Mi
fa quasi impressione vedere quanto tempo è passato dalla
pubblicazione dell'ultimo capitolo, ma l'importante è che
anche questo prima o poi sia arrivato. Non mi stuferò mai di
ripetere che questa storia la sto scrivendo soprattutto per me stessa,
tentando di finire di scrivere una storia di più capitoli,
cosa che non ho mai fatto. Il capitolo taglia una scena a
metà, me ne rendo conto, ma ho preferito collegare il resto
con la parte seguente... scusatemi se il mistero non è
ancora stato svelato!
Grazie, come al solito, a tutti, senza distinzione.
Un bacio, Allegra
CAPITOLO UNDICI
- E non fare tardi, che mi svegli
sempre quando rientri! -
L'urlo di Jessica
è l'ultima cosa che Max sente prima di sgusciare fuori dalla
porta tenendo il casco in mano. Quando le aveva annunciato che quella
sera aveva intenzione di uscire con i suoi colleghi si era aspettato
meno resistenze: un tempo quello che lo portava a stare così
bene con lei era proprio l'equilibrio perfetto del loro rapporto, che
li portava a capirsi alla perfezione. Nell'ultimo periodo
però le cose proprio non riescono ad ingranare
correttamente. Probabilmente Jess ha capito che lui, Massimiliano, ha
qualche problema che non le riesce a confidare, ma rispetta il suo
silenzio, cercando però d'altro canto di tenerlo sempre
più vicino a lei, in una morsa che sta diventando
– gli dispiace anche solo pensarlo – soffocante.
Lui tenta di essere un buon compagno in ogni modo, tenta di capire
quali possano essere i suoi desideri, ma evidentemente il loro rapporto
risente di questa forzatura.
Non appena ha messo in
moto la sua Bimba si sente subito meglio: l'aria fresca gli fa vibrare
i lembi della giubbetto, gli solletica la barba leggera, ma soprattutto
sembra spazzare via tutte le ombre dalla sua testa. Accellera per
superare una vecchia Cinquecento e prosegue a velocità
elevata, come se stesse cercando qualcosa davanti a lui, qualcosa
ancora fumoso ed indefinito. Magari uno di questi giorni lui e Jessica
potrebbero andare a farsi una gita in giornata da qualche parte,
chissà che stando abbracciati per qualche ora, viaggiando in
compagnia solamente di vento e sole, non riescano a ritrovare l'antica
armonia.
Quando arriva al Gold Sun
decide di fumarsi una sigaretta da solo prima di entrare. Jessica
è diventata categorica anche su questo ultimamente e non
solo non lo lascia più fumare in casa, ma nemmeno quando
sono all'aperto. Massimiliano non è mai stato un grande
fumatore, bensì una di quelle persone convinte che ci sia il
momento semplicemente perfetti per accendersene una. Cazzo, non ha
più nemmeno un accendino con tutto il terrorismo che gli fa
Jess. Sospirando si guarda attorno alla ricerca di qualcuno a cui
scroccare.
- Ehi, scusa, non
è che avresti da accendere? - chiede con un sorriso ad un
ragazzo suppergiù sui vent'anni. Mentre l'altro gli porge
l'accendino ammiccando Max lo squadra da capo a piedi prima di riuscire
a fermarsi: proprio niente male, sebbene un altro taglio di capelli lo
valorizzerebbe molto di più. La prima boccata di fumo
è allo stesso tempo molto dolce e molto amara, agognatissima
ma anche disturbata dall'ennesima prova della sua
sessualità... aperta. Negli ultimi tempi ha provato a
riflettere sull'argomento in modo da avere le idee più
chiare e potrebbe considerare questa come la prova definitiva che stava
cercando riguardo alla sua bisessualità prima di affrontare
l'argomento con Jessica. Nonostante i problemi dell'ultimo periodo non
vuole che la sincerità, sulla quale hanno sempre basato la
loro relazione, venga meno.
