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– Two weeks notice
Erano state le due
settimane più caotiche che Kakashi aveva mai passato.
La Godaime,
evidentemente, non si era tenuta per sé quella faccenda. Anzi.
Già dal
giorno seguente, tutta Konoha sapeva che uno dei suoi miti, Il
leggendario Copia-ninja Kakashi Hatake, si sarebbe sposato di lì
a poco. Questa consapevolezza aveva gettato nel panico buona parte
delle donne del villaggio, nello sgomento un'altrettanta buona parte
degli uomini e nella generale euforia la restante popolazione.
Dovunque andasse e
chiunque incontrasse, piovevano congratulazioni a ruota libera e
nessuno sembrava aver capito che no, non conosceva la sua futura
moglie e no, non voleva sposarsi.
Tutto inutile.
Le vecchiette che
ogni tanto aiutava per la strada lo aveva sommerso di complimenti e
di un poco gradito “Oh, menomale! Francamente, stavi
cominciando ad invecchiare, caro”. Kakashi la sua presunta
senilità non l'aveva mai sentita, ma quei commenti
cominciarono a mettergli la pulce nell'orecchio...
Ad ogni modo, andò
sempre peggio. Soprattutto quando i suoi conoscenti più
stretti si scatenarono per aiutarlo.
Perché,
certo, non conosceva la sua futura moglie e questa era un'imposizione
dell'Hokage, ma non voleva mica fare brutta figura, no?
La cerimonia si
sarebbe tenuta nel palazzo dell'Hokage, decorato e rimesso a nuovo
per l'occasione.
Tutto il villaggio
era stato invitato e questo avrebbe richiesto ingenti quantità
di cibo. Pertanto, a partire dall'Ichiraku Ramen per poi scalare fino
all'ultima locanda in grado di sostenere un attacco del famigerato
appetito Akimichi, tutti i ristoratori della zona erano stati
chiamati a servizio, sotto la guida esperta del clan Akimichi stesso,
considerato il più idoneo per creare e testare il menù.
La famiglia
Yamanaka avrebbe provveduto a decorare non solo il palazzo
dell'Hokage, non solo la casa di Kakashi -con grande disappunto di
quest'ultimo-, ma tutti i luoghi in cui la coppia o il corteo
sarebbero presumibilmente passati. In poche parole, tutta
Konoha.
Anche il clan Nara
aveva dato il suo contributo. O meglio, gli uomini del clan Nara
-Shikaku e Shikamaru in testa- avevano dato il loro contributo,
facendogli un dettagliatissimo elenco di tutte le possibili ed
inimmaginabili angheria a cui qualsiasi donna l'avrebbe
sicuramente assoggettato solo perché poteva avvalersi
del diritto di essere sua moglie.
L'alquanto
inquietante discussione, che aveva visto una partecipazione
decisamente passiva del Copia-ninja, si era conclusa con un serafico
e lapidario -Sei finito, Kakashi-san-
Ad una settimana
dal grande evento, quando ormai tutti gli chiedevano opinioni
su qualsiasi cosa, dalla forma della torta al rapporto della
sua ultima missione -già, perché in missione c'era
andato eccome, per calmare i nervi, più che altro-, fu
letteralmente rapito dalle shinobi del villaggio, con la divertita
partecipazione di vari Jounin e Chuunin uomini -di cui Kakashi si
segnò mentalmente i nomi per essere sicuro di vendicarsi
dopo-, per la fatidica prova del vestito.
Era stato un
calvario. Manco fosse lui la sposa.
Incastrato in una
stanza nel palazzo dell'Hokage dove erano stati convocati tutti i
mercanti di vestiti matrimoniali per l'occasione, con la Godaime
stessa a guardia della porta e una squadra Anbu alle finestre, aveva
avuto il via l'inferno.
Sotto lo sguardo
indagatore di Sakura, Shizune, Ino, Ten Ten ed Hinata e quello
divertito di gran parte delle amicizie maschili -tra cui spiccavano
per le rumorose risa Naruto e Jiraya- aveva dovuto sfilare per ore,
provandosi quelli che gli erano sembrati essere migliaia di
vestiti.
Infine, la domanda
che tutti si ponevano e che Kakashi temeva, arrivò. E non per
niente, arrivò dal suo ex-pupillo, Sasuke Uchiha.
-Ha intenzione di
levarsela la maschera?-
A questo punto,
tutti gli astanti trattennero il fiato, aspettando frementi la
risposta.
Kakashi sorrise e
rispose con la sua solita noncuranza -Assolutamente no-
Era stato come
lanciare una bomba in un letamaio: schizzi ovunque.
Si scatenò
il putiferio generale e si sentirono i toni più disparati.
