Buonpomeriggio
gente! Oggi sono stata a mare,per uno degli ultimo bagni,ed
è stato bellissimo,adoro il mare di settembre: poca
confusione,acqua calda e tanto relax *_*
Ok
torniamo con i piedi per terra; che dirvi se non grazie?! La storia sta
avendo un successo pazzesco,che non credevo possibile,e vi ringrazio
infinitamente,tutti sensa distinzioni: chi ha inserito la storia tra le
preferite,le seguite,le ricordate,chi la recensisce e chi legge
solamente. GRAZIE!
Vi
lascio al capitolo in cui si sapranno le sorti del piccolo Matthew,ma
state tranquille,si conoscerà il ruolo di Tanya e ci
sarà un primo confronto tra Bella ed Edward,che in questo
caso sarà abbastanza pacifico: si trovano pur sempre in
ospedale...ma non temete arriveranno anche quelli più
diretti.
Buona lettura
:D
RITORNARE A
RESPIRARE
Quanto tempo che è passato
senza che me
ne accorgessi
quanti giorni sono stati
sono stati quasi eterni**
L’operazione
di Matthew durò esattamente 3 ore,45 minuti e 36 secondi;
tempo che passai a
mangiarmi le unghie e pregando che tutto andasse bene,evitando
accuratamente
Edward,che passeggiava per il corridoio, e lasciandomi avvolgere dai
caldi
abbracci di Alice e Jasper,venuto apposta per starmi vicino. Quando
sentii lo
scatto della porta e vidi Rosalie uscire dalla sala operatoria,scattai
come una
molla dalla sedia rossa in plastica dove ero seduta. Lei mi venne
incontro
sorridente,non disse nulla,mi abbracciò stretta a
sé e pianse sulla mia spalla,ed
io con lei,ma stavolta erano lacrime di gioia: lo avevo capito dal suo
sorriso
che era andato tutto bene e quel pianto serviva ad entrambe per
sciogliere la
tensione accumulata;quando i singhiozzi si fermarono,mi diede il
responso,non
prima però di avermi fatto allontanare da Edward: lei non
sapeva chi fosse “E’
andato tutto bene! Matthew è un campione,vuole vivere e ha
fatto di tutto per
dimostrarcelo. Appena si sveglia potrai vederlo;dovrà stare
ancora in terapia
intensiva per qualche giorno ma ora è fuori
pericolo”
La strinsi
forte a me,e a quell’abbraccio si unirono anche Alice e
Jasper. Mentre tutti
sorridevamo contenti per la notizia appena ricevuta,notai Edward in un
angolino,in disparte,le mani tra i capelli e un leggero sorriso in
volto;sciogliendo l’abbraccio dai miei amici lo raggiunsi.
“Matthew sta
bene,hai sentito. E’ andato tutto bene” gli
dissi,senza riuscire a guardarlo
negli occhi,dopo la sfuriata che gli avevo fatto e il modo pietoso in
cui poi
mi ero accasciata ai suoi piedi,mi vergognavo del mio
comportamento,anche se
razionalmente sapevo che doveva farlo lui. E poi non mi sarei mai
perdonata di
essere crollata in quel modo pietoso davanti a lui,dandogli la
soddisfazione di
vedere tutto il dolore che mi aveva provocato il suo rifiuto per
Matthew.
“Sì sono
contento che finalmente è fuori pericolo. Quando posso
vederlo?”
“Rosalie mi
ha detto che dobbiamo aspettare che si svegli. Se vuoi puoi
riaccompagnare la
tua ragazza a casa e poi tornare qui. È rimasta con me da
ieri,sarà distrutta”
e feci un cenno verso il divanetto dove Tanya era crollata circa due
ore fa.
“La mia
ragazza?!” disse Edward incredulo,e io lo guardai sorpresa
senza capire.
