Quella sera, a cena, Aringarosa e Silas osservarono- Silas con un certo disgusto- Heaven servirsi di una montagna di agnello e un pugno di riso e verdure.
-Non ti piacciono le verdure?- chiese Aringarosa.
Heaven scosse la testa.-Sono più per la carne al sangue in questi giorni.
-E' agnello, non carne al sangue- precisò Silas, parlando per la prima volta.
Heaven lo guardò.- Tu non mangi?
-Sono un monaco- obiettò Silas.- Non cedo alle tentazioni della gola.
Heaven cominciò a canticchiare "Mary aveva un agnellino", tanto per mandare in bestia Silas.- Perchè una persona sana di mente dovrebbe decidere di rinunciare agli hamburger, alla pizza e al gelato?
-Hai mai pensato al fatto che un hamburger è una mucca morta?
-No- disse allegramente Heaven.- Anche se nella diciassettesima scuola in cui sono andata c'era uno che...
-Diciassette?-. Aringarosa sollevò un sopracciglio.- Hai cambiato diciassette scuole?-. Sembrava si stesse sforzando di non dire qualcosa di poco carino.
Heaven annuì.-Mi hanno espulsa da tutte. Dopo un po' una scuola vale l'altra. Stessi armadietti, stessi snob, stessi pettegolezzi idioti-. Si spostò i capelli dagli occhi e abbassò lo sguardo sul piatto.
-Magari sarà diverso qui- fece Aringarosa.- Vedrai che Silas ed io ti aiuteremo.
Heaven e Silas si scambiarono un'occhiata dubbiosa, soppesandosi a vicenda. Dal sorrisetto di Heaven, Silas capiva benissimo che lo considerava un bigotto fuori di testa. Ma non gliene importava nulla perché lui l'aveva già inquadrata: era una ragazzina sfrontata destinata a scaldare la sedia davanti alla presidenza ogni due per tre. |