Note iniziali. Dunque,
questo piccolo folle flash, ha fatto capolino nella mia testolina bacata per
colpa di un’intervista al cast di TVD in cui Zach Roerig (Matt) porta gli occhiali (e gli stanno pure bene
*_*) [l’intervista la trovate qui].
Dopo averla vista, la donna Aika mi ha chiesto di
scrivere una child! in cui
Matt non vuole indossare gli occhiali, e ovviamente l’ho accontentata.
Dunque
questa one-shot è interamente dedicata a lei <3
Alla mia sorellona Aika,
nella speranza che prima o poi riuscirò anche a scriverle la fantomatica
benedetta child!Katherine xD
Raise
your glass(es).
“Non fare lo scemo, Matt!”
Tyler diede di gomito all’amico.
“Mettiteli e basta.”
Sbuffando, frugò nella cartella dell’amico e ne tirò
fuori un astuccio verde con la cerniera al centro.
Matt scosse il capo visibilmente imbarazzato.
“Sembro un secchione con
quelli. Non me li voglio mettere.”
Non era da Matt quel genere di comportamento, Tyler
ne era sicuro. Aprì la custodia degli occhiali e li porse all’amico.
“Andiamo, hai la maglia firmata da
Chandler! Nessuno può dirti che sei un secchione!”
Provò a convincerlo tirando amichevolmente una
manica della T-Shirt autografata di Matt.
“Tu puoi dirlo!”
Ribattè improvvisamente il ragazzino biondo,
arrossendo subito dopo.
“Prendi sempre in giro Barry Gordon perché ha gli
occhiali: lo chiami sempre quattrocchi! E lo farai anche con me se mi
metto questi affari…”
Questa volta fu Tyler ad arrossire.
“Beh Barry Gordon però un po’ quattrocchi lo
è. E poi a lui posso dirlo. Quello non mi piace.”
Si difese mettendo su un cipiglio arrogante.
“Guarda che tu prendi in giro anche gli altri
ragazzini con gli occhiali, Ty. Vuol dire che non ti piace nessuno?”
Gli ricordò.
“…Uh beh perché loro non
hanno la maglietta di Chandler.”
Borbottò il piccolo Lockwood sempre più rosso in
viso, prima di sbuffare.
“Eddai Matt, mettiti
quei cosi. Giuro che non ti chiamo quattrocchi, né secchione,
né niente.”
“Non voglio che mi ci vedono
le ragazze con questi addosso.”
Spiegò il biondino con aria poco convinta. Tyler si
trovò d’accordo con lui.
“Quelle sono delle rompi…”
Commentò tranquillamente infilandosi le mani in
tasca.
“Però non è che te li devi
mettere proprio sempre. Nell’intervallo puoi toglierli. Non come Barry Gordon
che li deve tenere anche se non legge…”
“Caroline dice che se li tiene anche quando dorme!”
Aggiunse Matt con un sorriso, sforzandosi di
trattenere una risata.
“Quello sì che è uno scemo!”
Dichiarò l’amico scoppiando a ridere di gusto. A
quel punto nemmeno Matt fu più in grado di contenersi e rise a sua volta.
“Senti Matt…”
Incominciò Tyler con aria grave posandogli una mano
sulla spalla.
“…è meglio che li metti
sul serio. Papà dice che se non mette gli occhiali quando legge poi i suoi occhi incominciano a funzionare male. E se vedi poco, non
puoi più giocare a football e io devo cercarmi un altro
compagno di squadra. E non mi va, non mi va per
niente. Quindi mettiteli, ok?”
Matt sospirò. In fin dei conti sapeva già prima di
parlare con Tyler che avrebbe concluso per infilarsi
gli occhiali non appena si fosse seduto al banco. La mamma li aveva pagati
davvero cari e poi non gli andava di disubbidirle. Non per una cosa che gli
aveva imposto per il suo bene.
“Okay.”
Si arrese infine rivolgendo un sorriso timido
all’amico.
“Dai entriamo!”
I due ragazzini si sistemarono la cartella sulle
spalle e si affrettarono a raggiungere l’aula in compagnia dei coetanei.