Improvvisamente rise,una risata quasi isterica,dovuta probabilmente al
nervosismo accumulato in quelle ore,poi si ricompose e
chiarì i miei dubbi
“Tanya non è la mia ragazza. È mia
sorella,Bella. Ma in tutto questo tempo non
te lo ha detto?” Presi a scuotere la testa in segno
negativo,ma poi decisi di
rispondere a parole “Quando è venuta a casa mia io
ero in preda al dolore per
le contrazioni;quando siamo arrivate qui l’unica cosa che
facevo era urlare e
piangere spaventata e quando mi sono risvegliata dopo il parto
è arrivata la
notizia di Rosalie. Non abbiamo avuto molto tempo per parlare,ma
ringraziala da
parte mia,ha fatto tanto pur non sapendo nulla di me e
Matthew”
“Sì lei è
fatta così,vorrebbe aiutare tutti. A volte potrebbe sembrare
una ficcanaso,ma
non lo fa con cattiveria. Comunque non ho intenzione di muovermi da
qui,al
massimo chiamo il suo ragazzo e le dico di venirsela a prendere. Voglio
vedere Matthew,non
mi muoverò di qui fino a quando non avrò visto
con i miei occhi come sta” disse
risoluto
“E invece di
sapere come è stato durante i nove mesi di gravidanza non te
ne frega nulla. Non
posso impedirti di vedere tuo figlio” e forse per la prima
volta lui si lasciò
andare ad un sorriso sincero,che si spense quando dalle mie labbra
uscì
“Purtroppo”.
Con la coda
dell’occhio vidi Alice avvicinarsi a noi,e mi voltai verso di
lei “Se vuoi
possiamo riportare noi Tanya a casa. Dobbiamo andare via
perché non è ancora
l’orario di visita e non possiamo rimanere oltre,non ci
costerà nulla
riaccompagnarla,e bada bene lo faccio solo per lei,che è
stata tanto gentile
con Bella:fosse per me ti avrei già spaccato la
faccia” e si strinse al suo
Jasper,minacciando Edward con lo sguardo più cattivo di cui
era capace,mentre
il suo ragazzo,nonché mio caro amico, mi
accarezzò dolcemente il viso
sorridendomi felice.
“Va bene,la
sveglio subito” disse Edward,e mi parve di leggere una nota
di fastidio nella
sua voce. Non fu facile svegliarla,ma alla fine ancora mezza intontita
riuscimmo a farla andare con Alice e Jasper.
A quel punto
Rosalie si avvicinò a noi “E così tu
devi essere l’uomo senza palle che ha
abbandonato la sua donna nel momento del bisogno vero?”
“Sono io.
Lei sarebbe?” Edward era piuttosto nervoso,non si aspettava
che i miei amici
gli si scagliassero contro.
“Io sono la
persona che è stata vicina a Bella e suo figlio tutto questo
tempo. Colei che
l’ha consolata nei momenti più bui,quando lei non
era neppure certa di riuscire
ad andare avanti,colei che le ha tenuto compagnia durante le
ecografie,che le
ha stretto la mano nel momento più importante della sua
vita,la nascita di suo
figlio! Mi dispiace tanto che quel bambino dovrà avere
qualcosa in comune con
lei,perché se sapesse come lo ha trattato,anzi come li ha
trattati,prima che
nascesse, si vergognerebbe di averla come padre. A dimenticavo,sono
Rosalie
Hale e sarò la sua spina nel fianco” dicendo
così mi abbracciò un attimo e poi
corse via a cambiarsi e riposarsi un po’.
Io ed Edward
rimanemmo soli nella mia stanza ad aspettare che qualcuno ci venisse a
chiamare
e ci portasse a vedere Matthew;il silenzio stava cominciando a
diventare
pesante e cercavo un modo per romperlo,ma lui mi prevenne
“Posso farti una
domanda?” chiese titubante.
“Dimmi”
risposi,cercando di non far trasparire la mia curiosità.
“Promettimi
di non arrabbiarti però. Perché hai deciso di non
abortire?”
