Buongiorno ragazze!
Di
nuovo in possesso del mio pc, eccomi ad aggiornare. Purtroppo ho
dovuto riscrivere l'intero capitolo, e come sempre succede, non
è venuto proprio come lo avevo scritto originariamente.
Meglio o
peggio? Direi abbastanza uguale... quindi se non vi piacerà,
non
vi sarebbe piaciuto nemmeno nella versione originale! XD!
Ma
parliamo del suo contenuto: l'inizio, per esempio... Edward
è
sempre lui, non si smentisce mai! Non arrabbiatevi, però,
è fatto così. Io per prima, poi, credo che le
persone non
possano completamente cambiare comportamento... nel senso che
fondamentalmente ciò che siamo, rimaniamo! Si può
un
pò smussare, ma non stravolgere! Quindi... sapete che Edward
tende
ad essere un pò... ehm... protettivo! XD!
L'ambientazione:
fa da sfondo un evento mondano, e non ho resistito
alla tentazione di personalizzarlo con una passione comune!
Consideratelo un piccolo "cameo"...
La
fine: arriva il colpevole... siete state brave ad indovinare chi fosse?
Non ve lo anticipo! XD!
Chiudo
parlando di vacanze: aggiornerò ancora settimana prossima,
esattamente giovedì
4 Agosto.
Poi andrò in vacanza due settimane! Quindi, poi
tornerò
ad aggiornare Giovedì 25 Agosto. Ovviamente,
dovesse
cambiare qualcosa, lascerò notizie sulla mia pagina autrice
(e
quelle lettrici che mi hanno "autorizzato" riceveranno anche un mio
avviso tramite posta).
Adesso
vi lascio alla lettura del capitolo, ci risentiamo in fondo.
Un
bacio.
Roberta
Ps - Care lettrici, mi permetto di segnalarvi una raccolta di ff che potrebbe letteralmente farvi morire dal ridere! Si tratta di una parodia riuscitissima della saga di Twilight la cui autrice è Clodie Swan. Iniziate dal primo episodio, ossia Parodia: il sole di mezzanotte, secondo me non ve ne pentirete!
Davanti
ad un paio
di birre gelate, Edward e Jasper apparivano più
come due amici intenti a chiacchiere leggere, piuttosto che a discorsi
seri.
-
Temi che non sia un caso, quindi?
-
Giudicami pure paranoico, ma trattandosi di Isabella voglio essere
sicuro al cento per cento che le cose siano come appaiono. Quindi,
voglio sapere tutto quello che c'è da sapere su Andrea
Aristarchi e sulla sua famiglia. Se c'è qualche scheletro
nell'armadio deve saltare fuori.
Jasper
aveva manifestato una certa ironia solo con un'occhiata e, ovviamente,
non era sfuggita ad Edward.
-
Okay, ho capito, paranoico è poco... ma tutti abbiamo il
nostro punto debole, o sbaglio?
L'occhiata
che gli aveva rivolto a sua volta, non era stata meno ironica e
pungente.
-
Touchè.
Avevano
bevuto rispettivamente un sorso di birra, quasi a brindare ad
una medesima "condanna": essere capace di gestire affari da milioni di
dollari nel caso di Edward, rischiare una pallottola tutti i
giorni nel caso
di Jasper, ma ritrovarsi entrambi vulnerabili davanti all'amore.
-
Comunque... visto che siamo in argomento... so che non è
molto professionale quello che sto per chiederti, Edward...
-
... ma potrei evitare di avere contatti con Alice almeno per
un pò?
Era
stato Edward a finire la frase per Jasper, ottenendo di far incupire
l'azzurro dei suoi occhi.
-
Alice ti ha preceduto di qualche ora con la medesima richiesta.
Vorrebbe non doverti frequentare nemmeno per lavoro...
-
Mi dispiace...
Aveva
accolto quelle scuse con la giusta comprensione, poichè le
sentiva assolutamente sincere.
-
Jasper, sarò altrettanto sincero: se non foste stati tu e
Alice, avrei preso la
cosa diversamente. Siete due collaboratori preziosi, di cui mi posso
fidare ciecamente. Ma soprattutto siete due persone intelligenti, e so
per certo che questa situazione tra di voi non vi impedirà
di
essere professionali come sempre. Quindi, lascio fare a voi....
-
Grazie, Edward, davvero.
Con
un ultimo sorso, Edward aveva finito la sua birra. Gettando un'occhiata
all'orario, si era alzato per congedarsi.
- ...
adesso, però, devo andare. Ho ancora qualche chiamata
da fare prima di prepararmi... non vorrei far aspettare Isabella.
-
Lei e Rose vanno direttamente là?
-
Sì. Quando mi ha chiamato Alice mi ha detto che ne avevano
ancora per un pò... sai che quando vuole, sa diventare una
vera
perfezionista.
-
Già.
Lo
sguardo di Jasper era tornato cupo, distante.
Ad
Edward dispiaceva vederlo così tormentato, ma era
consapevole che non avrebbe potuto fare niente per aiutarlo.
Ognuno doveva affrontare i
propri fantasmi da solo e trovare il coraggio per sconfiggerli.
XXXXXXXXXXXXXXX
Il
pomeriggio di Bella era letteralmente volato una volta uscita
dall'università.
