An Hug.
1.
Sei sdraiato nel tuo letto, fra quelli di Lee e Fred, ma stanotte non
riesci a dormire: i tendaggi del baldacchino creano
un'oscurità perfetta e opprimente che non riesci a
sopportare.
Continui a rigirarti da un fianco all'altro, fino a quando la trapunta
non si attorciglia al tuo corpo e ti imprigiona.
Scalciando te ne liberi: vorresti riuscire a scacciare i pensieri
altrettanto facilmente.
D'un tratto, decidi che non rimarrai un minuto di più in
quel soffocante dormitorio: ti alzi, peschi a caso un maglione dal tuo
baule e sgusci fuori dalla stanza, chiudendo piano alle tue spalle la
porta.
2.
La mezzanotte è già passata da un pezzo.
Ti senti un po' stupido, a scendere nella sala comune con indosso il
pigiama e un maglione melanzana sferruzzato dalla mamma, ma al solo
pensiero di tornare nella stanza ti gira la testa.
Ma ormai saranno già tutti a letto e stabilisci che, anche
se andrai a pensare al calduccio del fuoco morente, nessuno ti
potrà vedere.
Scendi piano piano, ti blocchi un istante davanti le scale che portano
al dormitorio femminile.
La immagini addormentata, i capelli sciolti sul cuscino, la bocca
dischiusa per respirare lievemente. Chissà cosa sogna?
Vorresti poterla vedere.
3.
Scendi le scale a chiocciola distratto, ancora con la mente persa in un
altro mondo.
Tutta la tua sfacciataggine scompare quando pensi a lei, diventi quasi
timido.
Sei innamorato.
D'un tratto, senti una voce che riconosceresti fra mille.
«Ciao, George.»
Senti il tuo cuore perdere un battito, incespicare, tornare a pompare
fortissimo rimbombandoti nelle orecchie paonazze. Sei in pigiama, i
tuoi occhi abituati all'oscurità non ci vedono, la tua
faccia sarà un disastro perché sei stanchissimo.
Ma scappare su per le scale non aiuterebbe, lo sai.
Continui a scendere, poi ti siedi accanto a lei.
La saluti elettrizzato.
«Ciao, Angelina.»
4.
«Cosa fai qui?» le chiedi, trattenendo uno
sbadiglio.
«Compiti.» risponde lei, laconica.
Ma non torna a scrivere sulla pergamena: posa la piuma, appoggia il
mento sulla mano, ti guarda.
«E tu, come mai sei sceso?» domanda. Ti chiedi se
stai solo immaginando la nota speranzosa nella sua voce.
La verità spinge per uscire, poi la ragione vince.
«Non riuscivo a dormire» borbotti.
“...Perché pensavo a te.”
«Materia?»
«Astronomia.» sospira lei.
Ti alzi e vai alla finestra.
«Dunque, stasera c'è la luna. Ed è una
luna bellissima. Pensi che basterà alla Sinistra?
È tardi, domani sarai stanchissima, il letto
t'aspetta.»
5.
Guardi ancora fuori dalla finestra, quando la senti alzarsi
silenziosamente e raggiungerti.
Osserva con te un cielo nerissimo punteggiato d'una cascata di stelle,
con una sottile falce di luna che brilla nell'angolo.
Il tuo cuore batte come non mai, ma non osi abbassare lo sguardo su di
lei.
Pochi secondi dopo, senti il suo corpo a contatto col tuo: un lieve
tocco, e la tua felicità raggiunge le stelle.
All'improvviso, ti senti onnipotente.
Allunghi il braccio, cingendole le spalle.
Lei ti prende timidamente la mano: rimanete così
abbracciati, accanto alla finestra, ma a nessuno dei due importa
più del cielo.
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Salve bella gente!
Questa long (che in realtà è very very short! Eh
sì, tutte drabble pure^^) è stata scritta per il
contest "Mine is the night, with all her stars" indetto da Honey_Fra
sul forum di Efp...
Il processo di creazione è stato un po' tribolato,
perchè la mia mente bacata non aveva capito che il contest
doveva basarsi su una coppia... Lo sono venuta a sapere a poche ore
dalla chiusura del contest, sono andata nel panico xD e ho scritto "An
Hug."
Se a qualcuno interessasse leggere la prima storia che avevo scritto,
"Enchanted Ceiling", la potete trovare qui, e questa volta il
protagonista sarà Fred al primo anno di Hogwarts :)
Bene, vi lascio il commento della giudiciA, e poi sparisco.
Ciao ciao, lasciate un commentino se vi va!
Beatrice
Terza Classificata: Beatriz Aldaya con "An Hug"
Grammatica e sintassi: 10/10
Lessico e Forma: 9.75/10
Originalità: 9.75/10
Caratterizzazione Personaggio: 12,5/15
Gradimento personale: 14/15
Totale: 56/60
Grammatica: perfetta
Non ho trovato nessun errore importante, quindi ti ho dato il massimo.
Lessico e Forma:
Dunque, lo stile è molto dolce e semplice.
Talvolta le frasi sono un po’ troppo corte, ma questo quasi
non si nota^^.
Al posto di “col”, avrei messo “con
il”.
Originalità:
Probabilmente la storia più originale del contest.
Sia perché è scritta interamente in seconda
persona, sia perché è una raccolta di Drabble
pure, sia perché il finale è il più
dolce.
Caratterizzazione.
Fred...
Fred è forse un po’ troppo dolce.
Per come ce l'ha descritto la Rowling è un ragazzo molto
più scherzoso, mentre qui appare troppo serio e impacciato.
Ad esempio: “Senti il tuo cuore perdere un battito,
incespicare, tornare a pompare fortissimo, rimbombandoti nelle orecchie
paonazze. “
La frase è molto bella, ma forse questo comportamento
è più da Ron che da George Weasley.
Gradimento Personale:
E’ una fic molto romantica, e, soprattutto, è
scritta molto bene.
Quest’ultimo fatto ha influenzato molto il mio gradimento,
perché leggere una fic priva di errori è molto
più rilassante. xD
“A nessuno dei due importa più del
cielo”, inoltre, è una frase molto bella.
Quindi complimenti, sei terza ma veramente poco distante dal secondo
posto!
(si tratta solo di un quarto di punto!!!)
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