Presi un
profondo respiro,non mi aspettavo certo una domanda del genere,e poi
risposi
“Sai non so neanche io bene il motivo. Ho sempre desiderato
avere un
figlio,adoro i bambini,ma non così e non così
giovane. Non ti nego che inconsciamente
anche io avevo pensato di abortire,e quando tu me lo hai suggerito,ho
come
preso la palla in balzo; ma poi quel giorno in clinica,ho capito che se
avessi
fatto un cosa del genere,mi sarei sentita spezzata per tutta la
vita,nessun
bambino futuro avrebbe mai potuto prendere il posto di quello a cui
avevo
volontariamente negato la vita. E poi credo che l’abbia amato
da subito,già da
quando Rosalie mi comunicò la notizia.” E senza
pensarci portai una mano sul
mio ventre ormai vuoto.
“Adesso però
tocca a me: cosa ci fa qui? Intendo cosa è successo adesso
per farti cambiare
idea?” ma non ebbe tempo di rispondere perché in
quel momento entrò un
‘infermiere dicendoci che potevamo andare a vedere Matthew;
non me lo feci
ripetere due volte,non mi importava molto delle sue spiegazioni adesso.
Corsi
impaziente verso la sala dove ero stata precedentemente,seguita da
Edward,e
iniziammo ad indossare le protezioni necessarie per poter entrare nella
stanza.
Ma quando fummo lì davanti,con già i camici e le
cuffie addosso,una persona
della sicurezza ci fermò “Lui non può
entrare” disse indicando Edward. Lui
restò di sasso “E chi me lo impedirebbe?”
“Io!” disse
Rosalie affacciandosi “Non hai riconosciuto legalmente il
bambino,non ti sei
mai presentato qui e non hai nessun titolo per vedere Matthew. Se non
ti
dispiace adesso Bella deve vedere suo figlio” e mi
accompagnò dentro,mentre
Edward rimase ad osservarci da dietro il vetro,guardato a vista dal
vigilantes.
“Non sono
certa che quello che ho fatto sia totalmente legale,ma Luke
è un amico e si è
prestato al gioco. Goditi questo momento con tuo figlio da sola,se
vorrai
parlare con quello lì - e indicò Edward
– potrai farlo con l’interfono,prima di
uscire lo accenderò”
“Grazie
Rose,per tutto” le sorrisi felice.
Una volta dentro
vidi il mio piccolino agitarsi nella sua culletta termica e subito
infilai le
mie mani nell’oblò e presi ad accarezzargli il
pancino e lui aprì i suoi
occhietti e parve calmarsi: sentii un calore profondo riempirmi il
cuore.
Guardai verso Edward e lo vidi osservare con preoccupazione Matthew e
l’incubatrice.
“Edward
cos’hai?” Rosalie aveva attivato gli interfono
presenti nella stanza per poter
parlare
“Ho paura
Bella,sembra così fragile. Non si farà
male?” la sua sincerità e la sua
preoccupazione erano disarmanti in quel momento.
Sorrisi per
la sua preoccupazione e lui mi guardò male
“Scusami Edward,ma sei troppo buffo.
Sembra delicato,ma il mio ometto è più forte di
quanto sembri.” Dissi
orgogliosa,osservando il mio piccolo sgambettare nella culla.
Si vedeva
lontano un miglio che Edward avrebbe voluto essere lì con
me,ma in fondo la
‘punizione’ che Rosalie gli aveva inflitto gli
stava bene: non poteva
presentarsi lì e credere che tutto andasse bene dopo che ci
aveva ignorati per
nove mesi.
“Sai la prima
volta anche io avevo paura di fargli male,mi ha spinto Rosalie a
toccarlo” non
so bene perché gli feci quella confessione,forse per farlo sentire un
po’ in colpa. La mia furia
nei suoi confronti non si era per niente calmata,ma in quel momento mi
interessava
solo sapere che il mio bimbo stesse bene,avremmo avuto tempo per
chiarire; però
volevo farlo soffrire un po’,più di quanto non lo
fosse già.
