mezz'aria il braccio del ragazzo. << Non lo sai che non ci si
rivolge così ai propri genitori? >> lo redarguì la ragazza. Gli
rigirò il braccio bloccandolo dietro alla schiena e strappandogli un
grido di dolore. << Razza di stupida! Mi fai male! >>
urlò e Camilla perse le staffe. << Ah, ti faccio male...? Perchè,
tu che hai fatto a quel povero ragazzo? Non gli hai certo fatto vedere
la strada per la mensa! >> Gli tirò un calcio sul sedere
facendolo finire a gambe all'aria. << Non c'è neanche gusto
con i rammolliti come te. >> lo freddò e si voltò andando dalla
matricol pestata. << Tutto bene? >> gli chiese dolcemente e
lui annuì, ancora scosso e col viso gonfio. << S- sì... Grazie...
>> << Di nulla. Però ti conviene andare in infermeria a
farti vedere... Sabry, lo accompagni tu? >> chiese alla sorella
che era rimasta lì. Lei annuì e portò il compagno in infermeria. <<
Non gli avrai fatto un po' male? >> Fabrizio le si affiancò
indicando Giulio che stava piagnucolando come un bambino davanti ai
rimproveri del padre. << Naah. E poi se lo meritava. >>
negò cominciando a camminare verso la scuola. << Scommetto che
non andrà più a rompere le scatole agli studenti più piccoli! >>
rise Carolina di fianco all'amica.<< Be', lo spero! >> rise
la bionda. << In caso contrario c'è Wonder Woman! La paladina
della giustizia! >> la prese in giro Paolo che li aveva raggiunti. << Quella è Sailor Moon, stupido! >> lo corresse la rossa e il gruppo scoppiò a ridere.
<<
Maledetta Minami... Me la pagherai cara! >> ringhiò tra i denti
Giulio. Suo padre se ne era andato da una decina di minuti, lasciandolo
in presidenza. Sicuramente sarebbe stato sospeso, ma poco gli importava. Doveva vendicarsi... Ancora non sapeva come, ma doveva farlo!
TO BE CONTINUED...
Mi
scuso per l'enorme ritardo! Lo so, il capitolo non è niente di che, ma
con tutte le storie che ho da aggiornare e scrivere sto facendo del mio
meglio XD
MissTata55: Sono felice che ti piaccia! Spero continuerai a commentare! ^_-
Yuki_Chan1: Addirittura fantastica? Quanti complimenti, mi monterò la testa! XD |