Fandom: Doctor Who.
Personaggi: Amelia Pond, Eleventh Doctor,
River Song, Rory Williams.
Rating: G.
Beta: nessuno;
quindi, se ci sono errori, la frutta marcia lanciatela a me .__.
Genere: Comico, Introspettivo.
Warning: Flash Fic, Missing
Moment, Spoiler!
Words:
659 (fiumidiparole).
Summary:
Il Dottore si prepara per il matrimonio di Amy.
Note: Scritta per
la settima
settimana della COW-T di fiumidiparole
e maridichallenge, Team Maghi – Missione 1: Matrimonio.
DISCLAIMER: Tutto della BBC, sia fatta lode a loro e a Moffet ♥ Io non ci guadagno una ceppa.
Qualcosa di Vecchio, Nuovo,
Prestato e Blu
Avere una piscina nel guardaroba era fantastico. Quasi
fantastico quanto avere una piscina nella biblioteca e poter leggere mentre
facevi un bell’idromassaggio, in effetti. Ma se avevi
una piscina nel guardaroba, potevi leggere mentre facevi l’idromassaggio e pensare a cosa indossare. Per
l’appunto: fantastico.
Il Dottore chiuse l’ottavo libro della saga di Harry Potter
– ah, un classico! Piangeva ogni volta… ops, spoiler!
– ed uscì dall’acqua, avvolgendosi un asciugamano
intorno ai fianchi, per poi avvicinarsi al centinaio di vestiti appesi davanti
a lui.
Con cautela, tirò fuori lo smoking e lo soppesò per un
momento. Non era certo che fosse il caso di usarlo,
quel capo portava sfortuna e se avesse inavvertitamente mandato a monte il
matrimonio di Amy, lei lo avrebbe ucciso. E non sarebbe stata una morte veloce ed indolore.
Ma in fondo, avevano appena
ripristinato l’universo, cosa sarebbe potuto accadere di male? Al massimo Pond avrebbe tentato di baciare lui, anziché lo sposo.
Sorrise divertito e per un momento s’immaginò a spalancare
le porte della chiesa proprio mentre il prete recitava: «Se qualcuno ha
qualcosa da ridire, parli ora o taccia per sempre», ma questo era quasi
impossibile visto che lui non era esattamente famoso
per l’essere puntuale. E poi, se ci avesse anche solo tentato, sarebbe stato Rory ad ucciderlo ed il Dottore
sospettava che da centurione romano avesse imparato uno o due trucchi molto
dolorosi. Tempo riavvolto o no – pensò, mentre s’infilava i pantaloni – non
poteva essere certo che lui avesse dimenticato tutto.
In fondo, per tornare dall’altra parte confidava proprio
nella memoria di Amelia. Ma lei era speciale, era
cresciuta con una crepa nella stanza che le riversava dentro la testa tutto il
sapere dell’universo. La ragazza che
aveva aspettato per tutta la notte. E stava per sposare Rory
Williams, il ragazzo che aveva aspettato
per duemila anni, vegliando la
Pandorica in cui lei era
imprigionata. Davvero una bella coppia.
Non poteva proprio perdersi i festeggiamenti, si rese conto,
mentre litigava con i bottoni della camicia. Amava i matrimoni. Be’… amava ballare ai matrimoni. Be’, amava ballare
ovunque, in realtà. Anche perché di
matrimoni ne aveva vissuti un po’ troppi e sembrava che altrettanti lo
aspettassero.
River, si ricordò
infilando la giacca. River Song sarebbe davvero
diventata sua moglie? Sembrava proprio di sì e francamente la prospettiva era…
agghiacciante? Sì. Ed entusiasmante? Sì, anche.
D’un tratto, attorno a lui tutto
cominciò a tremare e dovette aggrapparsi alla prima cosa che gli capito sotto
mano, mentre la sua bellissima nave prendeva velocità.
Ah, il momento era arrivato, Amy lo stava riportando
indietro!
«GERONIMO!» gridò felice, cercando di non ruzzolare da una
parte all’altra.
Era davvero una ragazza intelligente, sapeva che l’avrebbe
ritrovato nelle parole, nella storia che le aveva raccontato; non aveva mai
perso la fiducia in lei.
«Il Dottore Straccione» sentì la
voce di Amelia arrivare da lontano. «Il mio Dottore
Straccione!» ripeté lei e lui si accigliò, saltando in piedi e fissandosi allo
specchio.
«Non sono così male» borbottò, aggiustandosi il papillon.
«Mi hai sentito? Mi sono ricordata!
Mi sono ricordata di te e tu sei in
ritardo al mio matrimonio!» gli arrivò la voce
della ragazza, sempre più alterata.
«Ops!» borbottò lui, prendendo il
cilindro e calcandoselo in testa. Gli stava bene, costatò compiaciuto. Prima di
avere quell’aspetto non gli donava affatto ed un po’
gli era dispiaciuto. La sciarpa di seta fu l’ultimo tocco di classe.
Sentì il TARDIS atterrare con il suo solito ed adorabile – oh, non avrebbe mai perdonato River per
averlo fatto atterrare in silenzio – rumore di motori e si affrettò verso l’ingresso.
Proprio in quel momento risuonò una forte bussata e la voce
di Amy che lo rintuzzava: «Allora Dottore, ti ho sorpreso?»
Nascondendo un sorriso, spalancò la porta per incontrare i
suoi grandi occhi verdi ad una manciata di centimetri
dai suoi. «Sì, lo hai fatto, ma sono qui solo per ballare» l’ammonì,
mentre lei tentava di baciarlo e lui la indirizzava sul legittimo marito. Il signor Pond;
sì, suonava proprio bene.
FINE.