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Autore: PULLA68    23/06/2011    3 recensioni
Che cosa ha allontanto Edward da casa? Che cosa gli è successo ? Riuscirà la famiglia Cullen a trovarlo e salvarlo dal destino che lo attende??
In una FF ambientata dopo BD, soltanto leggendo troverete le risposte alle domande e soltanto l'amore sarà la soluzione a questa storia dove il giallo del mistero si mescola al rosa dell'amore e al nero del thriller.
Posso solo aggiungere che il racconto è già finito e completo e che quindi se vorrete ne vedrete la fine.
Vi aspetto emozionatissima di poter condividere con voi la mia storia e aspetto i vostri commenti. Luisa
Genere: Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Successivo alla saga
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- Questa storia fa parte della serie 'La Trilogia delle Nuvole'
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Ciao a tutti.  Grazie tantissimo a tutti i coraggiosi che continuano a leggere la mia storia. Se mi lasciate un commentino sarei felicissima.

Abbiamo lasciato i Cullen a organizzare le ricerche di Edward sperando che lui riesca a resistere. Ci riuscirà???  E allora per rispondere alla domanda voliamo da lui, e vediamo come se la sta passando.....  Buona Lettura 

Capitolo 9 - Il Clan di Olympia perde un membro


Edward


Era finita, non riuscivo più a ricordare nemmeno i volti dei miei fratelli, e la testa mi doleva, mentre sentivo cadere in me tutte le certezze. Sapevo che la droga avrebbe compiuto quello che Chelsea non era riuscita a terminare. Così presi l'ultima decisione e mi afferrai agli unici due ricordi ancora nitidi: Carlisle, che mi insegnava a cacciare gli animali abbracciandomi e consolandomi per gli errori commessi, e Bella che con Renesmee in braccio, mi baciava teneramente sussurrando il suo amore per me.

Ricordi che decisi di nascondere nella profondità della mia testa, dove Chelsea non sarebbe mai arrivata. Dove sarebbero rimasti fino a quando non fossi riuscito a far riemergere il mio passato, che ora sapevo sarebbe stato annientato.


Sorrisi e quello fu l'ultimo atto prima che il mio corpo iniziasse a tremare.


Non riuscivo più a controllare i miei muscoli che si contraevano in continuazione e la testa si riempì di nebbia. Ero completamente incapace di intendere e volere e Chelsea senza fatica tagliò i miei ultimi legami con la famiglia Cullen distruggendo il mio passato e le mie certezze.


Edward Cullen membro del Clan di Olympia era morto.



* * *


La mia mente stava vagando nel vuoto, tutti i miei sensi erano persi nella nebbia quando sentii nuovamente la voce dolce e melodiosa entrare nella mia testa.

Ciao Edward, fra poco sarà tutto finito. Anche il dolore passerà e quando sarai nuovamente lucido sarai a casa. Nella tua nuova casa. A Volterra. Lì entrerai nella Guardia Reale al servizio di Aro il più grande fra la nostra razza. Lui ti aspetta. Ti conosce e ti stima. Sarai accettato e protetto. Non ci saranno bugie, nessuno si proclamerà tuo creatore e pretenderà in nome di questo di comandarti e obbligarti a fare scelte contro la tua natura. Là potrai essere il vampiro che sei, senza forzature o falsità, libero di seguire i tuoi istinti. Là sarai rispettato per quello che sei e per il tuo meraviglioso dono.

Pochi sono coloro che possono aspirare ad entrare nella Guardia Reale dei Volturi e tu sei uno dei pochi fortunati. La giustizia diventerà il tuo scopo di vita e Volterra la tua casa.

Ora riposa in pace. Chiudi gli occhi e lascia che la tua mente e il tuo corpo si riposino. Presto tutto finirà”


Edward membro del Clan dei Volturi era nato.


* * *


Accolsi con piacere la voce, beandomi delle sue promesse mentre cercavo di cadere nella pace, ma ai vampiri non è permesso dormire, e mentre chiudevo gli occhi cercando di non pensare a nulla e d'isolare la mia mente dal mondo che mi circondava, avvertì qualcuno che mi toccava provocandomi nuove scosse di dolore e riportandomi al magazzino che ormai era appena illuminato dalla tenua luce delle prime ore del mattino del solito giorno piovoso.

“Liberategli la bocca, e muovetelo con attenzione. Ci metterà diverse ore prima che ritorni lucido e il suo corpo smetta di provocargli dolore” Chelsea stava dando ordini agli altri vampiri, che levatomi il morso mi avevano finalmente levato da quella posizione scomoda sdraiandomi su un vecchio materasso e avvolgendomi in una morbida coperta. Il mio corpo infatti continuava a tremare e malgrado non avessi freddo mi rannicchiai sotto quella sensazione di sicurezza che irradiava la coperta e mi sentii subito meglio.

“Dobbiamo muoverci” intervenne Jane. “Non c'è più tempo”

“Non subito” ribatté Chelsea “E' troppo sfinito. Dovrebbe stare in pace senza essere mosso per almeno ventiquattr'ore”

“Non se ne parla nemmeno. Posso lasciargli un ora al massimo, poi lo porteremo in braccio fino alla macchina e con quella correremo all'aeroporto. Per fortuna che siamo già qui vicino.” ringhiò Jane , per ribadire chi era al comando “Là dovrà fare la sua parte con le buone o con le cattive. Non possiamo attirare l'attenzione. Dovrà camminare con le sue gambe e cercare di dimostrarsi più normale possibile altrimenti non riusciremo a salire senza essere notati e avere delle grane. I posti sono prenotati e non voglio rimanere qua più a lungo. E' pericoloso, la sua famiglia lo starà cercando.”

“Come vuoi. Ma ricordati che non sarà facile per lui.” Chelsea si girò e si allontanò.

Il suo lavoro era finito.


Chi mi stava cercando? Cercai di concentrarmi per dare un senso alle parole di Jane, ma la mia mente si rifiutò di collaborare e lentamente finalmente riuscii a scollegarla per immergermi in quell'immobilità tipica di noi vampiri che facilmente un umano avrebbe potuto scambiare per sonno.

   
 
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