Parole d'anonimi - 34/100

di Ulissae
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Personaggi: Aro, Caius, Marcus.
Parola:
044. Gatto

Avvertimenti: introspettivo, tragicomico.
Note: Oratium, il gatto, è ormai un VIP nelle mie storie: è comparso sia qui sia qui. I gatti, a Roma, non erano animali domestici, si preferivano le donnole e i cagnolini. Quindi volevo sottolineare con la scelta di Didyme di un gatto come animale da compagnia il suo carattere unico e speciale ♥
Credits:
[info]spud66cat

Tanto va la gatta al lardo...




Oratium era un enorme pigro gatto, che aveva deciso, di sua spontanea volontà, di abitare il giardino dei Volturi.
La prima volta che Caius l'aveva visto aveva fatto di tutto per scacciarlo: urlargli contro, agitare un piede, correre verso di lui insultandolo.
Ma ostinato come un mulo Oratium rimaneva fermo, soffiava contro di lui e saliva su un albero, lasciando ondeggiare pigramente la grossa coda pelosa.
Didyme era l'unica che sembrava potersi avvicinare agli occhi iridescenti dell'animale, che la fissavano nella notte. Il felino lasciava cadere giù dal ramo più basso, con un balzo aggraziato, e si avvicinava lentamente a lei.
Strusciandosi alle sue gambe lisce e e pestandole leggermente con le zampe i piedi nudi, faceva le fusa e divertito si lasciava coccolare dalle sue mani dolci e delicate.
Una volta che si trovava al sicuro tra le braccia di Didyme, socchiudeva gli occhi e tranquillo faceva sì che lei lo portasse ovunque volesse, senza emettere alcun rumore o muoversi smanioso.
Dopo la morte della dolce ragazza il rosso Oratium, dal fulgido pelo, rimase in disparte e assai pochi si ricordarono di quel gatto, che a lungo aveva abitato le stanze dell'enorme domus, solo Marcus e Aro lo fecero.
Il primo passava intere giornate ad accarezzarlo, magari cercando in quel tocco il ricordo della sua amata; lasciava che l'animale camminasse sul suo petto.
Questo, con i suoi morbidi cuscinetti, faceva pressione sul petto di Marcus che sembrava, dalla morte della sua amata moglie, ormai vuoto e silente.
Il secondo, Aro, si ricordò di lui ogni singola volta in cui il gatto, vedendolo, iniziava a soffiare e a scagliarsi con lui per graffiarlo.
E ancora di più, Aro, si ricordò di lui quando, piuttosto scocciato dalla situazione, mise fine ai suoi battibecchi con l'animale nel modo più diplomatico possibile.
Il sangue di gatto l'aveva sempre incuriosito.




Angolo Autrice:
sono stata combattuta nel decidere cosa e chi postar. In ballo c'erano Jake/Seth o una Garrett/Kate. Alla fine ho chiesto un imparzialissimo parere a Dragana e direi che l'esito è piuttosto ovvio.
Non ho molto da dire :3 non venite a piangere Oratium ù________ù" (ho già fatto io per voi D:). Comunque, tanto per immaginarlo, presente Grattastinchi? Ecco, esattamente così.
Spero in qualche parere, sempre gradito <3


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