Dopo
aver salutato Patricia e Ashley, con le quali aveva iniziato a
condividere lezioni e pause, ad attenderla non c'era stata solo Rosalie
ma anche Alice.
Era
stata lei stessa a chiederle di aiutarla a prepararsi
per la serata che l'aspettava. Nei giorni precedenti, infatti, si era
sottoposta spontaneamente ad un'intensa seduta di shopping,
acconciature e prove trucco.
Voleva provare, per una volta,
ad abbandonare i panni della ragazzina acqua e sapone.
Quando lo aveva
dichiarato ad Alice, questa si era prodotta in
un sorriso enigmatico, dichiarandole che se si fosse fidata di lei al
cento per cento, avrebbe praticamente offuscato la presenza di tutte le
altre donne presenti.
Ecco,
Bella non si era proprio sentita in grado di raggiungere un
risultato del genere, nemmeno con il prezioso aiuto di una personal
stylist in gamba come Alice, però sperava di riuscire a
lasciare
almeno Edward senza parole.
Voleva vedere i suoi occhi verdi
accendersi di desiderio per lei.
Così
aveva passato il pomeriggio da MaxIme, famosa atelier di moda, dove
Alice era praticamente di casa.
La
proprietaria, Max Imerard, un'eccentrica signora di origine tedesca
dai modi spicci, era infatti stata una sorta di pigmalione per la
vivace brunetta che in quel momento stava dando gli ultimi ritocchi al
suo abbigliamento.
In
piedi, al centro del salone, Bella ancora non aveva avuto occasione
di guardarsi in uno specchio. Per il momento doveva cercare di capire
dagli sguardi delle persone che la circondavano come potesse apparire.
Max
sembrava assolutamente soddisfatta del risultato, Rose annuiva
sorridendo, la truccatrice aveva riposto tutto i suoi strumenti, la
ragazza che le aveva acconciato i capelli aveva tenuto solo quella che
sembrava lacca per un ultimo ritocco e gli occhi di Alice, adesso che
aveva finito di sistemarle la bretellina, sembravano brillare.
-
Bella, sei assolutamente splendida.
Max
si era prodotta anche lei in un applauso entusiasta, perdendo per un
attimo
quell'aria un pò severa che inizialmente l'aveva spiazzata.
-
Alice ha ragione. Sei decisamente affascinante.
Si
era voltata in direzione di Rose, e l'aveva trovata con i pollici
alzati, in un gesto che l'aveva fatta sorridere.
-
Stasera li stendi tutti! Preparati a sentirti addosso gli sguardi
invidiosi delle donne e quelli ammirati degli uomini!
Alice
era veramente entusiasta del risultato ottenuto.
Lei, in realtà, era
solo uno lo sguardo che voleva sentirsi addosso...
- Sì,
sì... quando si saprà che quell'abito
è mio, alcune mie clienti mi rimprovereranno di non aver
creato
qualcosa di simile anche per loro...
-
L'unica cosa che un pò mi preoccupa, sono questi tacchi...
Questa
volta, non aveva proprio potuto trovare un compromesso: aveva
dovuto indossare dei sandali con un tacco pericolosamente vertiginoso.
-
Sai qual'è il trucco, mia cara?
Max
era tornata ad essere asciutta nei modi, come l'aveva conosciuta in
quei giorni.
-
Non allontanarti mai dal tuo cavaliere e dal suo braccio. Un ottimo
espediente per avere sempre un sostegno sicuro!
Alice
aveva annuito, proprio come se a parlare fosse stato un oracolo divino.
-
Max ha ragione, Bella. Mai affrontare un red carpet da sola, a meno
che non ti senta più che sicura... o che tu non sia una
modella
di professione!
-
Non credo che ne calcherò molti di red carpet... diciamo che
non rientrano nelle mie aspirazioni.
La
sua natura timida, dopotutto, era sempre in agguato: il pensiero di
molte serate come quella, non la rendeva particolarmente entusiasta.
-
Bè, mia cara, come fidanzata di Edward Cullen, credo che non
potrai esimerti dall'essere obbligata ad una certa
mondanità...
Era
la prima volta che un estraneo si riferiva esplicitamente a lei come
alla fidanzata di Edward.
Se
da un lato le aveva provocato un lieve imbarazzo, dall'altro c'era
stata una fitta piacevole allo stomaco.
Tra quattro mesi sarebbe stata
più che una fidanzata, sarebbe diventata la moglie di Edward
Cullen.
Sì,
dopotutto per lui avrebbe affrontato anche più spesso serate
del genere.
-
Se allora le signore giudicano terminato il loro lavoro, direi che io
e Bella ci potremmo avviare. Ci vorrà una mezz'ora per
raggiungere RC Music Hall. A quest'ora il traffico non perdona...
All'invito
di Rose, Bella aveva guardato Alice, la quale per tutta risposta
l'aveva presa per mano.
-
Okay. E' arrivato il momento che sia tu stessa a giudicare se siamo
state più o meno brave.
Così
dicendo, l'aveva accompagnata finalmente verso una serie di specchi che
ricoprivano parte di una parete.
-
Dai, chiudi gli occhi e aprili quando te lo dico io. Così
c'è l'effetto sorpresa...
Sentendosi
in effetti un pò emozionata, Bella aveva assecondato l'idea
di Alice di non sbirciare prima.
