Ciao
a tutti. Grazie tantissimo a tutti i coraggiosi che
continuano a leggere la mia storia. Se mi lasciate un commentino sarei
felicissima.
Abbiamo
lasciato i Cullen a organizzare le ricerche di Edward sperando che lui
riesca a resistere. Ci riuscirà??? E allora per
rispondere alla domanda voliamo da lui, e vediamo come se la sta
passando..... Buona Lettura
Capitolo
9 - Il
Clan di Olympia perde un membro
Edward
Era
finita, non riuscivo più a ricordare nemmeno i volti dei
miei
fratelli, e la testa mi doleva, mentre sentivo cadere in me tutte le
certezze. Sapevo che la droga avrebbe compiuto quello che Chelsea non
era riuscita a terminare. Così presi l'ultima decisione e mi
afferrai agli unici due ricordi ancora nitidi: Carlisle, che mi
insegnava a cacciare gli animali abbracciandomi e consolandomi per
gli errori commessi, e Bella che con Renesmee in braccio, mi baciava
teneramente sussurrando il suo amore per me.
Ricordi
che decisi di nascondere nella profondità della mia testa,
dove
Chelsea non sarebbe mai arrivata. Dove sarebbero rimasti fino a
quando non fossi riuscito a far riemergere il mio passato, che ora
sapevo sarebbe stato annientato.
Sorrisi
e quello fu l'ultimo atto prima che il mio corpo iniziasse a tremare.
Non
riuscivo più a controllare i miei muscoli che si contraevano
in
continuazione e la testa si riempì di nebbia. Ero
completamente
incapace di intendere e volere e Chelsea senza fatica tagliò
i
miei ultimi legami con la famiglia Cullen distruggendo il mio
passato e le mie certezze.
Edward
Cullen membro del Clan di Olympia era morto.
*
* *
La
mia mente stava vagando nel vuoto, tutti i miei sensi erano persi
nella nebbia quando sentii nuovamente la voce dolce e melodiosa
entrare nella mia testa.
“Ciao
Edward, fra
poco sarà tutto finito. Anche il dolore passerà e
quando sarai
nuovamente lucido sarai a casa. Nella tua nuova casa. A Volterra.
Lì
entrerai nella Guardia Reale al servizio di Aro il più
grande fra la
nostra razza. Lui ti aspetta. Ti conosce e ti stima. Sarai
accettato e protetto. Non ci saranno bugie, nessuno si
proclamerà
tuo creatore e pretenderà in nome di questo di comandarti e
obbligarti a fare scelte contro la tua natura. Là potrai
essere il
vampiro che sei, senza forzature o falsità, libero di
seguire i tuoi
istinti. Là sarai rispettato per quello che sei e per il tuo
meraviglioso dono.
Pochi
sono coloro che
possono aspirare ad entrare nella Guardia Reale dei Volturi e tu sei
uno dei pochi fortunati. La giustizia diventerà il tuo scopo
di
vita e Volterra la tua casa.
Ora
riposa in pace. Chiudi gli occhi e lascia che la tua mente e il tuo
corpo si
riposino. Presto tutto finirà”
Edward
membro del Clan dei Volturi era nato.
* * *
Accolsi
con piacere la voce, beandomi delle sue promesse mentre cercavo di
cadere nella pace, ma ai vampiri non è permesso dormire, e
mentre
chiudevo gli occhi cercando di non pensare a nulla e d'isolare la mia
mente dal mondo che mi circondava, avvertì qualcuno che mi
toccava
provocandomi nuove scosse di dolore e riportandomi al magazzino che
ormai era appena illuminato dalla tenua luce delle prime ore del
mattino del solito giorno piovoso.
“Liberategli
la bocca, e muovetelo con attenzione. Ci metterà diverse ore
prima
che ritorni lucido e il suo corpo smetta di provocargli
dolore” Chelsea stava dando ordini agli altri vampiri, che
levatomi il morso
mi avevano finalmente levato da quella posizione scomoda sdraiandomi
su un vecchio materasso e avvolgendomi in una morbida coperta. Il mio
corpo infatti continuava a tremare e malgrado non avessi freddo mi
rannicchiai sotto quella sensazione di sicurezza che irradiava la
coperta e mi sentii subito meglio.
“Dobbiamo
muoverci” intervenne Jane. “Non c'è
più tempo”
“Non
subito” ribatté Chelsea “E' troppo
sfinito. Dovrebbe stare in
pace senza essere mosso per almeno ventiquattr'ore”
“Non
se ne parla nemmeno. Posso lasciargli un ora al massimo, poi lo
porteremo in braccio fino alla macchina e con quella correremo
all'aeroporto. Per fortuna che siamo già qui
vicino.” ringhiò
Jane , per ribadire chi era al comando “Là
dovrà fare la sua
parte con le buone o con le cattive. Non possiamo attirare
l'attenzione. Dovrà camminare con le sue gambe e cercare di
dimostrarsi più normale possibile altrimenti non riusciremo
a salire
senza essere notati e avere delle grane. I posti sono prenotati e
non voglio rimanere qua più a lungo. E' pericoloso, la sua
famiglia
lo starà cercando.”
“Come
vuoi. Ma ricordati che non sarà facile per lui.”
Chelsea si girò
e si allontanò.
Il
suo lavoro era finito.
Chi
mi stava cercando? Cercai di concentrarmi per dare un senso alle
parole di Jane, ma la mia mente si rifiutò di collaborare e
lentamente finalmente riuscii a scollegarla per immergermi in
quell'immobilità tipica di noi vampiri che facilmente un
umano
avrebbe potuto scambiare per sonno.
|