Spegnendo il mozzicone,
Massimiliano si concede un'occhiata nella porta di vetro del locale.
Non è niente male, anche se la ricrescita inizia ad essere
un po' troppo evidente; si scompiglia i capelli in modo da nascondere
il castano che tenta di fare capolino fra il tuchino e poi entra nel
locale. La musica è ancora piuttosto rilassata, ma non
dovrebbe trascorrere molto tempo prima che inizi a diventare
più forte e ritmata: la notte sta per iniziare!
- Max! - urla forte
Gabriele dal loro solito tavolino per farsi sentire. - Sono venuto qua
appositamente con un'ora di anticipo per riuscire ad accaparrarmi il
nostro posto! In effetti per questo non mi sono fatto la doccia, ma
tanto a Luca piaccio lo stesso... vero amore? -
- Ovviamente –
conferma seriamente il moro. - Ho promesso che ti avrei amato in puzza
ed in profumo, finchè saponetta non ci separi! -
Fra le risate
Massimiliano si siede nel posto che Francesco si è
affrettato a liberare dalle giacche, prima di accennare un saluto
imbarazzato. Franz poi lo guarda con aria ansiosa, aspettando di vedere
quale sia la sua reazione: Max sospira mentalmente e poi gli sorride,
salutandolo a sua volta.
- Allora, cosa volete
bere? - chiede Luca alzandosi in fretta dal tavolo. - Ne approfitto per
andare ora che sembra non esserci nessuno al banco! - I ragazzi si
divertono a farlo impazzire per un po' con le ordinazioni, cambiando
idea in continuazione, finchè non se ne va urlando di andare
tutti "A fanculo" e che si dovranno far andare bene quello che
sceglierà lui per loro.
- Scusatelo –
dice Gabriele ridendo, asciugandosi le lacrime con una mano. - E'
terrorizzato dal fatto che voi vogliate sapere tutto su come abbiamo
iniziato ad uscire! Non l'avrei mai detto, ma si imbarazza molto
facilmente! -
- Più
facilmente di te non credo! - ribatte Franz, ricordando come all'inizio
Gabriele avesse problemi persino nel parlare con loro. Le sue guance
sembravano andare perennemente a fuoco, per non parlare di quando Luca
lo stuzzicava con i suoi doppisensi molto poco casti.
- Comunque sapere di
più sulla vostra storia è proprio il motivo per
cui siamo venuti, no? Non vorrai rimangiarti la tua parola adesso... -
insinua Massimiliano scambiando un'occhiata di intesa con Francesco.
Non si accorge di come l'altro ragazzo si sente morire dentro per via
di quello sguardo di profonda complicità, così
dannatamente simile a quelli che gli lanciava mentre facevano l'amore.
Francesco inghiotte tutte l'amaro, indossa un sorriso cameratesco e si
accinge ad ascoltare i retroscena positivi di quella notte che
è diventata l'oggetto del suo odio più profondo.
Luca si siede uno degli
sgabelli alti del bar aspettando che le sue ordinazioni siano pronte e
da lì veglia su Gabriele. Sta ridendo assieme a Francesco e
Massimiliano, probabilmente per via delle domande sconce che gli hanno
fatto sulla loro relazione: conoscendoli probabilmente una delle prime
domande è stata sulle loro scopate, che – per la
cronaca - non ci sono ancora state. Lui sarebbe morto d'imbarazzo in
una situazione del genere, anche quand'era un ragazzino non si vantava
mai delle sue conquiste, tenendo tutti i particolari della sua vita
amorosa al sicuro nel suo cuore. Se non l'avete ancora capito,
è un romantico Luca, uno di quei ragazzi un po' all'antica
che non ti baciano al primo appuntamento, ma si presentano con una rosa
rossa in mano.