Quano
si era sentita posizionare proprio come quando ci si trova
davanti ad uno specchio, aveva atteso ancora qualche secondo e poi
aveva riaperto gli occhi.
Ma davvero era lei quella
riflessa nello specchio?
Il sorriso
soddisfatto di Alice bastava a fugare ogni dubbio.
Era lei, solo con due gambe
chilometriche, un decoltè molto più procace, i
capelli raccolti ad incorniciarle il volto reso luminoso dal trucco.
Se ci fosse stata Kelly, ne sarebbe stata entusiasta anche lei.
Già si immaginava come l'avrebbe minacciata di morte se non
avesse osato presentersi con qualcosa del genere anche in occasione del
suo compleanno.
-
Devo proprio ringraziarvi tutte, questo risultato è tutto
merito vostro.
Aveva
lanciato un'occhiata particolarmente riconoscente ad Alice, vera
autrice di quella trasformazione.
-
Diciamo che la materia prima offriva buoni spunti...
Alice
le aveva fatto l'occhiolino, mostrando ancora una volta il suo
carattere estroverso ed esuberante.
Si
era soffermata a pensare come fossero diversi lei e Jasper, e come
proprio questo, forse, avesse messo in crisi la loro storia.
-
Grazie, ma credo che tutti questi complimenti mi stiano dando alla
testa... sarà meglio che torni con i piedi per terra...
anzi,
sarà bene che segua il vostro consiglio e stia bene attenta
a
dove li metto stasera!
Questa
sua ultima uscita aveva provocato la risata di tutte, dopo di
che si era congedata insieme a Rose per recarsi all'appuntamento con
Edward.
Camminando
lentamente, Bella aveva provato a mantenere
un'andatura sciolta. Non era decisamente facile, ma con un
pò di
concentrazione poteva anche non sembrare proprio così
impacciata
come in realtà si sentiva.
Aveva
mentalmente ringraziato la loro professoressa di recitazione,
fissata oltre che con la dizione, anche con la postura. Era stata una
valida attrice di teatro, pertanto aveva insistito con loro ragazze
perchè entrassero in sintonia con il proprio corpo per non
sembrare tanti sacchi di patate quando si muovevano sul palco.
Si erano divertite da morire
lei, Kelly, Jessica ed Angela durante quelle lezioni.
Adesso, ricordando
il passato più serenamente,
riusciva a trovare ugualmente tanti bei momenti vissuti anche durante
quegli anni
così difficili.
-
Mi fa piacere vedere che hai preso meglio l'idea di questa serata
rispetto all'altra volta...
La
voce di Rose l'aveva riportata al presente. Le aveva sorriso,
effettivamente abbastanza tranquilla.
-
Mi sa che sto iniziando a prendere coscienza che non posso proprio
fingere di essere un'altra persona...
Se
ne era resa conto in quei giorni, all'università. In bene,
ma
anche in male, comunque tutti le riservavano sempre un minimo di
attenzione. Aveva notato anche i professori gettarle qualche occhiata
più curiosa rispetto agli altri studenti.
-
Lo avresti voluto? Essere qualcun altro e non la ricca ereditiera
Isabella Swan?
Una
domanda decisamente impegnativa, che forse non si aspettava posta
così a bruciapelo da Rosalie. Si era guardata nello specchio
dell'ascensore.
Avrebbe voluto non essere
Isabella Swan?
No, era contenta di
se stessa. Si era resa conto che, nonostante
tutto, non aveva mai pensato ad una vita diversa.
Era stato il suo destino perdere
Reneè e Charlie, ma anche incontrare Edward e innamorarsi di
lui.
- No, Rose.
L'aveva
guardata, sicura della sua risposta.
-
Tutto quello che sono stata mi ha portato ad essere come sono. E ne ho
ancora tanta di strada da fare... ma
conto di proseguire bene, seguendo l'esempio dei miei
genitori e avendo anche la fortuna di avere accanto a me Edward.
Forse
Rose la poteva capire, lei ed Emmett avevano affrontato insieme momenti
difficili, superandoli restando uniti.
-
Penso sia fondamentale credere nel proprio compagno. E io non ho dubbi
sul fatto che Edward sia l'uomo giusto per me.
XXXXXXXXXXXXXX
Il
red carpet di quella sera le appariva come una lingua di fuoco da
attraversare tra una folla di fotografi, fans scatenati e semplici
curiosi.
L'evento
a cui stavano per partecipare, d'altronde, era l'anteprima mondiale di
uno dei film più attesi del momento.
La
loro partecipazione era legata più ad un discorso economico,
piuttosto che celebrativo: Edward, infatti, era uno dei maggiori
azionisti della casa cinematografica produttrice del film in questione.
Le
aveva chiesto di presenziare con lui a quella serata, confessandole
sinceramente che voleva iniziare a condividere con lei anche la vita
pubblica, non
solo quella privata.
Ora
che tutti sapevano di loro, non voleva più privarsi della
sua compagnia.
Ed
era stato così sicuro di se nell'esporle quel
pensiero, che anche lei non aveva avuto alcuna esitazione nel
rispondergli sì.
Aveva fatto una scelta
consapevole
accettando di far parte della sua vita, era giunto il momento di
iniziare a dimostrarglielo concretamente.
- Te l'ho
già detto che sei bellissima, stasera?
