Aerofobia

di Dark Gaara
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“Matsu..”
“Sigh..che c’è adesso Gaara?”

In una mezz’ora buona, questa era la quarantesima volta che veniva chiamata dal suo ragazzo seduto accanto a lei.

“Ma perché non mi hai permesso di portare la mia giara? Così se succ-“

“Gaara. Te l’ho già ripetuto mille volte. Come bagagli a mano sono consentiti 6 kg. La tua giara ne pesa almeno 50.”

“Batsav togliere un po’ di sabbia e..”

“Si così riempivi nuovamente la casa -.-“

“Ma così se cadiamo io non-“

“Gaara! E basta! E’ un aereo sicuro, è il mezzo di trasporto più sicuro, non cadremo, OK?”

Lui decise di tenere per un po’ la bocca chiusa, sia perché aveva paura della reazione di Matsuri, sia perché aveva paura di quel maledettissimo coso volante. Poteva portarsi la sua giara, ma no, lei non aveva voluto. In caso di caduta, avrebbe potuto tranquillamente creare una nuvoletta e salvarsi insieme a lei (avrebbe anche salvato gli altri passeggeri-il kazekage è altruista), ma no, sarebbero morti tutti. Tutti quanti. Perché il kazekage, oltre a essere altruista, era anche pessimista.
Lei notò che lui era diventato più pallido del solito, e che gli occhi erano solo due fissure intendi a fissare il vuoto davanti a sé.

“Forse ho esagerato..” pensò, mentre continuava a guardarlo.

Lui percepì di essere osservato , e si voltò a fissarla a sua volta.

“Gaara, tranquillo, non vedi le hostess come  passeggiano a vendere bibite? Secondo te lo farebbero se fossimo in pericolo? Non vedi che l’aereo è stabile , e non c’è nessuna turbolenza? Non succederà niente fidati.”

Sembrò convinto e si tranquillizzò un po’. Lei si appoggiò di nuovo alla sua sedia, sfogliando una rivista di prodotti che erano in vendita sull’aereo.

“Matsu… ehm..posso tenerti la mano lo stesso?..”

“Va bene Gaara”.
 
The end.




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