“Ciao Matt, è vero che devi mettere gli occhiali?”
Domandò vivacemente Caroline raggiungendo i due
ragazzini.
Matt annuì.
“Solo mentre leggo.”
Specificò.
“Beh, allora non può essere tanto male.”
Lo rassicurò Elena rivolgendogli un sorriso
luminoso. Bonnie annuì altrettanto convinta.
“No che non lo è”
Ribattè prontamente Tyler con aria da duro,circondando le spalle dell’amico con un braccio.
“Matt è mitico con gli occhiali e pure senza!”
Lo disse con aria di sfida, come se avesse paura che
una delle tre ragazzine potesse affermare il contrario.
“Sono d’accordo!”
Annunciò Elena rivolgendo a Matt un sorriso
incoraggiante, subito imitata da Caroline e Bonnie.
Tyler annuì con aria soddisfatta. Proprio in quel
momento, Barry Gordon fece ingresso nell’aula sistemandosi gli occhiali con le
mani.
“Ehilà quattrocchi!”
Lo salutò allegramente Tyler accompagnando le parole
con un gesto della mano.
Le bambine gli scoccarono un’occhiataccia. Matt, indirizzò il proprio sguardo verso il pavimento.
“Oh… Cavoli!”
Esclamò il piccolo Lockwood con aria nervosa
accorgendosi dello strafalcione.
“Scusa Matt!”
Nonostante il pasticcio combinato, Tyler escogitò un
modo eccellente per farsi perdonare al suo amico. Il giorno successivo, si recò a scuola -le guance in fiamme e l’aria più scontrosa
che mai- con un paio di occhiali troppo grandi in bilico sul naso: erano gli
occhiali da lettura di Richard Lockwood.
I compagni di classe di Tyler si divertirono molto a
prenderlo in giro (specialmente Berry Gordon), ma per la prima metà della
mattinata, se ne erano già dimenticati tutti.
Certo, molti di loro risero,quando
nel risolvere un problema Tyler lesse “ventidue mele” invece di “due”, ma
il ragazzino non se la prese più di tanto; né per le prese in giro, né
per la sgridata della maestra.
Matt non si vergognava più di portare gli occhiali e
li indossava con orgoglio, il tipico sorriso gentile ad arricciargli le labbra
sottili.
E tutto sommato, Tyler
decise che per un giorno solo poteva anche sopportare uno o due “quattrocchi”
e qualche risatina, se il risultato ottenuto era quello.
Nota dell’autrice.
Ecco baby Matt con gli occhiali <3 QUI
Dunque,
il motivo per cui ho deciso di scrivere questa cosetta qui, già l’ho spiegato
nelle note iniziali. I riferimenti che fa Tyler alla maglietta di Chandler,
sono legati a un’altra one-shot che ho scritto
(intitolata la
maglietta di Chandler, per l’appunto), nella quale i piccoletti ricevono in
dono una maglietta firmata dal loro giocatore di football preferito.
Allora…
Il titolo. Uno dei più stupidi del mio repertorio. “Raise
your glass” è una delle
mie canzoni preferite di P!nk. “Glass” in
inglese significa bicchiere, ma usato al plurale (glasses) può voler dire sia “bicchieri” sia “occhiali”. “Raise your glass”
è bene o male un tributo a chi viene considerato
“sbagliato”, “diverso”,”blabla”, e quella frase è un po’ un invito ad accettare
e celebrare ciò che agli occhi degli altri ci rende sbagliati, tipo. Un po’
come impara a fare il nostro Matty verso la fine della one-shot. [in
realtà suonava bene e basta, ignorate la parentesi pomposa].
Gli occhiali da lettura di Richard Lockwood… Bah, amo immaginare baby Tyler come un ragazzino
molto dispettoso e un po’ “bulletto”, ma molto protettivo e leale nei confronti
del suo migliore amico che – occhiali o no – o ancora meglio
– maglietta autografata o no - per lui resta sempre “mitico”. Mi sono divertita
un sacco a fargli fare la parte del “fessacchiotto”
alla fine.
E niente, vi saluto e vi abbraccio forte.
Laura