La
mano di Edward era scivolata dal ginocchio sulla sua coscia,
provocandole un brivido lungo la schiena.
-
Sì.
-
Ti ho anche detto che sei maledettamente sexy?
Con
le dita aveva seguito l'orlo del vestito, salito a più di
metà coscia quando si era seduta sull'ampio sedile della
limousine.
Sorridendo
maliziosa, gli aveva bloccato la mano coprendola con la sua.
-
Sì. Mi hai detto anche questo... ma non ti autorizza lo
stesso ad intrufolarti sotto il mio vestito...
Si
era sentita spogliare da quegli occhi verdi che la fissavano un
pò corrucciati.
-
Ragazzina,
non puoi pretendere di apparirmi come una dea, senza che io abbia
voglia di adorarti come tale...
Le
labbra di Bella, rese ancora di un rosa più invitante grazie
al lucidalabbra, si erano schiuse in un sorriso che aveva fatto perdere
un battito al cuore di Edward.
Se anche mi chiedesse la luna,
io troverei il modo di regalargliela.
Si
era ritrovato in balia di un simile pensiero quando Bella lo aveva
raggiunto a bordo della limousine, solo una decina di minuti prima.
Il
secondo pensiero era stato quello di tornare immediatamente a casa,
per soddisfare l'urgente bisogno che lo aveva assalito di possederla in
ogni maniera possibile.
L'uomo delle caverne
è sempre in agguato quando si tratta di lei.
Ecco un altro
pensiero che lo aveva spinto a riflettere su come
perdesse tutta la sua razionalità quando si trattava di
Isabella.
-
Ecco, appunto, adorare... non concupire...
-
Concupire?
Ancora
quelle labbra rosa e lucide, così invitanti, si erano
schiuse in un sorriso divertito.
-
Scusa, ho usato un termine forse troppo difficile per te... diciamo
allora approfittare o circuire... o...
-
Ragazzina...
Le aveva stretto
leggermente la coscia davanti a quella presa in giro, sporgendosi verso
di lei
per sussurrarle nell'orecchio quello che le avrebbe fatto se davvero
avesse avuto l'intenzione di circuirla lì, adesso, in quel
preciso momento.
Sentire
in risposta il corpo di Bella ammorbidirsi contro il suo, aveva
messo a dura prova il suo autocontrollo. A salvarlo dalla decisione di
ripetere l'esperienza di possederla sul sedile di una limousine, era
stato un leggero colpo sul vetro.
Il
segnale che era giunto quasi il momento di scendere e
sfilare a favore delle persone assiepate lungo il tappeto rosso.
-
Sento di odiare già profondamente ogni singolo minuto di
quel
film... dovrò stare in una sala buia con te, senza poterti
nemmeno sfiorare...
Bella
si era leggermente scostata da lui, per riacquistare un pò
di sangue freddo, ma era rimasta in contatto tenendogli la mano e
incrociando le dita con le sue.
-
Io sono curiosa, invece... con Kelly abbiamo letto i libri da cui
è tratto. In un certo senso... ecco... ne siamo rimaste
molto
colpite...
Edward
le aveva scoccato un'occhiata di fuoco.
-
Immagino da cosa siate rimaste colpite, dall'idea che sarebbe stato
David Pattinson ad interpretare quel vampiro! Ma sappi che ti sei
appena giocata la possibilità che io ti permetta di
conoscerlo
di persona...
-
Stai scherzando, vero? Io ho accettato di venire solo perchè
lo volevo conoscere! Stiamo parlando di un bellissimo ragazzo che per
giunta interpreta il vampiro più sexy di
tutti i tempi!
-
Ragazzina, tu
stai rischiando grosso...
Quel
botta e risposta era quello che le serviva per dimenticare che di
lì a poco avrebbe dovuto percorrere quel tappeto rosso al
fianco
dell'unico uomo che lei ritenesse degno della sua attenzione.
E che, comunque, era considerato
anche lui uno dei dieci uomini più sexy al mondo..
Quindi
sarebbe stata lei a dover essere gelosa di lui, e non il contrario!
-
Bè, sappi che anch'io ti terrò d'occhio. Leyla
Stewart
non solo è molto bella, ma ha anche la mia stessa
età!
-
Non è mia abitudine circuire le ragazzine...
Aveva
accompagnato quell'affermazione con uno sguardo che era valso
più di mille parole.
Diceva che c'era solo lei, di
ragazzina, nella sua vita.
-
Nemmeno per me con i ragazzini. Preferisco gli uomini di una certa
età... hanno il fascino delle rughe.
Aveva
ottenuto in risposta una promessa pericolosa.
-
Allora, se stasera ti comporterai bene, può darsi che dopo a
casa... ti permetta di osservare più da vicino le mie...
Un
doppio colpo leggero sul finestrino, il segnale che era ora di
scendere, le aveva impedito di rispondergli, ma non di ricordare quanto
fosse bello il suo viso stravolto dal piacere.
XXXXXXXXXX
I
flash erano scattati nel momento stesso in cui la portiera della
limousine si era aperta.
Ancora prima di sapere chi sarebbe sceso, i fotografi erano
già
pronti ad immortarlo.
Se
erano stati tanti quando era apparso Edward, erano quasi raddoppiati
quando era scesa anche Bella.