“Davvero?”
“Sì,però
è
stato un attimo. Sai, vederlo con tutti i tubicini attaccati al suo
piccolo
corpicino,senza nessuno con cui poter condividere quel dolore e quelle
ore
d’angoscia è stato bruttissimo. Non vedo
l’ora di poterlo toccare senza questi
guanti,di poterlo stringere a me e allattarlo. L’unica volta
che l’ho tenuto in
braccio è stato quando me lo hanno posato sul petto dopo il
parto,ma almeno io
ho avuto questa opportunità.”
“Avrei tanto
voluto esserci,non mi perdonerò mai per aver perso il suo
primo vagito” e il
suo sguardo divenne cupo,accigliato.
“Non sono
stata io a impedirti di esserci,è stata una tua
scelta,adesso non puoi venire
qui e dire così: cosa ti aspettavi,una mia telefonata per
avvisarti che il
figlio di cui non ti è mai importato nulla stava per
nascere? Sei fortunato
però: Matthew non ricorderà mai quel momento,e se
non farai nessun passo falso
forse eviterò di fargli sapere che suo padre mi aveva
chiesto di ucciderlo: non
voglio che anche lui soffra per causa tua. L’importante
è che tu sia presente da
ora in poi,avrà bisogno di un padre per crescere
bene” ero stata cattiva in
quel momento,ma lui non poteva biasimare nessuno se non lui stesso per
le
scelte che aveva fatto.
“E tu me lo
permetterai,Bella?”
“Se lo
riconoscerai legalmente io purtroppo non potrò impedirti di
vederlo,sei pur
sempre suo padre,ma dovrai stare attento Edward. Fallo
soffrire,illudilo e non
la passerai liscia;non te lo permetterò!” dissi
decisa e lui annuì convinto.
In realtà
dentro me albergava la confusione in quel momento; non capivo il
repentino
cambiamento di Edward nei confronti di suo figlio: temevo che se mi
fossi
abituata alla sua presenza,se avessi cominciato a contare su di lui per
un
aiuto con il bimbo,nel momento in cui lui ci avrebbe voltato nuovamente
le
spalle,cosa che,visto il suo precedente comportamento,sarebbe potuta
benissimo
accadere,io mi sarei trovata ancora più nei guai.
Perché se fino ad ora ero
riuscita ad andare avanti con le mie forze,adesso non ero sicura di
riuscirci.
Matthew prima non aveva bisogno di nulla,viveva attraverso me;
d’ora in poi
invece avrebbe avuto bisogno di tantissime cose,a cominciare dai
vestitini,dai
pannolini,e da un punto di vista economico non avrei mai potuto farcela
da
sola,avrei dovuto trovarmi un lavoro al più presto,i soldi
della borsa di
studio stavano finendo e i risparmi messi da parte non sarebbero stati
eterni.
“Puoi stare
tranquilla,sarò il primo a proteggerlo da chiunque volesse
fargli del male.
Adesso lui è la cosa più importante per me,la
cosa più importante di tutta la
mia vita.” Quelle parole,dette con così tanta
convinzione e serietà,le pronunciò
come se volesse rasserenarmi. Ripresi
a coccolare il mio bambino,sperando che da oggi avrei
potuto contare
sull’aiuto di suo padre.
**
Vuoto a perdere,Noemi
Cosa
ne pensate? Tanya come vedete è innocua,essendo la sorella
di Edward: la scelta non è casuale,mi ero stufata di leggere
il solito clichè di Edward che tradisce Bella con Tanya o
viceversa... Non è formidabile Rose in questo capitolo? Sono
tutti contro Edward,come voi del resto! non perdetevi il prossimo
capitolo,in cui si svelerà il 'segreto' di Edward e ci
sarà una parte dolcissima tra Bella e Matthew. Grazie ancora
a tutti,alla prossima settimana Paola ;)
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