- Ehi! Va bene se ti
metto le consumazioni sul vassoio? - gli chiede il barista e lui
annuisce distrattamente, ancora preso dai "suoi ragazzi". Dentro di
sè si è sempre rivolto così ai
colleghi, tutti più giovani di lui, sentendo il bisogno di
tenerli sotto la sua ala protettiva o almeno sempre a vista.
Nell'ultimo periodo Francesco e Massimiliano gli avevano dato non poche
preoccupazioni, ma almeno per il momento le cose sembrano essere
tornate alla normalità, anche se... il biondo sembra essere
un po' troppo rigido. A guardarlo da lontano la malinconia che l'ha
caratterizzato ultimamente sembra essere ancora più forte.
Chissà che diamine gli frulla per la testa... sospirando
Luca raggiunge i suoi amici.
- Ehi, Gabri, ma Luca ha
dei boxer con i coniglietti? Perchè un giorno mentre si
cambiava al lavoro sono sicuro di avergliegli visti addosso, ma lui
nega sempre! - domanda Max ridacchiando. Un po' l'ha fatto apposta a
fare quella domanda proprio mentre Luca stava per arrivare al tavolo,
ma è anche vero che è sempre stato uno dei suoi
dubbi più grandi. Cioè, lo stimerebbe se avesse
dei boxer simili!
- Con i coniglietti non
gliene ho mai visti addosso, ma può essere che mi abbia
distratto il loro... contenuto, diciamo! - ammette Gabriele, spiando di
sottecchi la reazione del suo ragazzo, sicuro che la sua faccia
sarà impagabile.
- Gabri! Santo cielo! -
urla infatti Luca, diventando paonazzo. - Ti lascio dieci minuti in
compagnia di questi loschi figuri e ti ritrovo a fare queste battute di
bassa lega? Ridatemi il mio bambino, mandrilli! -
- Ih, bambino... - dice
Francesco fra le risate. - Secondo me questo è il lato
oscuro di Gabriele che viene fuori! Cazzo, era troppo innocente per
essere un diciannovenne! E per fortuna che è
così, altrimenti conoscendoti arriverete puri e casti al
matrimonio! -
Luca sospira a fondo
più volte. Balzare sul tavolino per strozzare Francesco non
sarebbe una bella cosa e nemmeno rompere il boccale sulla zucca di
Massimiliano, che continua a ridere pensando ai suoi boxer che poi non
sono mica coi coniglietti, bensì con Snoopy che è
decisamente su tutt'un altro livello. Decide così che
baciare Gabriele può essere una buona alternativa, se non
altro più pacifica.
Francesco distoglie
immediatamente lo sguardo dal loro bacio, vedendo in questo tutto
ciò che aveva sperato per lui e che invece –
all'improvviso – si è distrutto completamente
senza apparente spiegazione. Massimiliano ha invece la reazione opposta
e non riesce a fare a meno di guardare quel bacio, che non è
solo tenero ma anche complice e passionale. Se si impegna riesce a
ricordarsi quando erano così anche i baci che si scambiava
con Jessica, ma ormai è un tempo che sembra essere
irrimediabilmente perduto.
- Wow! - si lascia
sfuggire Max, quando i due si separano, scoppiando poi a per la sua
reazione. Max è sempre stato il più infantile tra
loro, persino più di Gabriele che anche se timido ha sempre
una sua saggezza nascosta: in questo momento sembra un bambino con gli
occhi spalancati dallo stupore.
Vedendo che ormai le
prime persone sono scese in pista, Gabri trascina Luca in pista prima
che lui riesca a ribattere. Il suo intento non era solo di fare stare
assieme per un po' gli altri due colleghi, ma anche di farli chiarire,
e finchè non restano da soli difficilmente potrà
accadere.
- Speriamo bene
– sussurra quindi al compagno, appoggiandosi al suo petto.
- Andrà tutto
benissimo! - risponde Luca stringendolo a sè. Purtroppo non
sapeva quanto si sbagliava...
|