Era la seconda volta che si
concedevano pubblicamente, ma in assoluto la prima da
fidanzati e per giunta nel pieno di uno scandalo che li
voleva invece l'uno contro l'altro.
Se
per loro apparire insieme era stato normale, sicuramente lo era meno
per i giornalisti che ci avrebbero
ricamato sopra.
Già
circolavano molte ipotesi sul loro fidanzamento: che Edward
lo avesse fatto per "tenerla buona", che ci fosse un accordo ben
preciso tra loro per reciproco interesse, che fosse un modo per sviare
l'attenzione da altre grane che però erano comunque emerse.
La
loro versione ufficiale sulla questione non era ancora giunta,
nè sarebbe mai arrivata. Edward era fermamente convinto di
aver
già detto su di loro tutto quello che aveva da dire,
rilasciando
quell'intervista a Vanity Fair, e che il resto sarebbe stato discusso
solo in un'aula di tribunale.
Dal
canto suo, Bella non aveva nessuna voglia di entrare in contatto
con la stampa, quindi rimanere in silenzio non le costava alcuna fatica.
-
Stasera li stai facendo impazzire...
La
voce di Edward le era giunta tra il rumoreggiare della folla e gli
inviti dei fotografi a guardare verso di loro. Ora che erano mano nella
mano, sembravano veramente impazziti. Qualcuno aveva avuto anche il
coraggio di invitarli a baciarsi per immortalare il momento.
-
Direi che a farli impazzire sia il fatto che siamo qui insieme, e per
giunta mano nella mano...
Il
fatto che stessero parlando tra loro, sorridendosi e stando
più vicini, aveva scatenato una nuova ondata di flash e di
commenti da parte dei fotografi. Ora a chiedere che si scambiassero un
bacio erano in molti.
-
Forse dovrei sfruttare il momento e baciarti veramente... l'unico
timore che ho è quello di non riuscire a smettere, poi...
Bella
trovava quasi irreale parlare così intimamente con lui,
mentre lentamente si stavano spostando verso l'ingresso del teatro,
sempre sotto gli obiettivi dei fotografi e degli sguardi delle altre
persone assiepate dietro le transenne.
-
Mi vuole rovinare la reputazione del tutto, Mr. Cullen? Sinora ero
passata per una brava ragazza...
Le
aveva stretto di più la mano, chinandosi su di lei per
parlarle in un orecchio, senza perdere il sorriso affascinante che
aveva sfoggiato a beneficio del pubblico.
-
Se fossi stata una brava ragazza, prima mi avresti fatto sbirciare
sotto il tuo vestito...
-
Edward... stai cercando di farmi perdere quella calma che sono
riuscita a racimolare per affrontare tutto questo... soprattutto
dall'alto di questi tacchi?
Sorridendo
anche lei, lo aveva guardato negli occhi fulminandolo con uno
sguardo che aveva ottenuto solo di accentuare la sua aria divertita.
-
Lode al tuo coraggio, e per dimostrartelo mi trasformo nel cavaliere
perfetto che ogni dama vorrebbe avere al suo fianco...
Le
aveva lasciato andare la mano, solo per risalire con una carezza
lieve lungo il braccio e sulla vita, circondandola poi con il braccio.
Un sostegno sicuro, proprio come quello auspicato da Max e Alice,
grazie al
quale aveva percorso tutto il red carpet senza incorrere in
catastrofiche figuracce.
Erano
arrivati così nel grande atrio, dove erano già
presenti altri invitati più o meno famosi. Accompagnata da
Edward, Bella si sentiva perfettamente in grado di affrontare la serata.
Lei sapeva esattamente quale era
il legame tra loro, e con quella consapevolezza si sarebbe rapportata
con gli altri.
- Ci sono alcuni
miei soci della Starlight Production, è quel
gruppetto dall'aria molto soddisfatta. In effetti
è stato
un bel colpo assicurarsi i diritti cinematografici di questa saga, ci
sono tutte le premesse per sbancare ogni precedente record al
botteghino. Ti dispiace se andiamo subito a salutarli?
Le
aveva indicato un gruppetto di uomini di varie età, e
relative compagne,
immersi in una conversazione che doveva essere davvero piacevole a
giudicare
dalle facce sorridenti.
-
Sì, certo, andiamo pure. Comunque, parlando di successo...
sicuramente è stata anche molto azzeccata la scelta del
protagonista...
Edward
l'aveva guardata con aria sorniona.
-
E' inutile che insisti, ti terrò ben lontana da Pattinson.
L'unico modo che avrai di vederlo, sarà attraverso lo
schermo...
Le
era venuto da ridere, perchè proprio in quel momento aveva
sentito esplodere un boato fuori dal teatro, seguito da
mille voci diverse che chiamavano l'attore sia con il suo nome vero,
David, sia con il nome del protagonista, Peter.
Doveva
appena essere arrivato e già si era scatenato il delirio.
-
Non posso non conoscerlo... quando Kelly saprà che ero qui,
per prima cosa mi chiederà di lui! Per seconda se ho pensato
a
lei e se mi sono fatta dare il suo numero di cellulare!
Adesso
era stato Edward a ridacchiare, scuotendo la testa.
-
Se avessi saputo prima che tipo intraprendente era Kelly, credo che ti
avrei ritirato dal St. Marie.