Dall'incazzato
-Kakashi, questo è un ordine: togliti quella dannata pezza-
(Tsunade)
Al divertito (e
pervertito) -Oh, avanti! Te la dovrai togliere almeno per la prima
notte di nozze, no?- (Jiraya)
All'indispettito
-Perché questa sconosciuta può vederlo in faccia e noi
no?!- (Naruto)
All'indifferente
-Tsk- (Sasuke)
Fino ad arrivare
ai cori isterici delle ragazze e a quelli di incoraggiamento degli
uomini.
Kakashi attese e
si guardò allo specchio.
Era esausto, aveva
le occhiaie e la testa minacciava da giorni la sua prossima
esplosione.
Sospirò,
non poteva fare altro.
Attese che il
putiferio si calmasse da solo e ribadì il concetto; a questo
punto, la maggior parte aveva desistito al suo intento di convincerlo
a togliersi la maschera e non ci volle molto affinché anche i
più agguerriti e decisi (Naruto imperat) si stancassero.
Scelta la mise
la combriccola si sciolse, ma Kakashi non riuscì comunque
ad arrivare a casa.
Appena fuori dal
palazzo dell'Hokage il Jounin fu afferrato da Jiraya in una morsa
ferrea sulle spalle.
L'Eremita dei
Rospi lo avvicinò a sé e chiese con un tono cameratesco
-Che pensi di fare per il tuo addio al celibato?-
Kakashi avrebbe
tanto voluto rispondere “stare a casa a disperarmi”,
ma non gli diedero il tempo di aprir bocca.
Alla magica
locuzione “addio al celibato” i suoi ormai ex-allievi e i
maestri suoi conoscenti si animarono improvvisamente, uscendosene con
qualsiasi trovata per fare casino.
“Spogliarelliste”,
“sbronza” e “bagordi” furono le uniche parole
ripetute e perfettamente comprensibili che Kakashi riuscì a
decifrare.
Il Jouni sospriò
affranto -ormai sembrava essere diventata una cosa necessaria da fare
per calmare i nervi e non trucidare buona parte degli shinobi di
Konoha per la loro idiozia- e rifletté.
Aveva scelta? No.
“Bah”
si disse “almeno potremmo divertirci...”
Detto, fatto.
La serata era
cominciata come una cena tra amici ed era finita in chiassosi e
stonati cori di shinobi sbronzi fino alle unghie, che disturbarono la
quiete del villaggio e finirono, inspiegabilmente, con tutti i
partecipanti nel piccolo appartamento di Kakashi, addormentati gli
uni sugli altri.
La mattina dopo
Kakashi, più sobrio degli altri a causa del nervosismo, si era
divertito un mondo a guardare le facce imbarazzate e mezzo
rincretinite degli amici che, a poco a poco, avevano lasciato casa
sua per andarsi a preparare.
Già,
preparare.
Il Gran Giorno era
arrivato.
Sono
contenta che la storia sia piaciuta!
Francamente,
mi sorprende: questo è effettivamente un esperimento. Ma visto
come sta andando, continuerò e cercherò di non
deludervi! Spero...
Comunque,
data la natura sperimentale della storia, vorrei poter usufruire dei
vostri suggerimenti, pretty please *.*
Domanda
della settimana: Come ve l'aspettate la futura sposa di
Kakashi-sensei?
Avviso
aggiornamenti: dati numerosi
spostamenti per il mondo e una connessione non sempre garantita, gli
aggiornamenti oscilleranno tra il “molto spesso” e il
“quasi mai”. Gomen!
E
ora, passiamo ai thanks to:
LABESTIAPAZZA:
cara LBP...posso chiamarti così? XD Sono contenta di
risentirti anche su questa storia e sono davvero felice
che ti piaccia! Ultimamente me la sto prendendo anche troppo con
Kakashi...ma che ci posso fare? Insomma, lui e il suo atteggiamento
mi provocano e io rispondo! Be', cercherò di non trattarlo
troppo male...Davvero il tuo OC si chiama Yoru?! Sarà un segno
del destino...ma quale destino? o.O Be', comunque spero che anche
questo capitolo ti sia piaciuto: fammi sapere! A presto!
blackdeviljack:
^////^ Sono davvero molto, molto lusingata e spero davvero di
riuscire a non deluderti!Spero che continuerai a seguire la storia e
farmi sapere che ne pensi: a presto! A proposito, hai un nickname
molto originale ;p
Nuke:
^///^ Uh, grazie, grazie, grazie! Sono molto lusingata e spero che
continuerai a seguirmi e a farmi sapere che ne pensi! A presto!
regina
delle stelle, sharingan_92, SpitFireScar,
che seguono.
Nuke,
che preferisce.
Un
grazie, naturalmente, anche a tutti gli anonimi lettori. (inchino)
A
presto,
name
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