-
Kelly è una bravissima ragazza, guarda che la stampa esagera
con i suoi flirt... ha avuto soltanto due ragazzi, in realtà!
Edward,
intanto, la stava conducendo lentamente verso il gruppetto dei soci che
voleva salutare.
-
Lo so che è una brava ragazza...
Le
aveva lanciato un'occhiata decisamente molto meno maliziosa e
più possessiva.
-
Ma sai anche che sono maledettamente maschilista e retrogrado, quindi
non
posso che gioire davanti al fatto che tu non abbia seguito il suo
esempio... lasciandomi il privilegio di averti fatto scoprire le gioie
del sesso...
Erano
praticamente quasi arrivati, ma lei non si era risparmiata di
lanciargli un'ultima provocazione.
-
Sei stato il primo... ma chissà, magari non sarai l'unico!
Mentre
già diverse paia d'occhi la stavano osservando, in attesa
dei saluti ufficiali, Edward l'aveva messa in difficoltà
sussurrandole poche parole in un orecchio.
-
Non credo proprio, Isabella. Perchè farò sempre
in modo
che tu non debba mai lasciare il nostro letto insoddisfatta...
XXXXXXXXXXXXXX
La
proiezione del film era stata un vero successo, quando le luci si
erano riaccese gli applausi erano scattati spontaneamente tra il
pubblico presente.
Gli
attori principali erano stati invitati sul palco per ricevere i
complimenti che fioccavano insieme agli applausi.
Anche
Bella si era ritrovata ad applaudire, giudicando la trasposizione
cinematografica degna del libro letto.
Edward
l'aveva nuovamente presa in giro sul fatto che non avrebbe visto
il "bel Pattinson" più vicino di così, ossia da
una
distanza di una decina di metri.
Lei
aveva subito colto l'occasione per ricordargli che nemmeno lui
avrebbe visto la "giovane Stewart" più vicina di
così.
Poi aveva pensato che la
gelosia, nella giusta dose, era più potente di qualsiasi
afrodisiaco.
Infatti le si era
accesa dentro una voglia irrefrenabile di
abbandonare tutto e tutti, per precipitarsi a casa e rimanere da sola
con lui.
Invece,
aveva dovuto accontentarsi di prenderlo sottobraccio e recarsi
nel salone adiacente, dove stava prendendo vita un party che sarebbe
durato sino a notte inoltrata.
Pubbliche relazioni, le aveva
chiamate Edward.
Ovviamente un uomo
come lui aveva conoscenze che spaziavano in
ogni ambiente, dalla finanza allo spettacolo, grazie ai suoi
affari estesi ad ogni genere di
attività.
Era
un oratore brillante, anche in presenza di persone che non aveva
mai incontrato. Si era ritrovata ad ammirare la sua capacità
di
apparire sempre sicuro di sè e di quello che stava dicendo.
Bella
si sarebbe accontentata di arrivare a possedere la metà di
quella sicurezza, e contava di imparare proprio da lui.
Così,
aveva cercato di mantenere la sua naturale timidezza sotto
controllo, sforzandosi di apparire sempre sorridente e tranquilla,
anche quando gli interlocutori del momento avevano manifestato una
certa perplessità nei suoi confronti.
I
soci di Edward che avevano inizialmente salutato, per esempio,
l'avevano squadrata con un certo scetticismo, forse non sapendo bene
cosa pensare di lei.
Per
tutta risposta si era comportata in maniera assolutamente discreta, ma
ferma.
L'unico
momento in cui si era leggermente irrigidita, anche un
pò agitata, era stato quando gli occhi di tutti avevano
seguito
il braccio di Edward scivolarle intorno alla vita, in un abbraccio
decisamente intimo e possessivo.
Ecco,
lì aveva immaginato tutta una serie di pensieri passare
nella mente di chi aveva di fronte: è
così giovane rispetto a lui; ma sarà soltanto
scena la
loro o si ameranno davvero?; ma saranno innocenti o colpevoli?
Allora aveva
cercato lo sguardo di Edward, trovandolo tranquillo e affettuoso,
indifferente alla reazione degli altri.
Le
era bastato per scacciare il lieve disagio e tornare a pensare che
non aveva motivo di preoccuparsi del giudizio di chi non aveva la
minima
conoscenza di lei.
Che pensassero pure quello che
volevano, l'importante era che fosse lei a sapere quale era la
verità.
Aveva
ragione Edward, qualunque cosa avessero detto o fatto, sarebbe
sempre stato interpretato in mille modi differenti, a seconda della
persona che lo elaborava.
-
Isabella?
Una
voce dal timbro estremamente sensuale l'aveva richiamata al presente.
-
Era da un pò che cercavo di avvicinarti, ma Edward sembrava
marcarti stretta...
La
risatina che era seguita, era stata definita dalla stampa
"così sexy da evocare giochi di seduzione tra lenzuola di
seta
nera".
-
D'altronde è proprio nella sua natura essere possessivo
verso tutto ciò per cui prova un interesse particolare...
Se
non ci fosse stato quello sguardo limpido e incredibilmente azzurro
ad accompagnare quella frase, Bella si sarebbe sicuramente sentita
offesa. Lei era molto di più che un "interesse" per Edward.
Ma Alyssa Kent la stava
guardando in maniera assolutamente amichevole.
- Comunque, io
sono Alyssa, ed è un vero piacere fare la tua conoscenza.
Edward mi ha parlato di te, qualche volta...
Bella
aveva stretto la mano che le era stata porta, ricevendo in cambio
una stretta salda. che le aveva fatto un'ulteriore buona impressione.
-
Piacere, Isabella. O meglio, Bella. Più corto e
più semplice...
-
Bè, dato che non sono un uomo e non posso avere secondi
fini... lasciati fare un complimento sincero: bella di nome e di fatto!
Era
arrossita davanti a quel complimento rivoltole da una donna che era
davvero di una bellezza incredibile.
Una fitta di gelosia l'aveva
colta al ricordo di quelle foto in cui lei ed Edward erano stati
ritratti abbracciati.
Okay, lui le aveva
detto che non c'era stato mai nulla tra loro,
se non una reciproca simpatia, però... se Alyssa avesse
voluto,
avrebbe avuto dalla sua molte armi per conquistarlo.
-
Grazie... però credo che sia tu ad essere di una bellezza
incredibile. Lo schermo non ti rende affatto giustizia...
Ancora
si era prodotta in una risata che aveva avuto il potere di catturare
l'attenzione degli uomini subito vicino a loro.
-
Senza volerti sembrare immodesta, Bella... ma questo film sicuramente
non mi rende giustizia!
Stavolta
anche lei non aveva potuto fare a meno di ridere: Alyssa era
una delle protagoniste, interpretava anche lei una vampira, quindi con
tanto di cerone bianco a stravolgere il suo aspetto.
Le
sembrava davvero simpatica Alyssa, ma comunque si era ritrovata a non
abbassare del tutto la guardia.
-
Devo farti i complimenti anche per la parte, ti confesso che sei una
delle poche che ha reso bene il personaggio del
libro...
-
Questo sì che mi fa davvero piacere sentirlo... li hai letti
tutti i libri, per caso?
Bella
aveva annuito.
-
Sì, mi sono piaciuti molto, tanto che li ho riletti un paio
di volte...
-
Bene! Allora dovrai darmi il tuo punto di vista sull'evoluzione del mio
personaggio... però un'altra volta, con più
calma, qui si viene interrotti
continuamente. Magari potremmo trovarci un giorno a pranzo. Che ne dici?
L'invito
l'aveva colta totalmente impreparata. Okay che Alyssa ed
Edward si conoscevano da diverso tempo, però loro due erano
perfette sconosciute!
E
dato che lei era una pessima attrice, e Alyssa doveva essersi accorta della sua perplessità, aveva subito subito aggiunto.
-
Scusami, Bella! Ti ho messo in difficoltà! Mi dimentico
sempre
che non tutti sono espansivi e impulsivi come me! Devi sapere che credo
molto nelle "sensazioni a pelle", e se una persona mi piace, mi butto
subito a capofitto per fare la sua conoscenza. Oddio, in
realtà
un pò mi sembra di conoscerti già grazie a quello
che mi ha raccontato Edward di te...
Alyssa
le sembrava un fiume in piena. Da quando l'aveva raggiunta
lì al buffet, non aveva ancora smesso di parlare.
-
No... è che non saprei... cioè, che tipo di
parere vorresti? Non so se potrei essere di aiuto...
-
Oh, tipo conoscere che ne pensi di Esme, del suo rapporto con Peter,
con gli altri del suo clan... insomma, un punto di vista da "lettrice",
per
arrivare ad avere un'ulteriore visione del personaggio. Contrariamente
a quanto si dice, sono un'attrice altamente insicura...
-
Alyssa, mia cara, tu insicura? Dopo due Oscar? Ma a chi vuoi darla a
bere?
Edward
era riemerso da una fitta conversazione con il regista e la
sceneggiatrice del film, entrambi ovviamente entusiasti per
l'approvazione ricevuta in sala.
Stava
fissando Alyssa con uno sguardo sornione che la diceva lunga su come
fosse davvero amichevole il loro rapporto.
-
Alla tua fidanzata, quella che non ti sei nemmeno degnato di
presentarmi, obbligandomi a farlo da sola!
Decisamente erano amici.
Una punta di
gelosia era tornata a farsi viva, nonostante
continuasse a ripensare che Edward l'aveva definita "una conoscenza
piacevole con cui passare il tempo durante eventi altrimenti noiosi".
-
Stavo per farlo, ti ho vista arrivare. Poi Paul e Lynette mi hanno
intercettato e non potevo certo ignorarli...
-
Ecco, lo vedi? Non imparerai mai. Si assecondano gli attori, non i
registi o gli sceneggiatori... siamo noi che ci mettiamo la faccia,
portando un film al successo...
Edward
le si era avvicinato, e come già tante volte aveva fatto
quella sera, l'aveva abbracciata cingendole la vita.
-
Come puoi vedere, Isabella, Alyssa è assolutamente modesta e
priva di ego.
-
Caro Edward... oh, scusate, ma è arrivato finalmente il mio
accompagnatore... non ama molto le luci della ribalta, preferisce
evitare la trafila della stampa...
Nello
stesso momento in cui Alyssa aveva fatto cenno ad un uomo che si
stava dirigendo verso di loro, Bella si era sentita quasi
mancare
riconoscendone l'identità.
-
Bene, così ve lo presento subito... ci siamo conosciuti ad
un
party di amici comuni, e devo dire che mi ha colpito immediatamente...
Bella
non riusciva a credere che stesse succedendo davvero, e si era
stretta istintivamente di più ad Edward. Quest'ultimo
l'aveva
subito guardata negli occhi, mostrandole quanto fosse diventata fredda
e determinata la sua espressione.
Sapeva che sarebbe stato
presente anche lui.
Aveva avuto solo il
tempo di formulare questo pensiero, prima
che Edward riportasse lo sguardo sull'uomo che ormai li aveva raggiunti.
-
Alyssa, perdonami, ho tardato più del dovuto.
Però vedo che eri già in ottima compagnia...
-
Infatti, Richard... lascia che ti presenti...
-
In realtà non sono necessarie le presentazioni, Alyssa.
La
voce di Edward era stata gelida come lo sguardo, tanto che
l'entusiasmo della donna si era in parte smorzato sostituito da
un'ombra di incertezza.
-
Sia io, che Isabella, conosciamo bene Mr. Davenport.
Davenport
non aveva battuto ciglio, dimostrando anche lui di aspettarsi
quell'incontro con Edward.
-
Sì, giusto Mr. Cullen.
Poi,
prendendo per mano l'attrice, le si era rivolto con fare divertito.
-
Devi sapere, Alyssa, che mio nipote Matt frequentava lo stesso
istituto di Isabella, in Svizzera. E' lì che l'ho
conosciuta...
diciamo che nell'ultimo anno, qualche volta, sono stato un
pò
una spalla su cui piangere per lei...
Bella
era riuscita a non morire di vergogna, solo grazie alla presenza
di Edward al suo fianco. Lo aveva visto sostenere lo sguardo di
Davenport senza battere ciglio, dando prova di come fosse preparato a
quello che stava succedendo.
Alyssa,
invece, sembrava aver intuito che ci fosse qualcosa di
tremendamente sbagliato in quell'incontro e si era mossa a disagio.
-
Si era presa una bella cotta per lui, vero Isabella?
Aveva
spostato lo sguardo su di lei, e lei avrebbe tanto voluto
ricambiarlo con altrettanta fredezza, ma era al di là delle
sue
capacità in quel momento.
-
Purtroppo, però, mio nipote è stato scoraggiato
in maniera piuttosto decisa dal ricambiare quell'interesse...
Era
tornato a guardare Edward, adesso.
-
Vero, Mr. Cullen?
Aveva
scosso la testa, fingendo una disapprovazione che era stata la
ciliegina sulla torta di quella recita assolutamente perfetta.
-
Ma penso, visto tutto ciò che si è venuto a
sapere ora,
che avesse davvero una ragione particolare per farlo... curava i suoi
interessi personali....
La
risposta di Edward non si era fatta attendere, ed era giunta nel gelo
più totale.
-
Esatto, Mr. Davenport, ed è una ragione tuttora valida.
Non
aveva più degnato di uno sguardo l'uomo, rivolgendosi ad
Alyssa.
-
La stessa che mi spinge a scusarmi con te, Alyssa, per essere
costretto ad informarti solo ora che il tuo incontro con Mr. Davenport
non è stato affatto casuale. Aveva un particolare interesse
nell'avvicinarti, ma temo che questo non sia nè il momento,
nè il luogo migliore dove parlarne. Se vuoi, ti aspetto
domattina nel mio ufficio, dove potrò mostrarti prove
concrete
di quello che sto dicendo.
Aveva
inchiodato Davenport con uno sguardo che prometteva una battaglia
durissima.
-
Ne sono venuto in possesso anch'io solo qualche ora fa e
sarò ben lieto di mostrartele.
Quest'ultima frase è a
beneficio vostro, perchè non
volevo che ce l'aveste con Edward sino al prossimo capitolo! XD!
Immagino che abbiate pensato "ha
trascinato lì Bella senza dirle
che ci sarebbe stato quel viscido di Davenport!". No, lo ha scoperto
solo qualche ora prima, e ha ragionato sulla cosa, preferendo non dirlo
a Bella già molto "agitata" per la serata in generale,
quando si
sono incontrati. E' ovvio che adesso ne discuterà con lei,
informandola su ciò che ha scoperto.
Sapete che ha un istinto molto
forte di protezione nei confronti di
Bella, quindi era preparato a darle il massimo del sostegno nel momento
in cui l'incontro sarebbe avvenuto.
E mi sembra che ci sia riuscito,
dal momento che la carta vincente l'ha
giocata lui, dimostrando ancora una volta di poter smentire le
insinuazioni di Mr. Davenport.
A proposito: complimenti, la
maggior parte di voi aveva fatto il suo nome come ipotetico colpevole!
E Alyssa cosa c'entra? Lo
scoprirete presto...
E Andrea? Teniamo d'occhio anche
lui... non si sa mai! XD!
Tenete presente che sono una
grande lettrice di libri gialli, ma come "autrice" potrei rivelarmi un
totale disastro! XD!
Direi che per oggi vi ho
"stressato" abbastanza, ma sappiate che sono
moooolto contenta, perchè ancora domani... e poi
sarò in
ferie per quattro settimane!
Relax, famiglia, scrittura,
lettura... questo il mio programma! XD!
Un bacione grandissimo
Robi.
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